sabato 30 agosto 2008

Una donna pericolosa

Ho letto, su Repubblica di oggi del vice presidente scelto da McCain, per la corsa per la presidenza americana: Sarah Palin. E’ una donna! Ma non è fantastico!!!!
Sul giornale c’è anche un articolo che racconta il personaggio. E’ stata finalista di miss Alaska… Infatti è ancora una bella donna e, da due anni, è governatore dell’Alaska.
E’ antiabortista convinta, favorevole all’uso personale delle armi, sostenitrice delle trivellazione petrolifere, si è schierata apertamente contro Bush quando il presidente ha inserito l’orso polare nella lista degli animali protetti, quando era adolescente il padre la svegliava alle tre del mattino per portarla a cacciare alci prima di accompagnarla a scuola, è cresciuta mangiando hamburger di alce, andando a caccia e a pesca nei ruscelli ghiacciati…
Boh, forse da qualche parte mi pare di aver letto che ha spazzato via a mani nude la foresta tropicale per costruirci una super strada, che è andata a caccia di tigri a mani nude e che ha bombardato un intero villaggio perché c’erano del petr… ehm, armi di distruzione di massa…
Lo ammetto non ho seguito bene la campagna americana, non so bene chi è sto McCain, ma vista la vice (che è pur sempre una signora), non voglio neanche immaginare com’è lui…

mercoledì 27 agosto 2008

Appuntamenti al buio

Lei: E’ stata una serata bellissima.
Lui: Vuoi venire a dormire a casa mia?
Lei: No, mica sono scema! Tu approfitteresti di me, meglio andare a casa mia, dove mio padre non ha mai approfittato di me!
Lui: vabbè, mi sembra normale.
Lei: I miei fratelli, i miei zii, i miei cugini, i miei nonni, i miei vicini, la donna delle pulizie, il prete, i chierichetti, il rappresentate della folletto, il Foggia 90/91, il sindaco, gli assessori, gli uscieri, il cane, il gatto, il pesciolino rosso, il canarino, quel mattacchione di Frizzi, il circolo bocciofilo dietro l’angolo, l’espresso Milano Lecce del 24 febbraio del 2004, la squadra dei vigili del fuoco della provincia, l’abominevole uomo delle nevi, Wonder Woman, Hulk, I fantastici quattro, L’uomo ragno e Goblin, hanno approfittato di me, ma mio padre mai!
Lui: o_O
Lei: Mio padre riscuoteva e basta!

lunedì 25 agosto 2008

Chia sventurate nasce afflitte more

Le origini del titolo di questo blog sono riconducibili a questa strapuletta (sonetto) della tradizione popolare di San Giovanni Rotondo:

Quanne sò nate ije, sò nate a mare
sò nate tra li turche e tra li more
na zingarella me vole ‘nduvenare
scava che truvarai nu gran tesore
cun na sbarrecella mije l’annema toje me fa murì
cun na sbarrecella mije me s’asseccava
e nun truavaje argénte e manghe ore
na vocia dallu ciéle me l’ha ditte
lu tesore nun è argente e manghe ore
chia sventurate nasce, chia và n’galera è
chia sventurate nasce afflitte more

Così se a qualcuno gli viene il dubbio, l’ho servito.

mercoledì 20 agosto 2008

Corsi di memoria

Promoter: Ciao!
Tanuccio: Ciao!
P: Conosci le tecniche di memoria memoment!
T: NO!
P: Sono dei corsi che ti insegnano a imparare a memoria il più velocemente possibile!
T: Maddai!
P: Certo! Pensa che dopo questi corsi la gente riesce a imparare A MEMORIA in pochi giorni dei manuali di diritto di mille pagine!
T: Figo! Ma come è possibile?
P: Perché noi usiamo solo una piccola parte del nostro cervello e col nostro metodo ti insegnamo ad usare tutto il cervello.
T: Ma funziona? Mica mi dici stronzate?
P: Certo che funziona! Io stesso dopo questo corso ho dato 10 esami in due mesi! E se proprio non ci credi, perché non vieni al nostro incontro che si terrà domani. Potrai tastare l’efficacia delle nostre tecniche!
T: Interessante, ma dove si fa questo incontro?
P:…
T:…
P: …non me lo ricordo…

lunedì 18 agosto 2008

Ferragosto in Toscana

Ho da confessarvi un segreto… Un grave segreto…
Ma partiamo dall’inizio: sono stato tre giorni a Cecina in Toscana, sulla Costa degli Etruschi, che per l’occasione, vista la pioggia intensa, si è trasformata in una piccola Londra. Siamo partiti il 15 agosto da Macerata e abbiamo attraversato l’Umbria fino a Siena e poi dalla città del palio abbiamo raggiunto Cecina attraversando la campagna Toscana ed è qui che vi confesso il grave segreto… La Toscana non esiste! Sì, avete letto bene, la Toscana, con la sua campagna, non è esiste, è una grande operazione commerciale per i turisti tedeschi, olandesi, americani e inglesi, ma secondo voi esiste una campagna così curata? Senza un materasso sul ciglio della strada? Una lavatrice, un frigorifero abbandonato! Senza un palazzone abusivo? Ma secondo voi esistono dei borghi così belli e curati, senza un condominio di sei piani che copre il campanile? E poi? La strada che porta al mare? Un continuo sali e scendi in mezzo alle colline toscane! Sull’Adriatico avremmo già steso una super strada a quattro corsie che andrebbe dritta verso la riviera! E poi? Cecina! Con quella grandissima pineta a ridosso sulla spiaggia! Nell’adriatico avremmo già buttato giù la pineta e fatto erigere una serie di mega alberghi a scaloni e con oblò che si affaccerebbero sulla strada litoranea!
Sentite a me, la Toscana non esiste! E’ un’operazione commerciale ideata dal suo ufficio marketing. Hanno steso un telo a volte giallo, a volte grigio e a volte verde, ci hanno messo sotto un po’ d’ovatta per far bombare il tutto e dare quell’aspetto collinare tanto caro ai crucchi, hanno appoggiato dei cipressi fatti venire dalla Cina, hanno costruito con i lego dei casolari trasformati in agriturismo, ed ecco pronta la campagna Toscana!
Non mi fregate cari toscanacci, tanto lo so che non esistete!

mercoledì 13 agosto 2008

Vantaggi e/o svantaggi di ritornare in paese e vedere i tuoi coetani

Era una delle più belle del paese, tutti noi ragazzi sfigati di scuole medie e/o primi anni di superiori eravamo innamorati di le. Bionda, occhi azzurri, faccino dolce e un fisico già maturo per la sua età.
Conoscevamo tutti il suo nome e cognome (che ora non ricordo) e lei con fare dolce e angelico ci ignorava tutti.
E’ stata il sogno erotico di buona parte del paese, il paese che, a quei tempi, aveva gli ormoni impazziti. Ci ha fatto diventare tutti ciechi e per colpa sua camminiamo ancora a tentoni… Era molto bella, specie se penso che, a quei tempi, le ragazzine non erano curate come quelle di oggi. A lei non serviva essere curata, era bella così, di suo.
L’ho rivista ieri in un supermercato… E’ diventata chiattona e sfatta… Gli anni passano per tutti, ma per lei un po’ di più.

lunedì 11 agosto 2008

Lobotomia olimpica

Sì, lo so, bisognava boiccotare queste olimpiadi, sì lo so i cinesi non sono il massimo come diritti umani, ma non posso farci niente se la mattina, quando faccio colazione, oltre gli italici atleti in tv non trovo niente. Ho provato a vedere la mattina con media-shopping, ma non è stato manco superato il record di pentole e/o materassi venduti… Eh che palle!
Sì lo so, bisognerebbe parlare di cose più serie come la grave crisi internazionale in Caucasio, ma noi italiani siamo fatti così. Dateci una persona sconosciuta che pratica uno sport che nel resto dei quattro anni non bisestili ignoriamo l’esistenza e diventiamo un popolo di poeti, santi, navigatori e [inserire sport sconosciuto ai più e medagliato a piacere] e in culo alle crisi internazionali e all’aumento dell’infalzione.
Seguendo le telecronache una cosa ho notato, per i giornalisti italiani i nostri atleti non sono mai delle mezze seghe. O sono sfortunati o hanno dato il massimo facendo una gran figura al cospetto dell’extraterrestre di turno. Mai che un atleta perda perché ha fatto cagare o perché è nettamente inferiore al rivale. Solo nel calcio, quando perdiamo siamo mezze seghe e basta. Perché nel calcio non possono imbragliore, il 90% degli spettatori conoscono lo sport e una sconfitta umiliante non può essere trasformata in qualcosa di onorevole, negli altri sport i giornalisti rai possono sbizzarirsi e dare la colpa alle condizioni climatiche o alle dubbie prestazioni degli avversari o alla sfortuna, la stessa situazione messa in risalto da Nanni Moretti nel suo caro diario, quando parlava dei tennisti italiani che perdevano, secondo i telecronisti, per il vento o la sfortuna e mai perché gli altri sono più forti, così vi ho messo anche una citazione cinematografica di un registra di sinitra che fa figo.
Allora infiscandocene dei diritti umani e dello strapotere economico e militare di Putin in questa sporca guerra che sa di oleodotto, andiamo avanti con la lobotomia e quando perderemo una medaglia daremo la colpa a qualche dubbia congiuntura internazionale che non vuole che l’azzurro brilli sul podio più alto. Seguiamo gli sport più sconosciuti per questo periodo e attendiamo ansiosi l’inizio del campionato e la corsa per lo scudetto da togliere all’Inter, grazie ai nuovi acquisti di Juve, Roma e Milan.

L’immagine l’ho gentilemte rubata al Capocomitiva di Bari che a sua volta l’ha gentilmente rubata ad Identitario.org, ma anche il mio amico Riccardo Gavioso, scrisse qualosa a proposito del boicottagio delle olimpiadi.

sabato 9 agosto 2008

Ritorni

Dopo ben 12 ore di viaggio, sulle frecce rosse garganiche, una non specificata compagnia di pullman che non nomino, sono ritornato a casa e vi posso dire che il cielo garganico è tutta un’altra cosa.
Si è notato subito che era un pullman garganico da varie situazioni: organizzazione zero: abbiamo cambiato tre pullman nella confusione più totale; passeggeri che pensavano solo ai cazzi loro, infischiandosene dei loro compagni di viaggio; poca socializzazione tra i viaggiatori, perché il garganico è aperto con qualsiasi essere vivente, tranne che con i loro conterranei…
Che bello risentire già da Parma l’aria di casa. :)

Un ultimo pensiero va ad un viaggiatore di Cagnano Varano.
Attorno alle sei del mattino ci siamo fermati in una stazione di servizio, in Abruzzo, prima di partire, l’autista ha chiesto ad ognuno se c’era il nostro vicino, resosi conto di non potersi fidare di viaggiatori garganici assonati e girati di palle ha usato una tattica più professionale: ci ha contato. Alla fine della conta, in barba ai turisti milanesi ed emiliani ha esclamato: “qua manca nu cristiane! Dov’ cazze stà?” (trad. Oibò i conti non mi tornano, nella mia lista c’è una persona in più. Chissà dov’è?). Io dal mio posto, in fondo alla vettura, non ho visto salire nessuno prima della partenza del pullman. Fatto sta che a Lesina, nell’ultimo cambio, l’autista ha chiamato i due passeggeri che andavano a Cagnano e si è alzata solo una persona, nonostante l’autista abbia più volte chiamato l’altra persona… Se colleghiamo i due avvenimenti, possiamo immaginarci dove sia andato a finire l’altro passeggero di Cagnano.
Caro viaggiatore cagnanese, rimasto nella stazione di servizio abruzzese, spero che un giorno leggerai questo post e che mi contatterai via mail per potermi raccontare come hai fatto per tornare nel tuo paese.

mercoledì 6 agosto 2008

La repubblica delle cordate


Parliamo chiaro, quando il nano di Arcore, in tempi sospettosissimi, durante la campagna elettorale, parlava di cordata di imprenditori italiani disposti ad acquistare quel carrozzone statale che è Alitalia, tutti hanno storto il naso. Mò arriva “la cordata”! Io per primo, da attento analista economico-politico ho dato la mia opinione prettamente tecnica: “Questo sta sparando una grossa cazzata!”

Neanche lui ci credeva a quello che diceva, pareva più che altro il bimbo che quando distrugge una cosa con occhi furbi e con fare monello dice: “Non sono stato io!”
Ma gli italiani lo hanno creduto, hanno votato in massa il nano e lo hanno fatto tornare a Palazzo Chigi a fare i porci comodi suoi. “L’Italia non può non avere una compagnia di bandiera” – dicevano tutti. La bandiera forse è rimasta, ma l’asta è quella che fa tutto.
Le spiegazioni che posso darmi di quest’inculata generale, possono essere tante, ma sicuramente non è quella che l’italiano credeva alla “cordata”, siamo seri, ancora non siamo arrivati a questo livello di deficienza…
Allora perché l’italiano ha creduto alla grossa palla del nano e soprattutto perché l’italiano, dopo il piano di risanamento farsesco che prevede 7000 esuberi, contro i 2500 di Air France continua ad avere fiducia in quello che dice lui?
Saranno i TG che dopo aver demonizzato l’entrata di Air France, hanno quasi ignorano questo schifo? Saremo noi che pur di vedere i soldati in strada faremo fare al nano quello che vuole lui? No, nessuno di questo. La vera ragione è che ci stanno sul culo i francesi. Diciamolo, noi questi che fanno i formaggi molli non li possiamo vedere, d’altronde i campioni del mondo siamo noi e all’europeo li abbiamo buttati fuori noi, perché mai loro ci devono prendere la nostra compagnia di bandiera? Perché devono essere più bravi di noi a volare?
A conti fatti sono stati più bravi di noi, 2500 è sicuramente molto meno di 7000 e “la cordata” che si è nascosta subito dietro a Don Silvio da Arcore continua a non esserci, ed il fatto che si nasconda dietro al nano ci fa capire com’è facile l’ipotesi che “la cordata” non sia mai esistita. Tanto c’è l’indulto, tanto ci sono i militari e i rumeni non fanno più paura: “Puzza via rumeno!”
Io che ho uno spirito imprenditoriale, al contrario degli italiani che hanno preferito votare Berlusconi perché c’era “la cordata”, penso che se un francese viene a prendere ad esempio un caffé al mio bar (che tra l’altro non ho) e questo caffé fa cagare e se mi va bene lo devo buttare e mi offre 50 centesimi, sì ci perdo 50 centesimi del prezzo originale, ma glielo vendo e zitto mi prendo i soldi, anche se il francese mi sta sul culo e anche se, vista la loro incapacità di capire la differenza tra un caffé buono e uno cattivo, riesco a farglielo passare per un buon affare! Non aspetto che mi arrivi una cordata di italiani a prenderlo e specie se me lo dice un nano che si vuole fare bello davanti agli altri avventori del bar per farsi cedere il posto migliore per la visione della partitissima di campionato, che in un bar è tempo sospetto.
Ci siamo scoperti un popolo, oltre che di santi, poeti e navigatori, anche di aviatori e tutto questo perché ci stanno sul culo i francesi. Ora Berlusconi ce lo mette nel culo e noi sorridiamo e aspettiamo di sapere se quel tale vip è andata a letto con quell’attrice francese, che sinceramente ci sta sul culo, ma tanto lì non arriverà “la cordata”, perché le elezioni sono finite e la repubblica delle banane, delle cordate e delle bugie in campagna elettore è più forte che mai.

L’immagine è stata gentilmente rubata a MenteCritica

martedì 5 agosto 2008

Tempi duri per i geni

Esterno giorno: Spiaggia deserta.

Tanuccio passeggia per la spiaggia e trova un “gratta e vinci”. Lo gratta e all’improvviso dal biglietto esce un genio!

Genio: Grazie! Mi hai liberato!
Tanuccio: E cosa ci facevi lì?
G: Sono un genio. Ero imprigionato nel “gratta e vinci” e tu grattandolo mi hai liberato!
T: Nel gratta e vinci? Ma non era una lampada?
G: Sì, hai ragione… Ma abbiamo cambiato la flotta aziendale.
T: La flotta aziendale?
G: Lascia perdere, è stata una decisione dell’ufficio acquisti. Posso dirti che prima, nella lampada, si stava meglio. Avevamo spazio, potevamo invitare amici e avevamo addirittura un bagno con bidet!
T: …
G: Qui stiamo stretti e posso dirti che il luogo di lavoro non è neanche a norma della 626.
T: …
G: Ma passiamo a noi! Lo sai che per contratto hai diritto a un desiderio!
T: Uno? Ma non erano tre!
G: seee ai tempi della lira, adesso per politiche aziendali possiamo esaudire solo ad un desiderio. E ti pregerei di muoverti, perché il tempo è denaro e l’azienda non mi paga manco gli straordinari.
T: Non ti paga gli straordinari?
G: No, mi paga per desiderio esaudito. Una volta, quando erano tre poteva andare bene, ma adesso ci hanno fregato. Facciamo una fatica ad arrivare alla fine del mese.
T: Ok, non voglio farti perdere altro tempo, adesso ti dico il desiderio.
G: Non desiderare la pace nel mondo! E’ un desiderio che non aumenta i consumi ed andremo contro l’accordo con il governo.
T: …
G: Dai muoviti! Che stasera ho un appuntamento con la fata turchina!
T: Vabbé! Allora desidero un contratto a tempo indeterminato in un’azienda che mi rispetti, mi premi per il mio lavoro e che mi paghi bene!
G: …
T: come mai quella faccia?
G: Che cosa hai detto che vuoi?
T: Un contratto a tempo indeterminato in un’azienda..
G: Ho capito! Era una domanda scenica!
T: …
G: Tu allora vuoi un contratto a tempo indeterminato?
T: Sì!
G: In un’azienda che ti rispetti?
T: Sì!
G: che ti premi per il tuo lavoro?
T: Sì!
G: E CHE TI PAGHI BENE!?!?!?
T: SI!

G: Ma ti pare che se avessi potuto fare questo starei qui! Dentro un gratta e vinci!
T: …
G: Ma non hai rispetto per me!
T: …
G: Ma lo sai che io sono precario? Lo sai che sono assunto tramite agenzia! Manco i buoni mensa ho! Manco la tredicesima, la liquidazione! Non ho ferie pagate! ANZI NON HO FERIE!!
T: …
G: E tu, cosa vuoi? Un contratto a tempo indeterminato!
T: Sì…
G: Ma perché non fai come tutti che se ne sbattono del lavoro e mi chiedono i miliardi! Arriva questo, fresco fresco e mi chiede di fare i miracoli! Ma io so genio, mica sò politico! Che cazzo di raccomandazione posso darti!
T: …
G: Ma lo sai che l’altro anno sono stato malato e per poco non mi licenziavano! Ho dovuto rinunciare al 20% del mio stipendio, per poter essere riassunto! E quei giorni! Col cazzo che me li hanno pagati!
T: Scusa… Non pensavo…
G: Tutti così dicono! Ma io non volevo fare questo mestiere! Mio padre mi ha costretto a studiare! “Ti devi prendere l’abilitazione a genio, perché senza pezzo di carta cosa fai”, adesso quel pezzo di carta sta a prendere polvere a casa dei miei!
T: …
G: Io volevo fare il tornitore! Il fresatore! Il saldatore! Come i miei amici! Adesso avrei avuto una moglie e un sacco di soldi per poter andare in vacanza dove volevo! Senza tutte ‘ste responsabilità e con più capelli in testa! No! Io invece dovevo studiare! Mi sono perso tutta la mia adolescenza e la mia giovinezza appresso ai libri! E tutto per che cosa? Per dare un contratto a tempo indeterminato a un tizio curioso che doveva raccogliere un gratta e vinci!

Esterno notte: Spiaggia desolata.

Il genio continua a lamentarsi, incurante della festa nello chalet a pochi metri di distanza.
Tanuccio ha abbordato un gruppo di turiste tedesche preparando pizza e suonando il mandolino.

domenica 3 agosto 2008

Via il calcare con brillante weblog!

Mi è stato affibbiato da Sandro Simone (co-provinciale e gestore di bengodi e benfoggia) il premio come Brillante Weblog. Sicuramente lo ha fatto non conoscendo la mia stanza che è tutto tranne che brillante, anzi dir il vero ho un allevamento illegale di acari da combattimento.

Sandro dice di me, motivando il premio:

perchè mi fa ridere, riflettere e a volte anche arrabbiare perchè certe cose avrei volute scrivere io.

Diciamo la verità, l’amico Sandro è stato fin troppo buono ed io ringrazio, un po’ meno buono è stato quello che ha fatto sto bannerino, che ha un senso del gusto che definirei crucco andante.

Ora secondo regolamento devo affibbiare sta schifezza a minimo altri 7 blogger! 7 blogger? Con ‘sto caldo? E che cacchio, chiedetemi altro, tipo la conquista del Regno Delle Due Sicilie con 1000 uomini, ma non questo! E poi con ‘sto caldo, in rete siamo rimasti quattro gatti… Stanno tutti al mare alla faccia mia che prima della settimana prossima non posso muovermi da questa pianura, d’altronde io sono come il premier: prendo poche vacanze per il bene dell’Italia (peccato che le poche vacanze sono una consuetudine già da molti anni, ma questa non ditelo a Silvio, altrimenti diventa invidioso e fa una legge che elimina il contratto a tempo indeterminato, le ferie pagate e la puttana aziendale).

Ok, bisogna scegliere 7 blog a cui affibbiare sta cosa, che poi vi conosco bene a voi… Gli esclusi non mi parleranno più perché sono esclusi, i nominati non mi parleranno più perché una volta che vedono il bannerino lo prenderanno come un dispetto… Gli altri, per lo più, se ne sbatteranno i cosiddetti e continueranno a stare ammollo su qualche spiaggia alla faccia dei blogger precari e sfigati come me che continuano a lavorare e a scrivere per nessuno in città.

Innanzitutto inizio con una blogstar, tanto so sicuro che questi esseri superiori non si muovono dalle loro case senza una connessione wifi. E’ anche vero che alcuni di loro affermano di essere in vacanza, non scrivono più, ma in realtà stanno in casa a controllare gli accessi al loro blog, ma questa è una storia lunga e io che in genere mi dilungo non vorrei dilungarmi, altrimenti mi dite che sono lungo.

Quindi la blogstar vittima di questo giochetto è (rullo di canna… ops di tamburi!):

Ninna.
Perché io non la leggo e lei ignora la mia esistenza, quindi quale cosa migliore se non coronare questo nostro (non faticato) equilibrio con un premio?

Ok, passiamo a voi ciurma da blogroll e lasciamo in pace le blogstar che hanno cose più importanti da fare che seguire i miei link in entrata (mazza come parlo tecnico!).

Vipera76.
Perché dopo aver ricevuto questo bannerino orrendo scapperà dal blog e si dedicherà ad altri canali a lei più congeniali.

Digito.
Perché sta fuori come un correntista svizzero senza soldi.

Skakkina.
Perché mi insegna la lingua italiana che a me è sconosciuta.

Elena.
Perché è mamma e comunista e non ha ancora mangiato suo figlio.

Riccardo Gavioso.
Perchè davanti a lui bisogna solo inchinarsi… Eccezionale!

Quelli di blogbabel
Perché hanno una concezione temporale tutta loro.