Ormai sono blogger da quasi sei mesi, in mezzo anno ho cercato di capire il comportamento di questa gentaglia che scrive su internet che a volte rischia
denunce e altre volte si inimica persone che conosce (il sottoscritto ne sa qualcosa, ma di questo non vuole parlare). Così, questo strano essere, senza guadagnare una lire, scrive nella speranza di esser letto, o forse solo per sfogo, o non si sa ancora perché. Voi a questo punto mi chiedereste, e tu per che cosa scrivi?
Parto dall'inizio.Il primo blogger che conobbi, fu un mio caro amico di infanzia, che con una mail, mi informava della nascita del suo
spazio web, ho letto tutti i suoi articoli, purtroppo pochi e lasciato un po' di commenti.
Giovanni ci ha sempre saputo fare col computer, persona competente e appassionata, quindi vidi la nascita del suo blog, come qualcosa non ai miei livelli, persona pigra e svogliata... (colgo l'occasione per chiedere a Giovanni di continuare a scrivere, visto che merita. E se proprio non vuoi continuare l'avventura col tuo blog, il Diario di bordo è aperto anche a te!).
Nonostante questo mio primissimo approccio al paese dei balocchi, impropriamente chiamata blogsfera,
Giovanni non fu il mio Lucignolo. Il vero tentatore fu
Albe, non è che lui mi abbia avvertito del carro che passava, ma indirettamente è causa di queste maree di cazzate racchiuse nel Diario di bordo.
Lui già ci sfracellava i maroni con le edizioni dell'
Eco di Dionisio, spedendo a tutti i suoi contatti, numerose mail settimanali con notizie e immancabili vignette, che intasavano all'inverosimile la nostra casella di posta elettronica. A quel punto io, stufo di avere la casella di posta piena, a quei tempi scroccavo internet, non quotidianamente, nella facoltà della mia ragazza, gli dissi: "
Giovane! Ma perché non ti apri un blog?"... Non sapevo cos'era un blog, ma ero disposto a tutto...
Lui da infida persona qual'è aspettò che io mi feci la connessione a casa e poi aprii il suo spazop web:
L'Eco di Dionisio, blog il quale ho l'onore e l'onere di collaborare, a volte scrivendo vignette altre volte partorendo annunci demenziali con il vice direttore che mi fa da spalla.
Così, mentre il mio Lucignolo, si dilettava alla crescita della sua testata giornalistica, io mi divertivo a leggerlo e a commentarlo...
Fu periodo strano quello, mettemmo in casa un ragazzo siciliano, ex militare, in cerca di lavoro a Parma, mi ispirò fiducia subito e gli diedi la camera, senza tergiversare. Dopo qualche settimana,
Ipokuto, in un discorso puramente casuale, mi disse che aveva un blog...
Ora, avevo un blogger a casa, un blogger amico conosciuto nella mia travagliata vita universitaria in quel di Parma e un blogger caro amico di infanzia... Qualcosa scattò in me, ma non riuscii a percepirla immediatamente...
Complice la nascita della
testata giornalistica più libera d'Italia (a proposito, organizzerò una petizione per far cambiare piattaforma all'Eco... Windows Live Spaces è veramente un obbrobrio) e l'imminente partenza della mia amata in quel di Londra, io mi ritrovavo, momentaneamente senza una ragazza a cui scaricare le mie frustrazioni e con un amico che mi parlava del paese dei balocchi... Il messaggio cominciava ad essere più chiaro, ma io ancora non lo percepii...
Accade tutto un pomeriggio, avevo controllato le offerte di lavoro su
infojobs, per accorgermi che non c'era un emerito cazzo per me, controllai la posta e trovai una mail di
Albe che annunciava l'aggiornamento dell'Eco... Mi collegai sul blog lessi tutto e già qualcosa fremeva, nel frattempo dietro di me, la mia amata studiava inglese...
Finita la lettura, cominciai una navigazione cazzeggiatrice... Ad un certo punto, la mia attenzione venne attratta da un annuncio che diceva: "
Crea il tuo blog" o una cosa del genere... Curioso ci cliccai sopra... Crea il tuo blog in tre passi...
Ma va? Solo tre passi? Crea un account google...
Ce l'ho già! Scegli un nome...
Diario di bordo, come i mitici fazzoletti!... Scegli un modello...
No, guardi preferirei una modella... Cominciai a scorrerre il gran numero di template che proponeva la piattaforma blogspot (questa frase è da intendesi in chiave prettamente ironica, visto che i template di blogspot fanno veramente cagare), scelsi un modello e postai un bellissimo
sonetto di carpino, forse il più bello del delizioso repertorio musicale del paese garganico. Scelsi come account il nome Tanuccio, ma qualche settimana dopo ripiegai su Lupo sordo, nome che ricorda un lato del mio carattere...
Chiamai la mia amata e gli feci vedere la mia creazione, la sua reazione, tipica da dolce donna marchigiana, fu: "
Non c'hai proprio un cazzo da fare!"... Tutto questo si commutò in un post che lei fece per
me... Il passo successivo, fu mandare una mail a tutti i miei amici dove gli avvertivo di un nuovo sito che causava una sorte di blocco intestinale... Il mio Lucignolo commentò, la nascita della creatura nella sua
testata giornalistica...
Saputa la nascita di questa strana pagina web,
Ipokuto, sembrava un po' infastidito e con stupore mi disse "T
u un blog? E cosa ci scrivi...", non lo biasimo a chi mi conosce poco posso dare un impressione di superficialità, visto il mio vezzo di sdrammatizzare tutto. Ma poi la convivenza appiana tutto e oggi io posto una volta al giorno (solo perché mi sono dato dei limiti), lui nonostante sia bravo non posta quasi più i suoi resoconti tristissimi.
La mia ragazza partì per Londra, lasciando una grande tristezza nel mio cuore che cercai come al solito di
sdrammatizare, e così, forse per non pensarci, cominciai ad addentrarmi nel meccanismo perverso della pagina web personale e scrissi anche di più sul Diario di bordo, facendolo diventare uno strano contenitore che a volte parla della mia bellissima terra, a volte parla di politica, a volte di lavoro, ma per lo più è un contenitore di cazzate... (non a caso un mio amico mi disse: "
non basta le cazzate che spari ogni volta che ci vediamo, adesso con queste infesti anche la rete!")
Così mi diressi dritto verso il paese dei balocchi, dove i bambini non si trasformano in ciuchini, ma si trasformano in una serie di persone in cerca di link, di lettori o solo di sfogo. Un blogger può fare una vita normale, ma state sicuri che la sua vita verrà riflessa sempre nella sua pagina web.
Ho sempre amato scrivere, nonostante lo faccia in modo pessimo, ma adesso ho scoperto che mi piace anche leggere questo strano mondo è lasciare commenti idioti. Questa mia nuova passione si è trasformata in un incubo per alcuni blogger a i quali ogni tanto rompo i maroni con i miei commenti deficienti. Non ci credete? Chiedete ad
Albe,
Ipokuto,
Giovanni, MrCima,
Uto,
SulGargano,
Dolcetempesta,
Lameduck,
Rumenta,
S.b.,
Marco Vicari,
Il manfredoniano,
Tisbe,
S.,
Melograna,
Vocidipopolo e
Fassbinder (è stata una fatica linkarvi tutti), loro vi chiederanno di buttare il mio modem nel cesso o, se non è possibile, vista la reazione che avranno i miei coinquilini, vi chiederanno di farmi trovare una testa di cavallo mozzata sul mio letto... Ma attenzione cari blogger che leggo, in Puglia il sugo di braciole con la carne di cavallo è il pranzo domenicale...
Che dire, il post nacque con un diverso intento: volevo raccontare questo paese dei balocchi, ma essendo, come tutti i blogger una persona egocentrica, ho parlato di me. Ma non disperate, per capire come è la blogsfera, cito
Fassbinder, quando venne nominato per i
Z-blog awards (un conocorso per eleggere i migliori Z-blog), parlando di
Sw4n, il blogger che aveva organizzato questo concorso:
Arab: Ma perché sto tizio si è inventato sto concorso scemo?
Fass: Per raggranellare nuove visite, citazioni, link, un po' di figa
Arab: Ah, un collega
In questa mini conversazione, ironica e geniale, è racchiusa tutta la blogsfera.
P.s. Penso di non aver risposto alla domanda sul perché scrivo... Vabbé, fa niente. Lascio la risposta alla vostra fantasia...