martedì 6 marzo 2007

Una favoletta

M e C si sposeranno, M ha paura dell'areo e C mi ha chiesto di scriverli qualcosa ed io ho pensato ad una storiella.

La signora Elisabetta è una che dalla vita ha avuto tutto, è li nel posto 23 nell'aero che da Milano porta a Roma. Tipica donna d'affari, sa cosa vuole e sa come ottenerlo. Durante il volo pensa a come organizzare la giornata lavorativa (incontri con direttori, pianificazione delle vendite ed altre cose aziendali che una tipica persona normale non capisce). Durante il volo pensa: "magari una vita normale..."
Il signor Giovanni ha paura di volare, quindi ha scelto di farsi il viaggio Francoforte-Catania tutto in treno, non gli interessa di metterci una vita, per lui l'importante è tornare a casa per incontrare la sua famiglia, i suoi vecchi amici e rivedere la sua terra. Durante il viaggio pensa: "vorrei tanto fermarmi, stare in casa e non uscire più".
Il signor Michele è un agente commerciale. Lui è sempre in giro in macchina, e a casa ci torna solo la sera tardi. Tipico stacanovista, deve incontrare un acquirente in un paesino sperduto sulle montagne. Durante il viaggio pensa: "Vorrei diventare un direttore vendite, per poter incontrare i grandi acquirenti, che cazzo vado a fare fino a lassù".
Il signor Giuseppe è una persona anziana, che abita in una casa non troppo lontana dai binari. Sta finendo la sua vita in solitudine ed, oramai, non esce più di casa. E nella sua immensa solitudine pensa: "magari, mi venisse a trovare la mia famiglia, ma sono troppo impegnati col lavoro".
Sono quattro persone diverse, con sogni diversi e con vite diverse, ma in un punto indefinibile del globo, queste quattro vite si incontreranno.
Il personale di bordo avverte i viaggiatori che l'aereo sta attraversando una turbolenza, la signora Elisabetta allaccia le cinture e pensa ad un figlio che non è mai arrivato.
Il treno del signor Giovanni, come al solito è in ritardo, e lui grande osservatore, nota che un po' più in la c'è una casetta. "Che bella", pensa.
Il signor Michele è molto in ritardo ed allora bestemmiando pigia il piede sull'acceleratore, e si immette in una strada costeggiata dai binari.
Tra un po' passerà il treno, pensa il signor Giuseppe, l'unica variante della sua giornata monotona.
In questo momento le quattro vite si incontrano per finire assieme.
L'aereo in cui viaggia la signora Elisabetta, perde quota e precipita, e nel precipitare prende in pieno il treno Francoforte-Catania, i detriti delle due macchine, come proiettili, colpiscono l'automobile del signor Michele, che sbanda è finisce fuori strada, e un minuscolo detrito, come proiettile attraversa i vetri delle finestre del signor Giuseppe e lo prende in pieno cuore... ma di questa morte nessuno se ne accorgerà.

Morale della favola? ...e che palle! Devo fare tutti io!? Trovatevelo da soli!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

senti ricchione che non sei altro, capisco la tua tristezza per la partenza della tua dolce metà,"ma non perchè ti manca lei, ma la sua (f....)e quindi non fai altro che andare a trovare(federica...)con la conseguente perdita di vista e sopratutto di cervello!!!!!!!" non puoi essere così pessimista.
P.S. a dimenticavo la morale è che sei un ricchione cornu... sfigato. londra ti ringrazia!!!!!!! ah ah ah ah!!!!!!!!

Tanuccio ha detto...

Non ti sputo perchè se no ti improfumo.

Anonimo ha detto...

carissimo tanuccio hai centrato il nocciolo della situazione , la tragedia umana dell'africano....... , poi gentilmente di al porco dell'africano ki è federica lui cm la conosce?............ o e solo una delle solite porcate vs.?

Tanuccio ha detto...

Carissima C, Federica è una nostra collega di lavoro. Però nel senso che intendeva il giovane lì sopra è la migliore amica di ogni uomo! Dal detto: Federica la mano amica. Quindi non ti arrabbiare, e cerca il morale della favola.

Anonimo ha detto...

1)"Nella morte siamo tutti uguali"
2)"nn lamentarti di quello che hai, può sempre andar peggio"
3) "nn rimandare a domani quello che puoi fare oggi (che domani potresti essere schiattato"
CH

Tanuccio ha detto...

Ooooh! Finalmente una persona che cerca una morale! Grazie Christian. Ti devo un caffè! Comunque io avevo pensato ad una cosa, più del tipo: non importa dove sei e cosa fai, ma se devi morire, muori lo stesso.
Comunque, mi sono accorto che la favola da adito ad interpretazioni. Quindi chi ha una morale, si faccia avanti! Tanto non si paga.