domenica 27 maggio 2007

Il grande bluff: la mia maturità

Mantenendo una promessa fatta a Uto, a cui mancano meno di 30 giorni alla maturità, vi racconterò la mia di maturità.

Fino al quarto anno i miei voti oscillavano tra il più che discreto e il molto buono, non sono mai stato una "secchione", però a scuola me la cavavo più che bene. Iniziavo il quinto col migliore degli auspici.
Il quinto anno si rivelò un mezzo disastro: la mia voglia di studiare era scesa a livelli minimi e gli 8 e i 7 si trasformavano i 6 tirati per i capelli... I miei pomeriggi, invece che dedicarli ad un minimo studio, si trasformavano in un enorme cazzeggio...
La scena era più o meno questa:
Mamma: "Lupo, al telefono!"
Io: "Pronto"
Qualsiasi amico: "Lupo, stiamo andando da Bambinella a prendere due birre (il numero non era proprio questo) ed attrezziamo una Legge da qualche parte"
Io: "Arrivo!"
Così, tra uscite fino al mattino, bevute assurde con gli amici, autogestioni dove noi comandavamo, "salassi" collettivi (accompagnati da immancabile visita da Bambinella), escursioni naturalistiche (accompagnate da un fiaschetto di vino paesano), il mio quinto anno ebbe una parabola discendente, la quale non fu mai saputa spiegare da alcun professore. Affrontavo la maturità con uno spirito di cazzeggio e poca voglia di studiare.
Il nostro era l'ultimo anno in cui gli esami si sostenevano con il vecchio metodo: due materie scritte e due orali a scelta tra quattro, commissione completamente esterna (a parte un membro interno).
Ad un certo punto dell'anno scolastico, vennero estratte le materie:
  1. Scritto: Italiano e Organizzazione Aziendale;
  2. Orale: Ragioneria, Matematica, Italiano ed un ultima che non ricordo.
E' inutile dire che dopo questa notizia, i professori delle altre materie si sono dati alla macchia...
C'è da premettere alcune cose su una materia: Organizzazione Aziendale. Quando si è saputo che la seconda materia scritta era questa, c'è stato una sorta di panico tra noi, poveri alunni cazzeggiatori e la nostra professoressa, che conosceva bene le nostre lacune, ma per rendervi più chiaro che tipo di lacune avevamo, bisogna tornare al quarto anno...
Organizzazione Aziendale era una materia dell'ultimo biennio, al quarto anno (quando bisognava imparare le basi di questa materia), il professore spiegò solo due volte ed interrogò anche meno... Le sue ore si trasformavano, sistematicamente, in un torneo a Scopone scientifico o in un ripasso dell'interrogazione che doveva avvenire l'ora dopo, quindi, voi capirete che noi eravamo tagliati completamente fuori per questa materia.
La professoressa del quinto per ovviare alla mancanza di basi e, soprattutto, alla mancanza di libri (tutti conoscevano la leggenda di questo professore e nessuno in classe si era azzardato a comprare il libro), ci procurò una serie di dispense ed una serie di riassunti tratti dal testo, tutti rigorosamente da imparare a memoria, ma da non capire.
All'orale scelsi Matematica e Ragioneria, la prima perché sono sempre stato un asso con i numeri, la seconda obbligato, perché ero l'unico in classe che poteva fare un orale decente, infatti, il fatto che solo io andavo bene in ragioneria, fece rallentare di gran lunga il programma e il professore per ovviare a questo, mi chiamò nel suo studio professionale e mi diede più di un centinaio di fotocopie (tratte da libri universitari) con all'interno degli argomenti che non avevamo affrontato, ma che lui aveva dovuto mettere in programma.
Così si vennero a sapere i nomi della commissione esterna. La professoressa di Organizzazione Aziendale, fece un sospiro di sollievo e ci confidò che eravamo stati molto fortunati... Io non riuscivo a capire la nostra fortuna... Purtroppo il nostro membro interno era la professoressa di educazione fisica... Eravamo tagliati fuori per qualsiasi aiuto dall'interno...
Mi ritrovai in tarda primavera garganica, con un sole della madonna, quattro materie da studiare e poca voglia di aprire i libri... Così i miei pomeriggi pre-maturità trascorsero con me in terrazzo e sulla sdraio e il libro rigorosamente alla mia destra e chiuso. Nel mio piano di studio avevo fatto un po' di scelte, per alleggerirmi il lavoro: italiano si accantonava completamente, puntavo spudoratamente sulla traccia di attualità. Matematica bastava una piccola ripassatina (in cinque anni, in matematica, non sono mai sceso sotto il 6 e 1/2). Le materie su cui mi dovevo concentrare di più erano Ragioneria e Organizzazione Aziendale... E' inutile dirvi che finii a malapena i programmi...

Primo giorno: prova scritta di Italiano.

Arrivai il primo giorno con un bel ritardo di mezz'ora, mi beccai la ramanzina del presidente della commissione e mi beccai un posto dove era impossibile sbirciare sui libri...
Mi diedero il foglio e mi dettarono le tracce... Scrissi senza capire e quando rilessi la traccia di attualità, mi assalì il panico... RICERCA SCIENTIFICA: LA CLONAZIONE, LE BIOTECNOLOGIE!!!! Non so e non sapevo niente di questa materia. La traccia su cui avevo puntato tutto era ormai persa! Cosa fare?
Rilessi le altre traccie, quella di letteratura: Calvino... Manco ci siamo arrivati... Quella di storia: una traccia molto generica, raccontare gli avvenimenti che hanno caratterizzato il secondo dopo-guerra... La storia mi è sempre piaciuta, perché no? Ma dalla traccia di storia nasceva un problema: conoscevo gli avvenimenti e anche abbastanza bene, ma le date? Era impossibile ricordarsele tutte!
Decido di chiedere consiglio a qualcuno, fermo un professore e gli confesso tutto, lui mi fa: "Sarebbe importante metterle... Ma se non le conosci, cerca di fare un tema dove non servono le date"
Avevo capito il nesso, decisi di impostare il tema a racconto, scrivere ciò che era avvenuto, allacciare gli avvenimenti tra loro e mentre raccontavo la situazione mondiale, aprivo una finestra sulla situazione nazionale, misi pure qualche mia opinione, ma usai molta prudenza, non volevo inimicarmi qualche professore che non la pensava come me... Allora ero abbastanza estremista...
Fui uno degli ultimi a consegnare... Ero felice, ero uscito dalla prima difficoltà.
Alla verifica, la professoressa di italiano disse che il tema si leggeva bene e la prova era da ritenersi soddisfacente... Io le avrei voluto dire che non avevo aperto manco mezzo libro di storia e bisognava premiarmi solo per questo...

Secondo giorno: prova scritta di Organizzazione Aziendale.

Venne il giorno della verità, la seconda prova scritta era forse anche più importante della prima, visto che si trattava di una materia economica. Tutti noi eravamo fornitissimi della nostra bella dispensa, per aiutarci in questa prova disperata.
Ci dettarono la traccia. Non ricordo di cosa si trattasse, ma ricordo il panico mio e dei miei compagni... La domanda era solo una: DI CHE COSA SI TRATTA!?
Tutti guardavano me per vedere se io sapevo qualcosa. Io rassicurai tutti dicendo che non avevo la più pallida idea di che cosa si trattasse. Cominciammo a sfogliare i nostri appunti (non c'era nessun professore a controllarci).
Venne a trovarci la nostra membra interna, per vedere come andavamo, noi sputammo il rospo: "professoré, nen sapime nénde!"
Lei impietosita, chiamò il professore di materie economiche, che senza mezzi termini ci disse: "io di questa materia non ne so niente..."
A me venne l'idea malsana di beccare un argomento a caso e scrivere, tanto il professore che doveva correggerlo non capisce niente di questa materia...
Vengo subito ridestato dall'idea malsana, quando vedo apparire dalla porta la nostra professoressa di Organizzazione Aziendale, direttamente chiamata dal Presidente di Commissione... Ci spiega dove andare a prendere questo argomento, sulle sue criptiche dispense e noi allegramente facciamo un bel compito fotocopia. 7 politico!!!
Alla verifica il professore per dire che andava tutto bene, copiò le parole che un minuto prima mi aveva detto la professoressa di italiano...

Terzo giorno: prova orale.

La nostra classe venne subito dopo i privatisti (cioè i militari che facevano l'esame per prendere qualche giorno di congedo)... Il giorno prima era toccato ad una parte della classe, mentre, quel giorno finiva la maturità per tutti e ci ritrovammo lì, uniti come sempre...
Ad un certo punto della mattinata, mentre aspettavo il mio turno, (rileggendo gli argomenti nuovi che mi aveva dato il professore) si affacciò colui che doveva interrogarmi in ragioneria e disse: "chi è Lupo Sordo?"
Io: "sono io"
Il professore, sbattendo sul banco una fotocopia del programma: "dimmi quali sono gli argomenti che conosci bene"
Io: "tolga tutta l'ultima parte ed anche l'analisi di bilancio e si concentri sulle società"
Segna con una penna gli argomenti e se ne va...
Arriva il mio turno... Passo prima dalla professoressa di Matematica, mi fa alcune domande a cui rispondo bene, facciamo qualche esercizio e prima di congedarmi mi fa una domandina facilissima da rispondere con un esempio numerico sul foglio ed io sbaglio la risposta... Mi guarda in maniera interrogo-negativa, io abbasso gli occhi, vedo l'errore e lo correggo subito... Abbozzo una scusa: "Lei mi stava congedando ed io mi sono distratto". Questa volta mi lascia andare...
Vado dal professore di Ragioneria... Lui mi guarda, abbassa gli occhi sul programma e fa: "mmmhh, vediamo - vediamo... cosa mi puoi dire... Le società!"
Prendo alla larga l'argomento e comincio a parlare di tutto ciò che era inerente alla società, lui stanco di ascoltarmi mi chiede alcune differenze su diversi tipi di società, io rispondo e mi lascia andare.
Aspetto che finiscano tutti e organizziamo i festeggiamenti...

Qualche tempo dopo uscirono i risultati, presi 52/60, un voto complice del mio ultimo anno scazzato, ma a me non interessava, l'importante era stare dentro per la borsa di studio all'università e con quel voto ci stavo dentro. Un anno dopo seppi da fonti attendibili, che la commissione voleva darmi 60, ma che il vicepreside (persona che non c'entrava niente con la mia classe e che non doveva e non poteva influire sui risultati delle classi non sue) si oppose.
Ancora oggi ricordo con piacere quei giorni e la spensieratezza che li accompagnava e ancora oggi quando vedo la macchina del vicepreside ho voglia di rigarla tutta...

8 commenti:

Anonimo ha detto...

a parte che sono sudato leggendo questo post... ma davvero tutte queste cose sono vere? io pagherei perchè mi concedessero un quarto delle libertà che ti hanno dato... sarebbe troppo bello un esame del genere... non ce la faccio proprio più. conto le ore a scuola, spero di poter ritirarmi in fretta a studiare anche perchè il percorso didattico ancora non lo metto a punto, ho tutto in testa e poco sulla carta. ogni tanto mi prendono attacchi di panico e ansia... spero mi vada bene pure a me... UtO

Tanuccio ha detto...

@ Uto

E' tutto vero... Adesso non pensare che per te sarà così, dipende dalle scuole, dai professori e anche dalla faccia di cu*o che puoi avere tu...
Non metterci troppa ansia, risparmiatela per l'università...
E speriamo che vada bene anche a te, non si sa mai nella vita...

Anonimo ha detto...

Sono tornata indietro alla mia maturità... :)
Si dice "bel blog"...a me sembra uno di quei salotti coi finestroni al sole e tende chiare per nn turbare l'essenziale, si sta bene...Complimenti :)

Missi

Tanuccio ha detto...

@ Missi

Grazie per i complimenti...
Anchio io sono tornato indietro di parecchi anni ed è stato un bel viaggio...

Anonimo ha detto...

Io ho un ricordo orribile della maturità! Un mese secco senza uscire di casa, passato solo sui libri. Ongi volta che ho avuto un esame tosto all'università ho pensato che peggio della matura non poteva essere. Il giorno dopo sono andata a fare un giro in centro vestita come l'ultima volta che eo uscita e ho scoperto che era arrivata l'estate! Beh però passa più in fretta del previsto! s.

Tanuccio ha detto...

@ s.

Pare che solo io me la sia spassata...

Anonimo ha detto...

mmm io ho un ricordo orrendo della maturita'
che corro corro corro per acchiapparla
e mi sa che a scrivere ste cose sto correndo ancora :-p

bhe allora maturnado sei
matura si vedra'


dolcenotte lupetto


oggi ero proprio lontanissima dalla maturit regressione fino a risvegliare quella bambina che credevo morta nel viaggio napoli/mondo :-))

Tanuccio ha detto...

@ Virginia

A questo punto sto pensando di essere veramente l'unico che se la sia spassata nella maturità...