mercoledì 9 maggio 2007

Le due giornate di Milano (ma non erano cinque?)

Eccomi di ritorno da Milano, stanco ma formato! Vi avevo promesso un resoconto dettagliato dei miei due giorni di formazione ma, purtroppo, nel firmare il contratto ho dichiarato di mantenere il segreto su alcuni dati critici che riguardano il mio futuro lavoro.
Quindi onde evitarmi qualsiasi problema, dovrò tenermi il più largo possibile.
Sveglia alle 6,30 lunedì, i cazzoni della nota azienda di lavoro interinale, non avendo niente di meglio da fare mi hanno prenotato il treno alle 7,30! Ma come? Parlando con la tipina al telefono, mi aveva detto di non preoccuparmi, tanto la formazione inizia tardi... Signorina, lei sbagliava: quello era il campionato! Vabbè, fa niente, tanto, premurosamente, ho preso un giorno al mio lavoro finesettimanale, quindi domenica sono andato a letto presto (le due), in un certo senso l'ora delle galline per me.
Secondo Trenitalia, l'arrivo a Milano è previsto alle 8,50, ma non calcolava il ritardo fisiologico che tutti i treni hanno per contratto... Arrivo alle 9,30...
Mi dirigo in sede aziendale e mi accoglie il barbetta: nostro responsabile e team leader. Praticamente il grande capo di tutta l'operazione. Persona simpatica, loquace, sveglia e anche piacevole (si vede che fa il commerciale da una vita).
Non ero solo a fare formazione avevo con me un compagno di sventura: Luca. Ragazzo laureato a Perugia in scienza della comunicazione in cerca di lavoro da un anno come me, insomma: la solita coppia di sfigati...
Dopo il caffè offerto dal barbetta, si comincia la formazione vera e propria.... due palle sulla storia di questa nota azienda di carte di credito, sui tipi di carte (che io non userò mai, visto il mio livello di reddito), sui titolari della nota carta di credito (ricchi e spendaccioni che si tolgono qualsiasi capriccio con la loro carta), sulla fedeltà del titolare di carta.
Prima della pausa pranzo dovrei essere informatissimo su questa carta, ma in realtà, né io, né l'altro ragazzo non ci raccapezziamo una mazza e chiediamo aiuto a qualsiasi essere vivente che ci faccia pagare col bancomat...
Dopo pranzo, con un buon caffè entrato in circolo nel cervello, ricominciamo carichi come il coniglietto corridore della Duracel e il discorso confluisce su come deve essere il lavoro. In pratica, la mia è una figura di funzionario di zona di questa nota azienda di carte di credito, che si occupa degli esercizi commerciali già convenzionati. Il lavoro, in linea generale è suddiviso in vari passi:
  • si entra;
  • ci si presenta;
  • si chiede se hanno delle richieste particolari da fare;
  • si controbatte a tutto;
  • si controlla il funzionamento del POS;
  • si compila la scheda;
  • si cerca di posizionare il materiale pop (tutti gli aggeggi col bel marchietto della nota azienda di carte di credito in bella mostra)
  • si saluta, e chi si è visto, si è visto.
Detta così pare na stronzata, ma le variabili che mi troverò davanti sono ampie ed io, sicuramente, non mi ricorderò nessuna argomentazione per controbattere al'esercente...
Alle 18,30 il barbetta ci congeda e noi siamo le persone più felici del mondo.
La sera vado a dormire in un albergo totalmente pagato dalla nota azienda di lavoro interinale (c'era anche la cena inclusa) e dopo cena faccio un giro nei dintorni per cercare un ufficio postale e controllare se mi era arrivata la paga mensile (non trovo una mazza).
La mattina mi sveglio alle otto, faccio colazione in albergo (tutta pagata), prendo la metro e mi dirigo verso la sede aziendale. Da premettere che prima di arrivare in metropolitana incrocio un ufficio postale a pochi passi dall'albergo...
Dopo il caffè di inizio giornata (immancabilmente offerto dal barbetta) ricomincia il massacro di coglioni messo (o formazione), la mattinata prosegue bene, visto che il discorso si basa sui momenti operativi e si mette da parte la teoria.
All'una ci lascia libero per il pranzo e, al nostro ritorno, comincia il sadico gioco di ruoli (la simulazione della visita), in quel momento le figure di merda si accavallano sia da parte mia che da parte dell'altro ragazzo (purtroppo visto che si tratta di sottigliezze che ci hanno spiegato per poter lavorare, non ve le posso raccontare... non si sa mai, potrei avvantaggiare la concorrenza). Ma il barbetta ci tranquillizza dicendoci che è normale e che all'inizio avremo timore e non ci ricorderemo di niente (spero che sia una cosa che duri poco).
Alle cinque suona la ritirata ed io mi dirigo verso la stazione a prendere il treno che mi ha prenotato dalla nota azienda di lavoro interinale.
Alle sette arrivo a Parma e mi collego immediatamente per controllare se mi è arrivato il data-base, speditomi via internet, con tutti i negozi da visitare. Nella casella di posta trovo di tutto: vostri commenti, offerte di lavoro, notizie sul Gargano, la cronaca semi-seria della partita del Foggia, la mail di bastardidentro, quella del blog di Beppe Grillo, ma della mail della nota azienda di lavoro interinale manco l'ombra. Chiamo il barbetta e glielo faccio notare, lui cerca di provvedere, ma dopo un po' mi richiama e dice che ha lasciato il computer in ufficio e che me li spedirà tutto domani. Allora io, facendogli vedere la mia buona volontà, gli dico che inizierò alle 10,30, ma lui mi consiglia di iniziare il pomeriggio e di dedicare la mattina a capire il data base...
Ho ancora mezza giornata di vita, il mio io scansafatiche esulta...

10 commenti:

Anonimo ha detto...

quindi t'hanno fatto due buste cosi
e meno male che hanno ridotto a due le giornate di milano

ps
scusa e?
ma tu la posta
la cerchi dopo cena?

Tanuccio ha detto...

L'ufficio postale, per trovare l'annesso sportello automatico...

Anonimo ha detto...

aaaaaaaaaaaaaa
capito e non ho pensato
al bancoposta che potevi
trovare in qualche centro commerciale
ssisisi eri appiedato
era sera e sopratutto
teniv le borse piene e :-))

Unknown ha detto...

Vendere fumo al primo tapino che capita non ha prezzo... per tutto il resto, c'è Mastercard!
:-)))))))))))))))))))))))))))))

Tanuccio ha detto...

Nooo!!!!!!!!! American express non può essere paragonata a Master card!!!! Mi hanno fatto le palle a peperino con sta storia!!!!

P.s. In realtà sembre fumo si vende...

Anonimo ha detto...

Goditi la mezza giornata sabbatica, guaglio', e grazie per il voto!

A.I.U.T.O.

Anonimo ha detto...

le pensioni caro lupettinoinformazione
non e' una malattia infettivora
mo ti spiega la tempestinainformatasuifatti
era il sogno d'ogni uomo antico
mo e diventata una chimera
per ogni essere umano lavorativo
:-p

Anonimo ha detto...

caro compagno di sventura,sono curioso di sapere come procede il tuo lavoro x amex...io qui a milano non ho praticamente fatto ancora una mazza causa vari problemi ma me la godo così...
p.s.
come la recupero la tua mail?

Tanuccio ha detto...

@ Anonimo

Ma sei Luca!?
Naaa!!! Come hai fatto a trovare questo blog?
La mia mail la trova nella barra laterale, dove ci sono scritti i contatti.
Senti, se mi vuoi mandare un report (divertente e divertito sul tuo lavoro, io te lo pubblico senza problemi)...
P.s. io mi sto facendo il mazzo, ma ho concluso solo il misero numero di 25 visite... Oggi sfiga della madonna, su una trentina di negozi girati, la metà o era chiuso o non c'era il titolare... Ke palle... Oramai Fabrizio, quando vede il mio numero, prima di rispondere pensa: ma chi me l'ha mandato questo...
Ci si sente...
P.S. Barra laterale a destra sotto i contatti...

Tanuccio ha detto...

@ virginia

Repet: Pensioni!? MA cosa sono?