sabato 24 marzo 2007

La morte di Zì Andréje

Andréje è morto il 17 marzo 2006, lasciando un enorme vuoto a noi amanti della musica popolare in generale e dei "Sunétte" di Carpino in particolare.
Lui da buon "maladre" quale era ci ha fatto credere nella sua immortalità, ci ha raggirati, dicendoci che "chi canta e sona non more mai". Noi lo avevamo creduto, perchè quando suonava dal vivo era sempre grintoso, lucido e, soprattutto, poetico sia lui che la sua inseparabile battente. Noi pensavamo che chi sopravviveva all'inferno di due guerre, non poteva morire, ma adesso, a distanza di un anno dalla sua "prematura" scomparsa, la sua chitarra battente è rimasta da sola, e chiunque avrà il coraggio di provarla a suonare, lei risponderà con suoni diversi da quelli di Andréje, cercando mani contadine.....

Andréje morì anche nel 1954.
Un giorno, mentre era ricoverato a Napoli, la moglie ricevette un telegramma dall'ospedale, che diceva di venirsi a prendere il marito.
La "padrona", ricevuto il telegramma, penso subito alla morte del marito, e fece suonare le campane in paese.
Una delegazione della famiglia Sacco (composta dalla moglie, la sorella, un cugino e un fratello), andò all'ospedale di Napoli è trovò Andréje che passeggiava in corridoio. Egli vide i parenti e disse: "e voi?", i parenti risposero (non penso tutti in coro): "preparati la roba, mettila in una valigia e andiamocene, che a Carpino ti piangono, è suonata pure la campana".
Tornato a Carpino, Andréje, non disse niente a nessuno, e dopo due mesi si presentarono due carabinieri in casa Sacco e dissero alla moglie: "tu devi andare a prendere vostro marito, a Napoli". La moglie: "mio marito lo siamo andati a prendere, sta in piazza". Ed i carabinieri non vollero credere alla "padrona", finché non videro il marito.
Così dopo questa esperienza, Andréje scrisse "lu Sunétte":

Alla larghe alla larghe tutte a qua 'tturne
che lu vecchje amante je retutnate
cente campane lu jurne pe' me sunavane
diceva che jeve morte lu 'ssassine
ije non songhe morte no so' viv'ancore
j'eja campà allu munne pe 'ma 'sta donne

1 commento:

Unknown ha detto...

Come sempre, stupendemente poetico.