venerdì 19 settembre 2008

A.A.A. Cercasi vincitore

Vince funerale completo alla lotteria ma non ritira il premio. Gli organizzatori: «Tanto c’è tempo…»

Ledd: Tano ti ricordi di questa notizia?
Tanuccio: Quale?
L: Quella del premio della lotteria.
T: Che premio?
L: Come che premio? Quella dalle parti tue?
T: Ah! Il funerale completo!
L: Sì proprio quello!
T: Chi ha vinto?
L: E questa la notizia! Il vincitore, nonostante il premio era una bara con cuscino e imbottitura, una lapide di prima scelta, una luce eterna in vetro e ottone, arredi sacri provenienti da San Giovanni Rotondo e un loculo al cimitero municipale, non ha ritirato il premio.
T: Vero?
L: Sì, è da un mese che è stato assegnato, ma non si è fatto vivo nessuno! Non lo ha neanche regalato.
T: Che peccato, sò comunque soldi.
L: Comunque gli organizzatori assicurano che non c’è scadenza e che c’è sempre tempo per ricevere i premi.
T: Una delle poche certezze della vita…

mercoledì 17 settembre 2008

Tremonti al Tg1

Ieri ho sentito Tremonti al TG1 e mi ha stupito! Mi ha stupito perché ha detto cose intelligenti! Non ci credete? Giuro ha detto cose intelligenti! Sembrava un ministro di sinistra e non del PD, che fa i programmi uguali alla PDL, ci avete fatto case che i due maggiori partiti italiani hanno nomi simili alla P2… Ci saranno ragioni particolari? Ma mi sto dilungando.
Dicevo Tremonti sembrava un ministro di sinistra! Vera sinistra!
Numero uno, ha detto che la vera ricchezza italiana è il lavoro, non la speculazione finanziaria, e l’unico modo per uscire da questa crisi è il lavoro! Ed in futuro il lavoro avrà sempre più importanza!
Peccato che questa coalizione al governo oltre a far approvare la legge Biaggi, voglia cambiare la costituzione perché è vecchia…
Art. 1 della costituzione: “L’Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro”.
Se il futuro è il lavoro non mi sa tanto di vecchia questa costituzione.
Poi il ministro ha detto che bisogna fare in modo che non si falsifichino più i bilanci… Ora vi faccio una domanda: chi ha depenalizzato in Italia il falso in bilancio?

1. Prodi;
2. Gli extracomunitari;
3. Bat Man;
4. Uno dei sette nani.

E infine ha aggiunto che bisogna evitare che la gente porti i soldi nei paradisi fiscali… Ma una cosa mi sfugge: ma nella “gente” è incluso anche Berlusconi e i suoi amici?

lunedì 15 settembre 2008

Tempi moderni

Parma, via Farini. La strada della movida e dei locali, strada piena di fighettini, dove si ostentano i soldi e si mangia e dove soprattutto si bevono intrugli verdi e rossi… Ve l’ho mai detto che odio i fighettini? Ve l’ho mai detto che odio gli intrugli colorati? Beh, odio i fighettini e gli intrugli colorati.
Ma questo non è il punto.
Ore nonricordoemezza, passo in via Farini dopo il lavoro per tornare a case e davanti a me trovo due bambini, che assieme non facevano manco 16 anni e che per comodità chiameremo bambino1 e bambino2, biondissimi e vestiti bene: un loro paio di scarpe costa il doppio di tutto quello che porto addosso, compresi i contanti che ho nel portafoglio, così belli e così vestiti bene che potrebbero fare invidia a qualsiasi fighettino lì nei dintorni, ve l’ho mai detto che odio i fighettini? Beh, odio i fighettini!
Due bambini parmigiani da chissà quante generazioni, forse gli avi lavoravano alle dipendenze dei duchi borboni di Parma, avevano un accento parmigiano che si sentiva da chilometri, con quella loro tipica erre moscia alla francese, che per comodità nei dialoghi scriveremo “r”.
Mi sa che mi sto dilungando, andiamo al sodo:

Bambino1: Stai fuori!
Bambino2: E che ho cambiato spacciatore! Ora sniffo!

o_O

MANCO 16 ANNI IN DUE!

Ora, da questo ho tratto alcune considerazioni:

1. Se fossero stati figli miei, gli avrei dato tante di quelle sberle, che solo il telefono azzurro gli avrebbe salvati.

2. Secondo voi la colpa di chi è?
a. della televisione;
b. dei genitori;
c. dello spacciatore che ha tagliato male la roba.

3. Sono preoccupato: se già a questa età fanno ‘sti discorsi, non voglio immaginare cosa accadrà in futuro! Aumenteranno i prezzi!

martedì 9 settembre 2008

Falso allarme a San Giovanni Rotondo

Era il millenovecentononricordo, comunque tanti anni fa, facevo le scuole medie e ora ne ho trenta, quindi fatevi i conti da soli. Sicuramente non era estate, andavo a scuola e molto sicuramente non era inverno, ricordo giornate soleggiate. Diciamo che stavamo in primavera, ma sono quasi sicuro che fosse autunno, la scuola mi sa che era agli inizi. Vabbé, ma tutto questo con quello che ho da raccontare c’entra poco.
Eravamo a metà settimana, ma molto probabilmente verso la fine e a San Giovanni Rotondo cominciarono a circolare voci su un furgone nero con vetri oscurati e con motore silenzioso, si diceva che questo ignoto furgone girasse per il paese in cerca di ragazzini da rapire per poi prendergli organi e venderli.
All’inizio era una voce, qualcuno ne parlava ma pochi ci credevano, però ad un tratto la voce cominciò a diventare urlo e tutto il paese ne cominciò a parlare in maniera più che preoccupata.
Era domenica, una splendida domenica d’autunno meridionale con un gran sole di quelli che non ho mai più trovato nelle domeniche autunnali emiliane. La mattina io e mio fratello avevamo appuntamento dal barbiere, era un barbiere che per arrotondare faceva i capelli di domenica nel suo soggiorno e visto che era bravo, la domenica aveva sempre il soggiorno pieno. Era un soggiorno, ma si trasformava in bottega di barbiere pieno di donne che chiacchieravano, l’argomento principe, potete immaginare qual era. Ognuna aveva da raccontare la sua: il figlio di tale comare tale era stato adescato da ignoti in furgone che stavano per acchiapparlo, ma il ragazzino riuscì a salvarsi correndo a più non posso; il figlio di tale signora tale che conoscendo di già la notizia alla vista di un furgone nero che lo seguiva riuscì a scappare e a dileguarsi nei vicoli del paese.
Durante la mattinata e il pomeriggio le voci cominciarono sempre a correre di più, mia madre mi ordinò di non dare confidenza a sconosciuti, lei ci teneva ai miei organi. Un ragazzino ci raccontò che tale amico di un amico era scampato ad un tentativo di rapimento gridando a più non posso. Uno che conoscevo mi disse che un furgone gli si avvicinò per chiedergli informazioni, ma lui lesto come una faina scappò il più velocemente possibile.
In paese si diceva di tutto, erano stranieri, forse venuti dalla Germania (a quei tempi non esisteva l’allarme extracomunitari); erano extraterrestri venuti a fare esperimenti genetici a San Giovanni Rotondo; erano alti 3 metri con occhi azzurri e capelli biondi; erano un uomo e una donna vestiti in modo trasandato; erano un gruppo di ex eroi di guerra, tra cui un nero con la cresta e pieno di collane, un anziano col sigaro e un giovane biondo vestito bene, inseguiti dall’esercito americano.
Ma alla sera del giorno successivo dopo aver sentito da tutte le persone con cui avevo parlato storie di rapinatori col furgone, in paese si sparse subito la voce che le forze dell’ordine avevano fatto il loro dovere e che avevano fermato un furgone sospetto. In men che non si dica tutto il paese si diresse verso la stazione dei carabinieri che a quei tempi si trovava in pieno paese. Io che abitavo a poche centinaia di metri dalla stazione dei carabinieri non persi tempo e assieme ad altri amici andai verso la stazione dei carabinieri. Da piazza Padre Pio, verso via Kennedy, dove stavano i carabinieri si vedevano centinaia di persone. C’era tanta gente che sembrava la festa patronale.
Noi restammo a vedere il colpo d’occhio del paese in via Kennedy per una ventina di minuti, poi preferimmo tornare alle nostre case, perché l’ora di cena era quasi arrivata.
Mio padre tornò dopo di me e ci raccontò quello che aveva sentito dire in mezzo al corso. Li hanno presi! Il furgone era nero e silenziosissimo! Non erano italiani.
Il giorno dopo a scuola, i ragazzini che potevano stare fuori fino a tardi o che avevano parenti che erano rimasti fuori dai carabinieri per ore raccontarono che, scandalosamente, le forze dell’ordine lasciarono andare via il furgone, che era nero e silenziosissimo, nonostante le proteste vivissime delle persone rimaste lì davanti tutta la notte. Uno scandalo! Si lasciavano liberi i criminali!
Mentre un ragazzo che abitava vicino ai carabinieri e che probabilmente era più informato disse che era tutta una cazzata e che il furgone non era nero, bensì bianco e che quale silenzioso, lui l’aveva sentito, faceva un rumore assordante e quelli erano dei poveri turisti tedeschi capitati in paese col mezzo sbagliato e nel periodo sbagliato.
Di questa storia penso che sia rimasto ben poco: i miei ricordi offuscati e forse non precisissimi (a volte penso di aver sognato tutto) e un trafiletto (in verità mai visto dal vivo) sulla Gazzetta del Mezzogiorno dal titolo “Falso allarme a San Giovanni Rotondo”.

domenica 7 settembre 2008

For men

Su questo numero di for men

10 modi per nascondere le tue caccole.
Tuo figlio si droga? Come scoprire se tuo figlio è ricchione.
I trucchi per far fare le pulizie solo a tua moglie.
Come trombare la moglie del tuo migliore amico.
Come scappare da casa della donna che ti sei portato a letto.
I 10 modi per fare carriera senza lavorare.
Come trombarsi la tua vicina senza farsi scoprire da tua moglie.
Come aprire un conto svizzero.
Dove spendere i soldi per conquistare una ragazza di vent’anni più piccola di te.
I 10 trucchi per mettere in risalto il tuo pacco.

For men, perché la minchia la mettete voi!

Solo per questo numero in omaggio For men junior!

Su questo numero di For men junior

Come scoprire i film porno dei tuoi genitori.
Impara a rubare e a guidare la macchina di tuo padre.
I 10 modi per falsificare la firma dei tuoi genitori.
Sei stufo di farti rubare le merende? Diventa bullo!
I 10 modi per inventare le storie di sesso da raccontare ai tuoi amici.

For men junior, perché la minchia la metterete voi!

E in questo numero troverete anche: For girl for men!

Su questo numero di For girl for men

Far trovare da mangiare a tuo marito: un’arte, una scienza.
Subisci le corna in silenzio, perché un marito macho ti protegge di più.
Il calcio: subiscilo in silenzio.
I 10 modi per tenere lontana da casa tua madre.
I soprammobili non interessano a tuo marito: fattene una ragione.

For girl for men, perché la minchia la mettono loro!

mercoledì 3 settembre 2008

One to one marketing

Buongiorno caro cliente, lei entrando in questa pagina ha scelto di rispondere al nostro questionario. E’ una roba di marketing avanzato e non staremo lì a sindacare la sua utilità. Probabilmente tu sei bolscevico e critichi queste iniziative, ma è risaputo che non capisci un cazzo di mercato e sue regole, non è colpa nostra se esitono persone ignoranti.

Prima di immettere i suoi dati personali, deve leggere la LUNGHISSIMA nota informativa sui dati personali, è sicuro che voglia farlo? Sì, è una scocciatura che il solito governo antiliberale e bolscevico ci ha imposto. E’ una cosa pallosa e LUNGHISSIMA e le farà perdere un sacco di tempo, mentre se fa il nostro test, senza leggere la LUNGHISSIMA nota informativa, si libera in cinque minuti e può vedere l’approfondimento di Biscardi sul campionato. Sicuro che si vuole perdere tutte quelle litigate leggendo la LUNGHISSIMA nota informativa?

Bravo, ha scelto di vedere Biscardi. Ora ci dica una cosa, chi ha votato nelle ultime elezioni?

Ha scelto Rifondazione comunista.

Noi non abbiamo niente contro di lei, anche se è un bolscevico e soprattutto a noi i suoi soldi non ci fanno schifo, quindi è uguale agli altri.

Scriva qui sotto i suoi dati.

……

Ho visto che non ha messo la sua mail e il suo numero di telefono. E’ una sua libera scelta, nessuno la obbliga a mettere questi dati sensibili, ma noi abbiamo messo questa opportunità per lei! Ma ci pensa ogni volta che abbiamo qualcosa per lei la chiamiamo o la mandiamo una semplice mail e lei potrà avere quello che gli piace di più a prezzi convenientissimi! Senti a me, perché oramai siamo amici e posso darti del tu, metti questi dati e non te ne pentirai. Potrai toglierli quando vuoi, è tutto scritto sulla LUNGHISSIMA nota informativa.

Bravo, hai messo il numero e la mail.

Adesso le faccio il mio piccolissimo test:

1. Che lavoro fai?

a. Impiegato
b. Disoccupato
c. Dirigente
d. Pensionato
e. Imprenditore

Hai scelto b… Ti abbiamo già detto che i tuoi soldi non ci fanno schifo, ma qui ci stai prendendo per il culo! Tu non hai soldi!

Porta un amico o ritorna a fare il test quando troverai un lavoro. Di sotto troverai le caselle dove mettere le mail e i numeri di telefono dei tuoi amici. Mi raccomando sceglili tra i più ricchi, che qui c’è la crisi e noi dobbiamo prendere i soldi a chi ce li ha, al contrario di te: bolscevico e senza soldi! Almeno facessi lo scrittore impegnato di sinistra!

Siccome puoi sempre trovare un lavoro ben remunerato, i tuoi dati li conserviamo e ogni mese ti manderemo una mail con questo messaggio.

HAI TROVATO LAVORO?

Se non vuoi ricevere la mail devi leggere la LUNGHISSIMA nota informativa, altrimenti ti sbrighi subito.

Dove vai!

Ci devi dare ancora il consenso sul trattamento dei dati personali!

Dai il consenso al trattamento dei tuoi dati?
Sì, do il consenso.
Leggo la LUNGHISSIMA nota informativa.

Desideri ricevere un nostro impiegato in esubero a casa tua a cena?
Sì, do il consenso.
Sì, se porta la pasta.
Leggo la LUNGHISSIMA nota informativa.

Desideri che a giorni alterni rovistiamo la tua spazzatura?
Sì, do il consenso.
Sono bolscevico, faccio la raccolta differenziata.
Leggo la LUNGHISSIMA nota informativa.

Desideri che vendiamo, anche profumatamente, i tuoi dati ad altre aziende che ti romperanno i coglioni con telefonate e visite a casa.
Sì, do il consenso.
Sì, basta che non fai venire a casa extracomunitari.
Leggo la LUNGHISSIMA nota informativa.

Grazie per la collaborazione, domani, anche se non hai soldi e che sei bolscevico, verrà un nostro commerciale a venderti uno dei nostri fantastici prodotti, non preoccuparti cercheremo di abbassare il prezzo anche per le tue tasche, anche perché qui si deve vendere, altrimenti l’amministratore delegato ci cazzia!

Non preoccuparti, la visita è senza impegno… Senza impegno di venderti un prodotto scadente e difettoso, perché tu il prodotto lo hai già acquistato! E’ tutto scritto sulla lunghissima nota informativa che hai approvato!