lunedì 22 dicembre 2008

Lunedì

Il lunedì è un giorno quasi trascendentale, il lunedì si comincia, il lunedì è pieno di buoni propositi. Già immagino tutte le persone che il lunedì cominciano coi buoni propositi. Lunedì comincio la dieta, lunedì comincio ad andare in palestra, lunedì smetto di speculare, lunedì non dico più agli italiani di spendere, che tanto lo so che non hanno soldi, lunedì ricomincio a scrivere sul blog… Ma poi arriva il martedì!
Il martedì è un giorno bastardo! Tutti i buoni propositi del lunedì vengono smentiti il martedì, e in quel giorno si ricomincia a mangiare, a poltrire, a speculare, a sparare cazzate e a ignorare il blog…
Poi si sa, arriva il mercoledì e la settimana è già bella che finita…
Certo si sa che di venere e di marte non si sposa e non si parte, quindi quei giorni sono sempre tagliati fori per una partenza ma è anche vero che dopo il ragionamento di qui su c’è da dire che il detto dovrebbe essere di venere e di marte non si sposa e non si riparte e se poi facciamo tutto il ragionamento anche per i matrimoni e visto che i detti sono antichi e ai tempi risposarsi era molto difficile, capiamo che il vero detto è indubbiamente “di venere e di marte non si risposa e non si riparte”, ma secondo me la tesi più plausibile è quella che il detto venga dal pianeta venere e marte dove era vietato sposarsi e partire, poi, visto che in quei pianeti erano molto religiosi e non era concepito il rapporto sessuale prima del matrimonio si riesce ad intuire del perché non ci sia più vita lì, visto che non nascevano bambini e che nessuno poteva partire per sposarsi in un altro pianeta… Allora voi a questo punto vi chiederete: ma perché gli altri pianeti sono disabitati? Ma, soprattutto, cosa minchia c’entra questo ragionamento senza senso col lunedì? Ma, ancora più importante, hanno legalizzato la droga a Parma?
Sono domande molto apprezzate dal gestore a mezzo servizio di questo blog, a cui da oggi mi impegno a darvi una risposta il più tardi possibile come si usa nelle migliori famiglie.

martedì 18 novembre 2008

Reazioni dal mondo

Città del Vaticano, appartamenti del papa.

Tarcisio Bertone: Santità! E’ tornato!
Papa: Chi è tornato? Il comunismo?
TB: No Santità. Peggio!
P: Oh porca! E’ tornato Lui? Il figlio del capo…
TB: A Santità! Mazza come voli alto!
P: Vabbé, basta! Dimmi chi è tornato!
TB: E’ tornato Tanuccio!
P: Chi è sto Tanuccio?
TB: Come? Non lo conosce?
P: Ma se mi tenete sempre chiuso qui dentro a benedire!
TB: Scusi Santità… Tanuccio è quello che ha il blog, quel sovversivo!
P: Vabbò, trattiamolo come abbiamo trattato tutti.
TB: Una scomunica?
P: No, un attacco a quello che dice con una severa presa di posizione.
TB: Seee, così fa la fine di Dan Brown..
P: Dici?
TB: Senti a me santità, facciamo finta che non sia successo niente, tanto lo leggono quattro gatti a quello.
P: Sei saggio, forse un giorno ti faccio cardinale…
TB: Sò già cardinale!
P: Aò papa nun te faccio!

Washington DC – USA, Casa Bianca.

Condoleezza Rice: Mr President!
Bush: Oui, se moi!
CR: Ma non odiavamo i francesi?
B: E che mia moglie a febbraio vuole andare in vacanza a Parigi…
CR: Va bé, di questo ne parleremo dopo! E’ successo un fatto gravissimo! E’ Tornato!
B: Chi Obama? Porca miseria mi ha rotto le palle con sta scusa che deve prendere le misure per la cameretta delle bambine!
CR: No! Non è Obama! Peggio!
B: Bin Laden!? Ma porca di una pupazza! Chi gli ha dato il permesso di fare un comunicato senza averlo prima concordato con noi! Mi sa che si sta un po’ allargando il ragazzo!
CR: No ancora più grave!!!
B: Oh, cazzo! E’ tornato Lui? Il figlio? E adesso dove mi nascondo? Quello se mi becca sò cazzi! Se passa digli che la guerra in Iraq è stata tutta colpa di Colin Powell!
CR: No presidente! E’ tornato Tanuccio!
B: mmh…. Ma chi minchia è questo?
CR: Il blogger, quello che scrive scemenza! Il pericoloso sovversivo!
B: Vabbé, bombardiamolo, tanto le elezioni le abbiamo già perse!
CR: E’ in Italia, Silvio se la prenderebbe…
B: Ma no! Silvio lo conosco è simpatico, che vuoi che siano per lui due bombe!
CR: Lasciamo perdere le bombe Presidente…
B: Vabbé, allora lanciamoli adosso la CIA..
CR: Non si può… Con un futuro presidente nero… E’ già impegnata a trovare il modo per farlo fuori…
B: Allora sai che facciamo Condoleezza!
CR: Cosa facciamo?
B: Ce ne sbattiamo altamente e lasciamo il problema a Obama, tanto quando avrà finito di montare la cameretta ne avrà di tempo!
CR: Ok, allora io torno a fare gli scatoloni…
B: Au revoir!

Roma, Palazzo Chigi.

Letta: Presidente!
Berlusconi: Cosa vuoi? Non lo vedi che sono impegnato a salvare l’Italia dalle forze del male!
L: E’ importante! E’ tornato!
B: Chi Prodi? Oh! Finalmente! Mi ero stufato di Veltroni!
L: Ma no! Peggio!
B: Il Duce? Ma non lo avevano ammazzato!
L: No! Peggio!
B: Oh, cazzo… Dici che s’incazzerà per quella storia di unto dal signore?
L: No, è tornato Tanuccio!!!
B: Ma chi minchia è Tanuccio?
L: E’ uno pericoloso potrebbe dire verità scomode! Come facciamo Presidente?
B: Come abbiamo sempre fatto: lo accusiamo di essere un bugiardo e di aizzare, con le sue menzogne, i cittadini contro di me. Affermiamo che non possiamo dialogare con queste persone populiste e che usano la piazza contro il governo.Approffittiamo della crisi economica per dire che questo è un momento in cui bisogna appoggiare il governo, usiamo le Tv e i giornali ed il gioco è fatto…

lunedì 17 novembre 2008

Alla fine mi sono convinto

Alla fine la mia crisi mistica non era poi così tanto mistica, giuro che ho vissuto l’ultimo mese senza blogghe nella maniera più tranquilla possibilie, come i fumatori che hanno deciso di smettere di fumare, solo che non avevo i famosi ceROTTI… si erano ROTTI… (così dopo questa battutaccia la fate finita di chiedermi di tornare).

Novità della mia infame vita sotto la crisi economica?

Una su tutte: sono nuovamente disoccupato, ma in maniera diversa… Nel senso che mi hanno detto che mi riprendono, anche se son passati ben 17 giorni dalla mio ultimo giorno di lavoro e non ho ricevuto ancora notizie dalla base.

Numero due: sono stato un week-end lungo a Praga… Alla faccia vostra che siete costretti a lavorare! Praga è una città molto bella, mi è piacuta tanto e ho avuto la fortuna di vederla, col grigio, sotto la pioggia, con la nebbia e col sole, così da poter scoprire tutte le sue tonalità. Note negative di quella città? Troppi ristoranti e pizzerie italiane: era una impresa mangiare qualcosa del posto; poche belle ragazze. Sì, avete capito bene! Non fraintendetemi però, le belle ragazze c’erano, solo che prima di partire pareva che dovevo andare una sorte di bengodi del sesso, avevo già intenzione di lasciare lì la mia ragazza e tornare con una Seredova, ma tutte le mie aspettative sono state deluse.. Detto tra noi, secondo me c’è più figa a Parma.

Numero tre: Sono ritornato dopo un po’ a casa (inteso come Gargano) a continuare questa sorte di disocuppazione vacanza, atta a non farmi un contratto a tempo indeterminato.

Ringrazio tutti quelli che hanno commentato e incoraggiando, e anche grazie a voi che ho deciso di riprendere a scrivere…. Comunque non vi aspettate niente di che, anche perché sto come prime: poca voglia e scarse idee…
In ultimo lancio un invito… Lancio un invito ai bloggher scazzati, che hanno voglia di scrivere ma non di impegnarsi troppo (come me), perché non fare sistema? (questa parola in tempi di crisi economica va molto di moda)… Perché non aprire un blogghe collettivo e dividere gioie e dolori del mezzo?

La mia è una piccola proposta e se siete interessati mandatemi una mail che non appena arriviamo a tre (il numero dei capelli veri di berlusconi) partiamo senza pianificazione, per tirar su i consumi e uscire dalla crisi (questa è la frase che va più di moda negli ultimi tempi).

Ciao, alla prossima…. Che potrebbe essere a crisi finita… :)

sabato 1 novembre 2008

Ciao a tutti.

Ci sono momenti in cui bisogna dire basta, sette post nell’ultimo mese, non ho contato settembre, 10 giorni che non scrivo e senza alcuna voglia e idee. E’ inutile prenderci in giro: non ho assolutamente voglia e stoffa per continuare questa avventura. Quindi dò un taglio netto e chiudio sto barraccone.

Forse un giorno tornerò sotto mentite spoglie o molto probabilmente crollerà il sistema attorno a noi e torneremo alla cara e vecchia agricoltura e non avremo più bisogno di ste cazzate di comunicazione.

Un saluto a tutti è stato bello finché è durato.

Ciao!

martedì 21 ottobre 2008

Un post straordinario

Questo periodo di crisi economica ha fatto uscire dai loro loculi vecchi economisti in giacca e cravatta che ci parlano di economia finanziaria e economia reale, le trasmissioni giornalistiche di approfondimento parlano di percentuali, di crescita zero e di depositi protetti.
Da una parte si chiede di difendere le banche dall’altra parte si chiede di diminuire i costi delle aziende e di aumentare la produttività dei lavoratori e contemporaneamente il potere d’acquisto dei consumatori. Ma fortuna che tutti gli esponenti dell’attuale coalizione di governo difendono il suo operato dicendo che con la detassazione degli straordinari, si riuscirà ad aumentare gli stipendi e la produttività: “Il lavoratore che lavorerà di più verrà premiato con un’imposta minima sui suoi straordinari!!!”
I sindacati sono soddisfatti, le aziende sono soddisfatte, il governo è felice e l’opposizione si compiace per questo nuovo aiuto alle famiglie…
Uagliù, e adesso chi glielo spiega? Io non ho proprio il coraggio di dirgli la verità… Io non ci riesco… Aiutatemi voi… Aiutatemi voi a dirgli che, oramai, gli straordinari non li paga più nessuno… Se ti va bene sono commutate in ore da recuperare quando ci sarà meno lavoro.

Intanto vi segnalo l’ultimo numero dell’angolo Ottuso, sull’omicidio di Obama, potete scaricarlo direttamente da questo blog:

http://langolottuso.blogspot.com/

mercoledì 15 ottobre 2008

Foggia contro le mafie

Copio e incollo il comunicato stampa di un nuovo movimento nato a Foggia contro le mafie.

Per iniziativa spontanea di un gruppo di giovani della città operanti in differenti campi sociali è nato il movimento “Foggia contro le mafie” aperto a diversi contributi e che intende raccogliere innanzittutto i foggiani che condividono attività e riflessioni sui temi della legalità e della partecipazione civica nonviolenta.
Esso si pone i seguenti obiettivi :

- Sensibilizzare attraverso internet sui temi della legalità e della partecipazione civica nonviolenta;
- Informare sui fenomeni sociali legati alla criminalità organizzata nella città di Foggia attraverso la ricerca e la raccolta di materiale;
- Organizzare in collaborazione con associazioni già operanti sul territorio momenti di socializzazione, formativi e manifestazioni pubbliche rivolte alle scuole e alla cittadinanza ispirate ai valori della legalità e della nonviolenza.

Il gruppo ha allestito un blog www.foggiacontrolemafie.blogspot.com con un appello a cui singoli e associazioni ed enti sono invitati ad aderire.

L’APPELLO

Tutte le mafie utilizzano e alimentano meccanismi di violenza e sopraffazione colpendo spesso i soggetti più deboli e isolati, finanche innocenti…
Ma per vivere esse devono trarre potere dalla complicità e/o dall’omertà dell’altro.
Per questo è necessario e importante scegliere, prendere posizione di fronte a fenomeni che coinvolgono tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana: dal lavoro all’economia, dal rispetto delle relazioni interpersonali ai problemi ambientali, dalla sicurezza urbana reale e percepita fino alle dinamiche della politica…
È possibile dire no, è possibile unirsi, anche nella nostra città spesso divisa e indifferente…
È possibile sperare in una realtà migliore ed impegnarsi a cominciare da noi stessi.
È un appello per una comunità diversa e migliore, una Foggia che già esiste, lotta ed è contro le mafie.

Per aderire all’appello basta scrivere a foggiacontrolemafie@gmail.com specificando nome, cognome, professione e indirizzo e-mail.

PS: Siamo presenti anche su Facebook, basta cercare il gruppo “Foggia contro le mafie”

lunedì 13 ottobre 2008

Ma cos’è questa crisi?

L’attuale crisi finanziara mi ha fatto capire una cosa sull’economia, che tra l’altro è la materia in cui mi sono laureato….

Ho capito che l’economia è quella scienza che durante i periodi di crisi, tutti l’hanno previsto in tempi non sospetti, ma nessuno si sbilancia su quello che succederà in futuro.

mercoledì 8 ottobre 2008

E che se cominciamo a dubitare di Silvio, lui ci dice che siamo antidemocratici

Ieri sera a Ballarò il vice presidente di CONFINDUSTRIA continuava a ripetere: “no, no, no Bisogna lavorare di più!” In Italia ci grattiamo i coglioni e non lavoriamo abbastanza!”

Nel frattempo il governo con un piano geniale taglia il tagliabile alla scuola, e abolisce il tempo pieno!

Adesso voi miscredenti comunisti che non siete altro, vi sarete fatti tutti la stessa domanda: “E se devo lavorare di più e la scuola non me lo tiene il pupo a chi lascio il pupo?”

Ma siete i soliti disfattisti! Ma il Berlusca ha pensato a tutto! Con l’introduzione del voto in condotta il pupo si guarda da solo!

lunedì 6 ottobre 2008

Da leggere stile Fantozzi

Abbiamo messo da poco in casa un nuovo coinquilino, un ragazzo di vent’anni che studia medicina. Ho notato qualche differenza tra le cose mie e le sue.

Stanza del nuovo coinquilino:

Tappeto scendi letto con fantasia scozzese.
Cuscino poggia piede rosa a forma di porcellino.
Mollette ricercate con design italiano.
Letto nuovo comprato all’Ikea perché il ragazzino non può dormire in un letto già usato da altri.
Scrivania design italiano perché un futuro chirurgo deve studiare comodo.
Piumone, lenzuola, asciugamani, accappatoio, tovaglia e forchette di colore blu elettrico per fare un piacevole pan-dan.
Occhiali da sole scuri con montatura bianca stile diva di Hollywood.
Fashion libero.

Stanza Tanuccio:

Tappeto scendi letto fatto da un sottile strato di polvere.
Scatola di cartone antecedentemente usata come contenitore di pacchi di pasta, ora usata come poggia prese elettriche.
Mollette economiche comprate perché una collega scassava il cazzo sulla piega che prendevano le sue magliette dopo stese.
Divano letto inutilizzabile coperto con lenzuolo bianco strappato stile lazzaretto.
Poltroncina giallo sporco utilizzata solo per poggia piedi perché fa paura anche a lui sedersi lì.
Piumone un lato arancione e uno rosso comprato all’Ikea paurosamente irregolare.
Lenzuola, asciugamani bianchi rubati alla casa dello studente;
Accappatoio verde comprato alla montagnola a Bologna.
Occhiali scuri tipo iene unico regalo ricevuto dalla ragazza in sei anni di relazione.
Rutto libero.

sabato 4 ottobre 2008

Responsabilità

Eppure, io mi sono fatto un’idea ben chiara delle colpe degli ultimi episodi di violenza contro gli extracomunitario. A parte la strage di Castel Volturno dove lì la responsabilità è solo della camorra, gli altri episodi, le responsabilità dei singoli, sono affiancate da altre responsabilità.
Non vi ricordate qualche mese fa… Prima della caduta del Governo Prodi, l’allarme extracomunitari! I giornali, le TV e l’opposizione di allora hanno aizzato la gente, non c’era giorno in cui non veniva raccontato quanto era brutto e cattivo l’extracomunitario! E se poi aizzi la gente allo scopo di far cadere il governo, non puoi aspettarti che le persone, quando sei tu al governo, si dimenticano tutto, anzi le persone ora si sentono più legittimate!

mercoledì 1 ottobre 2008

Annuncio

Blog ben avviato, circa 100 visite al giorno e una quindicina di commenti a post, cerca blogger che abbia voglia di scrivere e di interagire con altri blogger, perché quello che ha adesso preferisce passare le serate a vedere tv e giocare a tetris, chiedere di chi sventurato nasce afflitto muore, via sventurato.wordpress.com.

Astenersi blogger di destra, razzisti e alla moda.

venerdì 19 settembre 2008

A.A.A. Cercasi vincitore

Vince funerale completo alla lotteria ma non ritira il premio. Gli organizzatori: «Tanto c’è tempo…»

Ledd: Tano ti ricordi di questa notizia?
Tanuccio: Quale?
L: Quella del premio della lotteria.
T: Che premio?
L: Come che premio? Quella dalle parti tue?
T: Ah! Il funerale completo!
L: Sì proprio quello!
T: Chi ha vinto?
L: E questa la notizia! Il vincitore, nonostante il premio era una bara con cuscino e imbottitura, una lapide di prima scelta, una luce eterna in vetro e ottone, arredi sacri provenienti da San Giovanni Rotondo e un loculo al cimitero municipale, non ha ritirato il premio.
T: Vero?
L: Sì, è da un mese che è stato assegnato, ma non si è fatto vivo nessuno! Non lo ha neanche regalato.
T: Che peccato, sò comunque soldi.
L: Comunque gli organizzatori assicurano che non c’è scadenza e che c’è sempre tempo per ricevere i premi.
T: Una delle poche certezze della vita…

mercoledì 17 settembre 2008

Tremonti al Tg1

Ieri ho sentito Tremonti al TG1 e mi ha stupito! Mi ha stupito perché ha detto cose intelligenti! Non ci credete? Giuro ha detto cose intelligenti! Sembrava un ministro di sinistra e non del PD, che fa i programmi uguali alla PDL, ci avete fatto case che i due maggiori partiti italiani hanno nomi simili alla P2… Ci saranno ragioni particolari? Ma mi sto dilungando.
Dicevo Tremonti sembrava un ministro di sinistra! Vera sinistra!
Numero uno, ha detto che la vera ricchezza italiana è il lavoro, non la speculazione finanziaria, e l’unico modo per uscire da questa crisi è il lavoro! Ed in futuro il lavoro avrà sempre più importanza!
Peccato che questa coalizione al governo oltre a far approvare la legge Biaggi, voglia cambiare la costituzione perché è vecchia…
Art. 1 della costituzione: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Se il futuro è il lavoro non mi sa tanto di vecchia questa costituzione.
Poi il ministro ha detto che bisogna fare in modo che non si falsifichino più i bilanci… Ora vi faccio una domanda: chi ha depenalizzato in Italia il falso in bilancio?

1. Prodi;
2. Gli extracomunitari;
3. Bat Man;
4. Uno dei sette nani.

E infine ha aggiunto che bisogna evitare che la gente porti i soldi nei paradisi fiscali… Ma una cosa mi sfugge: ma nella “gente” è incluso anche Berlusconi e i suoi amici?

lunedì 15 settembre 2008

Tempi moderni

Parma, via Farini. La strada della movida e dei locali, strada piena di fighettini, dove si ostentano i soldi e si mangia e dove soprattutto si bevono intrugli verdi e rossi… Ve l’ho mai detto che odio i fighettini? Ve l’ho mai detto che odio gli intrugli colorati? Beh, odio i fighettini e gli intrugli colorati.
Ma questo non è il punto.
Ore nonricordoemezza, passo in via Farini dopo il lavoro per tornare a case e davanti a me trovo due bambini, che assieme non facevano manco 16 anni e che per comodità chiameremo bambino1 e bambino2, biondissimi e vestiti bene: un loro paio di scarpe costa il doppio di tutto quello che porto addosso, compresi i contanti che ho nel portafoglio, così belli e così vestiti bene che potrebbero fare invidia a qualsiasi fighettino lì nei dintorni, ve l’ho mai detto che odio i fighettini? Beh, odio i fighettini!
Due bambini parmigiani da chissà quante generazioni, forse gli avi lavoravano alle dipendenze dei duchi borboni di Parma, avevano un accento parmigiano che si sentiva da chilometri, con quella loro tipica erre moscia alla francese, che per comodità nei dialoghi scriveremo “r”.
Mi sa che mi sto dilungando, andiamo al sodo:

Bambino1: Stai fuori!
Bambino2: E che ho cambiato spacciatore! Ora sniffo!

o_O

MANCO 16 ANNI IN DUE!

Ora, da questo ho tratto alcune considerazioni:

1. Se fossero stati figli miei, gli avrei dato tante di quelle sberle, che solo il telefono azzurro gli avrebbe salvati.

2. Secondo voi la colpa di chi è?
a. della televisione;
b. dei genitori;
c. dello spacciatore che ha tagliato male la roba.

3. Sono preoccupato: se già a questa età fanno ‘sti discorsi, non voglio immaginare cosa accadrà in futuro! Aumenteranno i prezzi!

martedì 9 settembre 2008

Falso allarme a San Giovanni Rotondo

Era il millenovecentononricordo, comunque tanti anni fa, facevo le scuole medie e ora ne ho trenta, quindi fatevi i conti da soli. Sicuramente non era estate, andavo a scuola e molto sicuramente non era inverno, ricordo giornate soleggiate. Diciamo che stavamo in primavera, ma sono quasi sicuro che fosse autunno, la scuola mi sa che era agli inizi. Vabbé, ma tutto questo con quello che ho da raccontare c’entra poco.
Eravamo a metà settimana, ma molto probabilmente verso la fine e a San Giovanni Rotondo cominciarono a circolare voci su un furgone nero con vetri oscurati e con motore silenzioso, si diceva che questo ignoto furgone girasse per il paese in cerca di ragazzini da rapire per poi prendergli organi e venderli.
All’inizio era una voce, qualcuno ne parlava ma pochi ci credevano, però ad un tratto la voce cominciò a diventare urlo e tutto il paese ne cominciò a parlare in maniera più che preoccupata.
Era domenica, una splendida domenica d’autunno meridionale con un gran sole di quelli che non ho mai più trovato nelle domeniche autunnali emiliane. La mattina io e mio fratello avevamo appuntamento dal barbiere, era un barbiere che per arrotondare faceva i capelli di domenica nel suo soggiorno e visto che era bravo, la domenica aveva sempre il soggiorno pieno. Era un soggiorno, ma si trasformava in bottega di barbiere pieno di donne che chiacchieravano, l’argomento principe, potete immaginare qual era. Ognuna aveva da raccontare la sua: il figlio di tale comare tale era stato adescato da ignoti in furgone che stavano per acchiapparlo, ma il ragazzino riuscì a salvarsi correndo a più non posso; il figlio di tale signora tale che conoscendo di già la notizia alla vista di un furgone nero che lo seguiva riuscì a scappare e a dileguarsi nei vicoli del paese.
Durante la mattinata e il pomeriggio le voci cominciarono sempre a correre di più, mia madre mi ordinò di non dare confidenza a sconosciuti, lei ci teneva ai miei organi. Un ragazzino ci raccontò che tale amico di un amico era scampato ad un tentativo di rapimento gridando a più non posso. Uno che conoscevo mi disse che un furgone gli si avvicinò per chiedergli informazioni, ma lui lesto come una faina scappò il più velocemente possibile.
In paese si diceva di tutto, erano stranieri, forse venuti dalla Germania (a quei tempi non esisteva l’allarme extracomunitari); erano extraterrestri venuti a fare esperimenti genetici a San Giovanni Rotondo; erano alti 3 metri con occhi azzurri e capelli biondi; erano un uomo e una donna vestiti in modo trasandato; erano un gruppo di ex eroi di guerra, tra cui un nero con la cresta e pieno di collane, un anziano col sigaro e un giovane biondo vestito bene, inseguiti dall’esercito americano.
Ma alla sera del giorno successivo dopo aver sentito da tutte le persone con cui avevo parlato storie di rapinatori col furgone, in paese si sparse subito la voce che le forze dell’ordine avevano fatto il loro dovere e che avevano fermato un furgone sospetto. In men che non si dica tutto il paese si diresse verso la stazione dei carabinieri che a quei tempi si trovava in pieno paese. Io che abitavo a poche centinaia di metri dalla stazione dei carabinieri non persi tempo e assieme ad altri amici andai verso la stazione dei carabinieri. Da piazza Padre Pio, verso via Kennedy, dove stavano i carabinieri si vedevano centinaia di persone. C’era tanta gente che sembrava la festa patronale.
Noi restammo a vedere il colpo d’occhio del paese in via Kennedy per una ventina di minuti, poi preferimmo tornare alle nostre case, perché l’ora di cena era quasi arrivata.
Mio padre tornò dopo di me e ci raccontò quello che aveva sentito dire in mezzo al corso. Li hanno presi! Il furgone era nero e silenziosissimo! Non erano italiani.
Il giorno dopo a scuola, i ragazzini che potevano stare fuori fino a tardi o che avevano parenti che erano rimasti fuori dai carabinieri per ore raccontarono che, scandalosamente, le forze dell’ordine lasciarono andare via il furgone, che era nero e silenziosissimo, nonostante le proteste vivissime delle persone rimaste lì davanti tutta la notte. Uno scandalo! Si lasciavano liberi i criminali!
Mentre un ragazzo che abitava vicino ai carabinieri e che probabilmente era più informato disse che era tutta una cazzata e che il furgone non era nero, bensì bianco e che quale silenzioso, lui l’aveva sentito, faceva un rumore assordante e quelli erano dei poveri turisti tedeschi capitati in paese col mezzo sbagliato e nel periodo sbagliato.
Di questa storia penso che sia rimasto ben poco: i miei ricordi offuscati e forse non precisissimi (a volte penso di aver sognato tutto) e un trafiletto (in verità mai visto dal vivo) sulla Gazzetta del Mezzogiorno dal titolo “Falso allarme a San Giovanni Rotondo”.

domenica 7 settembre 2008

For men

Su questo numero di for men

10 modi per nascondere le tue caccole.
Tuo figlio si droga? Come scoprire se tuo figlio è ricchione.
I trucchi per far fare le pulizie solo a tua moglie.
Come trombare la moglie del tuo migliore amico.
Come scappare da casa della donna che ti sei portato a letto.
I 10 modi per fare carriera senza lavorare.
Come trombarsi la tua vicina senza farsi scoprire da tua moglie.
Come aprire un conto svizzero.
Dove spendere i soldi per conquistare una ragazza di vent’anni più piccola di te.
I 10 trucchi per mettere in risalto il tuo pacco.

For men, perché la minchia la mettete voi!

Solo per questo numero in omaggio For men junior!

Su questo numero di For men junior

Come scoprire i film porno dei tuoi genitori.
Impara a rubare e a guidare la macchina di tuo padre.
I 10 modi per falsificare la firma dei tuoi genitori.
Sei stufo di farti rubare le merende? Diventa bullo!
I 10 modi per inventare le storie di sesso da raccontare ai tuoi amici.

For men junior, perché la minchia la metterete voi!

E in questo numero troverete anche: For girl for men!

Su questo numero di For girl for men

Far trovare da mangiare a tuo marito: un’arte, una scienza.
Subisci le corna in silenzio, perché un marito macho ti protegge di più.
Il calcio: subiscilo in silenzio.
I 10 modi per tenere lontana da casa tua madre.
I soprammobili non interessano a tuo marito: fattene una ragione.

For girl for men, perché la minchia la mettono loro!

mercoledì 3 settembre 2008

One to one marketing

Buongiorno caro cliente, lei entrando in questa pagina ha scelto di rispondere al nostro questionario. E’ una roba di marketing avanzato e non staremo lì a sindacare la sua utilità. Probabilmente tu sei bolscevico e critichi queste iniziative, ma è risaputo che non capisci un cazzo di mercato e sue regole, non è colpa nostra se esitono persone ignoranti.

Prima di immettere i suoi dati personali, deve leggere la LUNGHISSIMA nota informativa sui dati personali, è sicuro che voglia farlo? Sì, è una scocciatura che il solito governo antiliberale e bolscevico ci ha imposto. E’ una cosa pallosa e LUNGHISSIMA e le farà perdere un sacco di tempo, mentre se fa il nostro test, senza leggere la LUNGHISSIMA nota informativa, si libera in cinque minuti e può vedere l’approfondimento di Biscardi sul campionato. Sicuro che si vuole perdere tutte quelle litigate leggendo la LUNGHISSIMA nota informativa?

Bravo, ha scelto di vedere Biscardi. Ora ci dica una cosa, chi ha votato nelle ultime elezioni?

Ha scelto Rifondazione comunista.

Noi non abbiamo niente contro di lei, anche se è un bolscevico e soprattutto a noi i suoi soldi non ci fanno schifo, quindi è uguale agli altri.

Scriva qui sotto i suoi dati.

……

Ho visto che non ha messo la sua mail e il suo numero di telefono. E’ una sua libera scelta, nessuno la obbliga a mettere questi dati sensibili, ma noi abbiamo messo questa opportunità per lei! Ma ci pensa ogni volta che abbiamo qualcosa per lei la chiamiamo o la mandiamo una semplice mail e lei potrà avere quello che gli piace di più a prezzi convenientissimi! Senti a me, perché oramai siamo amici e posso darti del tu, metti questi dati e non te ne pentirai. Potrai toglierli quando vuoi, è tutto scritto sulla LUNGHISSIMA nota informativa.

Bravo, hai messo il numero e la mail.

Adesso le faccio il mio piccolissimo test:

1. Che lavoro fai?

a. Impiegato
b. Disoccupato
c. Dirigente
d. Pensionato
e. Imprenditore

Hai scelto b… Ti abbiamo già detto che i tuoi soldi non ci fanno schifo, ma qui ci stai prendendo per il culo! Tu non hai soldi!

Porta un amico o ritorna a fare il test quando troverai un lavoro. Di sotto troverai le caselle dove mettere le mail e i numeri di telefono dei tuoi amici. Mi raccomando sceglili tra i più ricchi, che qui c’è la crisi e noi dobbiamo prendere i soldi a chi ce li ha, al contrario di te: bolscevico e senza soldi! Almeno facessi lo scrittore impegnato di sinistra!

Siccome puoi sempre trovare un lavoro ben remunerato, i tuoi dati li conserviamo e ogni mese ti manderemo una mail con questo messaggio.

HAI TROVATO LAVORO?

Se non vuoi ricevere la mail devi leggere la LUNGHISSIMA nota informativa, altrimenti ti sbrighi subito.

Dove vai!

Ci devi dare ancora il consenso sul trattamento dei dati personali!

Dai il consenso al trattamento dei tuoi dati?
Sì, do il consenso.
Leggo la LUNGHISSIMA nota informativa.

Desideri ricevere un nostro impiegato in esubero a casa tua a cena?
Sì, do il consenso.
Sì, se porta la pasta.
Leggo la LUNGHISSIMA nota informativa.

Desideri che a giorni alterni rovistiamo la tua spazzatura?
Sì, do il consenso.
Sono bolscevico, faccio la raccolta differenziata.
Leggo la LUNGHISSIMA nota informativa.

Desideri che vendiamo, anche profumatamente, i tuoi dati ad altre aziende che ti romperanno i coglioni con telefonate e visite a casa.
Sì, do il consenso.
Sì, basta che non fai venire a casa extracomunitari.
Leggo la LUNGHISSIMA nota informativa.

Grazie per la collaborazione, domani, anche se non hai soldi e che sei bolscevico, verrà un nostro commerciale a venderti uno dei nostri fantastici prodotti, non preoccuparti cercheremo di abbassare il prezzo anche per le tue tasche, anche perché qui si deve vendere, altrimenti l’amministratore delegato ci cazzia!

Non preoccuparti, la visita è senza impegno… Senza impegno di venderti un prodotto scadente e difettoso, perché tu il prodotto lo hai già acquistato! E’ tutto scritto sulla lunghissima nota informativa che hai approvato!

sabato 30 agosto 2008

Una donna pericolosa

Ho letto, su Repubblica di oggi del vice presidente scelto da McCain, per la corsa per la presidenza americana: Sarah Palin. E’ una donna! Ma non è fantastico!!!!
Sul giornale c’è anche un articolo che racconta il personaggio. E’ stata finalista di miss Alaska… Infatti è ancora una bella donna e, da due anni, è governatore dell’Alaska.
E’ antiabortista convinta, favorevole all’uso personale delle armi, sostenitrice delle trivellazione petrolifere, si è schierata apertamente contro Bush quando il presidente ha inserito l’orso polare nella lista degli animali protetti, quando era adolescente il padre la svegliava alle tre del mattino per portarla a cacciare alci prima di accompagnarla a scuola, è cresciuta mangiando hamburger di alce, andando a caccia e a pesca nei ruscelli ghiacciati…
Boh, forse da qualche parte mi pare di aver letto che ha spazzato via a mani nude la foresta tropicale per costruirci una super strada, che è andata a caccia di tigri a mani nude e che ha bombardato un intero villaggio perché c’erano del petr… ehm, armi di distruzione di massa…
Lo ammetto non ho seguito bene la campagna americana, non so bene chi è sto McCain, ma vista la vice (che è pur sempre una signora), non voglio neanche immaginare com’è lui…

mercoledì 27 agosto 2008

Appuntamenti al buio

Lei: E’ stata una serata bellissima.
Lui: Vuoi venire a dormire a casa mia?
Lei: No, mica sono scema! Tu approfitteresti di me, meglio andare a casa mia, dove mio padre non ha mai approfittato di me!
Lui: vabbè, mi sembra normale.
Lei: I miei fratelli, i miei zii, i miei cugini, i miei nonni, i miei vicini, la donna delle pulizie, il prete, i chierichetti, il rappresentate della folletto, il Foggia 90/91, il sindaco, gli assessori, gli uscieri, il cane, il gatto, il pesciolino rosso, il canarino, quel mattacchione di Frizzi, il circolo bocciofilo dietro l’angolo, l’espresso Milano Lecce del 24 febbraio del 2004, la squadra dei vigili del fuoco della provincia, l’abominevole uomo delle nevi, Wonder Woman, Hulk, I fantastici quattro, L’uomo ragno e Goblin, hanno approfittato di me, ma mio padre mai!
Lui: o_O
Lei: Mio padre riscuoteva e basta!

lunedì 25 agosto 2008

Chia sventurate nasce afflitte more

Le origini del titolo di questo blog sono riconducibili a questa strapuletta (sonetto) della tradizione popolare di San Giovanni Rotondo:

Quanne sò nate ije, sò nate a mare
sò nate tra li turche e tra li more
na zingarella me vole ‘nduvenare
scava che truvarai nu gran tesore
cun na sbarrecella mije l’annema toje me fa murì
cun na sbarrecella mije me s’asseccava
e nun truavaje argénte e manghe ore
na vocia dallu ciéle me l’ha ditte
lu tesore nun è argente e manghe ore
chia sventurate nasce, chia và n’galera è
chia sventurate nasce afflitte more

Così se a qualcuno gli viene il dubbio, l’ho servito.

mercoledì 20 agosto 2008

Corsi di memoria

Promoter: Ciao!
Tanuccio: Ciao!
P: Conosci le tecniche di memoria memoment!
T: NO!
P: Sono dei corsi che ti insegnano a imparare a memoria il più velocemente possibile!
T: Maddai!
P: Certo! Pensa che dopo questi corsi la gente riesce a imparare A MEMORIA in pochi giorni dei manuali di diritto di mille pagine!
T: Figo! Ma come è possibile?
P: Perché noi usiamo solo una piccola parte del nostro cervello e col nostro metodo ti insegnamo ad usare tutto il cervello.
T: Ma funziona? Mica mi dici stronzate?
P: Certo che funziona! Io stesso dopo questo corso ho dato 10 esami in due mesi! E se proprio non ci credi, perché non vieni al nostro incontro che si terrà domani. Potrai tastare l’efficacia delle nostre tecniche!
T: Interessante, ma dove si fa questo incontro?
P:…
T:…
P: …non me lo ricordo…

lunedì 18 agosto 2008

Ferragosto in Toscana

Ho da confessarvi un segreto… Un grave segreto…
Ma partiamo dall’inizio: sono stato tre giorni a Cecina in Toscana, sulla Costa degli Etruschi, che per l’occasione, vista la pioggia intensa, si è trasformata in una piccola Londra. Siamo partiti il 15 agosto da Macerata e abbiamo attraversato l’Umbria fino a Siena e poi dalla città del palio abbiamo raggiunto Cecina attraversando la campagna Toscana ed è qui che vi confesso il grave segreto… La Toscana non esiste! Sì, avete letto bene, la Toscana, con la sua campagna, non è esiste, è una grande operazione commerciale per i turisti tedeschi, olandesi, americani e inglesi, ma secondo voi esiste una campagna così curata? Senza un materasso sul ciglio della strada? Una lavatrice, un frigorifero abbandonato! Senza un palazzone abusivo? Ma secondo voi esistono dei borghi così belli e curati, senza un condominio di sei piani che copre il campanile? E poi? La strada che porta al mare? Un continuo sali e scendi in mezzo alle colline toscane! Sull’Adriatico avremmo già steso una super strada a quattro corsie che andrebbe dritta verso la riviera! E poi? Cecina! Con quella grandissima pineta a ridosso sulla spiaggia! Nell’adriatico avremmo già buttato giù la pineta e fatto erigere una serie di mega alberghi a scaloni e con oblò che si affaccerebbero sulla strada litoranea!
Sentite a me, la Toscana non esiste! E’ un’operazione commerciale ideata dal suo ufficio marketing. Hanno steso un telo a volte giallo, a volte grigio e a volte verde, ci hanno messo sotto un po’ d’ovatta per far bombare il tutto e dare quell’aspetto collinare tanto caro ai crucchi, hanno appoggiato dei cipressi fatti venire dalla Cina, hanno costruito con i lego dei casolari trasformati in agriturismo, ed ecco pronta la campagna Toscana!
Non mi fregate cari toscanacci, tanto lo so che non esistete!

mercoledì 13 agosto 2008

Vantaggi e/o svantaggi di ritornare in paese e vedere i tuoi coetani

Era una delle più belle del paese, tutti noi ragazzi sfigati di scuole medie e/o primi anni di superiori eravamo innamorati di le. Bionda, occhi azzurri, faccino dolce e un fisico già maturo per la sua età.
Conoscevamo tutti il suo nome e cognome (che ora non ricordo) e lei con fare dolce e angelico ci ignorava tutti.
E’ stata il sogno erotico di buona parte del paese, il paese che, a quei tempi, aveva gli ormoni impazziti. Ci ha fatto diventare tutti ciechi e per colpa sua camminiamo ancora a tentoni… Era molto bella, specie se penso che, a quei tempi, le ragazzine non erano curate come quelle di oggi. A lei non serviva essere curata, era bella così, di suo.
L’ho rivista ieri in un supermercato… E’ diventata chiattona e sfatta… Gli anni passano per tutti, ma per lei un po’ di più.

lunedì 11 agosto 2008

Lobotomia olimpica

Sì, lo so, bisognava boiccotare queste olimpiadi, sì lo so i cinesi non sono il massimo come diritti umani, ma non posso farci niente se la mattina, quando faccio colazione, oltre gli italici atleti in tv non trovo niente. Ho provato a vedere la mattina con media-shopping, ma non è stato manco superato il record di pentole e/o materassi venduti… Eh che palle!
Sì lo so, bisognerebbe parlare di cose più serie come la grave crisi internazionale in Caucasio, ma noi italiani siamo fatti così. Dateci una persona sconosciuta che pratica uno sport che nel resto dei quattro anni non bisestili ignoriamo l’esistenza e diventiamo un popolo di poeti, santi, navigatori e [inserire sport sconosciuto ai più e medagliato a piacere] e in culo alle crisi internazionali e all’aumento dell’infalzione.
Seguendo le telecronache una cosa ho notato, per i giornalisti italiani i nostri atleti non sono mai delle mezze seghe. O sono sfortunati o hanno dato il massimo facendo una gran figura al cospetto dell’extraterrestre di turno. Mai che un atleta perda perché ha fatto cagare o perché è nettamente inferiore al rivale. Solo nel calcio, quando perdiamo siamo mezze seghe e basta. Perché nel calcio non possono imbragliore, il 90% degli spettatori conoscono lo sport e una sconfitta umiliante non può essere trasformata in qualcosa di onorevole, negli altri sport i giornalisti rai possono sbizzarirsi e dare la colpa alle condizioni climatiche o alle dubbie prestazioni degli avversari o alla sfortuna, la stessa situazione messa in risalto da Nanni Moretti nel suo caro diario, quando parlava dei tennisti italiani che perdevano, secondo i telecronisti, per il vento o la sfortuna e mai perché gli altri sono più forti, così vi ho messo anche una citazione cinematografica di un registra di sinitra che fa figo.
Allora infiscandocene dei diritti umani e dello strapotere economico e militare di Putin in questa sporca guerra che sa di oleodotto, andiamo avanti con la lobotomia e quando perderemo una medaglia daremo la colpa a qualche dubbia congiuntura internazionale che non vuole che l’azzurro brilli sul podio più alto. Seguiamo gli sport più sconosciuti per questo periodo e attendiamo ansiosi l’inizio del campionato e la corsa per lo scudetto da togliere all’Inter, grazie ai nuovi acquisti di Juve, Roma e Milan.

L’immagine l’ho gentilemte rubata al Capocomitiva di Bari che a sua volta l’ha gentilmente rubata ad Identitario.org, ma anche il mio amico Riccardo Gavioso, scrisse qualosa a proposito del boicottagio delle olimpiadi.

sabato 9 agosto 2008

Ritorni

Dopo ben 12 ore di viaggio, sulle frecce rosse garganiche, una non specificata compagnia di pullman che non nomino, sono ritornato a casa e vi posso dire che il cielo garganico è tutta un’altra cosa.
Si è notato subito che era un pullman garganico da varie situazioni: organizzazione zero: abbiamo cambiato tre pullman nella confusione più totale; passeggeri che pensavano solo ai cazzi loro, infischiandosene dei loro compagni di viaggio; poca socializzazione tra i viaggiatori, perché il garganico è aperto con qualsiasi essere vivente, tranne che con i loro conterranei…
Che bello risentire già da Parma l’aria di casa. :)

Un ultimo pensiero va ad un viaggiatore di Cagnano Varano.
Attorno alle sei del mattino ci siamo fermati in una stazione di servizio, in Abruzzo, prima di partire, l’autista ha chiesto ad ognuno se c’era il nostro vicino, resosi conto di non potersi fidare di viaggiatori garganici assonati e girati di palle ha usato una tattica più professionale: ci ha contato. Alla fine della conta, in barba ai turisti milanesi ed emiliani ha esclamato: “qua manca nu cristiane! Dov’ cazze stà?” (trad. Oibò i conti non mi tornano, nella mia lista c’è una persona in più. Chissà dov’è?). Io dal mio posto, in fondo alla vettura, non ho visto salire nessuno prima della partenza del pullman. Fatto sta che a Lesina, nell’ultimo cambio, l’autista ha chiamato i due passeggeri che andavano a Cagnano e si è alzata solo una persona, nonostante l’autista abbia più volte chiamato l’altra persona… Se colleghiamo i due avvenimenti, possiamo immaginarci dove sia andato a finire l’altro passeggero di Cagnano.
Caro viaggiatore cagnanese, rimasto nella stazione di servizio abruzzese, spero che un giorno leggerai questo post e che mi contatterai via mail per potermi raccontare come hai fatto per tornare nel tuo paese.

mercoledì 6 agosto 2008

La repubblica delle cordate


Parliamo chiaro, quando il nano di Arcore, in tempi sospettosissimi, durante la campagna elettorale, parlava di cordata di imprenditori italiani disposti ad acquistare quel carrozzone statale che è Alitalia, tutti hanno storto il naso. Mò arriva “la cordata”! Io per primo, da attento analista economico-politico ho dato la mia opinione prettamente tecnica: “Questo sta sparando una grossa cazzata!”

Neanche lui ci credeva a quello che diceva, pareva più che altro il bimbo che quando distrugge una cosa con occhi furbi e con fare monello dice: “Non sono stato io!”
Ma gli italiani lo hanno creduto, hanno votato in massa il nano e lo hanno fatto tornare a Palazzo Chigi a fare i porci comodi suoi. “L’Italia non può non avere una compagnia di bandiera” – dicevano tutti. La bandiera forse è rimasta, ma l’asta è quella che fa tutto.
Le spiegazioni che posso darmi di quest’inculata generale, possono essere tante, ma sicuramente non è quella che l’italiano credeva alla “cordata”, siamo seri, ancora non siamo arrivati a questo livello di deficienza…
Allora perché l’italiano ha creduto alla grossa palla del nano e soprattutto perché l’italiano, dopo il piano di risanamento farsesco che prevede 7000 esuberi, contro i 2500 di Air France continua ad avere fiducia in quello che dice lui?
Saranno i TG che dopo aver demonizzato l’entrata di Air France, hanno quasi ignorano questo schifo? Saremo noi che pur di vedere i soldati in strada faremo fare al nano quello che vuole lui? No, nessuno di questo. La vera ragione è che ci stanno sul culo i francesi. Diciamolo, noi questi che fanno i formaggi molli non li possiamo vedere, d’altronde i campioni del mondo siamo noi e all’europeo li abbiamo buttati fuori noi, perché mai loro ci devono prendere la nostra compagnia di bandiera? Perché devono essere più bravi di noi a volare?
A conti fatti sono stati più bravi di noi, 2500 è sicuramente molto meno di 7000 e “la cordata” che si è nascosta subito dietro a Don Silvio da Arcore continua a non esserci, ed il fatto che si nasconda dietro al nano ci fa capire com’è facile l’ipotesi che “la cordata” non sia mai esistita. Tanto c’è l’indulto, tanto ci sono i militari e i rumeni non fanno più paura: “Puzza via rumeno!”
Io che ho uno spirito imprenditoriale, al contrario degli italiani che hanno preferito votare Berlusconi perché c’era “la cordata”, penso che se un francese viene a prendere ad esempio un caffé al mio bar (che tra l’altro non ho) e questo caffé fa cagare e se mi va bene lo devo buttare e mi offre 50 centesimi, sì ci perdo 50 centesimi del prezzo originale, ma glielo vendo e zitto mi prendo i soldi, anche se il francese mi sta sul culo e anche se, vista la loro incapacità di capire la differenza tra un caffé buono e uno cattivo, riesco a farglielo passare per un buon affare! Non aspetto che mi arrivi una cordata di italiani a prenderlo e specie se me lo dice un nano che si vuole fare bello davanti agli altri avventori del bar per farsi cedere il posto migliore per la visione della partitissima di campionato, che in un bar è tempo sospetto.
Ci siamo scoperti un popolo, oltre che di santi, poeti e navigatori, anche di aviatori e tutto questo perché ci stanno sul culo i francesi. Ora Berlusconi ce lo mette nel culo e noi sorridiamo e aspettiamo di sapere se quel tale vip è andata a letto con quell’attrice francese, che sinceramente ci sta sul culo, ma tanto lì non arriverà “la cordata”, perché le elezioni sono finite e la repubblica delle banane, delle cordate e delle bugie in campagna elettore è più forte che mai.

L’immagine è stata gentilmente rubata a MenteCritica

martedì 5 agosto 2008

Tempi duri per i geni

Esterno giorno: Spiaggia deserta.

Tanuccio passeggia per la spiaggia e trova un “gratta e vinci”. Lo gratta e all’improvviso dal biglietto esce un genio!

Genio: Grazie! Mi hai liberato!
Tanuccio: E cosa ci facevi lì?
G: Sono un genio. Ero imprigionato nel “gratta e vinci” e tu grattandolo mi hai liberato!
T: Nel gratta e vinci? Ma non era una lampada?
G: Sì, hai ragione… Ma abbiamo cambiato la flotta aziendale.
T: La flotta aziendale?
G: Lascia perdere, è stata una decisione dell’ufficio acquisti. Posso dirti che prima, nella lampada, si stava meglio. Avevamo spazio, potevamo invitare amici e avevamo addirittura un bagno con bidet!
T: …
G: Qui stiamo stretti e posso dirti che il luogo di lavoro non è neanche a norma della 626.
T: …
G: Ma passiamo a noi! Lo sai che per contratto hai diritto a un desiderio!
T: Uno? Ma non erano tre!
G: seee ai tempi della lira, adesso per politiche aziendali possiamo esaudire solo ad un desiderio. E ti pregerei di muoverti, perché il tempo è denaro e l’azienda non mi paga manco gli straordinari.
T: Non ti paga gli straordinari?
G: No, mi paga per desiderio esaudito. Una volta, quando erano tre poteva andare bene, ma adesso ci hanno fregato. Facciamo una fatica ad arrivare alla fine del mese.
T: Ok, non voglio farti perdere altro tempo, adesso ti dico il desiderio.
G: Non desiderare la pace nel mondo! E’ un desiderio che non aumenta i consumi ed andremo contro l’accordo con il governo.
T: …
G: Dai muoviti! Che stasera ho un appuntamento con la fata turchina!
T: Vabbé! Allora desidero un contratto a tempo indeterminato in un’azienda che mi rispetti, mi premi per il mio lavoro e che mi paghi bene!
G: …
T: come mai quella faccia?
G: Che cosa hai detto che vuoi?
T: Un contratto a tempo indeterminato in un’azienda..
G: Ho capito! Era una domanda scenica!
T: …
G: Tu allora vuoi un contratto a tempo indeterminato?
T: Sì!
G: In un’azienda che ti rispetti?
T: Sì!
G: che ti premi per il tuo lavoro?
T: Sì!
G: E CHE TI PAGHI BENE!?!?!?
T: SI!

G: Ma ti pare che se avessi potuto fare questo starei qui! Dentro un gratta e vinci!
T: …
G: Ma non hai rispetto per me!
T: …
G: Ma lo sai che io sono precario? Lo sai che sono assunto tramite agenzia! Manco i buoni mensa ho! Manco la tredicesima, la liquidazione! Non ho ferie pagate! ANZI NON HO FERIE!!
T: …
G: E tu, cosa vuoi? Un contratto a tempo indeterminato!
T: Sì…
G: Ma perché non fai come tutti che se ne sbattono del lavoro e mi chiedono i miliardi! Arriva questo, fresco fresco e mi chiede di fare i miracoli! Ma io so genio, mica sò politico! Che cazzo di raccomandazione posso darti!
T: …
G: Ma lo sai che l’altro anno sono stato malato e per poco non mi licenziavano! Ho dovuto rinunciare al 20% del mio stipendio, per poter essere riassunto! E quei giorni! Col cazzo che me li hanno pagati!
T: Scusa… Non pensavo…
G: Tutti così dicono! Ma io non volevo fare questo mestiere! Mio padre mi ha costretto a studiare! “Ti devi prendere l’abilitazione a genio, perché senza pezzo di carta cosa fai”, adesso quel pezzo di carta sta a prendere polvere a casa dei miei!
T: …
G: Io volevo fare il tornitore! Il fresatore! Il saldatore! Come i miei amici! Adesso avrei avuto una moglie e un sacco di soldi per poter andare in vacanza dove volevo! Senza tutte ‘ste responsabilità e con più capelli in testa! No! Io invece dovevo studiare! Mi sono perso tutta la mia adolescenza e la mia giovinezza appresso ai libri! E tutto per che cosa? Per dare un contratto a tempo indeterminato a un tizio curioso che doveva raccogliere un gratta e vinci!

Esterno notte: Spiaggia desolata.

Il genio continua a lamentarsi, incurante della festa nello chalet a pochi metri di distanza.
Tanuccio ha abbordato un gruppo di turiste tedesche preparando pizza e suonando il mandolino.

domenica 3 agosto 2008

Via il calcare con brillante weblog!

Mi è stato affibbiato da Sandro Simone (co-provinciale e gestore di bengodi e benfoggia) il premio come Brillante Weblog. Sicuramente lo ha fatto non conoscendo la mia stanza che è tutto tranne che brillante, anzi dir il vero ho un allevamento illegale di acari da combattimento.

Sandro dice di me, motivando il premio:

perchè mi fa ridere, riflettere e a volte anche arrabbiare perchè certe cose avrei volute scrivere io.

Diciamo la verità, l’amico Sandro è stato fin troppo buono ed io ringrazio, un po’ meno buono è stato quello che ha fatto sto bannerino, che ha un senso del gusto che definirei crucco andante.

Ora secondo regolamento devo affibbiare sta schifezza a minimo altri 7 blogger! 7 blogger? Con ‘sto caldo? E che cacchio, chiedetemi altro, tipo la conquista del Regno Delle Due Sicilie con 1000 uomini, ma non questo! E poi con ‘sto caldo, in rete siamo rimasti quattro gatti… Stanno tutti al mare alla faccia mia che prima della settimana prossima non posso muovermi da questa pianura, d’altronde io sono come il premier: prendo poche vacanze per il bene dell’Italia (peccato che le poche vacanze sono una consuetudine già da molti anni, ma questa non ditelo a Silvio, altrimenti diventa invidioso e fa una legge che elimina il contratto a tempo indeterminato, le ferie pagate e la puttana aziendale).

Ok, bisogna scegliere 7 blog a cui affibbiare sta cosa, che poi vi conosco bene a voi… Gli esclusi non mi parleranno più perché sono esclusi, i nominati non mi parleranno più perché una volta che vedono il bannerino lo prenderanno come un dispetto… Gli altri, per lo più, se ne sbatteranno i cosiddetti e continueranno a stare ammollo su qualche spiaggia alla faccia dei blogger precari e sfigati come me che continuano a lavorare e a scrivere per nessuno in città.

Innanzitutto inizio con una blogstar, tanto so sicuro che questi esseri superiori non si muovono dalle loro case senza una connessione wifi. E’ anche vero che alcuni di loro affermano di essere in vacanza, non scrivono più, ma in realtà stanno in casa a controllare gli accessi al loro blog, ma questa è una storia lunga e io che in genere mi dilungo non vorrei dilungarmi, altrimenti mi dite che sono lungo.

Quindi la blogstar vittima di questo giochetto è (rullo di canna… ops di tamburi!):

Ninna.
Perché io non la leggo e lei ignora la mia esistenza, quindi quale cosa migliore se non coronare questo nostro (non faticato) equilibrio con un premio?

Ok, passiamo a voi ciurma da blogroll e lasciamo in pace le blogstar che hanno cose più importanti da fare che seguire i miei link in entrata (mazza come parlo tecnico!).

Vipera76.
Perché dopo aver ricevuto questo bannerino orrendo scapperà dal blog e si dedicherà ad altri canali a lei più congeniali.

Digito.
Perché sta fuori come un correntista svizzero senza soldi.

Skakkina.
Perché mi insegna la lingua italiana che a me è sconosciuta.

Elena.
Perché è mamma e comunista e non ha ancora mangiato suo figlio.

Riccardo Gavioso.
Perchè davanti a lui bisogna solo inchinarsi… Eccezionale!

Quelli di blogbabel
Perché hanno una concezione temporale tutta loro.

giovedì 31 luglio 2008

Gelateria bioenergetica, psicoterapeutica, slowfoodetica e onomatopeica

Tanuccio: Salve! Vorrei un gelato!
Gelataio: Come lo vuole?
T: Non so… Facciamo stracciatella e nutella!
G: Le posso consigliare la fragola?
T: ?
G: Uso delle fragole che provengono da un appezzamento di un ettaro in Sardegna e sono state colte al calar del sole… Sono buonissime!
T: Perfetto! E con che cosa l’accompagno?
G: Ti consiglio con il limone.
T: Ma è buono?
G: I limoni vengono dalla costiera amalfitana e sono stati coltivati con antiche tecniche cinesi, da contadini pakistani senza permesso di soggiorno…
T: mmmmh, interessante… Faccia fragola e limone!
G: Purtroppo sono finiti. Ma ho della buonissima cioccolata!
T: mmmh
G: E’ stata prodotta da una donna all’ottavo mese di gravidanza dell’anticristo ed è stata speziata con zafferano della terra del fuoco, fatto da bambini svedesi biondi e con gli occhi azzurri che sembrano bambole… Può andare?
T: sembra buono…
G: Le consiglio di abbinarlo con le mandorle. Sono state coltivate in Sicilia e trasportate da un carretto siciliano, durante un agguato di mafia.
T: Ok! Le prendo!
G: Purtroppo sono finite.
T: Avrà altri gusti strani!
G: Sì! Ho la nocciola! Le nocciole sono state prodotte da alberi autoctoni del sud della namibia e colte da bambini di dieci anni originari del luogo e nati il 29 febbraio!
T: anche se i conti non mi tornano, visto che dieci anni fa febbraio ne aveva 28, mi hai convinto prendo la nocciola e la accompagno con la nutella!
G: io le consiglierei di accompagnare la nocciola con il cioccolato al peperoncino. Il cioccolato è stato prodotto in svizzera da un famoso banchiere che si è ritirato nella sua fattoria dopo uno scandalo finanziario e il peperoncino viene dal Messico. E’ un peperoncino allucinogeno già masticato da un noto stregone inca e trasportato fin qui nelle viscere di una vacca sacra indiana.
T: Ok, prendo questi! Basta che mi dai un gelato!
G: purtroppo sono finiti anche questi…
T: Scusa, tagliamo la testa al toro! Che gusti hai?
G: stracciatella e nutella.

mercoledì 30 luglio 2008

Casi della vita

Ora come ora è diventato più sicuro rapinare le banche che lavorare, ma dopo una rapina una banca chiude. Ci sono in ballo dei soldi e delle indagini.
Invece dopo una tragedia sul lavoro altre strutture non chiudono, perché “sarebbe arrivata una valanga di richieste di danni”.

Chissà quante persone gli avranno detto: “Che figo! Lavori a Gardaland!”

giovedì 24 luglio 2008

Quelli che... il caro vita

Quelli che è tutta colpa dell’Euro, oh yeah!
Quelli che è tutta colpa della benzina, oh yeah!
Quelli che è tutta colpa degli idrocarburi, oh yeah!
Quelli che è tutta colpa degli altri meno che di me, oh yeah!
Quelli che si lamentano per il prezzo della benzina e poi usano la macchina per fare 100 metri, oh yeah!
Quelli che se la benzina aumenta è colpa di Prodi, oh yeah!
Quelli che se la benzina aumenta anche con Berlusconi è sempre colpa di Prodi, oh yeah!
Quelli che pensano che Prodi abbia un distributore, oh yeah!
Quelli che per risparmiare si buttano sui sottocosti, oh yeah!
Quelli che per buttarsi su un sottocosto comprano un completo per caccia grossa alla tigre, oh yeah!
Quelli che raccattano volantini da ogni dove e per risparmiare li usano come carta igienica, oh yeah!
Quelli che per aumentare i consumi tolgono l’ICI, oh yeah!
Quelli che per aumentare i consumi detassano i BOT, oh yeah!
Quelli che per aumentare i consumi tolgono il bollo dell’auto, oh yeah!
Quelli che non ammetterebbero mai che per aumentare i consumi devono aumentare gli stipendi, oh yeah!
Quelli che per risparmiare vanno nei discount e spendono 50 euro di cioccolati, merendine e altre schifezze che finiranno in una settimana, oh yeah!
Quelli che si inventano la Robin Hood tax, oh yeah!
Quelli che Robin Hood rubava ai ricchi per dare ai poveri, ma non toccava le televisioni, oh yeah!
Quelli che si ricordano ancora quando l’anguria andava a 50 lire al chilo, oh yeah!
Quelli che ricevevano dalla madre 500 lire la domenica e si sentivano dei re, oh yeah!
Quelli che dobbiamo diminuire i consumi di energia! Non i miei i tuoi! Oh yeah!
Quelli che non comprano più la pasta, ma in compenso vanno a mangiare sempre fuori, oh yeah!
Quelli che il Suv non è costoso, siete voi che siete tirchi, oh yeah!
Quelli che stiamo andando veramente male e poi non rinunciano alle vacanze in posti esotici, oh yeah!
Quelli che hanno fatto un mutuo a tasso variabile ed ora sentono un certo bruciore in quel posto, oh yeah!
Quelli che i nostri nonni vivevano peggio e campavano con molto meno, però porca puttana se mi devo lamentare! Oh yeah!

Questo pezzo l’ho trovate assieme ad altri, di altri autori blogger nel numero zeroBIS dell’Angolo Ottuso (periodico di prospettive disperate e disperanti).
Se volete scaricare il giornale in versione pdf eccovi il link:
http://www.bengodisity.org/angolo/ottuso_0bis.pdf

Per proposte di collaborazione, complimenti e soprattutto insulti, questo è l’indirizzo di posta elettronica:
redazione@bengodi.org

Se siete vanitosi e amate rileggere la vostra pregiata prosa una volta che è arrivata a destinazione e vedere l’effetto che fa, lasciate un commento su questo blog:
http://langolottuso.blogspot.com

martedì 22 luglio 2008

Ora si capisce perché quelle mope in via Langhirano te la fanno pagare a 4 euro a fetta

L’Eco Di Dionisio è arrivato a cento! E siamo diventati l’invida della zanicchi, io assieme a tutta la redazione virtuale ho festeggiato questo avvenimento con una delle mie ceppe, la mia rubrica personale sulla rivista socio-culturale che tutto il mondo ci invida.
La notizia è una di quelle che ti fa venire l’acquolina in bocca, infatti pare che secondo studi fatti l’anguria abbia lo stesso effetto del viagra. Già mi immagino i miei milioni di lettori maschietti a fare la fila dai fruttivendoli…
Ricordandovi che se volete leggere il 100 dell’Eco potete scaricare il tutto, in versione zippata da qui, ecco come in redazione si è commentata la “sorprendente” notizia.

Tanuccio: Cos’è quella?
Peppe: Non lo vedi? E’ un’anguria!
T: Che bello, mangiamo l’anguria!
P: No, IO mangio l’anguria!
T: Ma saranno almeno sette chili d’anguria! Tutta da solo!
P: Embè? Prima la mangio e poi vado in centro, a testare…
T: In centro? A testare?
P: Secondo studi fatti da Bhimu Patil, ricercatore dell’Università del Texas, l’anguria contiene la citrullina, un aminoacido che, reagendo agli enzimi del corpo umano, si trasforma in arginina, aminoacido che dilata i vasi sanguigni.
T: E con questo?
P: Patil ha rilevato che questo è lo stesso processo del Viagra!
T: Quindi più ne mangi e più ti diventa duro?
P: Sì!
T: Come sono cambiati i tempi…
P: ?!?
T: Ai miei tempi più mangiavi anguria e più ti veniva da pisciare…

L’Eco Di Dionisio, numero 100

lunedì 21 luglio 2008

Campionato mondiale delle nazioni non riconosciute: risultati

La notizia non è recente, ma in Lapponia si è disputato il campionato mondiale delle nazioni non riconosciute. Ecco alcuni risultati.

Lapponia – Isola che non c’è = 1-1
Parte bene la Lapponia con una gran cavalcata solitaria di Rudolph la renna di Babbo Natale, pareggia l’isola che non c’è all’89° con un regalo di Babbo Natale che lascia solo in area campanellino che spinge la palla in rete.
Note: Si è cambiato il pallone più di una volta perché nell’Isola che non c’è giocava in porta capitan uncino.

Atlandide – Paesi baschi = n.d.
Non disputata per introvabilità del campo.

Troia – Cartagine = 2 – 3
Inizia bene Troia con un uno-due in pochi minuti, controlla la partita, ma poi manda tutto a puttane facendosi raggiungere e superare.

Padania – Nazione dei nomadi = n.d.
Non disputata per ronda padana.

Indios – Aborigeni = n.d.
Non disputata per sterminio.

venerdì 18 luglio 2008

Memare (o menare?)

La simpatica Nuvola mi invita ad un meme, anche se mi appella col nome di Lupo Sordo…. Chi minchia è Lupo Sordo? Comunque, visto che sono diventato un blogger serio e ligio al dovere di blogger, cioè il cazzeggio in rete, ho deciso, non solo di accettare il meme, ma anche di nominare altri blogger. Quindi state attenti gentaglia in rete!

Il meme mi chiede di pensare due personaggi, uno della letteratura e uno del cinema, dei quali mi potrei innamorare.

Cominciamo dal principio, cioè dalla letteratura, e qui non posso attingere ai miei studi classici, visto che ho fatto solo studi economici, e quindi dovrò attingere alla mia libreria.

Il libro è Bar Sport di Stefano Benni, il capitolo è “La cotta del ragionier Nizzi” e il personaggio è Clara la nuova cassiera del Bar.

Il ragionier s’innamorò della nuova cassiera. Era bruna, con gli occhiali e aveva un seno stupendo, a schiena di cammello, che teneva sparso sulla cassa in bella evidenza. Quando dava il resto, spesso si faceva cadere nella scollatura una monetina, e la recuperava con un risolino. Un giorno lo fece davanti a Nizzi, il ragioniere, che in vita sua non aveva mai azzardato una battuta, disse: “lasci signorina, faccio io che ho la mano calda”. La cassiera diventò rossa e fece una risatina che atterrò la pila della gomme americane. Nizzi si rimboccò una manica e recuperò la monetina. Poi tornò al tavolo in un lago di sudore e disse: “sono innamorato”.

Come si è innamorato il ragionier Nizzi, penso che anche molti di voi siano rimasti estasiati dal seno sparso nella cassa e dal modo in cui la nostra Clara ha fatto cadere le gomme americane. Ma quello mio, verso Clara è un amore difficile, visto che sin dal primo paragrafo ho un concorrente per il cuore della cassiera prosperosa.

Ma la storia d’amore tra questi personaggi, fortuna mia, continua, per tutto il capitolo, in maniera platonica, con Nizzi che si presenta al bar dalle sei del mattino e acquista una serie infinita di campari, gomme americane, caffè e cappuccini e con Clara, accogliente nella sua cassa e nei suoi enormi seni, disposta a scambiare una infinità di banconote con monete.

Ma è ad agosto che devo preoccuparmi, il caldo spinge Clara a presentarsi al lavoro con vestitini colorati e scollature da capogiro. E questo rende più eccitante la situazione che si viene a creare in cassa, ma sul più bello, quando il ragioniere e la cassiera sono divisi solo dalla calcolatrice e dall’enorme seno che copre il volto di Clara ogni volta che respira, la porta del bar si spalanca e appare Sergio, il nuovo fornaio.

Era naturale a petto nudo, e i peli fluttuavano in tutte le direzioni come alghe di mare; il bel viso intelligente, con un unico sopracciglio che filava da un orecchio all’altro, splendeva di giovinezza.

La storia d’amore di Nizzi e, contemporaneamente, la mia finisce con l’apparizione di Sergio e “l’occmel” di Clara. Nizzi tenta il suicidio andando in trasferta a Roma e grindando “abbasso Lazio” per novanta minuti, io cambio pagina e mi immergo nella lettura del capitolo successivo.

Ok, ora devo passare questo meme a qualcuno che dovrà continuarlo ed ho deciso di scegliere tutte le donne del mio blogroll! Qualcuna accetterà? Vedremo…

I nominati sono:

Spero di non averne saltata nessuna.

Nessuna è obbligata a continuare questo meme, è solo un modo per rendere omaggio alla blogroll in gonnella ma chi lo continuerà vince una sera a cena con me!

Naturalmente si paga alla romana… :)

EH? Cosa dite?

C’era da scegliere anche un personaggio del cinema?
Sò diventato blogger serio, ma sempre di testa mia faccio. :D

martedì 15 luglio 2008

La festa patronale i truzzi e il tagadà

La vita in un paese in genere scorre tranquilla, con i suoi rituali e le sue stagioni. I signori anziani che passeggiano con le mani dietro le spalle, in mezzo al corso, discutono, a seconda delle stagioni, di ulivi, grano, mandorle e pomodori. Le anziane indaffarate nelle faccende di casa, nelle spese quotidiane e di sera, col fresco, davanti alla porta di casa sedute su una sedia a chiacchierare.
Questa quotidianità in genere viene scossa da un avvenimento annuale: la festa patronale.
A San Giovanni Rotondo abbiamo due feste patronali, una quella di San Giovanni, il 24 giugno (che apre l’estate) e l’altra quella di Santa Maria, l’otto settembre (che chiude l’estate). Durante queste feste i vecchi continuano a parlare di ulivi, grano, mandarle e pomodori, ma vestiti bene e con accanto le loro mogli, portate fuori per l’occasione. A mezzogiorno dalle case si sprigiona un profumo di ragù (quello pugliese fatto con le brasciole) e il lato sacro della festa viene saziato dalla processione e dall’esposizione dai balconi, durante il passaggio di quest’ultima, di coperte ricamate.
Ma durante la festa patronale, almeno ai miei tempi, c’era un’altra sacralità: la venuta delle giostre e con loro la venuta del Tagadà, una sorte di bolgia infernale dove le donne venivano svezzate a furia di musica dance anni ‘90 e di un indicibile puzza di sudore.
La voce della speaker della giostra ripeteva le solite quattro frasi: “benvenuti signori al tagadà!”; “ultimo giro ultima corsa al tagadà!”; “e ora si balla!”; “senza mani!”
Diciamolo questa sacralità era il regno dei truzzi del paese, che da noi vengono chiamati anche cozzi (anche se questo termine era usato più per i contadini), infatti altro termine più preciso per definire i mistici utilizzatori del rituale tagadà e dell’ascella pezzata era “Baracconi”.
I baracconi ci facevano paura, con le loro capigliature tipo giovane della Germania Est e il loro dialetto duro, avevano le maglie alla Mark Lenders, orecchini e, per chi aveva l’età, giravano in macchina con musica neo-melodica napoletana a tutto volume.
Le macchine dei baracconi erano spettacolari! Ne ricordo una in particolare, una 127 sport nera con i bordi arancioni, le tendine di Marilyn Monroe e/o leoni e una splendida luce tipo kit di Supercar sul davanti.
Dicevo, le giostre era il loro regno. Il tagadà da fare rigorosamente in piedi, con ascella pezzata in bella mostra, le macchine da scontro da guidare seduti sopra il sedile accanto all’antenna e il tirapugno, unica vera unità di misura per la loro gerarchia interna.
Perché il nostro truzzo era diverso da quello attuale, il nostro truzzo sfuggiva alla tecnologia attuale, non sapeva cos’era un telefonino, anche se non disdegnava il mega impianto stereo per poter far sentire al paese intero la loro musica: Carmelo Zappula, Nino D’Angelo e altri cantanti neo-melodici napoletani… C’era anche chi ti faceva ascoltare musica dance anni ’90, ma il vero truzzo sotto sotto è romantico.
Per loro la festa patronale si svolgeva solo nelle giostre e le giostre erano un’occasione per poter sfilare soldi ai figli di professori e di avvocati, per poter vantarsi del punteggio fatto sul tirapugni e per poter rimorchiare donne con la loro ascella pezzata da tagadà.
I nostri truzzi erano diversi da quelli di città, non erano figli di gente ignorante arricchita, anche perché al sud i cozzi con i soldi ci tenevano a far studiare i figli e a farli andare a scuole assieme ai figli dei professori e degli avvocati. I baracconi erano per lo più ragazzi di strada, “fatt e lassat” come si dice dalle mie parti. Avevano alle spalle infanzie non facili, con genitori manovali e/o carcerati per robetta da poco. I nostri, diciamo la verità, erano dei duri.
Due anni fa mi trovai a casa durante la festa patronale di Santa Maria e con mio enorme dispiacere constatai che il tagadà e il tirapugni non c’erano più e che le macchine da scontro venivano usate in maniera normale. Ma cos’era successo ai baracconi? Cos’era successo alle ascella pezzate? Dove erano i ragazzini che approfittano della festa patronale per rubare i soldi ai figli dei professori ed avvocati? Non ne ho visti.
I tempi cambiano e i miei ricordi svaniscono. I nostri truzzi ora o fanno i manovali o sono carcerati come i loro padri, alcuni sono morti di overdose. Le nuove generazioni truzze, in perfetto stile baraccone, vagano per il paese, distratti più dai telefonini che dalla socializzazione che gli può dare un semplice giro nel tagadà, una prova di forza al tirapugni o dal timore che possono incutere ai figli dei professori o avvocati.

domenica 13 luglio 2008

Disaccordi di coppia

Tanuccio: Ti piace il nuovo blog?
R.: …
T: Come mai storci il naso?
R: Preferivo l’altro.
T: Sì, ma guarda quanto è bello questo!
R: Sì è bello, ma me pare quei ristoranti… Wine e non so cos’altro restourant.
T: …
R: Quelli che nun te fanno magnà niente e spendi una fracca de sordi!
T: …
R: Mentre l’altro me diceva più de trattoria! Quelle che spendi un cazzo e magni tanto… Quelli che co’ dieci euro te porta li vincisgrassi
T: o_O

venerdì 11 luglio 2008

Il blog non crea dipendenza... O forse sì?

Lupo Sordo: No! Non puoi!
Tanuccio: Cosa non posso?
LS: Non puoi dopo una settimana già cambiare template!
T: Perché?
LS: Guarda che poi diventi come me!
T: Come te?
LS: Sì, passerai pomeriggi interi a cambiare virgole ad aggiustarlo a spostare una cosa, poi l’altra.
T: Ma io sono diverso da te!
LS: Già ti vedo! Sembri me dei periodi migliori!
T: No, io voglio solo scrivere!
LS: Intanto hai già cambiato template! Ammettilo che non riesci a smanettare su questa piattaforma come blogspot! Ammettilo che non sai manco cambiare un template fatto da altri con codici scaricabili! Ammettilo!
T: Un giorno ci riuscirò!
LS: Guarda che se parti così poi un giorno, senza accorgertene ti creerà assuefazione!
T: Ma tu non eri forte come me!
LS: Lasciamo stare la mia esperienza, io mi sono disintossicato! Si parte cambiando spesso i template preconfezionati e si arriva a livelli assurdi. Non ti andrà bene mai niente! E poi se lo vuoi proprio sapere io ne sono uscito bene, ma da questa mia esperienza c’è anche chi non ne uscito molto bene. Guarda quello!

Diario di bordo: C’è nessuno? Perché non mi commentate? Dove siete? Lupo, perché non scrivi? Cambiami il template, dai!
LS: Dai vieni, andiamo a casa…
Ddb: Sì, ma nessuno mi commenta… Non viene nessuno a trovarmi… Dove sono tutti?
LS: Sono andati al mare, poi vengono, adesso andiamo a casa che è tardi…

martedì 8 luglio 2008

Figure di merda

Interlocutore 1: Buongiorno.
Interlocutore 2: Buongiorno, lei è qui per il colloquio?
I1: Sì.
I2: Io sono il Dottor Giovanni P.
I1: Un mio amico di classe alle superiore si chiamava così.
I2: Vero?
I1: Sì, era uno sfigato. Pensi che alle superiori gli facevamo sempre una marea di scherzi… Quante gliene abbiamo fatte passare, chissà adesso che fine ha fatto… E lei mi diceva che era del mio stesso anno?
I2: Sì, il 1978.
I1: E’ dove ha frequentato le superiori?
I2: Il liceo Galileo, nella sezione C.
I1: Come me!

Interlocutore 1: Che diamine di fine hai fatto!? E’ mezz’ora che ti aspetto!
Interlocutore 2: Scusa, scusa!
I1: Ma ti hanno rapito gli UFO?
I2: Mia nonna è Margherita Hack.

Interlocutore 1: Ciao! Da quanto tempo!
Interlocutore 2: Ciao!
I1: E lei chi è?
I2: Mia moglie!
I1: Ah! Hai messo la testa al posto! No come due anni fa quando siamo andati in missione per il lavoro è ti sei portato al letto quella tipa! Minchia quant’era brutta! Ma dimmi dimmi, da quant’è che siete sposati?
I2: Sei anni.

Interlocutore 1: Ciao! Da quanto tempo!
Interlocutore 2: Ciao!
I1: Come va?
I2: Eh, sapessi…
I1: E quella con cui stavi?
I2: Non c’è più.
I1: Ah! Finalmente ti sei tolta dalle palle quella piattola!
I2: E’ morta.

Interlocutore 1: Ciao!
Bertinotti: Ciao.
I1: Beh, che mi racconti?
B: la solita.
I1: E il partito?

Interlocutore 1: Ciao bellissima!
Lorena Bobbit: Ciao!
I1: Ma che fine hai fatto?
LB: Ho avuto grane legali.
I1: Lasciamo stare… E dimmi, tuo marito? Ci stai ancora assieme?
LB: No.
I1: Ah! Finalmente ci hai dato un taglio!

Interlocutore 1: Ciao!
Ridge di Beatiful: Ciao!
I1: Allora? Quella sedicenne che ti scopavi? Che fine ha fatto?
RdB: Si è scoperto che era mia figlia.

domenica 6 luglio 2008

Trasloco


Se mi cercate non mi chiamo più Lupo Sordo, ma Tanuccio... Il mio blog non si chiama più Diario di bordo, ma Chi sventurato nasce afflitto muore e sopratutto l'indirizzo non è tanuccio-diariodibordo.blogspot.com ma questo:


Ci vediamo di là!

sabato 5 luglio 2008

Odio l'estate

Sì ho l'ho fatto.
No, non nego niente.
Sì sono stato io, signor giudice.
Ma guardi...
Mi faccia parlare!
Ai miei tempi era diverso!
Ai miei tempi le ragazze d'estate erano vestite.
Pensi che andavano tutte in giro con t-shirt e jeans.
Neanche la conottiera mettevano!
Se usciva qualcuna con una mezza scollatura o una minigonna o un pantalocino si smuoveva mezzo paese!
Sì signor giudice, andavamo a chiamare anche gli amici che non erano usciti.
Si diceva che c'era una con una scollatura e quelli uscivano.
No, signor giudice, non sono maschilista!
E che ai miei tempi era così.
E ora non sono più abituato!
Che colpa ne ho io se mettono in mostra tutta quella carne!
No, non dica così!
Non è vero che la penso come mio nonno.
Non sono antico!
Io sono moderno, sono aperto e non sono maschilista!
Al contrario i miei ormoni la vedono diversamente...
Non ci posso fare niente se i miei ormoni sono ritornati ad uno stato primordiale!
Anzi, direi primitivo!
Non è colpa mia se ho portato con me la clava e ho dato un colpo in testa a quella ragazza!
Non ci potevo fare niente!
Che dice?
I capelli?
E secondo lei i miei ormoni dopo aver dato il colpo in testa non terminavano il lavoro?
Cosa ci posso fare io se poi l'ho presa per i capelli e lo portata nella mia grotta?
Purtroppo ragionano così quei bstardi!

giovedì 3 luglio 2008

Supermercato (4^ e ultima parte)

La prima parte qui.
La seconda parte qui.
La terza parte qui.

Tutta la storia in questo blog.


Non ci pensò due volte, lasciò la cassa con una scusa e uscì nella nebbia. Il portone era aperto, entrò nella gabbia dell’ascensore , premette il pulsante dell’ultimo piano sperando di non restare imprigionata in quell’aggeggio cigolante e malsicuro. Sul pianerottolo non ebbe esitazioni, l’appartamento doveva essere quello con la porta socchiusa. Entrò come una furia pur non avendo la minima idea di cosa l’aspettasse. Si infilò dentro e fu presa dall’ angoscia alla vista di quelle stanze oscurate dalle persiane chiuse, dove l’ombra scura delle pareti penetrava dentro l’anima portandovi scie lumacose di tristezza, una bava vischiosa che faceva confluire i pensieri in un unico nodo doloroso che stringeva la gola.
Fu con quello stato d’animo che si diresse verso la stanza e li vide, uno sopra l’altro, abbracciati.
Doveva agire in fretta. Si inginocchiò, lo prese per le spalle e cominciò a scuoterlo, a pizzicarlo, a schiaffeggiarlo. Per un attimo pensò che fosse morto, poi lui si riscosse e si girò verso di lei. Era bellissimo, con quell’espressione trasognata e sorpresa, il suo corpo nudo le dette un capogiro. _Chi sei? _ Le chiese con un filo di voce. _ Chi sono? Sono una povera cretina che sta rischiando di perdere il posto di lavoro per salvarti dalla galera, ladruncolo pervertito che non sei altro!_ Così dicendo prese il manichino, la parrucca e li nascose nell’armadio. _E tu rivestiti, ma sei proprio fuori, lo sai che ti stanno cercando, ti hanno scoperto!_ Lui si sentì scosso come se una corrente da 10000 watt lo avesse infilzato e si alzò in piedi, si infilò i pantaloni, mentre la sua mente cominciava a riprendere il filo degli avvenimenti, a collegarsi con la realtà. _Non è come pensi! Non puoi capire, lei non è un manichino qualsiasi, io non sono un delinquente, né un pervertito! Vai via, me la saprò cavare da solo, non voglio che tu perda il lavoro per causa mia!:_ Così dicendo le si avvicinò, e fu in quel modo che Dalinghi li trovò, in piedi uno di fronte all’altra che si guardavano, muti.

“Cosa ci fai qui?” – disse Dalinghi a Francesca.
Francesca non rispose, non sapeva cosa dire.
“Ho detto cosa ci fai qui?”, Dalinghi si avvicinò ai due e camminando estrasse la pistola, questo fece raggelare Francesca che rimase immobile nella sua posizione.
Dalinghi, con la pistola in mano, continuava ad avvicinarsi lentamente ai due. Fu allora che rivolse la parola a quello strano uomo nudo: “Non voglio farvi niente. Dimmi solo dov’è il manichino!”
”Non c’è nessun manichino qui” – rispose con voce ferma…
Dalinghi lo spostò con una manata che lo fece cadere e si diresse in stanza da letto, cercò prima sotto le coperte, poi sotto il letto ed infine dentro l’armadio, dove trovò il manichino che quasi aveva un’aria triste. Non appena lo vide, prese dalla tasca il cellulare, aveva l’intenzione di chiamare i carabinieri.
Francesca vista la scena, rinsavì e chiese a Dalinghi cosa avesse intenzione di fare.
“Chiamo la polizia e faccio mettere dentro questo ladruncolo” e detto questo uscì il manichino dall’armadio e lo appoggiò alla finestra.
“Non puoi! E’ solo un povero disgraziato!”
“E’ un ladro e questo mi basta!”
Resosi conto dell’intenzione di Dalinghi, prese una decisione, non poteva vivere lontano dal suo angelo biondo, era sicuro che con lei sarebbe volato in cielo. Così con uno scatto felino si alzò, si diresse velocemente alla finestra, abbracciò il suo angelo e si gettò nel vuoto dall’ultimo piano.
Dalinghi bestemmiando, uscì velocemente dall’appartamento e scese gli scalini a quattro alla volta, non poteva permettere che un cadavere maciullato sostasse davanti al suo supermercato, ne andava della sicurezza del negozio!
Francesca dopo aver urlato, si affacciò alla finestra.
Dovette stropicciarsi gli occhi più di una volta. Che cavolo! Non poteva credere a ciò che vedeva, anzi non poteva credere a ciò che non vedeva, non poteva credere che in strada non ci fosse nessun corpo spappolato con accanto un manichino.

Fine

In contemporanea con Omnia Munda Mundis.

martedì 1 luglio 2008

Opposizione ombra

Walter Veltroni parla alla classe dirigente del PD.

E' ora di dire basta!!!
Sì!!!!
Non si può più andare avanti così!!!
Walter! Walter!
Si è passato ogni limite!!!
Walter! Walter!
Il governo fa solo gli interessi del presidente del consiglio!
Ti amo!!!
Bisogna far ascoltare la nostra voce!
Walter! Walter! Walter!
Basta con Berlusconi che si fa le leggi ad personam!
Mamma mia usa anche il latino!
Basta con il razzismo della lega!!
Walter! Walter! Walter!
Dobbiamo andare in piazza!
Come ai vecchi tempi!
Il governo ci deve ascoltare!
Walter! Walter! Walter!
Ora andrò dal presidente del consiglio ad esporre le nostre ragioni...
Bravo Walter!
E se non vorrà ascoltarci!
Bu!!! Berlusconi finocchio!
NOI GRIDEREMO PIU' FORTE!!!!!!!!
Eh!!! Bravo!!! GRIDEREMO PIU' FORTE!!! (applausi a scena aperta).


Brusio...

E' entrato!
Adesso gliene dice quattro!
Vedrai che tra un po' solo lui farà cadere il governo...
E' troppo bravo!
Io già lo amo!


Esce Weltroni dall'incontro con Berlusconi....

Amici miei!
Bravoooo!!!!! (applausi)
Amici miei...
Bravoooo!!!! Silenzio! Lasciatelo parlare!
Quello che volevamo lo abbiamo ottenuto!
Bravo!!!!! Sei un grande!!!! Sei bellissimo!!!! Vai Walter!
Abbiamo i biglietti gratis per andare a vedere l'ultimo film di Vanzina!!!
Bravo!!! Evviva!!! (ovazione in sala)

domenica 29 giugno 2008

Cronaca di una quattro giorni di fuga

Premessa ho cambiato casa, in modo normale... Un po' meno normale è stato il mio ex coinquilino, che per via di infinite discussioni ha deciso di prendere tutto le sue cose (anche se molte sue per usucapione) e scappare.

Mercoledì ore 18.30

Torno dal lavoro e incontro il fuggitivo.

Fuggitivo: ti devo dare i soldi della bolletta.
LS: ok, sono 84 euro.
F: tu vai via a Luglio?
LS: Sì
F (con fare aggressivo): Io a Luglio pago solo 1/3 di bolletta!
LS (con fare scocciato): Fai quello che vuoi.
F: Io non pago più spese in comune di tovaglioli, carta igienica e altro perché non le uso.
LS (con fare ancora più scocciato): Fai quello che vuoi.

C'erano in sospeso due euro pagate da me... Faccio conto che gli ho offerto due caffè.

Giovedì ore 18.30/18.45

Fuggitivo (sempre con fare aggressivo): ma la bolletta del telefono è ancora intestata a te?
LS (con fare scocciatissimo): Sì è intestata a me
F (tutto d'un fiato): Allora perché D. (il terzo) ha chiamato in azienda è ha detto che non vuole ricevere più fax in casa? La bolletta la paghiamo in tre!
LS (con la pazienza persa): V. non mi scassare la minchia con queste storie! Se hai qualche problema con D. veditela con lui, non mettere in mezzo anche me che me ne sto andando!
F: Eh, ma non state a fare complotti!
LS: Ho detto che non ne voglio sapere dei vostri litigi! Non è possibile che ogni sera esce un problema! Guardatela con lui e non mi scassare più la minchia con sta storia! Hai detto che te ne devi andare? Fai quello che devi fare e non mettermi in mezzo più!

Tra parentesi, sono due mesi che questo personaggio parte la mattina alle sette e mezza e torna a mezzanotte pur di non incrociare l'altro inquilino... Un attimo di palle per parlarci invece di mettere in mezzo sempre me, no?

Giovedì ore 20.

D (al telefono): V. sta traslocando, si è portato via il router e altre cose.
LS: Il router? Ma se paghiamo ancora la connessione?

Giovedì ore 23.

Decidiamo di dare una mano al fuggitivo, facendogli trovare fuori alcune cose sicuramente sue.

Venerdì ore16.00

Prendo mezza giornata per sistemare il mio trasloco. Rimango fuori dimenticando la chiave e chiamo il mio coinquilino.

D: Stamane è venuto e ha portato via altro?
LS: Sì, ha portato il telefono e ha fatto addirittura la lavatrice.
D: che dobbiamo farlo?
LS: lasciamolo andare... Se si attacca a ste cose...

Mi accorgo che si è portato via anche la bilancia... Rido per non piangere.

Venerdì Ore 19.

Mi chiama l'ex padrone di casa.

Padrone Casa: Mio figlio ha ricevuto un messaggio da D. che dice che V. sta facendo il trasloco. Me lo conferma?
LS: Io non l'ho visto materialmente, ma in casa mancano cose che lui dice che sono sue. Guardi che se manca qualcosa della casa né io che D. non vogliamo saperne niente!
PC: Quindi lei me lo conferma?
LS: S'è portato anche il router e non ho potuto collegarmi al mio blog!!!!!
PC: Questo è un fatto grave...
LS: Non si preoccupi, tanto non ci sono commenti a cui rispondere.

Sabato ore 18

Passo a casa vecchia a prendere le ultime cose...

D: si è portato altre cose, ha svuotato il garage.
LS: Manco una ditta di traslochi è così efficiente!

Domenica Ore 10

Mi incontro col Padrone di casa, ad un bar, non a casa. Evita chirurgicamente i discorsi dell'arraffamento impulsivo.

PC: Al piano inferiore al vostro abitano tre ragazze. Stanno da dieci anni là e non mi hanno mai dato problemi. Hanno messo anche un ragazzo con loro, io non potevo capacitarmi quando mi hanno detto che a loro andava bene il ragazzo. Il ragazzo era un bravo lavoratore e bravo ragazzo con cui sono rimasto in contatto... Quella casa è il paradiso... Tre metri più sopra l'inferno!

Nel frattempo ricevo una chiamata da D.

D: Oggi è venuto convinto! Si sta portando via tutto!

Domenica ore 22

Mancano all'appello (tutta roba messa da lui in nove anni di vita in quella casa): router e telefono (sicuramente pagato in tre, ma non da me), due mensole dalla cucina, porta spugna in plastica, cestello arrugginito per la frutta, posacenere (lui non fuma), porta spazzolini e porta sapone liquido attaccati al muro, pozzetto congelatore, scarpiera con scarpe, quadri di fotografie della città di Parma, tenda zozza a coprire la porta del bagno, piatti, pentole, posate, stoviglie, barattoli dello zucchero e del sale... E non ho visto in camera sua perché la tiene chiusa....

Della seria, quando la gente si accanisce...

Chiudo mostrandovi una visuale della città di Parma dal terrazzo di casa nuova.