domenica 30 agosto 2009

la Léggia (la legge)

Oggi vorrei illustrarvi uno degli sport nazionali del mio paese: la léggia!
Questo è un gioco di carte che durante gli inverni rigidi e durante i “salassi” da scuola ci aiutava a passare il tempo in luoghi chiusi e coperti, proteggendoci dalle intemperie, nel primo caso, e dagli occhi indiscreti di amici di famiglia e parenti, nel secondo caso.
Il gioco di per se è abbastanza semplice, ma dietro questa apparente semplicità ci sono strategie e giochi di rapporti personali, degni della migliore politica internazionale.

Mezzi di gioco

Per poterci giocare occorrono:
  1. numero uno mazzo di carte rigorosamente napoletane. Il mazzo napoletano è formato da quattro semi (denaro, bastone, spade e coppe) e da 10 carte per seme (asso, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, donna, cavallo e re);
  2. numero una cassa di birra rigorosamente economica;
  3. numero 3/4/5/6/7/8/9/10 etc persone rigorosamente non astemie;
  4. numero 3/4/5/6/7/8/9/10 bicchieri rigorosamente di vetro;
  5. numero un coltello. Se il gioco è tra amici se ne può fare a meno, la léggia professionistica, giocata nelle cantine, prevede che il giocatore deve portare il coltello e infilzarlo nella sua parte di tavolo.
Regole del gioco

Le carte importanti di questo gioco sono: l’asso, il due e il tre. In linea generale: l’asso invita, il due beve e il tre scambia l’invito. Ma addentriamoci…
Per iniziare, vengono posizionate 2/3 bottiglie di birre sul tavolo e un bicchiere di vetro per ogni partecipante al gioco, prima di posizionare il bicchiere, bisogna fare attenzione che non si sia depositata dell’acqua nel fondo degli stessi. Previa eliminazione fisica del giocatore distratto.
Una persona, in genere il più anziano, distribuisce una carta a testa, e alla persona cui è capitata la carta più alta tocca l’onore e l’onere di mischiarle e distribuirle. Finito di mischiare, il mazziere si rivolge alla persona alla sua sinistra, chiedendogli di alzare il mazzo e annunciare un palo. L’annunciatore, nel l’arco di tempo che va dalla distribuzione della prima carta, fino alla distribuzione dell’ultima, deve annunciare ad alta voce, agli altri giocatori, il palo con cui bisogna giocare.
Una volta annunciato il palo (che ricordiamo può essere denaro, coppe, bastoni, spade), il giocatore che è in possesso dell’asso del palo inizia il gioco: facendo ben vedere la carta ai partecipanti, esso dichiara chi può bere. La persona invitata, prende la bottiglia di birra e proferisce queste parole: “ci provo“.
Ora, per fermare questa persona, bisogna toccare con le nocche delle dita per due volte il tavolo – atto chiamato “bussare” – prima che l’invitato faccia cadere la birra nel bicchiere.

Perché l’invitato è stato bussato?
L’invitato può essere fermato per vari motivi:
  1. Gelosia: la persona ha sete e non può sopportare di vedere bere gli altri. Ma questa persona non può fare niente, perché non avendo i “pezzi” (carte buone) si deve attaccare. Nei campionati professionisti, questa può essere causa di litigata con coltello.
  2. Chi bussa è in possesso del tre del palo: in questo caso, la persona prende in mano il gioco e decide se auto invitarsi o se cambiare l’invito e fare bere altre persone.
  3. Chi bussa è in possesso del due del palo: in questo caso, con questa carta, il possessore ha diritto a bere… a meno che…

A meno che….

Coppia di due: il possessore del due del palo viene bussato perché un altro giocatore è in possesso di una coppia di due. Quindi il giocatore possessore della coppia di due, ha diritto di bere… a meno che…

A meno che…

Coppia di due col due del palo: il possessore del due del palo è in possesso di un altro due. A questo punto, la coppia di due col due del palo, vince la coppia di due semplici, e il possessore della prima beve… a meno che…

A meno che….

Napoletana: nella sfida, spunta un giocatore in possesso dell napoletana (asso, due e tre dello stesso seme), questo ultima vince sulla coppia di due col due del palo e il possessore della napoletana ha diritto a bere… a meno che…

A meno che….

Napoletana del palo: l’altro giocatore ribatte con la napoletane del palo (asso, due e tre del seme del palo). A questo punta la persona entra prepotentemente nel gioco e si beve l’agoniato bicchiere di birra.

Naturalmente, vi ho fatto vedere come funziona la tecnica del gioco, tralasciando, volutamente, la regola dello “Jummo“. La regola più importante nella leggia alla sangiovannese, a differenza di quella sammarchese, dove regalano birra a fiumi….

Lo Jummo, questo sconosciuto….
Ma cos‘è questo jummo? Praticamente lo jummo è colui che non beve. Nella leggia, esistono due tipi di jummi:

  1. Lo jummo di diritto: è colui che non avendo carte buone, non riesce ad entrare nel gioco. Gli altri giocatori, sono obbligati a non fare bere, questo sfortunato uomo, finché lui non avrà delle carte decenti per potercela fare da solo. E’ vivamente consigliata una serie di prese per il culo alla suddetta persona. Se lo jummo rimane uno solo, gli altri giocatori, possono fare squadra per non far entrare mai quest’ultimo nel gioco. Nel campo professionistico, questa tattica potrebbe essere punita con una coltellata.
  2. Lo jummo acquisito: durante il gioco, un giocatore è obbligato a portarsi jummo almeno una persona a sua scelta. Le ragioni di questa scelta sono varie: sgarro durante il gioco; voglia di prenderlo in giro; sgarro durante la vita; simpatia; antipatia…. tutte le scuse sono buone… Nella léggia professionistica, si evita di portare jummo la persona più pericolosa…

Psicologia del gioco.
Il gioco sembra semplice, ma sotto c’è una psicologia e varie sottigliezze degne delle più importanti trattative internazionali.
Una volta che tutti sono entrati, bisogna fare attenzione a tutto, perché un minimo sgarro deve essere pagato con una bussata a modo.
Il sangiovannese, in questo gioco, diversamente dal sammarchese, non si gioca solo la birra…. SI GIOCA L’ONORE!!!!! Per il sammarchese, fare bere un po’ di birra dal proprio bicchiere, allo jummo di turno è una cosa normalissima e sintomo di amicizia e rispetto. Per il sangiovannese, la stessa cosa è mancanza di rispetto per lo jummo, i giocatori, lo stato, la religione, la fabbrica di birra, la fabbrica di carte napoletane, la signora accanto che si lamenta, la mamma, il padre e i familiari tutti.
In genere, non si mostrano tutti i “pezzi” in una volta. Si attende la mossa della persona portata jumma, per poterlo umiliare con delle bussate assurde…
L’uso del tre, chiamato anche “sconcia joche“, è qualcosa di tattico. Con questa carta può difendere il tuo alleato da attacchi del suo nemico, girando l’invito a persone alleate con quest’ultimo ma non tue nemiche.

In definitiva, la psicologia di questo gioco si impara solo praticandolo e sarà sempre diversa da paese a paese, quindi consiglio a tutti di imparare la cultura del posto ospitante il gioco, onde evitare accoltellamenti e altri inconvenienti spiacevoli.

Per qualsiasi delucidazione, sono disposto ad organizzare partite di léggia con persone principianti, basta che portino la birra…

Per chi è interessato, su facebook c'è anche un gruppo, naturalmente creato da me.

martedì 25 agosto 2009

Professione playboy

Sono L., 50 anni, di professione playboy. Oddio, sono anche figlio di papà, ma questo non è importante.
Sono un tipo da discoteca io. Non ci vado solo il sabato, ci vado tutte le sere.
Ho una collezione di camice, circa 100 o forse di più, la più scorsa costa 150 euro. Ogni sera perdo ore nella scelta della camicia e non vi parlo della scelta del pantalone e delle scarpe. Una volta passata questa delicata fase, mezzanotte circa, dò un bacio alla mamma e vado in garage.
Ogni sera è difficilissimo scegliere la macchina: BMW (bianca come moda comanda), Ferrari (assolutamente rossa) o Maserati?
Una volta scelta la macchina vado nel locale più in della città e se è estate vado nei locali dei luoghi più chic delle vacanze.
Non appena entro nel locale, già pieno, perché io mi faccio attendere, mi faccio notare ordinando un cocktail col bengala, perché il cocktail col bengala è molto più buono.
Non ho bisogno di approcciare le ragazze, loro vengono da sole, perché io sono meglio degli altri.
Radunate le ragazze balliamo un po' e poi ordino champagne per tutti! Col bengala naturalmente... Lo champagne col bengala ha qualcosa più...
Ballo ore bacio ragazze, saluto gente e bevo bengala poi alle quattro scelgo una ragazza ed esco dalla discoteca... Col bengala naturalmente... Perché portarsi una ragazza a letto col bengala è più bello...
Finita la serata riporto la ragazza a casa sua e torno da mamma.
A casa dò un bacio a mamma che è davanti ad una tazza di caffellatte e vado a dormire. Sono le otto.
Mi chiamo L., ho cinquant'anni, sono un playboy, spendo 300 euro a sera, faccio uso massiccio di viagra e la mattina quando mi sveglio sono sempre pieno di dolori...

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sabato 22 agosto 2009

Constatazione

Devo dire che il mio blog è talmente tanto poco visitato che se scoprissi un modo per avere energia rinnovabile ad altissimo rendimento economico e pubblicassi la mia scoperta in queste pagine, non se ne preoccuperebbero neanche le compagnie petrolifere.

lunedì 17 agosto 2009

Supposte di attualità #5

Bossi. "Nessuno conosce l'Inno di Mameli". Porca miseria! Ci abbiamo messo una vita a far imparare l'inno ai calciatori della nazionale e mò arriva lui e rovina tutto!

Bossi. "La polemica dell'Inno solo un diversivo per non parlare di gabbie salariali". Allora lo ha ammesso! Dice porcate sull'inno e poi in silenzio abbassa gli stipendi al sud.

Milano. Avvertiti rumori nella tomba di Verdi ogni volta che Bossi canta Va Pensiero.

Recoaro. Vandali (?) decapitano statua di bossi. Pare che cercavano l'Elmo di Scipio.

Lega. "Bisogna studiare il dialetto nelle scuole". Proposta presa subito ad esempio dall'Olanda dove il popolo è stufo di conoscere perfettamente l'Inglese.

Berlusconi. "Piano definitivo contro le forze del male", pare che abbiano ingaggiato Grande Mazinga.

Berlusconi. "In 14 mesi di governo diminuiti tutti i reati". E certo! Li ha depenalizzati tutti!

Sicurezza. Famiglia Cristiana attacca: "la legge sembra scritta da Don Rodrigo". Pronto il Pd a fare la parte di Don Abbondio.

Italia. Nuova ondata di caldo nel bel paese... Pare che i giornalisti non si siano accorti che è estate.

Italia. Secondo i dati di confcomercio i consumi sono in calo, unica eccezzione i cellulari... Entusiasta il governo: "gli italiani non hanno più paura di essere intercettati".


Vota OK e non pensare in che paese di merda abiti.

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sabato 15 agosto 2009

Ferragosto in città

Ebbene sì, sono uno di quelli che non fa girare l'economia e ha deciso di rimanere il ferragosto in città. Non avevo voglia di andare in luoghi affollati usando la "perfetta macchina organizzativa" di trenitalia e ho deciso di passare questi due caldi giorni a Parma.
Per uno come me che è nato in un luogo dove ad Agosto si riempe, sembra strano vedere in questo mese la città vuota.
E poi, sinceramente non so perché scrivo questo post, visto che sono ben certo che non lo leggerà nessuno, a parte qualche svaligiatore di appartamento che userà il collegamento internet della casa a cui va a fare visita per controllare il suo profilo di facebook e cazzeggiare un attimo in rete.
Qui a Parma i negozi sono quasi tutti chiusi nonostante la crisi, o per via della crisi? Questo non lo sapremo mai, fatto sta che in questi giorni se non fosse stato per la grande distribuzione col cazzo che mangiavo. Senza contare che proprio questa settimana mi si è bucata la bici e non riesco a trovare un cristo che la ripara vicino casa... Ieri sono uscito con la bici in mano e pieno di speranze e sono tornato a casa sempre con la bici in mano ma pieno di sudore.
La televisione d'agosto è quasi carina... Ieri su rete quattro c'era l'oro di Napoli. Cose che d'inverno non fanno manco sotto ricatto! La città è vuota e la gente va in giro a chiedersi perché sta qui, sotto il sole emiliano, e non in coda sull'autostrada...
Stamane approffitando dei musei aperto sono andato alla Galleria Nazionale di Parma, mentre mi dirigevo alla Pilotta ho incrociato solo anziani, extra comunitari, qualche raro turista e gli svaligiatori di appartamenti.
Alla fine agosto in città non è poi così male, a patto che non ti si rompa la bici e che ci sia un po' di fresco...

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sabato 8 agosto 2009

Il costo della vita (intesa come parte del corpo)

Gaetano: Salve, vorrei vedere delle cinture.
Negoziante: Le abbiamo qui... Come la vuole?
Gaetano: Nera, elegante... Per un vestito.
Negoziante: Abbiamo questa...
Gaetano: Molto bella...
Negoziante: E sì, senta il materiale... Questa è fatta a mano da un artigiano...
Gaetano: Quanto costa?
Negoziante: 99 Euro.
Gaetano: Facciamo così, io adesso vado a giocare al superenalotto, stasera vinco e lunedì passo a prenderla.

Se sei per le cinture a 15 euro, vota OK.

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giovedì 6 agosto 2009

Pagare le tasse è bello

Si sa l'Italiano non paga le tasse con piacere, ognuno cerca di rubare qualcosa al fisco e quando un ministro ti dice che pagare le tasse è bello viene preso per il culo per anni. Tutti cercano di scaricare l'impossibile e se qualcosa non si può dichiarare non si dichiara.
A questo punto voi penserete che chi paga le tasse è comunista e fuori moda? Macché, tutti noi chi più chi meno in queste settimane stiamo dando milioni al fisco, ad esempio io tra martedì e oggi ho contribuito alle spese dello Stato per due euro e c'è anche chi paga di più!
Sto parlando del superenalotto! L'unica tassa che l'italiano paga con piacere e puntualmente!
Sì, la possibilità di vincere al superenalotto è uguale alla possibilità che la tua testa venga presa in pieno da un meteorite, un po' come la possibilità di beccare un evasore fiscale con Berlusconi al governo.

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