L'idea di ricominciare a curare un blog mi è venuta nei giorni scorsi, questa parte dalla contastatazione che i social network sono un'accozzaglia di contenuti, dove pochi condividono le proprie idee e molti condividono le idee di altri. Ci si trova di tutto, da autostrade di gattini con milioni di mi piace a frasi di film che nella maggior parte delle volte chi condivide non ha mai visto. Ci sono anche cose molto belle, divertenti e intelligenti, ma spesso vengono ignorate o vengono collocate tra un video di Gigi D'Alessio e un link di una donna nuda. Per carità non ho niente contro i gattini e le donne nude, senza di loro la mia pagina facebook sarebbe priva di contenuti, al contrario qualcosa contro Gigi D'Alessio ce l'ho, ma sto divagando senza andare al nocciolo del discorso.
Quello che mi preme dirvi e il nocciolo di questo post è che i social network non hanno memoria, tutto ciò che scrivi e condividi ha vita breve: la durata di una fugace condivisione o di un veloce mi piace, dopo di che quel che hai scritto rimane a prender polvere nella bacheca o profilo di turno. Questa mia non vuol essere una critica al microblogging, di cui io abuso con piacere, questa è solo una costatazione, un dato di fatto, proprio da questa constatazione mi è venuto in mente di riaprire un blog e metterci dentro i miei microblogging per darle un contenitore e una memoria, non pretendo che questo blog venga seguito, lo faccio solo per me per aiutare a mettere assieme le mie stronzate, il blog sarà pubblico solo perchè un social senza condivisione non ha senso.
A questo punto vi chiederete, ma che minchia c'entra il riutilizzo? C'entra perché avevo intenzione di aprire un blog ex novo per fare creare questo contenitore delle mie esperienze microblogging, ma poi, un po' perché non mi piacciono gli sprechi, un po' perché alla fine qui c'ho tutto apparecchiato, ho preferito cercare di dare nuova linfa a questa pagina che mi ha fatto togliere un po' di soddisfazioni e in cui, a mio modesto parere, potete trovare degli scritti belli e divertenti, ma ora bando alle ciance e ritorno al microblogging.
