martedì 31 luglio 2007

Un modo creativo per parcheggiare la bici

La città che mi ospita, Parma, è una città divisa da un torrente: la Parma. Questo spezza nettamente in due la città: da una parte sono situati i palazzi storici e i centri di potere politico e religioso; mentre l'altra parte è sede della cuore ploretario della città, infatti, le sue tipiche case colorate sono per lo più abitate da extracomunitari e studenti fuori sede.
Come ogni città divisa da un corso d'acqua, la presenza di ponti la fa da padrone anche in questa cittadina emiliana. Il più noto è sicuramente il ponte di mezzo, che unisce i due punti vitali della centro storico: via D'Azeglio e via Mazzini.
Altro ponte importante per Parma è sicuramente il ponte Verdi, che unisce il suggestivo Parco Ducale al palazzo dell Pilotta, sede della galleria nazionale.
Ed è proprio in questo ponte che, sabato dopo essere stato costretto con la forza a passare la mattinata la mercato, ho notato uno strano modo di parcheggiare la bicicletta, sintomo che anche in Emilia la fantasia non manca (mi scuso per la qualità della foto, ma l'ho scattata col mio cellullare, che non è uno dei più tecnologici).


Chiunque conosce le città emiliane sa bene che qui la bici è un mezzo di trasporto molto usato e chiunque abbia vissuto nelle città emiliane sa bene che la bici è l'oggetto in assoluto più rubato. Penso proprio che il tipo che abbia posizionato la bici direttamente sul Parma dormirà sogni tranquilli per tutto il periodo di secca del torrente, a meno che le nutrie, non decidono di farsi un bel giro per la città...

7 commenti:

Mariolina ha detto...

Cià Lupè!

Unknown ha detto...

Un po' scomodo ma abbastanza sicuro come parcheggio :-D

Tanuccio ha detto...

@mariolina: ciao a te! Come ti ho già detto nel tuo blog, mi sei simpatica a pelle...
@s.b.: Sicuro sì, ma no perché una persona sana di mente non scenderebbe mai la sotto, ma perché a Parma le nutrie sono grandi come buttafuori...

Unknown ha detto...

Il Direttore (IR)Responsabile, nella persona di un maraviglioso cazzeggiatore abbronzato e dimagrito (da 83 a 82 kg x 1,95 m) ti saluta affettuosamente dalla sua città di mare e ti ricorda che gli manchi molto, caro neo Vicedirettore 'ad honorem'.

P.S.: Un solo appunto: si chiama "La Parma". Il Parma è un'altra cosa...

Tanuccio ha detto...

@Albe: comincio ad odiarti... :-)

Anonimo ha detto...

so dicerie messe in giro
dai leghisti heheh:-p



ma po va a prendersela conn'elicottero?? visto che le nutrie non solo sono grandi ma fanno pure schifio e incontrarle sulla bici non deve essere un piacere

Tanuccio ha detto...

@tempestatonsillatalpeperoncino: No, invece sono molto socievoli... :-)