sabato 30 giugno 2007

Acquisti intelligenti

L'altro giorno approfittando di un passaggio in macchina, gentilmente concessomi dal mio coinquilino, sono andato a fare la spesa. Ci siamo recati in una catena della grande distribuzione che come nome ha una lettera dell'alfabeto lunga.
Premesso che io quando vado negli ipermercati non ci capisco niente, troppa prodotti e troppa gente, avevo solo un'idea chiara: devo comprare il pane!
Così, mentre litigavo col carrello, cercando di farlo passare in mezzo a quelli degli altri clienti, e sgomitando con signore in cerca di sconti, mi dedicai a comprare il nutrimento settimanale e/o quindicinale... Dopo dieci minuti là dentro, il mio livello di sopportazione allo stress era sceso ai minimi storici, non riuscivo a raccapezzarmi tra frutta, insalata, carne, scatolame vario, caramelle poco sane e gelati evitabili. Riempivo il carrello a casaccio, con la speranza di mettere dentro qualcosa di commestibile.
In mezzo a tutti quei marchi e quelle confezioni colorate, il mio sguardo, oltre che soffermarsi su signore affascinanti e su bambini arroganti, si soffermò su una bottiglia d'olio che oltre ad avere il marchio dell'azienda di produzione, aveva anche un marchio che io conosco molto bene, perché ci dedicai un capitolo della mia tesi di laurea...


Il marchio del Parco Nazionale del Gargano!!!
Premetto che è già difficile trovarlo dalle mie parte, figuriamoci in terra emiliana. Cominciai a ricordare il periodo della tesi e, stupendomi, riuscivo a ricordare molti passaggi del mio scritto e, in particolare, ricordai anche ciò che garantisce al consumatore la presenza del logo del PNG, nei prodotti:
  1. Qualità e salvaguardia del territorio;
  2. Conservazione delle tradizioni locali;
  3. Certificazione della filiera produttiva;
  4. Elevate qualità organolettiche.
Quindi ricordandomi di tutto ciò e, soprattutto, del totale esaurimento dell'olio di nostra produzione, che portai da casa mesi fa, feci l'unico acquisto intelligente della mia confusionaria spesa in quell'ipermercato con la lettera dell'alfabeto lunga e posai la bottiglia d'olio nel carrello.

Il Parco Nazionale del Gargano non è l'unica area protetta che concede alle produzioni il proprio marchio, molte altre lo fanno: il parco del Ticino, il Parco delle Dolomiti Bellunesi, il Parco della Maddalena, il Parco fluviale del Po e del torrente Orba, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, il Parco Nazionale del Pollino, etc... Sicuramente ne ho saltati tanti, e chiedo scusa a tutti gli esclusi da questa mia breve lista, ma la mia è stata una ricerca veloce su internet. Comunque se volete avere maggiori informazioni su un'area protetta vicino casa vostra, visitate il sito della Federazione Italiana Aree Protette.

AH... Dimenticavo... La bottiglia d'olio l'ho pagato solo 4,15 euro, un prezzo in media agli altri olii...

giovedì 28 giugno 2007

Enza - Sigla finale de il polpo (1993)

Oggi faccio la macchietta a Rumenta:

TODAY, MUSIC!



Ricordo quella sera, quando che morì mia moglie,
che mi lasciò da solo come la sposa di Ceglie.
Ero io con lui brigadiere Saragot e il mio dolore,
lei si fece bianca bianca come un "Frabbicatore".
Il dottore disse:"presto, questo è un caso disperato",
ma poi aggiunse"E' proprio morta e se lo prende in faccia al naso"
perché era morta… era morta …Enza.

Enza, che cosa hai fatto, Enza perché sei morta Enza sei fredda fredda
Enza su dammi adenzia.. (Vincenza, per fare prima Enza)

Poi tutti quei parenti,giunti per i funerali,
svaligiarono le casse che c'avevo di Peroni.
Se l'è chiamata Cristo,disse triste quel tuo zio,
che se tocca un'altra birra adesso a lui lo chiamo io.
Il prete chiese a Dio di ospitarti nei suoi cieli,
Visto che quand'eri in vita non ti volevano i cani a te… Enza.

Enza, che cosa hai fatto, Enza perché sei morta Enza sei fredda fredda
Enza su dammi adenzia.. ( Vincenza, per fare prima Enza)

Arrivasti al cimitero, dove le vite son segnate,
quella sala mortuaria menava vambate di cime d' rape.
Il becchino diede al volo quattro colpi con la pala,
ti mettemmo sotto terra perché eri una cozzala.
Poi tua madre, quell'ebrea, disse:"Mò vengo, un attimino"
e andò a fregare i fiori da quel morto tuo vicino.
E rimasi con te solo, cercai un verso con la rima
"Io sto molto meglio mò, di com'è che stavo prima Enza… Enza"

Enza, che cosa hai fatto, Enza perché sei morta Enza sei fredda fredda
Enza su dammi adenzia.. (4 volte)

Fonte testo: www.totietata.com

mercoledì 27 giugno 2007

Juri (18^a parte)

IMMENSA FELICITA’.

Nella penombra della sua casa, Juri stava in silenzio sul divano a pensare alla sua situazione, quando venne ridestato dallo squillo di un telefono. Andò all'ingresso, verso l'apparecchio, alzò la cornetta e disse: “pronto?
Pronto Juri, sono Maria.
Cosa vuoi?
Ti devo parlare… Mi sono lasciato con Francesco.
"Come?" Juri era stupito da questa notizia.
"Non voglio spiegartelo via telefono" disse Maria, "vediamoci al parco"
Sì, va bene, ci vediamo al parco.” Disse Juri sempre più stupito.
Spiegarvi adesso il sentimento del nostro eroe mi risulta molto difficile. Da una parte era preoccupato dalla conversazione a cui aveva appena partecipato, dall’altra era felice. Felice che la ragazza che amava era ancora libera dal giogo degli altri uomini, se lo sentiva, adesso veniva il suo turno. Era convinto che da adesso la sua strana relazione con Maria doveva andare in porto. Juri aveva ben in chiaro una cosa: era innamorato di lei e la voleva. Voleva recuperare il tempo perduto. I suoi pensieri si tramutarono in una guida molto aggressiva da parte del nostro ometto, voleva arrivare subito a destinazione per abbracciare Maria e recuperare il tempo perduto.
Al parco Maria sembrava più bella di come se la ricordava e Juri aveva in se un'immensa felicità. Voleva baciarla, ma si limitò solo a salutarla.
Ciao”, disse Maria che cominciò subito a piangere.
Juri l’abbracciò e le disse: “come ti senti?
Male…” rispose Maria singhiozzando.
Spiegami cosa è successo.” Juri sembrava l'uomo più sicuro della terra, una persona a cui gli si poteva anche affidare le redini di una nazione.
Credevo che Francesco fosse migliore come ragazzo, ma mi sbagliavo.” Questa frase fu il preludio della storia che Maria raccontò a Juri.
La ragazza vedeva in Francesco una specie di figura paterna. Infatti, a detta di Maria, l’unico uomo che ha veramente amato era il padre, ma Francesco si rivelò subito egocentrico e geloso, caratteristiche che lei non sopporta in un uomo. Così spiegò a Juri del perché delle sue numerose visite a casa sua. Ma quando Juri gli chiese il perché non lo aveva mollato prima, lei rispose che non voleva farlo soffrire. “Sono strane queste donne”, pensò.
Juri e Maria passarono tutto la giornata assieme, ma lui non ebbe il coraggio di confessare il suo amore. Più volte era sul punto di dirle ti amo, ma più volte non gli uscì nessun suono dalla sua bocca... Era come bloccato... Bloccato dalla timidezza...
Questa sua indecisione, gli fece nascere un sol pensiero: "devo studiare un piano". Così passo tutta la notte a girarsi e rigirarsi nel suo letto a farsi venire una buona idea per confessare a Maria l’inconfessabile. Non fece neanche scendere giù la mano per la preoccupazione.

martedì 26 giugno 2007

Consulenze da blog

Mi sto dedicando alle consulenze da blog e come primo cliente ho Silvio Berlusconi, intenzionato a ad aprire un blog, il quale mi ha invitato a cena...

L'appuntamento era all'osteria magnotantoespendouncazzo gestita dalla signora Incoronata, una donna pugliese di 110 kg portati bene, la specialità della casa sono le orecchiette col sugo di braciola...
Durante l'appuntamento lo zio Silvio mi aveva chiesto di passare inosservato, quindi io mi sono tolto la faccia che ho nel mio profilo blogger e mi sono messo quella mia naturale. Dal canto suo il cavaliere, per passare inosservato il più possibile, è venuto con una scorta striminzita: 10 pattuglie dei carabinieri (con invitati a seguito per la prima comunione della figlia di un appuntato che fa parte della scorta), un carro armato, tre elicotteri, un caccia torpediniere, un reggimento di bersaglieri con orchestra a seguito, la difesa del Milan, il servizio di sicurezza di mediaset, il servizio di piatti di villa certosa, i giornalisti lecca culo del Giornale e Gattuso che interdiva a centrocampo.
Ci sediamo al tavolo migliore, quello vicino alle telecamere di Studio Aperto e noto con estremo piacere che la signora Incoronata ha fatto mettere dei cuscini in più sulla sedia dove si siederà il cavaliere.
Berlusconi ordina una lozione per capelli al dente, io vado sul classico, ordinando le orecchiette e preferendo perdere i capelli.
Dopo avermi parlato di un'ora della vittoria del Milan in Champions League, che secondo lui oscurava la vittoria del centro-sinistra alle ultime politiche, io con le palle pieno lo interrompo e gli dico che sono qui, oltre che per scroccargli la cena, anche per illuminarlo sulla blogsfera
A questo punto cuce la sua boccaccia e tra una mia forchettata di orecchiette e una sua aggiustatina al fondo-tinta riesco ad iniziarlo al concetto di blog.
Il mio discorso fila liscio, nonostante che, la voce di lucignolo, per farmi più figo, mi dipinge come un giovane ribelle che ogni sabato sera esce con tre veline diverse. L'unico intoppo l'ho avuto nel momento in cui gli ho spiegato cosa sono i commenti... Lui è convinto che questi saranno tutti positivi e lodatori, ma io ho cercato di fargli entrare nella sua testa pelata che il blog lo leggeranno anche le persone che non sono d'accordo con le sue idee, lo Zio ha fatto una faccia strana, dicendomi che secondo i sondaggi fatti da suo nipote (diplomato all'ITIS di Arcore e molto bravo in matematica) il 90% degli italiani sono con lui e lo voterebbero seduta stante... A quel punto, quando stavo per contraddirlo per l'ennesima volta, ho visto le mie caviglie in pericolo, minacciate da Gattuso ed ho preferito sorvolare.
Durante la cena abbiamo messo le basi al suo spazio web e abbiamo convenuto che:
  1. Nel blog ci scriveranno giovani neolaureati in cerca di prima esperienza e che abbiano letto/retto la sua biografia.
  2. Le sue foto dovranno essere tutte stile capello raggiante.
  3. Ogni cento commenti, il lettore ha diritto ad un nano da giardino raffigurante il cavaliere... Penso che brontolo sia il personaggio che gli addice di più...
  4. All'apertura del blog, ci sarà una canzone di Apicella, in modo che le persone intelligenti e/o sensibili alla musica si rompino subito i coglioni e vadano a leggere il Diario di bordo.
Di meglio non potevo consigliare, anche perché, il Primitivo era entrato in circolo rendendomi canterino e il pasto mi ha reso incline alle competizioni mondiali di rutto...
Vista la piega della serata il cavaliere cominciò a raccontare le sue famigerate barzellette: spassosa quella del milione di posti di lavoro, impareggiabile quella dell'abbassamento delle tasse? Ci siamo piegati in due dalle risate! Finito tutto il suo repertorio di canzoni, barzellette e anedotti e preso il caffé, abbiamo congedato la signora Incoronata e con tutta il suo seguito impacchettato da un corriere espresso, abbiamo lasciato il ristorante.
Usciti dal locale ci siamo recati prima sotto casa di Prodi a lanciare le pietre e poi al quirinale a citofonare a Napolitano, spacciandoci per il fantasma di Togliatti. Più tardi abbiamo chiamato Bondi e Fede e siamo andati a rimorchiare femmine ma la gelosia dei due non ha fatto concludere niente al cavaliere...

lunedì 25 giugno 2007

Diario di bordo (un giorno prima dell'arrivo [1])

Data stellare 15 giugno 2000. Stiamo raggiungendo la meta: sarà perfezione o perversione? Non lo so, anche se mi sento un po' perverso, dovrò chiedere al comandante.
In questi giorni il comandante Ch ha dato seri segni di squilibrio [2], ma chi non li da al giorno d'oggi. Certo, da una persona "importante" come lui ti aspetti sempre il meglio, ma anche gli eroi hanno i loro sbandamenti. Speriamo che ci porterà sani e salvi a destinazione.
Il fantasma di R. è apparso alla ciurma in questi giorni, cercando di far cambiare rotta all'astronave [3]. Certo, le sue sono state apparizioni fugaci, ma non ci preoccupiamo, d'altronde è un fantasma, mica un attore. Però c'è da notare che nelle sue rare apparizioni ha messo in crisi il comandante [4] e questo mi ha fatto capire che la vecchiaia arriva per tutti.
Le bellezze straniere non si vedono più, forse sono scese dall'astronave? Questo non lo so. Però di una cosa sono certo: noi anche se non le guardiamo ci tocchiamo lo stesso.
Le due splendide fanciulle che avevamo relegato in sala macchine, sono salite e ci allietano con la loro presenza [5]. Una scenderà con noi, cercando la perfezione [6], l'altra continuerà il suo viaggio. Chissà dove arriverà e se arriverà...
Nel frattempo sono arrivati i parametri di bellezza del pianeta terra e da questi le due fanciulle risultano essere due donne stupende (in questo momento mi avvertono che questi sono i parametri di bellezza dei cechi).
Io continuo a vedere i miei panorami spaziali, chissà se un giorno incontrerò nuove esperienze in questi pallosi panorami spaziali che, come la mia mente, si oscurano sempre più...

15 - 06 - 2000
Ore 0.55

[1] L'arrivo era inteso come l'esame.
[2] Ch in quei giorni si vedeva molto poco in sala studio.
[3] Le rare apparizioni di R. destabilizzavano la nostra precaria voglia di studiare.
[4] Da questo si evince il motivo per cui Ch si vedeva poco in sala studio.
[5] Sia A. che S. non potevano fare a meno della nostra cazzeggiante compagnia.
[6] Rileggendo il Diario di bordo con gli amici, si era convenuto che con questa frase intendevo dire che ci aspettava un viaggio assieme per ritornare a casa, ma io non ricordando alcun viaggio, penso che con questa frase, intendevo dire che una delle due fanciulle era prossima a fare un esame.

domenica 24 giugno 2007

Juri (17^a parte)

CI DIVIDE E CI UNISCE FRANCESCO.

L’amicizia tra i due ragazzi sembrava insolubile, Juri era contento di essere, in questo momento, il primo uomo per Maria e si accontentava di questo strano rapporto senza un vero e proprio contatto fisico, era anche scemata la sua abitudine di far scendere giù la mano e questa situazione lo faceva sentire bene.
Ma l'idillio è sempre destinato a finire, ostentato da un destino beffardo, e quando Maria gli raccontò che era uscita con un certo Francesco, Juri ebbe un colpo veramente duro. Maria continuò, dicendogli che Francesco era molto interessato a lei e che voleva provare una relazione. Non poteva credere a quello che sentiva...
L’unico consiglio che le riuscì a dare quella sera fu: “sono cazzi tuoi, decidi tu!”. Tutta la sua sensibilità cadde in quella frase che fece arrabbiare la ragazza. Quella sera Maria non si trattenne molto a casa sua e se ne andò quasi subito, senza avere ottenuto un consiglio decente dal suo amico prediletto.
La reazione di Maria fece preoccupare Juri che passò tutta la serata a pensare al suo comportamento, cercò tante soluzioni per chiedere scusa, ma il suo cervello si bloccò. Questo blocco momentaneo del cervello fece molto bene a Juri che così evitò di pensare a Maria e soprattutto a Francesco. Tutta la sera i suoi pensieri tornarono a quando era piccolo e giocava a nascondino in campagna, quei pensieri riuscirono a renderlo allegro.
Quando andò a letto l’orologio faceva le due e Juri non riusciva a dormire: si rigirò nel letto per un’ora e poi si ricordò della sua mano... Questa volta, forse per la distanza dall’ultima, provò molto piacere.
Il mattino dopo si svegliò molto tardi e il suo primo pensiero fu Maria. Doveva chiederle scusa per il comportamento di ieri sera. Passò tutta la mattinata a cercar di rintracciarla, ma il telefonino era spento e a casa non c’era. Voleva per forza parlare con lei, sapeva che il suo comportamento non era stato bello e non voleva perdere Maria come amica, anche se il dolore provato ieri sera gli fecero cadere tutti i suoi dubbi sul sentimento che provava per la ragazza: AMORE!
Quando perse ogni speranza di rintracciarla nella mattinata, il citofono di casa sua suonò.
Chi è?” rispose Juri seccato.
Sono Maria
questa volta era veramente stupito, tutti si aspettava fuorché Maria.
Cosa vuoi?
Mangiamo insieme?
Sali, che preparo la pasta
Maria salì e mentre Juri cucinava si scambiarono poche parole di routine. Non c’era tensione tra i due, ma consapevolezza.
Consapevolezza che in questo pranzo si sarebbe chiarita la storia.
Dopo il caffè la situazione rimase di stallo, nessuno dei due voleva cominciare a parlare. Ma qualcosa doveva accadere, allora come per incanto cominciò Maria:
Sai, ieri mi sono arrabbiata molto con te.” Disse Maria decisa.
Sì, ti devo delle scuse…
No, aspetta fammi finire…

Ho capito la tua situazione, tu hai paura. Paura che questa storia rovini la nostra amicizia e questo ti ha fatto provare un sentimento di gelosia, ma ti dico di non preoccuparti, perché Francesco è un bravo ragazzo e ha una mentalità molto aperta. Lo sai che odio i ragazzi gelosi. E’ normale, Juri, non preoccuparti anche io in una situazione del genere sarei gelosa.
"Queste donne ti stupiscono", pensò Juri, “è proprio vero che non conosco l’altro sesso.” Maria era lì, sorridente che aspettava una sua risposta. Mentre Juri era lì pensieroso che non sapeva cosa dire. Decise di accontentare la ragazza che amava.
Hai ragione…” Queste due semplici parole provocarono in Maria una gioia irrefrenabile, che sorridente gli diede un bacio.
Ho già in mente tutto!” Disse euforica Maria.
Cosa?” Rispose Juri molto preoccupato.
Stasera ceniamo tutti e tre insieme!
Chi?” Rispose Juri ancora più preoccupato.
Io, tu e Francesco!” Gridò Maria.
Io, tu e Frances… Come?Juri voleva rispondere con un secco no, ma dalla sua bocca uscii solo uno stentato sì.
Come sempre Maria scomparì nella città e lo lasciò pieno di paure e di dubbi.
Venne la sera, e con la sera vennero Francesco e Maria. La cena in tre fu apparentemente simpatica, ma Juri non si divertì. Studiò per tutta la sera il pretendente al cuore della sua amata e quello che non poteva sopportare era che gli fece subito un’impressione di bravo ragazzo: simpatico, cordiale, bello... Forse in una situazione normale sarebbero diventati anche dei buoni amici, ma in questo momento provava solo rabbia nei confronti di Francesco, e ogni volta che si avvicinava a Maria voleva picchiarlo.
La serata che al termine poteva definirsi tranquilla fu annoverata nei suoi ricordi come qualcosa di spiacevole. Così quella sera, prima di andare a letto e prima di far scendere giù la mano, Juri decise di dimenticare Maria.
Nel periodo che seguì Juri cerco di vedere sempre meno Maria e di non pensare a lei, ma non ci riuscì. Anche perché la ragazza sembrava passare più tempo con lui che con Francesco. Juri cercò di diventare più scorbutico, ma non ci riuscì, perché quando ami una persona non vuoi vederla soffrire e Maria ad ogni suo atteggiamento scorbutico soffriva. Così dopo un estenuante tira e molla Juri si accorse di non riuscire ad allontanare Maria.

sabato 23 giugno 2007

Solstizio d'estate nella chiesa di San Leonardo di Siponto

Capolavoro dell'architettura romanico pugliese, l'abbazia di San Leonardo di Siponto, situata nel comune di Manfredonia era luogo di riposo e di ristoro dei pellegrini che si recavano verso la montagna del sole, in visita alla grotta dell'arcangelo.
Riprendo la descrizione trovata sul sito Garganoverde:
Al pellegrino che arrivava sul Monte Aquilone in cima alla salita di Santa Lucia, dopo aver attraversato la pianura arsa e deserta, le cupole di San Leonardo dovevano apparire come un'oasi di refrigerio.
Intorno a San Leonardo confluivano i pellegrini provenienti dalle regioni tirreniche i quali, attraversato il Vallo di Bovino e le sconfinate pianure del Tavoliere, giungevano alle radici del Gargano. Arrivavano anche quelli che, provenienti dalle regioni adriatiche, preferivano accostarsi al Gargano dalla parte di Siponto seguendo la strada pedemontana che da Civitate tagliava per la pianura lungo i contrafforti meridionali del promontorio.
Nient'altro giustifica l'esistenza di un complesso così imponente e bello al di fuori della strada che lo costeggia, percorsa da genti diverse provenienti dalle contrade più lontane, tutte dirette verso l'antro posto in cima al Monte Gargano dove alla fine del sec. V era apparso l'Arcangelo San Michele. Continua...

Ogni solstizio d'estate, verso mezzogiorno, in quest'abbazia avviene un interessantissimo fenomeno luminoso: dal foro gnomonico, situato nella cupola, un raggio di luce si proietta all'interno della chiesa, rendendo ancora più mistica questa antica abbazia garganica...
Due giorni fa, come tutti gli anni, numerosi devoti e curiosi vi si sono recati, per ammirare il fenomeno. Eccovi il video del solstizio di quest'anno:



Mi duole constatare che, come ogni anno, questo fenomeno è stato letteralmente snobbato dai media, che hanno preferito parlare del raduno di Stonehenge in Inghilterra (guarda il servizio sul TG1), che di ciò che è accaduto in casa nostra.
A questo punto la domanda è lecita, perchè raccontare avvenimenti che accadono a molti chilometri dal nostro paese e che non fanno parte della nostra cultura, che di celtico ha ben poco? (non me ne vogliano i signori leghisti) Perchè non parliamo anche delle bellezze del nostro maltrattato paese? Cosa hanno di più di noi oltre manica? I polsini?
Esterofili probabilmente... Coglioni sicuramente...

venerdì 22 giugno 2007

Quando le dichiarazioni diventano vignetta

Direttamente dall'Eco di Dionisio:

Dichiarazioni

Sulle prime pagine delle maggiori testate giornalistiche italiane:

MONTEZEMOLO: "I SINDACATI RAPPRESENTANO ANCHE I FANNULLONI"

Sul Diario di bordo (chia sventurate nasce afflitte more):

LUPO SORDO: "LA CONFINDUSTRIA RAPPRESENTA ANCHE GLI EVASORI"

giovedì 21 giugno 2007

Metti, una sera a cena


"Pronto!"
"Trattoria magnotantoespendouncazzo?"
"Vorrei prenotare un tavolo..."
"Due... due... Due persone... In uno ci potete mettere un paio di cuscini in più?"
"Sa, non voglio far fare brutta figura alla persona che è con me..."
"Me ne prenota anche uno per le sue guardie del corpo?"
"Mangiano solo riso in bianco..."
"Poi mi serve anche una saletta per le pattuglie dei carabinieri a seguito. Sa la figlia dell'appuntato ha fatto oggi la comunione..."
"Sì-sì,
ne vuole approfittare
..."
"Per il menù, lei cosa mi consiglia?"
"No, per carità! Niente pasta col sugo! La persona che è con me non può vedere il rosso..."
"Perché? Bo... Non so... Saranno sue fissazioni..."
"Meglio optare per un menù raffinato..."
"Lei cosa mi consiglia?"
"Salumi misti per antipasto... mmmh, dai va bene! Mi raccomando però, non metta la mortadella... La persona che è con me potrebbe tentare di delegittimarla..."
"Per primo? Abbiamo detto niente sugo... Lei cosa mi consiglia? ...mmmh... Pasta e fagioli? Sì, è l'ideale!"
"Aerofagia? No, io no... Il mio ospite? Vabbé per lui è lo stesso! Sa, non bisogna stare attenti a quello che gli esce dal culo! Meglio fare attenzione a ciò che gli esce dalla bocca!"
"Per secondo niente... Lui odia arrivare secondo..."
"Vini? Non so se mi conviene farlo bere... Potrebbe alzare il gomito e mettersi a cantare... Avete un pianoforte lì?"
"Si!!! Lasci perdere i vini e vada con l'acqua..."
"Poi il solito caffè, ammazzacaffè..."
"Le serve un nome per prenotare? Le do il suo o il mio?"
"Cosa s'intende con, poi chi paga?"
"Ha dato a me il compito di prenotare perché lui è impegnato... MA PAGA LUI!!!"

"Cosa doveva fare? Bo, non ho capito, ho sentito che doveva salire da qualcuno a chiedere delle cose anticipate... Ma non ho capito bene"

"NO, non si preoccupi... La persona che è con me sarà ben felice di pagare..."

"Non vorrebbe fare la fattura? Penso che non ci siano problemi... La persona che è con me è abituata ad evadere... Guardi, glielo avrebbe chiesto lui..."

"Ok, facciamo stasera alle nove?"

"Vada per le nove!"

"Un'ultima cortesia... Possono entrare i cani nel locale?"

"No?"

"Non si può fare uno strappo alle regole?"

"Niente..."

"Va bene grazie, ci vediamo stasera..."



"Pronto, Emilio?"
"Per quel fatto lì, non c'e niente da fare... Devi rimanere a casa..."
"Dai non fare così!"
"Mi faccio mettere nella carta argentata gli avanzi..."


Se lo zio Silvio vuole il mio aiuto, meglio discuterne a cena no?

Juri (16^a parte)

LA NASCITA DI UN’AMICIZIA.

Tornato a casa Juri pensò a quanto fossero strane le donne... "Prima mi cerca", pensava "e poi mi dice che io sono un amico..."
Il suo rancore era grande, doveva farsene una ragione: lui non sarebbe mai stato l'uomo della sua vita. A questo punto, il nostro eroe, si trovava davanti a un bivio: continuare il rapporto di amicizia e tenersi per se il suo amore negato, o non frequentarla più per cercare di dimenticarla.
Juri scelse la seconda strada ma, dopo tre giorni, Maria lo chiamò al telefono ed arrabbiatissima lo costrinse ad un incontro pomeridiano. I tentativi di difendersi di Juri e di stroncare una volta per tutte questo strano rapporto, furono vani: Maria aveva vinto.
Il fallimento della strada scelta da Juri, a me che vi racconto questa storia, sembrava palese, ma lui interpretò la conversazione telefonica con Maria, come una passo per conquistare il cuore della ragazza: “Maria mi ha chiamato”, pensava Juri, “vuol dire che un po’ ci tiene a me e che non posso staccare i fili con lei.
Dopo quell'incontro pomeridiano, tra i due ragazzi, nacque un rapporto di amicizia che non aveva uguali, sembravano due innamorati (almeno era quello che sperava Juri), i loro incontri pomeridiani, diventarono usuali e per entrambi la loro amicizia si trasformò in droga e questo a Juri bastava...
Non pensò più ai suoi progetti futuri ed alla vita di coppia, sembrava che a lui la presenza di questa amica gli bastasse.

martedì 19 giugno 2007

Ufficializzazione della stagione caliente



Io giro spesso in città per lavoro, ed alcuni strani avvenimenti mi hanno fatto concludere che è ufficialmente arrivato il caldo:
  • Giorni fa visitai la redazione dell'Eco di Dionisio, dove mi accolsero il Direttore e il vice-direttore in mutande, mostrandomi tutta la loro villosità, quando chiesi spiegazioni ai due illustri redattori, la risposta di Albe, fu: "è usuale girare in questa redazione in mutande! Perché ti stupisci..." E nel sentire questa frase ebbi un po' di refrigerio.
  • Stamane nei miei giri per la famosa azienda di carte di credito, sono passato dalla piscina comunale... Un sentimento di gelosia ha pervaso la mia mente.
  • Sto battendo a piedi il quartiere artigianale con indumenti eleganti, sono sempre alla ricerca di un albero, ma al massimo trovo operai intenti a bere birra e mangiare pane e mortadella.
  • Un cane, incontrato nel quartiere artigianale, mi ha chiesto di essere tosato, ma io non avevo niente per tosarlo, quindi mi ha portato un po' di alcol e dei fiammiferi e ha detto di provare a bruciare il pelo.
  • Nel quartiere artigianale, che sembrava il Sahara, ho incontrato una vecchietta preoccupata del passaggio di una pattuglia di vigili urbani... "Scusi, bel figliolo...", mi fa, "E' successo qualcosa in Via San Leonardo? Ho visto passare i vigili..." - "Non si preoccupi signora, lì c'è uno che vende i cocomeri" le risposi.
  • Il mio nuovo coinquilino, proprio l'altro giorno, vedendomi uscire in camicia e pantalone elegante mi disse: "ma riesci a non sudare a chiazze?" Gli risposi: "fino ad ora tutto bene"... Stamane la mia camicia sembrava uscita dal set: la carica dei 101...
  • Negli autobus che mi portano ai posto dove devo andare, mi capita di incontrare bimbi obesi che sembrano maritozzi alla crema e che mangiano gelati talmente grandi da sembrare dei bimbi obesi...
  • Non si vedono controllori in giro... Mica so scemi quelli...
  • Gli autisti degli autobus hanno deciso di andare in vacanza al polo nord e quindi fanno prove di resistenza a freddo, abbassando l'aria condizionata a livelli polari... Proprio l'altro giorno ho incontrato una vecchiette che poiché doveva andare da un capolinea all'altro, cominciò a costruirsi un igloo.
  • La mia ragazza sta benissimo, non si è neanche lamentata del pranzo ultra-proteico preparato in suo onore domenica... Come la odio! Il caldo non le fa niente!
  • Il frigo è pieno d'acqua.... A casa abbiamo deciso di annegare le pietanze...
  • Nonostante la crisi, i centri commerciali e i supermercati sono pieni di gente...
  • I miei piedi, dopo una giornata a camminare sotto il sole, hanno preso il tipico odore di formaggio stagionato.
  • Mia madre mi chiama e dice che fa caldo.
  • Mia madre mi chiama e mi chiede: "ma lì fa caldo?"
  • Mia madre mi chiama e mi dice: "madonn' quant' fa call"
  • La notte mi affaccio e vedo le colline parmigiane e mi sembra di sentire il Tirreno... Poi mi accorgo che il vicino è andato in bagno.
  • La Pilotta è talmente piena di studenti fuori sede che si fanno le canne, che il tipo del bar di fronte ride sempre di gusto...
  • La gente compra i cocomeri nonostante i prezzi da rapina (1,50 euri al Kilo!!!!);
  • Ho visto il nuovo sindaco passeggiare in Pilotta con il suo cane... Forse pensa che ci sia un terzo turno...
  • Ho visto il nuovo sindaco durante la festa del quartiere Pablo... Per me è proprio convinto che ci sia sto terzo turno...
La stagione caliente è iniziate e quello che più mi preoccupa, è che manca più di un mese al contatto con l'acqua del mare... Sono certo: Squaglierò prima....

lunedì 18 giugno 2007

NO ALLA PEDOFILIA !!! Continuamo a combattere lo schifo




Raccolto dal Giardino segreto

Don Fortunato Di Noto, il sacerdote siciliano impegnato nella lotta contro i pedofili denuncia: “Sembra una lotta contro i mulini a vento. E’ purtroppo di nuovo accessibile il portale del ‘Boy Love Day’ da tutti i server italiani, grazie ad un nuovo indirizzo già indicizzato su tutti i siti pedofili del mondo”. La scoperta è stata fatta dalla Associazione Meter di don Fortunato Di Noto, che ha subito denunciato alla Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania e Roma l’accaduto.
Il sito Boy Love Day, che pubblicizza e promuove l’orgoglio pedofilo nel mondo, è purtroppo indicizzato da tutti i siti pedofili, in particolare da quelli in Svizzera, nel Principato di Liechtenstein, dove la Polizia Postale italiana non può intervenire per problemi di extraterritorialità.
Spiega don Noti: “Siamo più che certi che la comunità omosessuale è contro la Giornata dell’Orgoglio pedofilo, così come ha dichiarato e firmato Grillini. Chiediamo di alzare il livello di protesta, non solo dall’Italia, ma dal resto dell’Europa e dal mondo intero. La Giornata dell’Orgoglio Pedofilo non è una manifestazione per la libertà di pensiero, ma il tentativo da parte delle lobby pedofile di far passare un comportamento illecito e di reato: i bambini non appartengono ai pedofili e alla loro mentalità perversa e malata.” E Maurizio Masciopinto, direttore della divisione investigativa della Polizia Postale e delle Comunicazioni - che aveva già portato all’oscuramento in Italia del sito Ibnd.net - spiega l’attuale situazione: “La situazione è estremamente delicata: non dimentichiamoci che questi sono siti border line, cioè al limite della pedofilia e della pedopornografia, per cui si sollevano problemi legati alla privacy, molto sentiti in Germania. Ciò non toglie che la collaborazione con la polizia tedesca ci abbia portato a mettere in atto la non raggiungibilità dall’Italia del sito in questione agendo però, come consente il decreto Gentiloni, attraverso i provider. Per quanto riguarda il sito in italiano che, grazie alla domiciliazione nel principato del Liechtenstein, continua a fare propaganda indisturbato e per il quale è competente la polizia svizzera, si sta lavorando alacremente e prestissimo verrà oscurato. Non bisogna dimenticare comunque che è la prima volta che operiamo con una struttura tecnica complessa come questa e i risultati raggiunti fin qui sono dunque ottimi, anche grazie alle possibilità offerte dalla nuova normativa”.

Non abbassiamo la guardia!

Ed eccovi un link che fa chiarezza sulla giornata dell'orgoglio pedofilo: Attenti al Boy Love Day / Love Boy Day

domenica 17 giugno 2007

Juri (15^a parte)

INCREDULO.

Il pomeriggio Juri si preparò per l’incontro con Maria, era ancora incredulo per la telefonata della mattinata e aveva deciso di essere forte e non mostrare subito i suoi sentimenti ma, cosa più importante, era deciso di capire, una volta per tutte, le intenzioni della ragazza.
Juri, prima dell’incontro, come era solito fare, rimase molto tempo davanti allo specchio a trovare nel suo volto un’espressione di sicurezza ma non la vedeva. Vedeva rabbia, gioia, paura ma la sicurezza non c'era... Probabilmente questa nel suo volto scavato non era mai apparsa.
Nel pomeriggio, Juri raggiunse il parco e si mise ad aspettare seduto su una panchina l’arrivo di Maria. Alle persone che lo vedevano dava un’impressione di “cane bastonato”, ma quando dal nulla apparì il volto gioioso della ragazza, il suo aspetto si trasformò e da "cane bastonato", si trasformò nell'uomo più felice della terra.
Ciao”, disse Maria sorridente.
Ciao”, rispose Juri con tono sommesso, sembrava che non volesse fargli vedere che era contento del suo arrivo.
Allora? Non mi dici niente?
Non so, cosa dovrei dirti?
Cosa hai fatto questi giorni?”, Maria sembrava sicura.
Solite cose: lavorato, visto TV…”, si era dimenticato di dire: “ho disperato”; “ho lasciato libera la mano”.
Tu sei strano…” disse Maria, con sicurezza.
Io?”, tutta l’incredulità di Juri sfociavano in quel solo pronome con due lettere.
Tu, che al corso fai finta di non vedermi e poi scappi via e non chiami più!
No, aspetta. Questo è quello che hai fatto tu!”, Juri era ancora più incredulo.
Io so solo che tu appena hai sentito il nome di Antonio sei diventato strano.” Nel sentire ancora il nome di questo ragazzo, Juri, ebbe la sensazione di un coltello che gli si conficca nel petto.
Io strano?”, era incredulo, “ma se tu senza farmi parlare mi hai subito attaccato!” Juri, stranamente, prese coraggio.
E…”, troppo poco per una frase.
Come E?”, Juri non capiva più niente “continua…
E che ti credevo diverso...
Eccolo il fulmine a ciel sereno, quello che ti becca in testa e ti lascia lì da solo senza sapere cosa ti sia successo! Diverso? Cosa voleva dire con diverso? Perché diverso? Cosa cerca in me? Questi erano i pensieri che attanagliavano il nostro “eroe”.
Pensavo che tu fossi un ragazzo con cui si poteva parlare...”, continuò Maria “uno che mi capiva...”, colpo di grazia: “un buon amico...”
Ecco la risposta che Juri cercava, per Maria, il loro rapporto, era solo amicizia. Questo in lui provocò delusione. Maria lo considerava solo una persona speciale con cui potersi confidare e non una persona con cui poteva condividere tutta la vita. La sua speranza d’amore era finita lì, morta sotto il muro dell’amicizia. Così Juri abbracciò Maria, le diede un bacio sulla guancia e le chiese scusa.




venerdì 15 giugno 2007

Munich

Oggi nel blog gemello del Diario di Bordo, l'Eco di Dionisio, Albe ha concluso di raccontare la sua bellissima storia ambientata a Monaco, con un risvolto finale che io, francamente, non mi aspettavo.
Munich è un racconto molto bello che si legge con piacere ed oltre che dalla storia verrete cullati dallo stile di scrittura, molto bello e dettagliato a raccontare i luoghi e i personaggi, vi sembrerà di stare affacciati alla porta-finestra assieme ad Anthony McDavies che ricorda la sua Sylvie...
Anthony McDavies è un trentacinquenne irlandese che fa ritorno a Monaco Di Baviera dopo molto tempo. Preso alloggio in un elegante hotel situato a Marienplatz, in pieno centro cittadino, si pone ad osservare dalla porta-finestra a vetri della sua camera le persone che passano per la piazza. Apatico e melanconico, l'uomo non è tornato in Germania per una ragione propriamente turistica. Qualcosa lo attanaglia, facendolo sentire oppresso, vuoto e senza alcuna gioia: è il ricordo di Sylvie Lachmann, giovane e talentuosa fotografa conosciuta anni prima in una galleria d'arte di Karlsplatz, durante l'inaugurazione della sua Personale, e di cui Anthony si era subito invaghito. L'irlandese lascia così che la memoria lo conduca indietro, a quel primo incontro con la donna.
Se questo piccolo sunto vi ha intrigato, andate sull'Eco di Dionisio alla sezione letteratura e leggete l'intera storia.

P.s. Purtroppo windows spaces live, non accetta commenti da gente non registrata, quindi per qualsiasi insulto o complimento rivolgetevi al Diario di bordo.

mercoledì 13 giugno 2007

Introduzione ai diari di bordo

Oggi voglio parlarvi del Diario di bordo. Voi a questo punto mi direte, ma il Diario di bordo non è il tuo blog? Certo che lo è, ma prima della scoperta dei pensieri su rete, c'era un altro diario di bordo...
Ma partiamo dall'inizio...
In antichità il Diario di bordo era un documento che, il capitano di vascello, redigeva durante la navigata e dove annottava ciò che era accaduto sulla nave... Attualmente non so se nelle navi ci sia ancora l'usanza di stilare un diario di bordo, visto il notevole passo in avanti fatto dalle comunicazioni, ma mi piace pensare che ogni capitano di vascello, si chiuda a tarda ora nelle sue stanze e rediga questo documento, così come faccio io con questo spazio web, dove navigo nei mari mossi della mia strana ma, fortunatamente, movimentata esistenza.
Come dicevo poc'anzi, prima dello spazio web esisteva un altro diario di bordo, scritto su fazzoletti di carta e a matita! Era l'anno 2000, mi dilettavo al secondo anno di università e abitavo in un alloggio per studenti dentro la facoltà di economia, l'estate iniziava ad opprimerci con la sua afa ed io con altri miei amici cominciavo a preparare gli esami della sessione estiva... In quel tempo si era creato uno strano gruppetto di studio, eravamo cinque e amavamo studiare di notte. Eravamo soliti metterci in una grande sala studio della facoltà di economia che combaciava col nostro alloggio e al tavolo grande, in fondo la sala solitamente ci mettevamo io (il compilatore del diario di bordo) e il nostro capitano: il mio amico Ch. C'erano con noi altre due ragazze che, forse più serie di noi, preferivano studiare lontano da noi per non avere distrazioni e, infine, c'era R.: un fantasma! Avvertivamo la sua presenza, ma lui era abile al nascondersi agli occhi dei suoi libri. Così, una notte, dopo aver visto in sala TV una puntata di Star Trek, mi venne l'ispirazione del Diario di bordo e cominciai a scrivere uno strano resoconto dei nostri studi su un fazzoletto di carta. Dal primo, poi, nacquero altri e queste serie di fazzoletti sono stati conservati dal mio amico Ch, con gelosia, dentro un raccoglitore di fogli a busta.
Questi fazzoletti di carta sono in suo possesso da sette anni ed hanno passato indenne tutti i suoi traslochi, ora me li ha prestati e così, ho deciso di pubblicarli nel mio nuovo diario di bordo.
Per i lettori che non facevamo parte del gruppo, qualche riferimento non potrebbe essere chiaro, io cercherò di mettere alcuni commenti, ma voi prendete questi brevi resoconti, come un qualcosa di goliardico fatto da me quando ero giovane. Buon divertimento.

P. s. E' inutile aggiungere che il blog ha preso il suo nome dai fazzoletti...

DIARIO DI BORDO!

Anno solare 2000,
Mi trovo in un luogo di perdizione denominato, dagli abitanti di questo pianeta: "Sala studio". La strada verso la perfezione (1) è ancora lunga, ma più vicina è quella verso la perversione.
Il comandante Ch dirige tutto dal suo tavolo di controllo. Quando dirige le operazioni sembra che si stia facendo una sigaretta (2)...
Lui non era la persona adatta a questa missione: troppo importante. Ma Ch uomo d'azione, decise di intraprendere questa missione, invece che cullarsi nella sua già nota fama.
Nella sala oltre a a due extraterrestri (3), ci sono le bellezze straniere (4). Guardare e non toccare è il loro motto, noi le guardiamo e ci tocchiamo.
Nella sala veleggia lo spirito di R.: l'intrepido studente. Un uomo a cui la vita ha dato tutto e tolto tutto nello stesso momento; un uomo sfuggente come una pantera; un uomo che non appena varca la soglia della sala studio si trasforma in un fantasma.
Giù, in sala macchine (5), ci sono S. e A.: due donne bellissime secondo i parametri di bellezza del pianeta Andromeda, addirittura due angeli secondo gli abitanti del pianeta Gamma (al momento non sono pervenuti i parametri di bellezza terrestri); due donne che, insieme, sono il terrore gli uomini: una perennemente nera (6), l'altra è l'autrice di alcune frasi storiche, che hanno reso la terra un luogo più vivibile (7). Le due donne più importanti dell'universo, dopo Cicicolina!
Io sto qui a vedere i mie panorami spaziali, belli ma monotoni, scuri ma lucenti...

12 - 06 - 2000
Ore 1.55

(1) La perfezione era intesa come il 30 e lode
(2) Ch fumava tabacco
(3) Due persone esterne all'alloggio per studenti
(4) Due ragazze albanesi, molte belle
(5) Quella sera, per caso, avevamo a disposizione anche una sala studio della facoltà di economia nel piano inferiore
(6) A. è anche detta calimero
(7) Le uscite di S. vengono usate da noi per intrattenere parenti e amici

lunedì 11 giugno 2007

Juri (14^a parte)

ADDIO ALL’ORGOGLIO.

Forse il connubio tra insoddisfazione ed il suo rituale propiziatorio al sonno lo portarono alla sua decisione: chiedere a Maria cosa fosse successo e perché non si faceva più sentire. Questo per Juri voleva dire tanto e, soprattutto, voleva dire rinunciare al suo orgoglio, forse l’unica cosa che apprezzava veramente di se. La mattina dopo si svegliò presto, aveva dormito solo un paio d’ore e questo lo aveva stordto. Ci pensò più di una volta prima di alzare la cornetta e formare il numero di Maria, ma la preoccupazione di rimanere senza una donna fu più forte del suo orgoglio. Così Juri chiamò.
Pronto”, rispose una voce femminile mezz’addormentata dall’altra parte della cornetta.
Maria?”, poco originale direste voi, ma a Juri che, come al solito, si era preparato un discorso solo questo venne in mente.
Chi è che parla?
Sono Juri…
Juri!?”, Maria sembrava molto stupita nel sentire la sua voce. “Come mai chiami?
No… è che volevo parlarti…
Ah! Finalmente! Sembravi morto.
Come?
Come!?”, Maria era incredula, “è da lunedì sera che non ti fai sentire, non so cosa dovevo pensare.”
Come?”, il cervello di Juri era bloccato.
Ancora come! Non ti fai vedere a lezione, non chiami. Ho pensato che ti eri arrabbiato con me, ho passato questi giorni a pensare a cosa ho fatto di male.
No… è che credevo che lunedì ti fossi arrabbiata tu con me.
Ma lo sai che io sono lunatica, ma adesso come stai? Tutto bene?
Sì –sì.
Ci vediamo oggi pomeriggio?
Va bè, vieni tu?
Sì vengo io.
Da questa conversazione telefonica uscì un solo vincitore: Maria. Juri era sicuro che Maria stava mentendo, ma questo a lui non interessava. A lui interessava solo riavere le possibilità di conquistare la ragazza e vivere finalmente la sua vita felice. Ormai aveva abbandonato il suo orgoglio.

domenica 10 giugno 2007

Denuncia

Vi segnalo una mia denuncia sul blog: LE 7 MERAVIGLIE DELl'imMONDO. Dove parlo della brutta situazione in cui versa la Grava di San Leonardo nel Gargano.


A proposito della fiaccolata contro la giornata mondiale dell'orgoglio pedofilo

Per quanto riguarda il post precedente, vi segnalo il sito: Contro la pedofilia, dove verrà organizzata una fiaccolata virtuale, per permettere a tutte le persone che non potranno essere a Palermo di dire la loro contro la pedofilia e la giornata mondiale dell'orgoglio pedofilo.

sabato 9 giugno 2007

No alla pedofilia

Copiato pari pari da il giardino segreto


Associazione per la mobilitazione sociale

Aboliamo la giornata dell'Orgoglio Pedofilo


23 giugno, Giornata Mondiale dell'Orgoglio Pedofilo

Sì, avete letto bene, il 23 giugno si terrà la giornata Mondiale dell'orgoglio Pedofilo; tutti i pedofili del mondo accenderanno una candela azzurra. Un gesto simbolico per ricordare i pedofili incarcerati perché - come dicono loro - "vittime delle discriminazioni, delle leggi ingiustamente restrittive per ribadire l'amore che proviamo per i bambini" (boyloveday international). Queste persone (se è giusto indicarle così) hanno pure un loro sito e non è un sito illegale, non contiene pornografia, anzi questi signori si impegnano a convincere i loro lettori di agire nel bene, di volersi differenziare dai criminali, da chi commette atti violenti, da chi costringe i bambini, i ragazzi, dicendo che loro li amano.

Interessante la galleria di immagini, dove anche Babbo Natale viene mostrato al pari di un pedofilo, dove addirittura viene mostrato un fin troppo amorevole prete in compagnia di un ragazzino: si evince un chiaro desiderio di far apparire assolutamente normale e non come perversione sessuale, ad esempio, partecipare ad un'orgia, portare avanti un rapporto tra un adulto e un minorenne.

Non è una novità: sono 8 anni che questa giornata esiste
, che questo sito è on line, nell'indifferenza di tutti gli organismi internazionali.
E' stato richiesto anche l'intervento dell'ONU, ma tutto è rimasto così com'è.
Ora è partita una petizione, sono state scritte TRE pagine su questa giornata, nelle quali la polizia postale spiega perché non si può chiudere il sito.

http://www.epolisroma.it

Questa è la prima risposta a questa giornata:

Una fiaccolata a Palermo contro la pedofilia

L’Associazione per la Mobilitazione Sociale di Palermo, chiede che vengano oscurati tutti i siti web che in qualche modo danno voce e spazio alla pedofilia. Le istituzioni prendano una ferma posizione considerando reato anche la solo promozione on line di questo turpe mercato.

Un fermo “No” contro la “Giornata Internazionale dell’orgoglio pedofilo”.

Proviamoci, facciamo una catena di blogger, se credete che possiamo urlare un NO anche noi, prendete questo post, copiatelo sui vostri blog e siti, inviatelo per e-mail a conoscenti e amici, fatelo girare tra i blogger.

Uniamo le nostre forze per qualcosa di positivo.

Fate firmare la petizione che sarà presentata all'UNICEF e all'On. Frattini.

nome e cognome tramite sms 3391819641

oppure

nome e cognome tramite mail italia@epolis.sm


Copia e diffondi.

giovedì 7 giugno 2007

Toti e tata

Con la nuova connessione ADSL ultra veloce, ho la possibilità di proporvi qualche video, direttamente preso da Youtube... Così ecco a voi: Toti & tata!
Ma chi sono questi due? A un pugliese non bisogna spiegare chi sono, quindi la mia spiegazione sarà solo per i miei milioni di lettori non pugliesi.
Toti & Tata, al secolo Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, sono due bravissimi attori, che all'inizio della loro carriera lavoravano in coppia su reti televisive pugliesi, bellissime sono le loro trasmissioni su Telenorba e Teledue: Mazza e panella (dove macchiettavano la televendita), Tele Durazzo (Il primo show italo-albanese, fatto qualche tempo dopo il primo grande sbarco degli albanesi a Bari), il polpo (con la partecipazione del grande Gianni Ciardo), Extra TV, Zero a zero, e tante e tante altre...
Io sono cresciuto con le loro trasmissioni e penso che il mio senso dell'umorismo gli deve qualcosa. Ricordo che a scuola, ogni giorno rifacevamo le loro gag e non c'era persona a San Giovanni che non lo vedeva. Poi, qualche anno dopo, andando all'università fuori e conoscendo altri studenti pugliesi mi accorsi che questo era lo stesso per tutti da Foggia a Lecce!
Così ho deciso di farvi partecipe di alcuni pezzi della mia adolescenza...
Iniziamo con un bel video musicale del mitico Piero Scarmacio (rifaceva i grandi pezzi internazionali in italiano, seguendo uno stile dei cantanti neo-melodici napoletani e della gente del porto di Bari), eccolo cimentarsi in una canzone dei Police: messenge in a bottle:



Per tutti i bambini, cosa si può fare con la lettera A:



Un po' di poesia:



La parodia dei fratelli Matarrese, alle prese con Punta Perotti:



Piero Scamarcio legge il suo libro, Scritti Cozzali. Qui racconta la sua collaborazione con i Beatles:



E per chiudere: consigli per gli acquisti:



I video durano un po', quindi rilassatevi e buon divertimento!

mercoledì 6 giugno 2007

Juri (13^a parte)

GELOSIA

Juri come ogni giovedì andò al corso, ma questa volta riponeva in se molta più tensione del solito... Probabilmente lì avrebbe rivisto Maria e non sapeva che comportamento lei avrebbe tenuto nei suoi confronti. Dopo tutto erano tre giorni che non si parlavano, su cinque che si conoscevano, voleva dire più del cinquanta per cento... Tanto? Dipende dai punti di vista, noi ne abbiamo solo uno: quello di un ometto timido che in due giorni si era avvicinato ad una ragazza come non aveva fatto mai in ventisette anni.
Quel giorno Maria andò al corso e Juri la vide quasi subito. Cercò subito di avvicinarsi e di incrociare il suo sguardo, ma quando questi si incrociarono, Maria lo salutò molto freddamente, Juri si fermò un paio di secondi, come per cercare qualcosa, ma lei non fece caso a questo e continuò a parlare con un altro ragazza del corso. Questo comportamento fece imbestialire Juri che si sedette al suo solito posto in prima fila. Riponeva in se un nervosismo e una rabbia che non riuscivano a farlo stare fermo nel suo regno in prima fila, voleva girarsi e vedere cosa stava facendo Maria, voleva parlarle e dirle che vicino a lei si sentiva l'uomo più fortunato dell'universo, ma come al solito, il suo orgoglio glielo impediva, non voleva darle questa soddisfazione.
Quando il professore entrò in aula, Juri capì subito che non sarebbe riuscito a seguire la lezione, quindi si alzò e, con molta calma e senza girarsi verso Maria, se ne andò. Il suo sguardo negato alla ragazza lo fecero inorgogliosire. Fuori dall'aula cominciò a camminare a passo spedito, ripetendo più volte e a denti stretti la solita frase: “Questa è la gelosia”.
Nei giorni a seguire Juri si barricò in casa, non voleva vedere nessuno. Gli amici si preoccupavano molto del suo stato psichico, ma lui si negava anche a loro. La nonna ogni volta che telefonava sentiva che il nipote era strano, ma lui riuscii ad ingannare anche lei. Ogni notte era uguale alle altre: pensava solo a lei, ma tutti i sentimenti che era riuscito a provare in quei giorni si trasformarono solo in rabbia. Rabbia per la vita, rabbia per le persone che lo hanno messo al mondo, rabbia per gli amici, rabbia per le donne. Juri era tornato ad essere l’uomo più sfigato della terra... Più di una volta in quelle notti insonni fece scendere la mano e più di una volta questo non servì a farlo addormentare. Juri provava una grande insoddisfazione per come era andata a finire quell'amore mai iniziato.


martedì 5 giugno 2007

Diario di bordo da casa nuova

Attenzione! La foto non potrebbe corrispondere alla realtà.

Dopo un mese e mezzo di ricerca e quattro giorni di trasloco, finalmente ho cambiato casa! Non ce la facevo più, avevo l'incombenza di lasciare la casa vecchia, i lavori che mi martellavano e gli amici che chiamavano ed io che piano a piano impazzivo.... La mia voglia di scrivere in questi giorni, poteva scemare, ma io più sono sotto stress e più lavoro di fantasia... Sono stati dei giorni terribili: sveglia alle 8.00, lavoro fino alle 6,30, un salto su informagiovani a prendere i numeri di telefono della gente che affittava stanze, chiamate a manetta e visite a case belle e improponibili e catapecchie da far schifo... Ritorno a casa alle 9,00, cena veloce o al max comprata fuori e via a immettere i report delle mia visite nel computer e preparami la giornata per l'indomani! Arrivava il venerdì... Riposo? macché! Ricominciava il lavoro notturno... Stress all'ennesima potenza!
Quando la mia dolce metà mi vide, dopo qualche settimana, cercò di rimettermi nei binari giusti, mi pulii casa, fece le lavatrici arretrate e mi consolò. Ma lei dopo due giorni ripartii ed io ritornai più incasinato di prima, annotavo i numeri delle case in bigliettini volanti che sistematicamente perdevo nel casino della mia vecchia casa... Non riuscivo a tenere le redini della mia vita
Ma poi un giorno, dopo che stavo completamente impazzendo, ecco che mi cade dal cielo, così per caso, un giorno libero... Ne approfittai e mi diressi il pomeriggio su informagiovani, trovai pochi numeri, e riuscii a beccare solo due appuntamenti...
Il destino (o il postino, non so) volle che in uno di questi appuntamenti, finalmente, dopo tanto cercare trovai ciò che è diventata la mia nuova e umile dimora, per i prossimi, non so quanti, mesi...
Siamo tre in casa e abbiamo una velocissima connessione adsl, che io intento sfruttare fino al midollo osseo... La casa si trova in una zona bellissima di Parma, dove, qualche metro più in là è possibile addentrarsi in mezzo alla campagna (già pregusto pomeriggi in bicicletta ad esplorare la bassa), ma il bello di questa casa (oltre la spudorata economicità) è che non è neanche troppo periferica... 10/20 minuti a piedi dal centro... Che culo...
Da oggi e non so per quanto tempo i bollettini di questa mia blog disordinato e assurdo (un po' come la mia vita) arriveranno da questa bellissima e verde zona della città ducale, invece che dal semaforo trafficato e inquinato dell'altra casa. Sono stremato ma felice... Il trasloco mi ha provato...

lunedì 4 giugno 2007

Gli italiani hanno scelto Veronica e la carta di credito

Sfogliando le pagine del Diario di bordo, mi sono accorto che tempo addietro avevo fatto una bella ricerca di mercato, e che quindi vi sono debitore dei risultati. Così, dopo aver constato che il campione votante è abbastanza numeroso per avere un quadro della situazione (l'Italia intera si è mobilitata per la mia ricerca di mercato), dichiaro chiuso il sondaggio (così mi tolgo una cosa in più da traslocare).
Partiamo dall'inizio. In data 16 maggio, la mia mente politica, aveva partorito una proposta per risolvere l'annoso problema del conflitto d'interessi. Proponevo in quel post, che i beni di Berlusconi, o di qualsiasi industriale che voglia candidarsi alla presidenza del consiglio, dovevano essere ridistribuiti al popolo italiano, tramite un'agenzia gestita da me. Da questa proposta, seria e ponderata, in data 20 maggio, è nata la ricerca di mercato: cosa chiederesti a Lupo sordo del patrimonio di Berlusconi?
Prima di comunicare i risultati, dovrei fare una precisazione: il bene Barbara Berlusconi, non è in lizza in quelli da attribuire, perché servirà a me come segretaria particolare, interinale, sottopagata e a progetto. Quindi lasciatela perdere...
Ma ecco i risultati:
  1. Il 20% dei votanti ha scelto Veronica Berlusconi (si vede che ad oggi non si trova ancora una buona badante) e la carta di credito del Cavaliere (molto utile per natale);
  2. Il 13% ha scelto i conti segreti alle Cayman (penso che la possibilità di una vacanza in quel posto alletti gli italiani) e Pier Silvio (contenti voi...);
  3. Il 7% si è concentrato su più beni, scegliendo il torneo Berlusconi (è proprio vero, il calcetto è lo sport nazionale), Galliani (questo è stato sicuramente scelto dai votanti siculi, per continuare la loro tradizione dei pupi), l'olio d'oliva di sua produzione (cercano, forse un contatto col divino), il fratello Paolo (la Estrada ha ancora il suo fascino) e Pirlo (al giorno d'oggi è molto difficile trovare un buon geometra);
  4. Poco successo hanno avuto, riscuotendo una percentuale dello 0%, la donna delle pulizie (zozzoni!), l'elicottero (forse gli italiani non hanno capito che in questo bene era compreso anche il pilota), la cucina (si vede che RAI tre prende ovunque) e i capelli (gli italiani non hanno il senso degli affari, perché, considerando che questo è il bene più prezioso di Berlusconi, si poteva chiedere un laudo riscatto).
A questo punto mi metterò a lavoro per soddisfare tutte le vostre richieste, e se uno rimane insoddisfatto... Bé cazzi vostri!

domenica 3 giugno 2007

Juri (12^a parte)

UN IMPREVISTO CHIAMATO ANTONIO.

In TV davano un programma abbastanza noioso che fece addormentare Juri sul divano. Ma il suo sonno fu interrotto dal rumore del campanello. Quando andò a rispondere fu veramente sorpreso di sentire la voce di Maria che gli chiedeva se poteva salire.
Nell’ingresso Maria scoppiò in lacrime e lo abbracciò.
Cosa è successo?”, chiese preoccupato Juri.
No, niente”, rispose Maria tra i singhiozzi, scusami, non sapevo dove andare e allora sono venuta qua.
Sì, va , ma che ti è successo, nessuno piange così invano.
Ho visto un film…
Non dire stronzate!”, Juri cominciò ad arrabbiarsi, ma questo fece piangere di più Maria, quindi dovette convergere su delle parole amichevoli: “Dai, lo sai che di me ti puoi fidare.
Antonio…”, sussurrò Maria.
Chi è questo Antonio?”, era scosso nel sentire un nome maschile, tutti i progetti che si era fatto stavano crollando.
Oggi sono uscito con lui e mi ha chiesto di metterci assieme, ma io gli ho detto no, e così ha cominciato ad urlare ed a inveire contro di me dicendomi che ero una troia.
Ti ha proprio offeso, e tu non hai reagito!? Hai solo pianto?”, ma Juri fece uno sbaglio.
No!”, gridò Maria, “Io ho pianto perché ci tengo a lui!
Gli occhi di Juri divennero dubbiosi, ma come si può essere affezionati ad un essere che ti offende in quel modo? Non riusciva a capire il comportamento di quella ragazza che fin dal giorno prima gli era sembrata la sua donna ideale.
Maria sembrava incredula: “Credevo che tu mi capissi” e scappò via, Juri la inseguì, ma era troppo tardi, Maria era scomparsa nei fumi della città.
Adesso Juri aveva di che pensare. Chi era questo Antonio? Come mai Maria si era comportata così? Ma, soprattutto, cosa voleva Maria da lui? Questi pensieri si conficcarono come uno spillo nel suo cervello e decise di mettersi a letto. Ma i troppi pensieri non riuscirono a farlo addormentare, così verso le tre di notte, esasperato fece scendere giù la mano.
Il mattino dopo, forse per via della nottataccia, Juri era ancora frastornato, non riusciva a capire il perché del comportamento di Maria e, cosa ancora più preoccupante, in lui nacque la certezza che non riusciva ad ascoltare le donne e che se avesse perso lei, non ci sarebbe stata altra donna per lui.
Juri si creò il suo bivio: chiamare Maria per così dimostrare la sua vicinanza o essere coerente con se stesso e far vincere il suo orgoglio. Decise la seconda strada e l’avrebbe seguita senza scrupoli se non ci fosse stato di mezzo il corso d’inglese.

venerdì 1 giugno 2007

Foto del mese - Giugno 2007


Questa foto l'ho rubata al blog il manfredoniano ed è stata scattata da Gianni Di Bari: ritrae uno stormo di cicogne che passa nei pressi della chiesa di San Leonardo sul Gargano, in una zona comunemente chiamata pedegarganica.
E' un luogo questo che conosco a memoria, la mia famiglia ha in quella zona i propri poderi, coltiviamo grano, ulivi e mandorli per lo più...
Vedere quelle zone mi fa tornare in mente la mia infanzia. Sono nato in una famiglia di agricoltori, i miei nonni sono stati agricoltori, così come mio padre...
Ricordo il sole, i grandi campi di grano che si estendevano a vista d'occhio, il mare, qualche chilometri più in là, ed un lato dell'orizzonte occupato dalla Montagna del sole, immensa se si metteva a confronto alla pianura che dominava gli altri tre lati...
Ricordo la speranza di una buon raccolto, mio padre che ci costringeva a vedere ogni sera le previsioni di tempo per individuare delle nuvolette sopra lo "Sperone d'Italia"...
Ricordo i miei genitori che aspettavano gli aiuti comunitari all'agricoltura (da noi chiamati: l'integrazione) per poter far quadrare i conti di un anno. Non ce la passavamo bene quando ero piccolo, mia madre racconta sempre che non avevano soldi neanche per comprare i dolci a mio fratello maggiore e per ovviare a questo mamma gli preparava pane e zucchero... Immaginate una madre che non può assecondare i capricci di suo figlio...
I vestiti dovevano durare più anni e ciò che aveva usato mio fratello dovevo riusare io... Ma sono contento di essere cresciuto in quell'ambiente e nella mia famiglia. Aver conosciuto cosa voleva dire esser poveri, oggi mi fa capire l'importanza dei soldi e mi fa essere molto più maturo su questo lato...
A volte non avevamo neanche i soldi per poter comprare da mangiare e ricordo Peppino (il negoziante sotto casa) che ci faceva il "libretto", segnava su un blocchetto degli appunti la nostra spesa che noi saldavamo ogni fine mese o ogni volta che arrivavano soldi a casa... Che personaggio Peppino, forse un giorno ve ne parlerò (ma sarà un parlare allegro e spensierato), quel giorno attenderò i sicuri commenti del mio caro amico Giovanni.
Poi noi crescemmo, mia madre poté andare a lavorare senza preoccuparsi dei figli piccoli in casa e le cose cominciarono ad andare meglio e Peppino non annotò più la nostra spesa nel "libretto".
I miei genitori ce l'hanno fatta senza imbrogliare o rubare. Ce l'hanno fatta lavorando assiduamente e in maniera onesta. Il giorno della mia laurea ho visto mia madre e mio padre orgogliosi di me, ed io li volevo dire che non ho fatto niente e che dovevano essere orgogliosi di loro stessi.

Cosa c'entra tutto questo con la foto? Non saprei, so solo che le mie mani sono partite da sole ed hanno voluto scrivere questa storia.

Buon giugno mondoblog (questa l'ho rubata a Donna Virginia).