martedì 31 luglio 2007

Un modo creativo per parcheggiare la bici

La città che mi ospita, Parma, è una città divisa da un torrente: la Parma. Questo spezza nettamente in due la città: da una parte sono situati i palazzi storici e i centri di potere politico e religioso; mentre l'altra parte è sede della cuore ploretario della città, infatti, le sue tipiche case colorate sono per lo più abitate da extracomunitari e studenti fuori sede.
Come ogni città divisa da un corso d'acqua, la presenza di ponti la fa da padrone anche in questa cittadina emiliana. Il più noto è sicuramente il ponte di mezzo, che unisce i due punti vitali della centro storico: via D'Azeglio e via Mazzini.
Altro ponte importante per Parma è sicuramente il ponte Verdi, che unisce il suggestivo Parco Ducale al palazzo dell Pilotta, sede della galleria nazionale.
Ed è proprio in questo ponte che, sabato dopo essere stato costretto con la forza a passare la mattinata la mercato, ho notato uno strano modo di parcheggiare la bicicletta, sintomo che anche in Emilia la fantasia non manca (mi scuso per la qualità della foto, ma l'ho scattata col mio cellullare, che non è uno dei più tecnologici).


Chiunque conosce le città emiliane sa bene che qui la bici è un mezzo di trasporto molto usato e chiunque abbia vissuto nelle città emiliane sa bene che la bici è l'oggetto in assoluto più rubato. Penso proprio che il tipo che abbia posizionato la bici direttamente sul Parma dormirà sogni tranquilli per tutto il periodo di secca del torrente, a meno che le nutrie, non decidono di farsi un bel giro per la città...

lunedì 30 luglio 2007

La teoria di R. sull'evoluzione dei bisogni degli esseri umani di genere maschile

Siccome oggi la mia amata compie gli anni, vi rendo partecipe della sua teoria sull'evoluzione dei bisogni per gli esseri umani di genere maschie... Una teoria illuminante già presa in esame tra i più grandi studiosi internazionali. Eccovi la teoria:

Il primo grande bisogno, l'essere umano di genere maschile lo percepisce a 14 anni. Forte, a quell'età, è il desiderio di avere uno scooter. Uno scooter serve ad andare in giro in luoghi inutili, serve come bivacco in piazzette dove assieme ad altri coetani ci si può lamentare della vita notturna di questa cazzo di città. Senza lo scooter il ragazzo quattordicenne non ha nessuna possibilità di successo con gli esseri umani di genere femminile...

Il bisogno dello scooter dura poco, perché a 18 anni, l'essere umano di genere maschile, dopo aver ottenuto la patente, comincia ad avvertire uno spasmodico bisogno di un'autovettura. L'essere umano di genere maschile non ne può più di essere limitato solo alle stagioni calde; con la macchina ottiene anche un luogo di ritrovo invernale. Con la macchina l'essere umano di genere maschile può andare in luoghi lontani per le vacanze estive e farsi riportare indietro dal carroatrezzi, che naturalmente dovrà addebitare allo sfortunato genitore di turno. A 18 anni non gli bastano più le toccatine e le slinguazzate con le donne della sua stessa specie, la macchina sarà il luogo ideale per portare una ragazza a veder le stelle...

Intorno ai 25 anni l'essere umano di genere maschile si stanca della macchina e comincia ad avere un bisogno di un contatto con gli agenti atmosferici, indi per cui avverte il bisogno di possedere una moto. Con la moto può passare il fine settimana in mezzo alla natura ed essere divorato da qualsiasi tipo di insetto, durante le vacanze non ha più bisogno di affittare appartamenti da dividere con amici, perché con la sua moto può ritrovarsi in un qualsiasi campeggio infestato da famiglie tedesche... A quell'età non ha più bisogno di una donna, ha la sua moto

Giunta la pensione, intorno ai sessant'anni, l'essere umano di genere maschile, sente un forte bisogno di possedere un trattore, oramai la macchina gli serve solo per raggiungere l'appezzamento di terrà, dove, ogni coltura è buona per usare il trattore. La moglie è appagata di questo nuovo bisogno, visto che gli toglie dai piedi questa figura maschile a cui, l'abitudine di una vita intera, l'aveva relegata alla sera e nei fine settimana. Il trattore compie il miracolo di farlo togliere dai piedi anche e soprattutto i fine settimana.

Il direttore del CNR afferma che questa teoria è migliorabile, visto che R., nata e cresciuta nella provincia marchigiana, non può perfettamente capire i bisogni di un essere umano di genere maschile nato in una metropoli.
Il famoso scienziato Johnny Walker, noto per la sua teoria sul bisogno che un essere umano ha di offrigli da bere, afferma che i sessant'anni sono un'età particolare dell'uomo, dove la curva dei capricci, complice la disponibilità della liquidazione, tende a salire e diversificarsi da uomo a uomo e quindi il trattore potrebbe facilmente trasformarsi in camper o in gommone, se l'essere umano è residente in un luogo di mare.
Al Walker replica il noto studioso italiano Mario Intonti, il quale amplia l'evoluzione dei bisogni, facendola partire sin dalla tenera eta. Secondo l'Intonti, il cucciolo di essere umano di genere maschile, comincia sin da piccolo ad avvertire prima il bisognodi una macchina a pedali, poi di una macchina elettrica ed, infine, di una bicicletta. Dopo di che lo studioso segue scrupolosamente la scala di R.
Ma è la famosa studiosa giapponese Urina Sumuri che, essendo donna e dichiarandosi totalmente imparziale alle esigenze dell'essere umano maschile, chiude il discorso, affermando che l'evoluzione dei bisogni dell'essere umano di genere maschile è strettamente correlato al tipo di lavoro, alla fiducia che gli da al direttore della sua banca e al livello di oppressione che la compagna esercita su di lui: tanto maggiore è l'oppressione che esercita la moglie, tanto maggiore sarà il bisogno di avere uno strumento da non condividere con la famiglia (vedi trattore n.d.a.).
Gli altri studiosi, vedendosi controbbattere da una donna, hanno incalzato la Sumuri, chiedendogli di definire una scala ben precisa di bisogni; la Sumuri si è detta disposta a sperimentare la sua teoria con un qualsiasi essere umano di genere maschile.

In nome della scienza, il CNR in collaborazione col Diario di bordo, cerca una cavia disposta a far vita di coppia con la Sumuri.

In allegato al post una foto della nota studiosa Urina Sumuri.

sabato 28 luglio 2007

Spam pubblicitario - Quest'anno cambia club!

Siete stanchi dei soliti villaggi in spiagge tropicali?


Non ne potete più dell'animatore che tapina vostra moglie e vostra figlia?


Ne avete le palle piene delle solite vicine d'ombrellone che vi alzano la sabbia?


Siete stufi dei soliti giochi organizzati nei villaggi?


Quest'anno non ti affidare al solito club vacanza! Quest'anno entra nel nostro fan-club!

Fan club Benedetto XVI, l'unico raccomandato dal Sacro cuore di Gesù e dalla Beata Vergine Maria!

Fan club Benedetto XVI: soddisfatti o scomunicati!

Attenzione: Potrebbe causare risentimento verso Gay, coppie di fatto e autoerotismo.

venerdì 27 luglio 2007

Il Polpo - episodio 4

La scena inizia nel commissariato, dove il brigadiere Romano Saragat, viene sorpreso dal commissario Cosimo Ciambotto a ballare. L'entrata del superiore desta Saragat dal suo ballo sfrenato, che si mette subito a disposizione di Ciambotto, avvertendolo che durante la sua assenza aveva chiamato la madre che gli annunciava che per cena era pronta una teglia di riso, patate e cozze.
Ma è ora di mettersi al lavoro, così il commissario chiede a Saragat se le persone che aveva convocato sono arrivate. Dopo la risposta affermativa del brigadiere, Ciambotto, congedandolo, ordina al suo uomo di chiamare le persone convocate.
Dalla porta del suo ufficio entrano, faccia a faccia, i due temibili boss: Rocco Sanguelatte e Freddi Impetto, ancora in guerra tra loro per via della faida del prezzemolo...
Un lavoro arduo si prospetta per il commissario Cosimo Ciambotto: mettere pace tra queste due personalità truculente!
Nonostante tutto il suo carisma, Ciambotto non riesce ad ottenere nessun risultato ed esasperato decide di ricorrere alle maniere forti, minacciando i due di fargli leggere un articolo di Corgiù o, addirittura, di abbonarli alla Gazzetta del Mezzogiorno.

giovedì 26 luglio 2007

Il Diario di bordo appoggia personalitàConfusa alle primarie del PD



L'altro giorno avevo annunciato al mondo la mia candidatura al Partito Democratico, ma oggi, visto come si sono messe le cose e constatato che non potrò mai vincere, ho deciso di ritirare seduta stante la mia candidatura. Non mi fanno paura i vari Veltroni, Rosi Bindi, Letta, Adinolfi e Pannella, ho terrore dell'ultimo arrivato: PersonalitàConfusa! Quindi con una tattica tipicamente paracula, salgo sul carro del futuro vincitore e appoggio a tutto spiano questa candidatura, sperando che questo mio impegno verrà premiato con un posto come uscere del comune di Roccacandita...

Quei geniacci di Giornalettismo Militante, lo hanno messo in mezzo e lui, amante della sfida, ha accettato senza riserva, d'altronde personalità di questo calibro non possono stare in panchina (questa l'ho capita solo io e Trappattoni).
Il suo slogan è uno solo e lo porterà dritto verso la vittoria: BASTA CON I POLITICI LONTANO DALLA GENTE: FINALMENTE UN CANDIDATO BLOGGER CHE RISPONDE AI COMMENTI!

Ma prima di schierarmi apertamente ho voluto mettere alla prova il confuso, così gli ho lasciato un commento spinoso sullo scalone e lui, non solo mi ha risposto, ma non è neanche inciampato e mi ha proposto un link con una risoluzione definitiva sul problema delle pensione (per dimostrarvi che non mento, eccovi il link: Pensioni).

Ma cominciamo con i conti, per poter candidarsi al Pd, servo 3000 firme entro il 31 luglio serve soprattutto il vostro aiuto. Bisogna iniziare un passaparola che non avrà eguali nella storia, fate firmare tutti: amici, parenti, conoscenti. Qualsiasi persona!
Vi piace una ragazza e non sapete come approcciare un discorso? Bene! Questo è il momento giusto, fatela firmare e poi portatela a cena! Non sapete come mandare a fanculo il vostro professore del liceo? Non commettete errori, prima lo fate firmare e poi lo mandate a fanculo. Avete parenti e amici che non vedete da anni? Mi sembra questo il momento giusto per richiamarli!

Ricordandovi che valgono anche le firme false, chiedo a tutti un po' di impegno, così se ce la fa, ne avremo da ridere...


mercoledì 25 luglio 2007

Brucia il Gargano

Oggi il Gargano è tornato in prima pagina, purtroppo, non è tornato per le sue bellezze paesaggistiche e neanche per qualche vincita milionaria al superenalotto, è tornato nel peggiore dei modi: circondato dall'inferno delle fiamme. Notizie spaventose, arrivano dai tg serali! I miei genitori, al telefono mi dicono che il fumo circonda il mio paese. Ma è Peschici, la cittadina più colpita da questa grave tragedia...

Eccovi una rassegna stampa dell'inferno garganico...

Gargano, Ambiente: Turisti bloccati nei villaggi, le fiamme non danno tregua.

Gargano in fiamme: quattro le vittime.

Gargano: spaventoso incendio a Peschici, scoppia deposito gas.

Situazione difficile a Peschici per gli incendi.

Bisogna intervenire con l'esercito.

Grande apprensione per Peschici.

Incendi, il Gargano si trasforma in un inferno.



Oggi festeggio il mio compleanno e stavo pensando ad un post molto più leggero, ma queste notizie mi hanno tolto la tranquillità e stasera non ci riesco, quindi vi chiedo scusa se per una volta accantono la leggerezza che contraddistingue i miei post e parlo di questo disastro ambientale ed umano.
Disastro ambientale, perché se ne stanno andando via, forse per sempre, centinaia di ettari di boschi e macchia mediterannea, sta bruciando uno dei luoghi con la maggiore biodiversità in Italia. Disastro umano perché per ora ci sono due morti accertati.


Per quanto tempo dovremmo sopportare ancora questa violenza? Il territorio è il bene più prezioso che ci è stato concesso, ma la società odierna lo tratta come un bene di consumo. L'incuria potrebbe essere un caso degli incendi scoppiati in questi giorni, ma ho paura che sia il solito incendio appiccato da qualche speculatore del cazzo! E così, mentre i politici non sanno più di quale inutile discorso morire, i nostri boschi e la nostra rigogliosa macchia mediterranea sanno benissimo come moriranno: sotto le mani calde di un qualsiasi bastardo piromane!


Non è solo il Gargano che brucia. Purtroppo simili scene si stanno moltiplicando in molte regioni italiane, oltre alla Puglia, entrano nel calderone degli incendi anche Marche, Lazio, Abruzzo, Umbria, Campania, Sicilia e Sardegna. Intanto un pilota di canadair ha perso la vita.

Spero proprio che questa tragedia non verrà seguita dal tipico valzer speculativo italiano, visto che, è bene ricordare che esiste una precisa legge che impedisce di edificare sui suoli incendiati per almeno 15 anni. Per cortesia, trasformiamoci in un paese serio e, per una volta, cerchiamo di far rispettare le leggi!


Colgo l'occasione per ricordarvi alcune semplici regole sul come comportarsi in caso d'incendio (fonte Corpo Forestale dello Stato):
Memorizzate questo numero 1515, in caso d'incendio boschivo, risponderà la centrale operativa regionale

COME CHIAMARE IL 1515
Il numero 1515 può essere selezionato in Italia da qualsiasi telefono a linea fissa, pubblica e privata o da qualsiasi cellulare. La chiamata è completamente gratuita.

Il numero telefonico 1515 deve essere utilizzato per segnalare qualsivoglia emergenza di carattere ambientale o di sicurezza pubblica (incendio, inquinamento, salvaguardia fauna protetta, soccorso in montagna ecc.).

Ecco le quattro regole per segnalare un incendio boschivo, che permettono un più rapido ed efficace intervento delle squadre di spegnimento:

1. mantenere sempre la calma e parlare con chiarezza;

2. indicare con la maggior precisione possibile la località precisando la Provincia ed il Comune dell'area che sta bruciando;

3. segnalare se sul posto vi sono già delle persone che stanno provvedendo a spegnere le fiamme;

4. non riagganciare fino a che l'operatore non lo dica, o non abbia ripetuto il messaggio.

LE SEGNALAZIONI DI INCENDI BOSCHIVI IN CORSO, ATTIVANO DELLE PROCEDURE DI INTERVENTO COSTOSE PER UOMINI E MEZZI, ED IMPEGNANO PERSONALE CHE NON PUO' ESSERE PRESENTE SU ALTRI FRONTI, PERTANTO NON SI DEVE MAI APPROFITTARE DI TALI NUMERI INUTILMENTE


Foto tratte da Repubblica.it

martedì 24 luglio 2007

Perché lui sì ed io no?

Ho deciso! Anch'io mi candido alle primarie del partito democratico. Non so manco cos'è sto Partito Democratico, ma se questo può servire ad aumentare i contatti al mio blog, è cosa che sa da fare.
Domani mi sveglio di buon ora e vado a presentare la mia candidatura!

...un attimo...

Pronto...
Ciao Mamma!
Cosa sto facendo?
Sto annunciando la mia candidatura al Pd!
Sì, mamma il Pd! Il Partito Democratico!
Come, sempre comunisti sono?
No, mamma, questo è il Pd... Praticamente, si uniscono i maggiori partiti del centrosinistra, per raggranellare voti e vincere Berlusconi!
Io che centro?
No, ho visto che l'ha fatto anche Mario Adinolfi, perché non posso farlo io?
No, mamma, non è una cosa pericolosa! Non ti preoccupare mi copro...
Lui vuole rappresentare gli under 40, io rappresenterò gli under 30!
Come che programma ho?
Devo venire incontro alle esigenze degli under 30!
Ah, ho capito... Hanno solo un'esigenza: non andar via da casa...
Ok, ciao mamma mi hai dato una grande lezione politica...

Chiedo scusa a tutti ma ho avuto una discussione con la mia base politica...

Iniziamo con il primo punto programmatico della mia candidatura: la maggiore età si raggiungerà a 35 anni!!!!
Così nessuno ci stresserà più sul matrimonio!

Alle primarie del Partito Democratico, vota Lupo Sordo, perché senza una famiglia e a casa dei nostri genitori, è più facile toglierci gli sfizi!

lunedì 23 luglio 2007

Anche il Diario di bordo partecipa al V-Day

Dopo un tira e molla durato alcune settimane, con telefonate insistenti di Beppe Grillo al mio cellullare, anche il Diario di Bordo partecipa al V-Day, ecco la presentazione dell'evento che ho trovato, nel blog del comico genovese:
L'8 settembre sarà il giorno del Vaffanculo day, o V-Day. Una via di mezzo tra il D-Day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta. Si terrà sabato otto settembre nelle piazze d’Italia, per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nei palazzi immersi in problemi “culturali”. Il V-Day sarà un giorno di informazione e di partecipazione popolare.
Per chiunque voglia partecipare a questa giornata, basta cliccare qui o sul bannerino qui sotto.

Iscriviti al Vaffanculo Day

Naturalmente l'amministratore di questo blog è ben consapevole che il Signor Beppe Grillo è solo un comico travestito da santone, ma se questa giornata dovesse servire solo a risvegliare l'italica gente dal torpore politico e civile in cui sta vivendo, ben vengano tutti i Vaffanculo-Day, Vafamok-Day, Kitemurt-Day, etc. etc.

domenica 22 luglio 2007

I volantini decidono la nostra vita?

Oggi sfogliavo il volantino di un ipermercato vicino casa e assieme ai super sconti dei prodotti alimentari mi sono accorto che ci sono già le promozioni dei prodotti per la scuola! Ho subito pensato che forse eravamo già a Settembre, macché, il calendario segnava la data del 22 luglio... Io ancora non ho iniziato le vacanze e coloro che ci propongo gli acquisti già ci trafilano gli aggeggi scolastici!
Io sono nato e cresciuto in un paese dove le due feste patronali aprivano e chiudevano l'estate, una il 24 giugno (la festa di San Giovanni Battista) e l'altra l'8 settembre (la festa di Santa Maria), in mezzo a queste due date era estate: un periodo totalmente dedicato al cazzeggio e ai giochi all'aperto! Ai libri, ai diari e agli zaini ci pensavamo dopo Santa Maria e vi confesso che la tristezza dopo quella data era grande...
Ora vedere che i bambini odierni, già al 22 luglio devono pensare a Settembre e alla scuola, mi mette una tristezza infinita... Manca più di un mese alla fine delle vacanze, ma già devono decidere quale sarà lo zaino firmato che li accompagnerà per tutto l'anno scolastico.
Ma poi, a pensarci, non sono solo i bambini le vittime del nostro sistema, ma siamo tutti noi! Il consumismo ha trasformato la nostra vita in una catena perversa di attese di acquisti, a luglio ci si pensa alla scuola, ad ottobre arriva Halloween (forse il lasso di tempo settembre-dicembre era troppo lungo e si doveva pensare a qualche festa intermedia che facesse impennare i consumi), passa la festa più falsa dell'anno e i supermercati sono già pronti a mettere nei loro scaffali panettoni e bottiglie di spumante, per approfittare della mania spendaccione dicembrina, finiti i lazzi natalizi, eccoci pronti a festeggiare carnevale, con proposte di maschere, scherzi e affini vari... Nessun rispetto per la quaresima, che, una volta aveva un suo significato profondamente religioso, ed oggi sono quaranta giorni, dove si propongono uova, colombe e agnelli per l'ingordigia pasquale (senza contare le feste minori, vedi San Valentino e la festa della donna)... Ma non è finito! Perché passata la Pasqua, arriva l'estate: periodo di abbronzanti, ombrelloni e veline scosciate, per poi ricominciare questo giro perverso...
E così, loro cercano di tenere i consumi sempre più alti e noi perdiamo ogni gusto verso un evento, una festa o un semplice acquisto... A quel punto, l'essere umano che non riesce a star dietro alla smania spendacciona, si rivolge ai prestiti personali per dire che anche lui ha mantenuto in vita questa assurda economia consumistica (ma questa è un'altra storia che potrebbe tramutarsi in un grave problema sociale)...
Io ricordo un'altra società, dove non era il volantino del supermercato a dettare i nostri tempi ma la natura.
Non c'era nessuna politica commerciale nel giugno giallo, nell'ottobre marrone, nel dicembre bianco. La pioggia era un dono e la neve era una scusa per passare un po' di tempo in famiglia e cucinare dolciumi fritti e rifritti, in culo a tutti gli inutili estetismi e perfezioni del tempo odierno.
Tornando al volantino, sono sicuro che se a luglio mi avessero fatto vedere uno zaino o qualsiasi cosa riguardante la scuola, io e i miei amichetti avremmo ignorato queste proposte e aspettato i fuochi di chiusura del terzo giorno della festa di Santa Maria... I bimbi di adesso faranno lo stesso? O costringeranno i loro genitori a spendere una fortuna in zaini e diari? Si riapproprieranno del vero significato di vacanza, o si lasceranno trasportare dai volantini degli ipermercati, costringendo i loro genitori a scegliere lo zaino più in del 2007?

sabato 21 luglio 2007

"Padrone mio", la canzone più attuale del ventunesimo secolo

Proprio oggi, approfittando del sabato mattina, da passare rigorosamente in casa ad ascoltare musica e non fare un cazzo, ho risentito dopo mesi la bellissima canzone di Matteo Salvatore, "Padrone mio"... Nonostante, conosca poche canzoni del grande artista di Apricena, penso che le sue bellissime ballate siano una sorte di manifesto per la Puglia intera... Purtroppo pochi conoscono questo grande artista, ma vi assicuro, che anche Italo Calvino, si è inchinato a lui (un giorno, forse, vi racconterò del uomo e della truffa divenuta arte, aspetto solo di avere tra le mani la sua autobiografia).
Ma oggi, ascoltando la ballata, "Padrone mio", ho capito come, questo canto, basato sul bracciantismo nel tavoliere, sia ancora attuale nella situazione lavorativa odierna. Sicuramente nessuno ci picchia e fortunatamente non veniamo trattati come venivano trattati i braccianti nel tavoliere (alla stregua di animali), ma penso che abbiamo una cosa in comune con quegli esseri umani, la totale mancanza di diritti, il dover sottostare ai capricci di un superiore. E dove sono le persone che dovrebbero garantire i nostri diritti? Io ancora li cerco...
Comincio sempre più a pensare che i sindacati siano presenti solo laddove possono ottenere un maggior tesseramento, lasciando completamente senza protezione la marea di lavoratori "atipici", che hanno solo le loro unghie per difendersi.
Vorrei essere smentito... Lei Signor Di Vittorio, protettore prima dei braccianti di Cerignola e poi dei braccianti dell'Italia intera, per cortesia, può smentirmi? E se proprio non può farlo, ispiri coloro che dovrebbero seguire le sue orme, mostrandogli il modo di lavorare. Le chiedo scusa per il disturbo, signor Di Vittorio, e che dalla mia postazione non riesco a vedere un futuro...

Ah, dimenticavo, eccovi il bellissimo canto di Matteo Salvatore:

Padrone Mio

Padrone mio ti voglio
arricchire
comme nu chène ie
voie fatiè

Quanno sbaglie damme
li botte
voglio la morte nun me
caccià

I' teng' li figghie che vonno
lu ppéne
chi ce lu daie jè lu tata
padrone mio ti voglio
arricchire

venerdì 20 luglio 2007

Un milione di post di lavoro

Gli italiani hanno scelto! Sarà "un milione di post di lavoro" il nome del nuovo blog del cavaliere. Dopo aver tenuto aperto le votazioni per settimane e vista la valanga di voti di cui è stato sommerso questo blog, ho deciso di chiudere la consultazione e decretare questo nome il più gradito dai santi, poeti e navigatori...
Per far chiarezza e dimostrare che non ci sono stati brogli, lo zio mi ha chiesto di rendere pubblico il risultato della mia ricerca di mercato. Quindi eccovi i risultati:
  • Al primo posto, come già detto si piazza: "Un milione di post di lavoro" con il 27% dei voti. Nome perfetto e, visto che il governo Prodi sta a livello mantenimi che ti mantengo, possibile precursore di una nuova promessa elettorale;
  • A secondo posto, pari merito si piazzano: "Il blog di uno vincente... Come? Ho perso le ultime elezioni? Riconteggiamo i commenti!", "L'angolo della barzelletta", "Volevo essere Cesare Ragazzi..." e "Nonostante ci sia lui, comando ancora io" con il 13% delle preferenze. Probabilmente il primo non è stato visto di buon occhio per la lunghezza; il secondo era tagliato subito fuori dalla "divertentissima" trasmissione "La sai l'ultima"; per il terzo si aveva timore di un blog di risposta di Cesare Ragazzi, dove si vedeva l'imprenditore che si faceva tirare i capelli da donne attraenti; nel quarto, gli italiani non hanno capito a chi era rivolto il pronome, visto che nella coalizione al potere ognuno fa quello che cazzo vuole e nessuno segue il programma...
  • Al terzo posto, con il 7% delle preferenze si piazzano: "Un blog piccolo piccolo, fatto da una persona ancora più piccola", "Torno subito, sono salito un attimo al colle", "Italia Forza, non preoccuparti, per ora devi solo leggermi". Il primo dimostra la sensibilità degli italiani, sono sicuro che molti abbiano detto: "Dai, non si dice così alla persona!"; per il secondo si aveva timore che Napolitano, finisse il caffè da offrire agli ospiti; il terzo più che un titolo era una minaccia.
  • Scarso successo, con nessuna preferenza, hanno avuto: "Si vede che ho il parrucchino?" e "Diario di un imprenditore triste". Il primo era palesemente una frase non veritiera, caro Silvio, non si vede manco il trapianto; per il secondo si aveva paura del tipo di post che ne sarebbero usciti fuori...
Questa notizia, domani verrà trasmessa da Studio Aperto, naturalmente dopo le notizie importanti: il caldo torrido e la velina che si tromba il calciatore, il politico, l'imprenditore, l'attore, il cantante di successo, il muratore, l'agricoltore, lo spazzacamino, il calzolaio etc. etc... Se volete entrare nella graduatoria degli amanti estivi delle veline, basta prendere i numerini davanti alla sede del tg di Italia uno, portare un amico paparazzo e aspettare il proprio turno...
La mia consulenza con il cavaliere continuerà e dopo questa ricerca di mercato, ne è in programma un'altra dove faremo decidere a voi il suo nickname...
Intanto annuncio che un post di lavoro è stato già creato: il cardiologo delle Senatore Selva è stato assunto dalla Sette come presentatore televisivo. Ne mancano solo 999.999...

giovedì 19 luglio 2007

Il polpo - episiodio 3

Alice è molto preoccupata, aspetta l'arrivo di suo marito, il boss sanguinario Freddi Impetto. La bellissima donna non sa come dare una tremenda notizia al marito... Notizia che potrebbe inasprire la sanguinosa faida familiare tra gli Impetto e i Sanguelatte.
All'arrivo il marito si accorge subito che la donna sta celando un mistero e chiede alla moglie cosa sia successo... La moglie confessa tutto e annuncia a Freddi che i Sanguelatte, approfittando dell'assenza del boss, sono tornati a colpire...
Il boss iracondo per questo colpo basso della famiglia rivale, medita una contromossa da far tremare i Sanguelatte, ma Alice riesce a calmarlo...
Approfittando della pace raggiunta, Alice confessa al marito il timore per questa faida familiare che si sta mettendo male per gli Impetto. Ma Freddi non vuole demordere: la guerra sa da fare.
Ad un tratto Freddi si accorge della presenza della bomboniera di Uccio e Pina, e chiede lumi alla moglie, la quale gli confessa che gliela ha portata la sorella. A quel punto, Freddi, vista l'occasione persa per prendere in ostaggio la moglie del suo nemico, mette Alice di fronte ad una scelta. Chi sarà il prossimo a morire: Rossella, l'amata sorella, o Pioneer, il figlio dei Sanguelatte, nonché suo nipote...

mercoledì 18 luglio 2007

Il paese dei balocchi: la blogsfera

Parliamo della blogsfera, cioè quel villaggio globale pieno di strana gente che scrive quel che pensa e a volte lo scrive molto bene, altre volte scrive solo cagate, come il blog che adesso state leggendo.
Ormai sono blogger da quasi sei mesi, in mezzo anno ho cercato di capire il comportamento di questa gentaglia che scrive su internet che a volte rischia denunce e altre volte si inimica persone che conosce (il sottoscritto ne sa qualcosa, ma di questo non vuole parlare). Così, questo strano essere, senza guadagnare una lire, scrive nella speranza di esser letto, o forse solo per sfogo, o non si sa ancora perché. Voi a questo punto mi chiedereste, e tu per che cosa scrivi?

Parto dall'inizio.
Il primo blogger che conobbi, fu un mio caro amico di infanzia, che con una mail, mi informava della nascita del suo spazio web, ho letto tutti i suoi articoli, purtroppo pochi e lasciato un po' di commenti. Giovanni ci ha sempre saputo fare col computer, persona competente e appassionata, quindi vidi la nascita del suo blog, come qualcosa non ai miei livelli, persona pigra e svogliata... (colgo l'occasione per chiedere a Giovanni di continuare a scrivere, visto che merita. E se proprio non vuoi continuare l'avventura col tuo blog, il Diario di bordo è aperto anche a te!).
Nonostante questo mio primissimo approccio al paese dei balocchi, impropriamente chiamata blogsfera, Giovanni non fu il mio Lucignolo. Il vero tentatore fu Albe, non è che lui mi abbia avvertito del carro che passava, ma indirettamente è causa di queste maree di cazzate racchiuse nel Diario di bordo.
Lui già ci sfracellava i maroni con le edizioni dell'Eco di Dionisio, spedendo a tutti i suoi contatti, numerose mail settimanali con notizie e immancabili vignette, che intasavano all'inverosimile la nostra casella di posta elettronica. A quel punto io, stufo di avere la casella di posta piena, a quei tempi scroccavo internet, non quotidianamente, nella facoltà della mia ragazza, gli dissi: "Giovane! Ma perché non ti apri un blog?"... Non sapevo cos'era un blog, ma ero disposto a tutto...
Lui da infida persona qual'è aspettò che io mi feci la connessione a casa e poi aprii il suo spazop web: L'Eco di Dionisio, blog il quale ho l'onore e l'onere di collaborare, a volte scrivendo vignette altre volte partorendo annunci demenziali con il vice direttore che mi fa da spalla.
Così, mentre il mio Lucignolo, si dilettava alla crescita della sua testata giornalistica, io mi divertivo a leggerlo e a commentarlo...
Fu periodo strano quello, mettemmo in casa un ragazzo siciliano, ex militare, in cerca di lavoro a Parma, mi ispirò fiducia subito e gli diedi la camera, senza tergiversare. Dopo qualche settimana, Ipokuto, in un discorso puramente casuale, mi disse che aveva un blog...
Ora, avevo un blogger a casa, un blogger amico conosciuto nella mia travagliata vita universitaria in quel di Parma e un blogger caro amico di infanzia... Qualcosa scattò in me, ma non riuscii a percepirla immediatamente...

Complice la nascita della testata giornalistica più libera d'Italia (a proposito, organizzerò una petizione per far cambiare piattaforma all'Eco... Windows Live Spaces è veramente un obbrobrio) e l'imminente partenza della mia amata in quel di Londra, io mi ritrovavo, momentaneamente senza una ragazza a cui scaricare le mie frustrazioni e con un amico che mi parlava del paese dei balocchi... Il messaggio cominciava ad essere più chiaro, ma io ancora non lo percepii...

Accade tutto un pomeriggio, avevo controllato le offerte di lavoro su infojobs, per accorgermi che non c'era un emerito cazzo per me, controllai la posta e trovai una mail di Albe che annunciava l'aggiornamento dell'Eco... Mi collegai sul blog lessi tutto e già qualcosa fremeva, nel frattempo dietro di me, la mia amata studiava inglese...
Finita la lettura, cominciai una navigazione cazzeggiatrice... Ad un certo punto, la mia attenzione venne attratta da un annuncio che diceva: "Crea il tuo blog" o una cosa del genere... Curioso ci cliccai sopra... Crea il tuo blog in tre passi... Ma va? Solo tre passi? Crea un account google... Ce l'ho già! Scegli un nome... Diario di bordo, come i mitici fazzoletti!... Scegli un modello... No, guardi preferirei una modella... Cominciai a scorrerre il gran numero di template che proponeva la piattaforma blogspot (questa frase è da intendesi in chiave prettamente ironica, visto che i template di blogspot fanno veramente cagare), scelsi un modello e postai un bellissimo sonetto di carpino, forse il più bello del delizioso repertorio musicale del paese garganico. Scelsi come account il nome Tanuccio, ma qualche settimana dopo ripiegai su Lupo sordo, nome che ricorda un lato del mio carattere...
Chiamai la mia amata e gli feci vedere la mia creazione, la sua reazione, tipica da dolce donna marchigiana, fu: "Non c'hai proprio un cazzo da fare!"... Tutto questo si commutò in un post che lei fece per me... Il passo successivo, fu mandare una mail a tutti i miei amici dove gli avvertivo di un nuovo sito che causava una sorte di blocco intestinale... Il mio Lucignolo commentò, la nascita della creatura nella sua testata giornalistica...
Saputa la nascita di questa strana pagina web, Ipokuto, sembrava un po' infastidito e con stupore mi disse "Tu un blog? E cosa ci scrivi...", non lo biasimo a chi mi conosce poco posso dare un impressione di superficialità, visto il mio vezzo di sdrammatizzare tutto. Ma poi la convivenza appiana tutto e oggi io posto una volta al giorno (solo perché mi sono dato dei limiti), lui nonostante sia bravo non posta quasi più i suoi resoconti tristissimi.
La mia ragazza partì per Londra, lasciando una grande tristezza nel mio cuore che cercai come al solito di sdrammatizare, e così, forse per non pensarci, cominciai ad addentrarmi nel meccanismo perverso della pagina web personale e scrissi anche di più sul Diario di bordo, facendolo diventare uno strano contenitore che a volte parla della mia bellissima terra, a volte parla di politica, a volte di lavoro, ma per lo più è un contenitore di cazzate... (non a caso un mio amico mi disse: "non basta le cazzate che spari ogni volta che ci vediamo, adesso con queste infesti anche la rete!")
Così mi diressi dritto verso il paese dei balocchi, dove i bambini non si trasformano in ciuchini, ma si trasformano in una serie di persone in cerca di link, di lettori o solo di sfogo. Un blogger può fare una vita normale, ma state sicuri che la sua vita verrà riflessa sempre nella sua pagina web.
Ho sempre amato scrivere, nonostante lo faccia in modo pessimo, ma adesso ho scoperto che mi piace anche leggere questo strano mondo è lasciare commenti idioti. Questa mia nuova passione si è trasformata in un incubo per alcuni blogger a i quali ogni tanto rompo i maroni con i miei commenti deficienti. Non ci credete? Chiedete ad Albe, Ipokuto, Giovanni, MrCima, Uto, SulGargano, Dolcetempesta, Lameduck, Rumenta, S.b., Marco Vicari, Il manfredoniano, Tisbe, S., Melograna, Vocidipopolo e Fassbinder (è stata una fatica linkarvi tutti), loro vi chiederanno di buttare il mio modem nel cesso o, se non è possibile, vista la reazione che avranno i miei coinquilini, vi chiederanno di farmi trovare una testa di cavallo mozzata sul mio letto... Ma attenzione cari blogger che leggo, in Puglia il sugo di braciole con la carne di cavallo è il pranzo domenicale...
Che dire, il post nacque con un diverso intento: volevo raccontare questo paese dei balocchi, ma essendo, come tutti i blogger una persona egocentrica, ho parlato di me. Ma non disperate, per capire come è la blogsfera, cito Fassbinder, quando venne nominato per i Z-blog awards (un conocorso per eleggere i migliori Z-blog), parlando di Sw4n, il blogger che aveva organizzato questo concorso:
Arab: Ma perché sto tizio si è inventato sto concorso scemo?
Fass: Per raggranellare nuove visite, citazioni, link, un po' di figa
Arab: Ah, un collega
In questa mini conversazione, ironica e geniale, è racchiusa tutta la blogsfera.

P.s. Penso di non aver risposto alla domanda sul perché scrivo... Vabbé, fa niente. Lascio la risposta alla vostra fantasia...

martedì 17 luglio 2007

Missione Impossibile (30 e lode!)

Pubblico l'ultimo fazzoletto diario di bordo, passato alla storia tra i miei amici. Qui abbandonai lo stile diario di bordo per uno stile Mission Impossible. Ora i fazzoletti torneranno al capitano, che li custodirà gelosamente a ricordo di un bel periodo della nostra vita.
Saluto tutte le persone conosciute nella casa dello studente, insieme a voi ho passato dei bellissimi momenti che conserverò sempre nei miei ricordi.
Ciao!!!!


Ok, ecco le direttive.
Ch: il professore minchione ha rubato tutti i libretti universitari, si pensa che li abbia nascosti dalla sua splendida amante Bella Figuera a Madrid. Lì, nella capitale ispanica, c'è un suo uomo, Donato il bidello, il tuo compito è recuperare i libretti, mettere 30 e lode a tutte le materie nel mio libretto, portarmi Bella Figuera e sodomizzare Donato il bidello e il professore minchione.
Mi raccomando Ch, non perdere tempo dietro le donne, che l'ultima volta mi hai messo in cinta una stagista, per fortuna che era un uomo (sì, lo so mi sono contraddetto, ma che cazzo me ne frega, tanto non mi danno una lira).
Una raccomandazione per ognuno dei tuoi uomini:
R. cambia posizione! Sempre chinato sui libri ti fa male. L'ultima missione è fallita perché dovevi fare il palo in sala studio. La prossima volta, invece di portare Storia Economica, porta topolino, che non ti fa addormentare.
A. sarai dei nostri perché la tua altezza favorisce la copertura nell'asilo, vicino casa di Bella Figuera. Due raccomandazioni: non litigare coi bambini per i giocatoli e non fare come l'ultima volta che hai barattato il tesoro con un barattolo di nutella.
S., cosa posso dire di te... Lo sai che sei qui solo per fare numero? Quindi non sparare minchiate e fai meno danni possibili.
Porca troia, sta cazzo di CIA non vuole darmi la donna bionica e guarda a chi devo affidare sta benedetta missione.
Lupo sordo... Sei la perfezione!
Ch, se per caso un tuo uomo morirà o verrà catturato, noi negheremo tutto. Anzi, gli daremo anche del coglione.
Questo messaggio si autodistruggerà fra cinque secondi...

22 - 06 - 2000
Ore 4.58

lunedì 16 luglio 2007

Parapuglia, i pugliesi sono degli spostati



Puglia, terra di spostati. In questo blog è nato il primo tentavo di censimento virtuale dei pugliesi emigrati dalla propria terra. Il meccanismo è intuitivo: contarci per contare qualcosa. Il fenomeno della nuova emigrazione pugliese, oltre che grave, viene ignorato da tutti i media che preferiscono parlare dei frequentatori del billionair, invece che occuparsi di questo gravoso problema sociale che colpisce la mia regione, intanto i paesi si svuotano e i pugliesi si allontanano dal mare. Un caso di pugliese spostato che conoscete? Io, naturalmente.
Ecco il manifesto del blog:
Se l’emigrazione è uguale alla dispersione del seme, allora la Puglia è un preservativo rotto.
Altro che fuga dei cervelli. Qui è in ballo qualcosa di più denso e vitale.
Il residuo bio(socio)logico nato dalla nuova ondata migratoria pugliese costituisce una regione senza identità e confini precisi, frutto di una disseminazione che si chiama - per l’appunto - Parapuglia.

E noi parapugliesi?
Siamo Appulozoi di nuova generazione, vaghiamo per il mondo e non sappiamo d’esistere.
Anche perché nessuno - i media, le istituzioni - sembra accorgersi di questa diaspora di dimensioni epocali.

Parapuglia non risponde a una campanilistica richiesta di identità Taccocentrica. Nessuna nostalgia, nessuna strumentalizzazione. Questo blog vuole solo abbozzare un censimento degli immigrati pugliesi e creare le premesse per una rudimentale analisi sociologica del nuovo esodo pugliese.
Se mai riusciremo a ottenere un risultato significativo, saranno poi altri - persone fisiche e giuridiche - a fare interpretazioni e a trarre conclusioni.

Noi, per adesso, iniziamo a contarci.
Anche perché, finché non ci contiamo, continueremo a non contare nulla.
Per chiunque voglia aderire a questa bella iniziativa, nel blog viene spiegato come agire, basta solo cliccare qui...

domenica 15 luglio 2007

Il Polpo - episiodio 2

Mentre il sanguinario boss Rocco Sanguelatte è intento a rilassarsi nel suo studio, leggendo una rivista culturale, sente bussare alla porta. E' sua moglie Rossella, di ritorno dal matrimonio di Uccio e Pina. Il ritorno della donna, fa allentare la tensione accumulata dal boss, che confessa a Rossella quanto lei sia indispensabile per la sua vita...
L'idillio familiare dura poco, perché Rocco annuncia a Rossella la truculenta morte di Laica, la sua cagnetta preferita, perita anche lei nella faida familiare che coinvolge la famiglia Sanguelatte e la famiglia Impetto. Rossella, sconvolta per la morte della sua adorata cagnetta, si sfoga col marito, accusandolo di essere lui il fautore di questa assurda faida, ma Rocco non ci sta e racconta il gravoso motivo per cui è iniziata la guerra tra le due famiglie...
Ristabilita la pace familiare, il boss non è tranquillo, ha paura del figlioletto Pioneer, chiamato così perché quando nacque il padre stava rubando uno stereo...


sabato 14 luglio 2007

Juri (ultima parte)

Chiudo oggi questa storia che ci ha accompagnato per due mesi e mezzo e con questo ho quasi finito la mia memoria storica e quello che ho scritto in gioventù.
Vi annuncio
che in cantiere (cioè nella mia testa malata) ci sono già due storie, una l'ho cominciata a scrivere e non sono assolutamente a buon punto, l'altra è solo un'idea... Ho bisogno solo di un po' di tempo che si trova e di un po' di voglia, che è più difficile da trovare.
Spero che la storia di Juri vi sia piaciuta e che dopo questi mesi vi siate affezionati al mio personaggio, non vi anticipo il finale, lo scoprirete leggendo l'ultima parte. Per chiunque voglia rileggere questa storia e altri racconti che ho pubblicato sul Diario di bordo, ho predisposto sulla barra laterale un box, dove troverete tutti i link.
Un saluto a tutti e un saluto a Juri, nostro compagno di avventure per questi mesi...


TRE ANNI DOPO.

Dopo l'incontro e l'addio di Maria, la vita di Juri continuò monotonamente come prima, aveva abbandonato il corso d'inglese e si era dedicato al lavoro e al suo rito propiziatorio al sonno. Sembrava che non fosse cambiato niente ma, nella sua mente, c'era un ricordo in più: Maria. Negli ultimi tre anni si erano anche sentiti, solite telefonate: come stai; quando vieni in america; che bei ricordi con te.
In america Maria aveva conosciuto un ragazzo, col quale aveva una relazione, lui bello, alto e biondo, sembrava l'opposto di Juri.
Ogni giorno il nostro eroe si chiedeva se amava ancora Maria ed ogni notte faceva scendere giù la mano. Era pienamente consapevole che lei se ne era andata per colpa sua, sapeva benissimo che la sua scelta aveva fatto soffrire l'unica donna con la quale era riuscito ad instaurare un mezzo rapporto. Non riusciva a perdonarsi per quello che aveva fatto e l'infelicità degli ultimi tre anni, per lui era strettamente connessa alla sua scelta di rifiutare Maria. Era tornato l'uomo più infelice della terra...
Era il giorno del suo trentesimo compleanno, Juri era più triste del solito, ascoltava i messaggi di auguri nella segreteria, aveva deciso di non rispondere a nessuno. Ad un tratto arrivò un messaggio di Maria: "Ciao Juri, volevo farti gli auguri. Mi manchi tanto, quando vieni in america? Ti voglio augurare tanta felicità e cento di questi giorni!"
Juri cominciò a piangere, si avvicinò al telefono e lo lanciò al muro gridando: “CENTO GIORNI DA SOLO!!
Dopo questo sfogo, decise di andare a letto, ma il sonno non giungeva. L’una. Cercò di contare anche le pecore, ma il sonno era respinto dal suo nervosismo. L’una e un quarto. Decise di far scendere giù la mano, ma era molto nervoso e non riuscì ad eccitarsi. L'una e quaranta. Si alzò dal letto e camminò nervosamente per la casa, non lo calmò neanche la valeriana. Le due e dieci. In casa non riusciva a calmarsi, quindi decise di prendere la macchina e uscii nella notte cittadina. Le due e mezzo. Fuori si rilassò, gli piaceva guidare. Le tre. Si accorse che con la macchina era giunto al semaforo dove aveva preso il passaggio da Maria, gli assalì il ricordo della ragazza, voleva piangere ma accellerò al massimo e corse via da quel semaforo. Le tre e mezzo. Continuò il suo giro in macchina fino ad arrivare in una zona poco raccomandabile della città. Le tre e cinquanta. Arrivò in un lungo stradone pieno di prostitute, ne vide una bionda che somigliava a Maria, si avvicinò, gli chiese il prezzo e la caricò in macchina, così Juri a trent’anni perse la sua verginità. Le quattro.


venerdì 13 luglio 2007

Centomila dolci tempeste

Ho l'onore di annunciare che sono il 100 millesimo visitatore del Giardino segreto!!! Stavo lì che mi facevo gli affaracci miei, in giro per blog, approfittando della mezza giornata di chiusura dei negozi, quando, decido di visitare il blog di Donna Virginia, leggo il suo post che parla del libro di Alessandro Iacuelli sull'emergenza rifiuti in Campania e lascio come al solito il mio commento imbecille. Lei da brava donna napoletana, seppur emigrata in quel di Trieste, non può esimersi dal cercar di capire uno dei più gravosi problemi della sua regione. E tra una prodotto passato alla cassa (la nostra è cassiere in un megacentrocommercialegalattico) e una sgridata amorevole ai tre nipotini che le infestano casa (la nostra è anche una nonna), è riuscita a leggere questo libro.
Dopodiché mi accorgo di un nuovo commento al mio ultimo post, è la tempesta che mi annuncia con queste parole di essere il centomillesimo visitatore:
caro lupetto sei stato il 100.millesimo visitatore
hai vinto un bacione :-p
smuaccckk

Fa piacere essere il centomillesimo visitatore del suo blog, visto che Virginia è una mia accanita lettrice (almeno si spera) e commentatrice delle marea di cazzate che scrivo in questo spazio web e questo per me è un onore...
Ogni volta che passo nel suo blog, sono affascinato e divertito da quello che leggo, eccovi alcune parole colte dal suo Giardino Segreto:
spesso ho come la sensazione di essere solo affacciata alla finestra della vita
e che essa scorra come un mare in tempesta
senza mai fermarsi come i pensieri nella mia testa

non bastano mille parole per descrivere
la voglia di far volare libero il cuore
come un'aquilone invece di tenerlo legato
con cento catene ad0ogni emozione
che lo tiene prigioniero dentro
la più orrenda delle prigioni
nel dolore del cuore di una madre

arriva la figlia femmina preferita che mi da appuntamento girando per casa appuntando i lavori grandi da fare ( che so nemmeno verra'a fare mai) ma il gesto e carino mi mette di buon'umore mi sentivo un tantinello sola soletta quest'ultimo periodo anzi più che sola che non lo sono stata mai un po abbandonata che e peggio ma io sono una vecchia saggia e trovo sempre giustificazione a tutto e a tutti anche forse dove non ci sono veramente ma comprendo la vita prende

nella normalità quotidiana basta
una parola e ti sconvolge non solo la testa
ti sconquassa il cuore il corpo e l'anima
e rinizia il ballo
su la corazza si riparte per un nuovo giro
su questa cazzo di giostra infernale
olè

Potrei continuare per molto, il blog è nato nel 2003! Senza contare il suo bellissimo pezzo sulle vele, fatto per l'immondo blog...
Faccio gli auguri, da centomillesimo visitatore a Donna Virgina, per le centomila visite al Giardino Segreto e le faccio solo un appunto: forse un carattere nero renderebbe più facile la lettura...
Adesso è tardi, vado a letto e vi saluto come vi avrebbe salutato lei:
buona vita mondoblog

giovedì 12 luglio 2007

Certa la presenza del lupo nel Gargano ovvero io ci ho abitato per vent'anni e nessuno mi ha mai cagato

Stamane, sul sito Garganopress, ho letto che è certa la presenza del lupo nel Gargano ed è pronta un'iniziativa per tutelare questo animale... (leggi l'articolo)
Pare che l'animale si sia spostato dal Subappenino Dauno per venire sulla montagna del sole. Come ci è arrivato non è dato sapere, ma sembra che, il lupo, sia stato avvistato in un'agenzia viaggi di Accadia a trattare il prezzo della prenotazione con un dipendente che stava lì per uno stage estivo. Con ogni probabilità, vista la sua dieta fatta esclusivamente di carne cruda, il suo medico curante gli ha consigliato qualche giorno di mare...
Tutti contenti per la presenza del carnivoro nei boschi Garganici! I caprioli stanno facendo salti di gioia ed i pastori caricano i loro fucili...
Io non ho un carattere geloso, ma un po' mi girano... Questo lupo è arrivato dall'altra parte della provincia e lo chiamano già il lupo del Gargano... Ed io? Io non son un lupo del Gargano? Lui viene e si prende tutti i meriti. Io che sono nato da padre di San Giovanni Rotondo e madre di Manfredonia, io che ho un cognome che si trova solo nel mio paese, per via della mia timidezza, non vengo cagato da nessuno.
Io ritengo di essere più Lupo garganico di quel turista fai date che si sta prendendo tutti gli oneri e gli onori!!!! Lo so, sono sordo, ma sempre lupo sono!!!!
Certo, capisco che i miei quasi nove anni di residenza a Parma, hanno ridotto al minimo le possibilità di avvistarmi ma ogni volta che torno faccio anch'io razzia di bestiame. Vorrei vederlo, questo "nuovo lupo" affrontare i vaccari garganici. Al primo urlo, che è solo di avvertimento, scappa a gambe levate.
E' incredibile, come uno arriva e si prende tutti i meriti...

mercoledì 11 luglio 2007

Stasera, calcio

Sono reduce da una partita di calcetto con gli amici, erano mesi che non toccavo un pallone. Da questa partita ho capito di essere totalmente senza fiato e fuori forma fisica, nonostante i chilometri che faccio a piedi per lavoro.
Alla fine, spinti dal custode che voleva andare a cena, abbiamo finito con il golden gol, cioè, chi segna vince ed ha vinto la mia squadra.
Secondo voi, quale è stato il mio apporto alla vittoria? Ecco una serie di opzioni:

a. Nonostante il fiato corto è uscita tutta la mia classe ed abbiamo vinto grazie al mio apporto.
b. Ho giocato da fermo, ma le mie aperture geniali hanno dato ai miei compagni di squadra quel qualcosa in più per vincere la partita.
c. Per limitare i miei danni fisici ad un certo punto ho deciso di stare in porta e le mie parate stile Buffon hanno evitato il traccollo nel momento più difficile della partita.
d. Vista la mia totale incapacità clacistica e il mia totale mancanza di fiato, ho deciso di mettermi in porta e nonostante la mia pessima prestazione da portiere abbiamo vinto a culo.
e. La partita è finita tre infarti a due annegati (guarda video allegato)




A voi la scelta, milioni di lettori..

martedì 10 luglio 2007

Concerto di beneficienza per Letizia

Donna Virginia chiede di diffondere questa notizia ed io la diffondo...

Con il patrocinio morale di AMESCI e di WHIPART, il 12 luglio alle ore 19.30, nella Sala Scarlatti del Conservatorio di Napoli si terrà un concerto di beneficienza tenuto dagli allievi del conservatorio.
L'obiettivo è una raccolta di fondi a favore di Letizia Pifi, la bimba sofferente di leucodistrofia metacromatica (MLD) ed organizzato dal Comitato "Aiutiamo Letizia"
Tra un tuffo in piscina na rinfrescatina sotto la doccia na passeggiata sul lungo mare cosa c'e di meglio che dare da fare anche al cuore e non solo per amore.


Juri (21^a parte)

RITORNO E DECISIONE.

Era mattina presto, quando Juri sentì suonare il telefono.
Pronto.” Lo squillo lo aveva svegliato.
Sono Maria, sono tornata!
Juri era felice di sentire la voce della ragazza, ma cercò di camuffare la sua gioia: “Oh, ciao.. viaggiato bene?
Allora? Ci vediamo oggi? Ho tante cose da raccontarti!” Maria era impaziente di rivederlo, la lontananza le aveva fatto capire, quanto gli mancava quell'ometto insignificante..
No, facciamo domani. Sarai stanca…”, Juri cercava di prendere tempo.
Maria delusa rispose: “Va bene, vediamoci domani...
Questa telefonata, per un osservatore attento, era un chiaro segno che lei non vedeva l'ora di riabbracciarlo. Ma ormai il nostro eroe non faceva più parte degli attenti osservatori: lui aveva preso la sua decisione, ed era sicuro di questa.
La notte vennero a fargli compagnia i soliti pensieri, pensò alla sua solitudine ma, soprattutto, pensò ai capelli biondi di Maria. Dopo essersi rigirato più volte, l’orologio segnava le tre e così decise di far scendere giù la mano.
Il mattino dopo Juri e Maria si incontrarono al solito parco. lui era sicuro della sua decisione e niente al mondo gliel’avrebbe fatta cambiare, si dirigeva verso la ragazza, che lo aspettava sotto una quercia, con fare sicuro.
Juri la salutò molto freddamente, Maria lo abbracciò molto calorosamente.
Ciao, come stai?”, cominciò Maria.
Bene”, rispose Juri freddamente. “Com’è l’America?
Bellissima! Ora ti racconto tutto!” Maria cominciò il racconto, ma durante questo, il nostro eroe stacco il cervello e non capì nulla di quello che disse la ragazza. Il suo unico pensiero era rivolto a come comunicare a Maria la sua decisione.
Così, Juri mise una mano sulla spalla di Maria e disse: “Scusa se ti fermo, ma ti devo dire una cosa.
Maria fece la faccia di una persona che non capiva: "Ti ho annoiato?"
Non rispose neanche a questa domanda e cominciò un discorso che, stranamente, non aveva preparato: “Senti Maria, tra noi due è rimasto qualcosa in sospeso…
Sì, hai ragione.” Disse Maria sorridendo.
Non so la tua decisione e non voglio neanche saperla, ma io ne ho presa una", nel dire questo, il cuore di Juri si fermò... "Credo che sia meglio non rovinare il nostro rapporto di amicizia, ti chiedo scusa, ma mi sono lasciato prendere la mano con questa storia.” Semplice e diretto...
Il volto di Maria si trasformò in un attimo in una maschera di delusione, ma lei camuffò la delusione, abbozzando un sorriso forzato.
Sì hai ragione…”, Maria cercava di non far vedere il suo dolore. “Anche perché, mi è stato offerto un lavoro in America, nell’azienda dove lavora mio padre. Sono tornata a prendere le mie cose, partirò la settimana prossima...
Ti auguro buona fortuna, mi mancherai.” Disse Juri con una innaturale freddezza...
Anche tu. Comunque ci vedremo prima che parto!” Maria sperava in un ripensamento...
Certo che ci vediamo!” rispose sorridendo, e fu il suo primo sorriso di questa giornata che ricorderà tutta la vita...
I due si congedarono e si divisero, Juri era orgoglioso del suo comportamento. Maria, come sempre, scomparve nei fumi della città e non appena arrivò a una distanza di sicurezza dall'uomo che le aveva spezzato il cuore, scoppiò a piangere...
I due si videro qualche giorno dopo, Maria camuffò la sua delusione e sorrise tutto il tempo, Juri disse poche parole. Quando si salutarono definitivamente, si ripromisero di rincontrarsi, ma entrambi erano convinti che questa era il loro ultimo incontro.
Juri malinconicamente tornò a casa sua e nel tragitto pensò a Maria, da un lato era orgoglioso del suo comportamento, dall'altro voleva piangere....
La notte, il pensiero della ragazza non lo fece addormentare, così, alle due e mezzo fece scendere giù la mano.

lunedì 9 luglio 2007

Un anno fa...

Un anno fa, alla stessa data di oggi, dopo che il mio ex-coinquilino aveva apostrofato con voce sottile, "Sbirri di merda!!" ad una pattuglia di poliziotti che si stava facendo i fatti propri in una pizzeria vicino alla stazione e aver subito le verifiche del caso, ci siamo ritrovati a casa di Albe, dove, assieme ad un gruppo di ragazzi napoletani, c'erano anche due ragazze olandesi, alle quali abbiamo cercato di spiegare, in un inglese maccheronico, che non le conveniva cambiare di posto...
Più tardi, in serata, abbiamo deciso che i tempi erano maturi per fare un bagno nella fontana di Barriera Repubblica...

E lei, signor Cannavaro, cosa stava facendo un anno fa?


venerdì 6 luglio 2007

LO STRANO CASO DEL DOTTOR P.

Or dunque, L'Eco Di Dionisio è andato in ferie, ma... Diario di Bordo seguita a martellare i maroni! Così, caro Lupo, per ringraziarti dell'apporto fornitoci, ti regalo una notizia che non ha bisogno di commenti, riportando la parte saliente qui sotto. Divertiti!


"Per il Csm (...) Pollari e l’ex funzionario Pio Pompa sono indagati per peculato".


Ripeto: nessuna vignetta perché, tanto, non ce n'è bisogno...

P.S.: Io ed il Vice Direttore ci ridiamo da due ore! :-)

Juri (20^a parte)

DUBBI ATROCI.

Maria era partita da due giorni quando Juri cominciò a segnare sul calendario i giorni che mancavano al suo ritorno. Ma durante quella operazione gli venne un dubbio.
Pensava alla faccia di Maria e vide in lei una specie di rassegnazione, sembrava che Maria si aspettasse questa proposta e che in un futuro sarebbe stata costretta ad accettarla, ma non per volere suo. La fantasia di Juri vagava senza freno. Ripensò al suo ideale di donna e a come Maria non la rappresentasse.
Maria era veramente la sua donna ideale? Era quella donna che lui ha sempre cercato e voluto sin da piccolo? Era quella donna che il buon Dio un giorno gli darà? Delirava...
La notte fu piena di questi pensieri e anche le notti a venire furono tempestate da questi dubbi, Juri non dormiva più e mangiava ancor meno...

Un buon motivo per smettere di fumare

Avevo conservato per mesi tutti i centesimi che mi capitavano in mano, tornavo a casa e li mettevo in un porta moneta.
Stasera, complice l'esaurimento dell'ennesimo pacco di sigarette e la assenza in casa di qualsiasi tipo di banconota, ho deciso di contare quei centesimini e con mio estremo piacere arrivavo alla somma prestabilita: 3 euro e 40.
Così mi incammino verso il distributore che accetta gli uno e i due centesimi e che non è neanche troppo vicino a casa, e con fare sicuro e una tasca dal peso di circa 10 chilogrammi, comincio a mettere i soldi dentro il distributore...
L'operazione è lunga e nel frattempo, dietro di me si forma una fila tipo unica data italiana del concerto di Tom Waits... Però, io piano piano, mi avvicino ai 3 euro e 40: il costo delle sigarette più economiche...
Ignaro delle bestemmie che mi arrivano da dietro, continuo a infilare tutte le mie monetine, il distributore segna 3 euro e 39... Così, con fare sicuro, metto il mio ultimo centesimino... Tin! Il distributore non lo prende... Niente paura: nelle tasche ho altre monete avanzanti! Tin! Ancora niente...
Dietro di me il tizio mi dice: "Forse, arrivato a un tot di centesimi, decide di non accettarli più..." Io gli ruggisco e gli faccio notare che sto mettendo tutte le monete a disposizione!
Perdo altro tempo a mettere tutto ciò che ho in tasca: bottoni, sesterzi, documenti d'identità, carte di credito, foto della madonna, foto di Padre Pio... Ma niente, questa macchina infernale ha deciso di farmi smettere di fumare...
Intanto da dietro si accettano scommesse, su quanto resisterò...
Dopo una serie di imprecazioni che hanno fatto accorrere sul posto un paio di esorcisti terrorizzati, perché erano convinti di affrontare Satana in persona, sconfitto decido di schiacciare il pulsante di ritorno delle monete... Dal distributore esce un rumore tipo slot-machine e buona parte dei centesimi cade a terra. Nel frattempo le altre persone al ritmo di una ogni tre secondi, comprano le sigarette e le accendono davanti a me, lasciandomi da solo con le mie monetine e una nube di fumo che mi ha inseguito per tutto la sera...

giovedì 5 luglio 2007

Vi racconto una storia: Il polpo...

Mi sono messo in testa un progetto arduo e impegnativo, però molto divertente... Voglio raccontarvi, con l'aiuto di youtube, la serie completa del Polpo... Una situation-comedy pugliese, che è andata in onda su Telenorba quasi 15 anni fa di cui io non ho perso una puntanta e manco le repliche...
Su Youtube è presente tutta la serie e quindi un po' alla volta vi racconterò questa storia con l'ausilio dei filmati... Accomodatevi e buon divertimento...

P.s. Penso che non ci siano problemi di diritti d'autore, visto che il materiale è facilmente reperibile su Youtube, comunque per qualsiasi problema, i contatti li trovate sulla barra laterale.

EPISODIO 1

Mentre la bellissima Alice Marinata, sta parlando al telofono con la madre, all'improvviso sente bussare la porta. E' Rossella O'rata, bellazza mozzafiato, nonché sorella di Alice che, nonostante, la faida familiare che travolge le loro famiglie, gli Impetto e i Sanguellatte, non ha potuto resistere ed è dovuta passare dalla sorella per portargli la bomboniera del matrimonio di Uccio e Pina... Durante questa visita le due donne sfogano le loro frustrazioni per una vita familiare fatta di stragi e mariti troppo impegnati nel lavoro.



mercoledì 4 luglio 2007

Diario di bordo (l'inizio di una nuova avventura)

Visto che l'ultimo membro di questi strani personaggi che hanno animato i fazzoletti-diario di bordo si è laureata proprio oggi, ne pubblico uno e le faccio i miei auguri per il suo bel 110 e lode e le mie scuse per il mio gravoso ritardo...


Data stellare 19/06/2000
Rieccomi qui, nella vecchia posizione, devo confessare che il posto di comando non fa per me [1]. Meglio qui, senza infamia e senza lode (soprattutto senza lode [2]).
Una nuova missione immerge l'equipaggio della'astronave sala studio, una missione pericolosa ma affascinante, anzi, direi eccitante [3].
Per l'altra missione c'è da dire solo una cosa: sono un perverso vigliacco, ma alla fine che importa [4].
Il comandante dopo due giorni di meritata vacanza [5], in cui ha lasciato a me il posto di comando, è tornato fresco e pimpante al posto che gli compete. La vecchiaia si fa sentire, ma il carisma che e la carica che riesce a dare a noi dell'equipaggio è impagabile.
Le bellezze straniere? Andate chissà dove. Forse sono morte, forse hanno trovato un equipaggio migliore del nostro... Ma non credo, in fondo, cacchiastroni [6] come noi non si incontrano tutti i giorni. Una cosa, abbiamo smesso di toccarci. Siamo cresciuti, o meglio, la fantasia è finita (bisognerà che ci procuriamo una videocassetta porno spaziale).
Il fantasma di R. oramai infesta solo la sala TV [7]. Ogni tanto appare, ma senza libri e nelle posizioni che più gli competono... Qualsiasi tranne che quella china sui libri.
Nell'astronave è arrivato il banchiere pazzo. Una persona che ha fatto soldi svuotando i conti degli altri e girandoli nel suo. Adesso è in fuga dai finanzieri spaziali e noi abbiamo deciso di caricarlo nell'astronave [8].
Le due fanciulle sono anche loro qui. Una è impazzita del tutto, sarà stata la visione del fantasma di R., nessuno nell'astronave lo sa [9]. Vista la situazione il comandante dall'alto della sua esperienza, ha deciso di darle un po' di riposo. L'altra aiuta il comandate nel suo arduo compito, lei almeno la perfezione l'ha quasi raggiunta [10]. Per la storia dei parametri di bellezza, abbiamo contattato il guardiano del pianeta Giuno (un terrestre), che ci ha riferito che, secondo lui, sono le due donne più belle che ha visto negli ultimi vent'anni. Comunque, c'è da ricordare che quest'uomo è di guardia al pianeta Giuno da trent'anni e che non vede un essere umano di genere femminile da circa venti cinque anni, quando passò di lì un'astronave bordello, anche detta astronave chiusa.
Io non guardo più i miei panorami spaziali, mi sono rotto le palle ma, in compenso, mi faccio tante seghe mentali [11].

19 - 06 - 2000
Ore 3.00

[1] Per un paio di giorni avevo approfittato dell'assenza di Ch ed avevo occupato la sua posizione.
[2] Ogni riferimento agli esami e puramente voluto.
[3] Alcuni di noi iniziavamo a studiare per un nuovo esame.
[4] Vista la mia scarsa preparazione, avevo deciso di non sostenere più l'esame.
[5] Ch, dopo un esame sostenuto, soleva prendersi un po' di giorni di riposo... Anche se due mi sembrano un po' pochi.
[6] Fighi.
[7] In quei giorni era molto facile incontrare R. in sala TV a cazzeggiare.
[8] Rileggendo i Diari di bordo con gli amici, non siamo riusciti a ricordare chi era questo personaggio. Potete aiutarci?
[9] La presenza di R. inquietava i nostri svogliati studi.
[10] Mi pare di ricordare un 29...
[11] Questa frase spiega i vecchi diari di bordo e la presenza di questo blog.

martedì 3 luglio 2007

Juri (19^a parte)

CONFESSIONE DI UN AMORE.

Dopo una notte passata a rigirarsi nel letto, per trovare il modo di confessare il suo amore a Maria, l’unica idea che venne in mente a Juri fu quella di invitare la ragazza a cena.
Voleva una cena perfetta, quindi cercò di pianificare il tutto col minimo dettaglio: candele, violini, vino etc... Ma non poteva pianificare la sua insicurezza e la risposta di Maria e questo lo rendeva ancora più nervoso del solito.
Maria sembrava divertita dall'invito a cena, prendeva il tutto come un gioco e, con tono scherzoso, disse: “sembriamo due innamorati…”. Questa frase ad un Juri normale non avrebbe fatto provare neanche l’approccio, ma oggi No. Oggi era sicuro, sicuro di se stesso. Oramai aveva deciso: oggi avrebbe le confessato il suo amore.
Finito di mangiare Juri, forse inebriato dal molto vino bevuto cominciò il suo discorso:
Maria, adesso ti devo parlare”, aveva un tono serio.
Cosa mi devi dire?”, disse Maria incuriosita.
...”, maledetta timidezza, ripeteva tra se e se, mentre le sue mani cominciarono a sudare.
Allora!?”, disse Maria sempre più incuriosita..
Francesco era un bravo ragazzo...”, Cosa cazzo dici! La mente di Juri cercava di liberarsi dell'insicurezza.
"Sì, per carità, era un bravo ragazzo... Ma adesso è finita.", Maria aveva la faccia delusa...
Adesso Juri prese coraggio, ma come al suo solito, invece di dire le due parole magiche, prese il discorso alla lunga “Io non riuscivo a vederti con lui...
"Sì, hai ragione non era il tipo per me."
"No, un attimo... Non mi interrompere!", l'insicurezza sembrava andata via... "Volevo dire che io non riuscivo a vederti con lui, come non riesco a vederti con altri uomini.", l'alcol cominciava a circolare nel sangue "Volevo dirti che ogni qualvolta che ti vedo con un altro uomo, io soffro. Soffro perché sono geloso."
"Geloso?", disse Maria con un falso stupore. Falso perché, inconsciamente, lo aveva sempre saputo.
Sì, geloso perché ti amo.” Juri finalmente aveva pronunciato le due parole impronunciabili. Le parole che non aveva mai detto a nessun essere vivente, ma che l’avrebbe sempre volute dire.
“...”, Maria non parlò e la sua faccia divenne indecifrabile, quindi gli diede una carezza e gli disse: "Non so cosa dirti, era un po' che aspettavo la tua confessione. Comunque domani parto per l'America per andare a trovare mio padre."
Questa risposta fece destare Juri dall'inebriezza creata dall'emozione di dire le due parole proibite. Non sapeva di questo viaggio, improvvisamente il cielo sopra di lui si oscurò.
"Ma quando torni?", fu l'unica cosa che disse Juri...
"Sarò di ritorno fra due settimane, allora saprò cosa fare della mia vita e potrò darti una risposta..."
Finita la cena, i due si divisero quasi subito e Juri si fermò a vedere Maria che scompariva tra le luci della città.

lunedì 2 luglio 2007

Ricerca di mercato: come chiameresti il blog di Berlusconi?

Oramai sono uscito allo scoperto: sono io il blogger che aiuta Berlusconi a creare il suo nuovo spazio web e dopo una cena rigorosamente offerta da lui, stiamo iniziando questa collaborazione per far nascere questo nuovo blog.
Durante la cena abbiamo pianificato tutto, ma ci siamo arenati sul nome da dare a questa nuova creatura. Lui optava per "Il blog delle libertà", io molto più semplicemente gli consigliavo un nome più intuitivo e fresco: "Lo spazio web di uno che, pieno di debiti, ha deciso di entrare in politica per fare leggi ad personam che gli impedissero di finire dentro per frode, evasione, corruzione, falso in bilancio etc etc...". Stranamente lo zio Silvio ha detto di no. A questo punto, tra una bottiglia di primitivo e una braciola di carne di cavallo, abbiamo deciso di chiedere a voi, miei milioni di lettori, quale nome preferite per questo nuovo blog.
Ed ecco che scatta la mia ricerca di mercato: Come chiameresti il blog di Berlusconi?
  1. Un milione di post di lavoro.
  2. Un blog piccolo-piccolo fatto da una persona ancora più piccola.
  3. Si vede che ho il parrucchino?
  4. Volevo essere Cesare Ragazzi...
  5. Nonostante ci sia lui comando ancora io...
  6. Torno subito: sono salito un attimo al colle...
  7. Diario di un imprenditore triste.
  8. L'angolo della barzelletta.
  9. Italia, forza... Non ti preoccupare per ora devi solo leggermi...
  10. Il blog di un vincente... Come? Ho perso le ultime elezioni? Riconteggiamo i commenti!
Potrete fare la vostra scelta selezionando qui, in fondo a destra, sulla barra laterale, uno tra questi titoli... Mi raccomando: votate! votate! votate! Il mio futuro di consulente blog dipende da voi.