martedì 24 luglio 2007

Perché lui sì ed io no?

Ho deciso! Anch'io mi candido alle primarie del partito democratico. Non so manco cos'è sto Partito Democratico, ma se questo può servire ad aumentare i contatti al mio blog, è cosa che sa da fare.
Domani mi sveglio di buon ora e vado a presentare la mia candidatura!

...un attimo...

Pronto...
Ciao Mamma!
Cosa sto facendo?
Sto annunciando la mia candidatura al Pd!
Sì, mamma il Pd! Il Partito Democratico!
Come, sempre comunisti sono?
No, mamma, questo è il Pd... Praticamente, si uniscono i maggiori partiti del centrosinistra, per raggranellare voti e vincere Berlusconi!
Io che centro?
No, ho visto che l'ha fatto anche Mario Adinolfi, perché non posso farlo io?
No, mamma, non è una cosa pericolosa! Non ti preoccupare mi copro...
Lui vuole rappresentare gli under 40, io rappresenterò gli under 30!
Come che programma ho?
Devo venire incontro alle esigenze degli under 30!
Ah, ho capito... Hanno solo un'esigenza: non andar via da casa...
Ok, ciao mamma mi hai dato una grande lezione politica...

Chiedo scusa a tutti ma ho avuto una discussione con la mia base politica...

Iniziamo con il primo punto programmatico della mia candidatura: la maggiore età si raggiungerà a 35 anni!!!!
Così nessuno ci stresserà più sul matrimonio!

Alle primarie del Partito Democratico, vota Lupo Sordo, perché senza una famiglia e a casa dei nostri genitori, è più facile toglierci gli sfizi!

9 commenti:

Fassbinder ha detto...

(delicatamente) te l'appoggio :D

Unknown ha detto...

Ma questo partito qualche elettore lo avra ? Per ora ha solo candidati :-)

Anonimo ha detto...

se lo fai... il mio VOTO è assicurato!

Anonimo ha detto...

ssisisis t'appoggio
tanto so leggera
e non in vacanza ho solo messo in pausa i pensieri con la scatola che li contieni ovvero la cervelliera:-p
pero me raccumand fa qualcosa pure per le under40 si no vado da mamma' e le confido come farti scappare di casa :))

Anonimo ha detto...

per candidarsi ci vogliono 3000 firme in 5 regioni diverse, o una cosa del genere. provarci non è impossibile: quasi quasi...

Anonimo ha detto...

Guarda che Adinolfi è un candidato di peso... tu cosa ci proponi in cambio? :-)

Tanuccio ha detto...

@ fassbinder

Mi raccomando, delicatamente... :-)

@ s.b.

Se contiamo i familiari, qualcuno lo voterà...

@ luigi

Figo! Ho già ottenuto un voto!

@ tempesta

Ho già in mente di rendere il viagra gratuito... Ammazza che genio politico sono!

@ storie tamarri

Io sono pugliese, abito in emilia, ho una ragazza marchigiana, ho un sacco di amici siciliani e uno zio a Milano... 5 regioni ci sono!

@ cima

Per il peso aspetto solo di tornare a casa per le vacanze! Cercherò di raggiungere Adinolfi!

Anonimo ha detto...

Il giornalista romano ha rinunciato in extremis alla candidatura

Antonello De Pierro non correrà più per la guida del Partito Democratico

Il direttore di Italymedia.it e storico conduttore di Radio Roma, oltre che leader del movimento “L’Italia dei diritti”, aveva deciso di candidarsi, ma come si apprende dal coordinatore nazionale del movimento stesso Dario Domenici, è stato costretto a ritirarsi per motivi personali


Aveva accettato di candidarsi per le Primarie del 14 ottobre 2007, per concorrere alla carica di segretario nazionale del Partito Democratico, dopo che da più parti gli erano giunte richieste in tal senso, e, sostenuto da più associazioni e gruppi, oltre naturalmente che dal movimento per i diritti dei cittadini “L’Italia dei diritti”, di cui è presidente, aveva avviato in tutta la penisola la raccolta delle firme necessarie da consegnare entro il termine fissato, per accedere all’elenco degli aspiranti. In extremis però il popolare giornalista Antonello De Pierro, direttore di Italymedia.it http://www.italymedia.it e voce storica dell’emittente radiofonica Radio Roma, giannizzero di tante battaglie in campo sociale, sempre per tutelare i diritti dei più deboli, schierato contro l’arroganza dei potenti e la corruzione dilagante di settori deviati delle istituzioni, per motivi personali ha rinunciato a candidarsi. E’ quanto è stato reso noto dal coordinatore nazionale del movimento “L’Italia dei diritti” Dario Domenici, che non ha specificato il motivo della defezione, che come già accennato risalirebbe a motivi prettamente personali. Sembra che la decisione di De Pierro di concorrere alla carica per cui sono candidati Walter Veltroni, Furio Colombo, Enrico Letta, Rosy Bindi, Mario Adinolfi ed altri, sia scaturita dalla necessità soggettiva di apportare una ventata di forte coinvolgimento sociale in una classe politica ormai impopolare, e sempre fedele al suo motto, ripescato nell’archivio geniale di Cesare Pavese “Non bisogna andare incontro al popolo, ma essere popolo”. Ed è proprio ciò che il giornalista romano ha da sempre fatto, dalle pagine dei giornali diretti, dalle frequenze radiofoniche, ma soprattutto grazie all’indole solidale che lo caratterizza, facendosi carico di problemi che nella maggior parte dei casi, con l’impegno, la caparbietà e la forza mediatica ha brillantemente risolto, rivendicando la sua indipendenza e non preoccupandosi giammai di potersi mettere contro i cosiddetti potenti. Spesso ha pagato anche sulla propria pelle le omissioni e le falsificazioni clamorose a livello istituzionale, e successivamente le ritorsioni, solo, in virtù del suo innato senso di giustizia, per aver tentato di far rispettare dei sacrosanti diritti, che nelle circostanze erano stati spudoratamente calpestati. Italymedia.it è da sempre un portale di informazione libera che denuncia tutto il marcio che riesce a smascherare, in maniera politicamente trasversale, la giustizia e i diritti non hanno colore, anche perché è pura retorica, peraltro piuttosto patetica la convinzione che le ingiustizie e i soprusi siano peculiarità di questa o di quella classe politica. Dove esiste l’uomo c’è il pericolo di degenerazione morale, ed è dovere sacrosanto di chi si muove nella legalità denunciarlo, anche se ciò non sempre avviene, ed è un dato di fatto che spesso il delinquente è più forte dell’onesto, e muoversi nell’illecito è più agevole che addentrarsi nei vincoli che la codificazione legale impone.

Tra l’altro il giornalista e conduttore era considerato l’unico che avesse qualche improbabile e comunque inutile chance in più, di fronte a Superwalter, che dopo il grande consenso conquistato meritatamente alla guida dell’amministrazione capitolina, ha già in tasca la leadership del nascente Partito Democratico. I candidati Rosy Bindi ed Enrico Letta, facenti parte di un governo che ha fortemente deluso anche il suo stesso elettorato, non hanno alcuna speranza a cui aggrapparsi per ottenere l’ambita posizione di vertice. Il leader de “L’Italia dei diritti” comunque sosterrà Walter Veltroni, persona che ha dichiarato in più occasioni di stimare umanamente e politicamente da sempre e in cui ripone grande fiducia, ed ha annunciato che presto, “viste le pressioni della gente e dei fedeli lettori, ascoltatori e sostenitori, non potrà esimersi dall’affacciarsi sulla scena politica romana e nazionale, per ottenere uno strumento in più al fine di tutelare gli interessi di chi spesso non ha voce, in quanto soffocata dal potere e dall’arroganza di pochi eletti”, priorità diventata ormai una missione ed una ragione di vita.

Tanuccio ha detto...

@anonimo: ma sei un troll?