venerdì 21 dicembre 2007

Il Corvo

Chiedo scusa ad Edgar Allan Poe.

Una volta in una fosca mezzanotte, mentre io meditavo, debole e stanco, sopra alcuni bizzarri e strani blog d'una piattaforma dimenticata; mentre io chinavo la testa, quasi sonnecchiando - d'un tratto, sentii un colpo leggero, come di qualcuno che leggermente commentasse - commentasse all'ultimo post del mio blog.
«È qualche visitatore - mormorai - che batte al mio account ShinyStat.»
Questo soltanto, e nulla più.

Ah! distintamente ricordo; era nel fosco Dicembre, e ciascun codice html proiettava il suo fantasma sullo schermo.
Febbrilmente desideravo il mattino: invano avevo tentato di trarre dai miei blog un sollievo al dolore - al dolore per la mia perduta Leonore, e che non commenterà in questo blog- mai più.

E il serico triste fruscio di ciascun template purpureo, facendomi trasalire - mi riempiva di tenori fantastici, mai provati prima, sicché, in quell'istante, per calmare i battiti della mia tastiera, io andava ripetendo: «È qualche visitatore, che chiede supplicando di commentare, al mio ultimo post. Qualche tardivo visitatore, che supplica di scambiare i link; è questo soltanto, e nulla più».

Subitamente la mia anima divenne forte; e non esitando più a lungo:
«Signore - scrissi - o Signora, veramente io imploro il vostro perdono; ma il fatto è che io sonnecchiavo: e voi commentaste sì leggermente, e voi sì lasciaste un commento - un commento al mio blog, che io ero poco sicuro d'avervi ricevuto». E a questo punto, aprii il link al commento.
Vi era solo la tenebra, e nulla più.

Scrutando in quella profonda oscurità, rimasi a lungo, stupito impaurito sospettoso, sognando sogni, che nessun blogger mai ha osato sognare; ma il silenzio rimase intatto, e l'oscurità non diede nessun segno di vita;
e l'unica parola detta colà fu la sussurrata parola «Leonore!»
Soltanto questo, e nulla più.

Ritornando nel blog, con tutta la mia anima in fiamme; ben presto udii di nuovo commentare, un poco più forte di prima.
«Certamente - dissi - certamente è qualche cosa all'archivio del mio blog.»
Io debbo vedere, perciò, cosa sia, e esplorare questo mistero.
È certo una ricerca su Google, e nulla più.

Quindi io spalancai l'archivio; e con molta civetteria, agitando le ali, si avanzò un maestoso corvo dei santi giorni d'altri tempi; egli non fece la menoma riverenza; non esitò, né ristette un istante ma con aria di Lord o di Lady, si appollaiò sull'header del mio blog, s'appollaiò, e s'installò - e nulla più.

Allora, quest'uccello di bit, inducendo la mia triste fantasia a sorridere, con la grave e severa dignità del suo aspetto:
«Sebbene il tuo ciuffo sia tagliato e raso - io scrissi - tu non sei certo un vile, orrido, torvo e antico corvo errante lontano dai siti internet della Notte dimmi qual'è il tuo nick signorile sulla blogsfera avernale della Notte!»
Commentò il corvo: «Mai più».

Mi meravigliai molto leggendo il commento di questo sgraziato uccello, sebbene la sua risposta fosse poco sensata - fosse poco a proposito; poiché non possiamo fare a meno d'ammettere, che nessuna vivente blogger, mai, finora, fu beato dalla visione d'un uccello sull'header del suo blog, con un nick siffatto: «Mai più».

Ma il corvo, appollaiato solitario sulla D del Diario di bordo, scrisse solamente quest'unica parola, come se la sua connessione in quest'unica parola avesse effusa.
Niente di nuovo egli commentò - nessuna tasto egli agitò - finché in tono appena più forte di un murmure, io dissi: «Altri lettori mi hanno già abbandonato, domani anch'esso mi lascerà, come i miei link, che mi hanno già abbandonato».
Allora, l'uccello commentò: «Mai più».

Trasalendo, perché l'assenza di commenti veniva rotto da una risposta sì giusta:
«Senza dubbio - io dissi - ciò ch'egli scrive è tutto il suo sapere e la sua ricchezza, presi da qualche infelice blogstar, che la spietata sciagura perseguì sempre più rapida, finché i suoi post ebbero un solo ritornello, finché i canti funebri della sua Speranza ebbero il malinconico ritornello:
«Mai, - mai più».

Ma il corvo inducendo ancora tutta la mia triste anima al sorriso, subito volsi il cursore del mouse con ricchi puntatori di fronte all'uccello, alla D e all'Header; quindi, cliccando, mi misi a concatenare fantasia a fantasia, pensando che cosa questo sinistro uccello d'altri tempi, che cosa questo torvo sgraziato orrido scarno e sinistro uccello d'altri tempi
intendea significare commentando: «Mai più».

Così sedevo, immerso a congetturare, senza scrivere una risposta al commento dell'uccello, i cui occhi infuocati ardevano ora nell'intimo del mia connessione; io sedevo pronosticando su ciò e su altro ancora, con la mano reclinata adagio sul tasto sinistro del mouse su cui lo schermo guardava fissamente; ma i cui commenti, che posizionati fissamente sotto ogni post ella non cliccherà, ah! - mai più!

Allora mi parve che lo schermo si facesse più denso, risoluzione di pixel invisibili, agiati da Microsoft, i cui morbidi passi tintinnavano sul soffice schermo,
«Disgraziato! - commentai - la tua piattaforma per mezzo di questi blogger ti ha inviato il sollievo - il sollievo e il nepente per le tue memorie di Leonore! Tracanna, oh! tracanna questo dolce nepente, e dimentica la perduta Leonore!»
Commentò il corvo: «Mai più».

- «Profeta - io risposi - creatura del male! - certamente profeta, sii tu uccello o troll! -
- «Sia che un aggregatore t'abbia mandato, sia che Google t'abbia gettato qui a riva, desolato, ma ancora indomito, su questo deserto blog incantato in questa visitata dall'orrore - dimmi, in verità, ti scongiuro
- «Vi è - vi è un balsamo in Galaad? dimmi, dimmi - ti scongiuro. -
Commentò il corvo: «Mai più».

- «Profeta! - io scrissi - creatura del male! - Certamente profeta, sii tu uccello o troll!
- «Per questo schermo che s'incurva su di noi - per questa blogstar che tutti e due leggiamo - di' a quest'anima oppressa dal dolore, se, nei prossimo post, essa leggerà il commento di una santa fanciulla, che i blogger chiamano Leonore, leggerà i commenti di una rara e radiosa fanciulla che i blogger chiamano Leonore».
Commentò il corvo: «Mai più».

- «Sia questa parola il nostro segno d'addio, uccello o troll!» - io commentai, balzando in piedi. «Ritorna nella blogsfera e sulla riva avernale della classifica di blogbabel! Non lasciare nessuna commento come una traccia della menzogna che il tuo id ha profferito! Lascia inviolata la mia solitudine! Sgombra la D nel mio Header!»
Commentò il corvo: «Mai più».

E il corvo, non svolazzando mai, ancora si posa, ancora è posato sulla D, sovra al mio headeri, e i suoi occhi sembrano quelli d'un demonio che sogna; e la luce dello schermo, raggiando su di lui, proietta la sua ombra sull'ultimo post, e la mia, fuori di questo schermo, che giace ondeggiando davanti al computer e non si solleverà mai più!

La versione tradotta della bellissima poesia di Edgar Allan Poe, rovinata da me la trovate qui, qui la versione originale.



Il signor Allan Poe avrebbe votato OK. Vuoi essere da meno?

Puoi votare le mie notizie anche in questa pagina.

25 commenti:

Mat ha detto...

oh ma che bravo!!! la preferisco all'originale!!!!
:)

Giuseppe ha detto...

Molto molto bravo, però non ti offendere, ma non sei riuscito a superare l'originale ;-)

Ciao e buona serata

riccardo gavioso ha detto...

indubbiamente una rinfrescatina ai classici s'impone. Questa è molto bella!
Il Lupo è avvantaggiato: è Sordo e può ignorare lo stridente gracchiare del corvo :)

grande anche la personalizzazione del box per il voto

Tanuccio ha detto...

@mat

Dai, non esageriamo...


@giuseppe

Metti in riga mat... :)

@riccardo

Praticamente ho intenzione di personalizzare ogni volta che metto il box...

Anonimo ha detto...

Simpaticissimo come sempre...
Un saluto e che il Natale sia buono;-)
-Vulcanochimico-

Mary ha detto...

ciao Lupo, quella di Poe è stupenda ma la tua versione è divertentissima...

p.s. ah se mi slinkate nn lo voto di certo :D

Franca ha detto...

Che altro dire? Mai più...

Categong ha detto...

Tu bevi troppo.
Auguri, lupo the Pooh.

Categong ha detto...

E anche un po' di tabacco, ogni tanto, ce lo potresti pure mettere, nella canna.

Anonimo ha detto...

Quando ti eserciti in queste rivisitazioni oltre al sorriso mi strappi l'applauso...
^_^

Mat ha detto...

ma siamo a Natale!!!

Anonimo ha detto...

Bellissima!
Feste liete e serene Lupo, buon Natale e prosperoso 2008, baci :)

Associazione ImperiaParla! ha detto...

Grazie di essre passato. Tanti auguri anche a te.

Tanuccio ha detto...

@vulcanochimico

Grazie e buon natale anche a te...

@arte

Ho parlato con poe e mi ha detto che è pronto a slinkarti se fai quella cosa :)

@franca

nomore

@cate

Ci provo, ma al massimo metto il tabacco nel vino e l'alcol nella canna... Esce sempre uno schifo...

@comicomix

Grazie, ma ho paura che stanotte mi appaia in sogno poe

@missi

Grazie, buone feste anche a te...

@ed

Per così poco? Ancora auguri...

Tanuccio ha detto...

@mat

In verità mancano ancora quattro giorni...

Mat ha detto...

non fare il polemico, è natale!
ohhhhhhhh

Unknown ha detto...

Molto originale, davvero... ma non è che il troppo cibo ti sta dando alla testa? Son preoccupato...

Tanuccio ha detto...

@mat

Se non faccio il polemico che natale è...

@albe

In realtà è il freddo che mi fa questo effetto...

Val3riO ha detto...

tu sei pazzo :D

Tanuccio ha detto...

Ah ah ah! Il mondo è mio!

Mat ha detto...

mmmmmhh, spè che ci penso un attimo

Unknown ha detto...

è risaputo che il freddo fa venire fame... non che faccia sparare cazzate! Cosa hai fumato?

Tanuccio ha detto...

@mat

un Natale perfetto... Ed io odio le cose perfette

@albe

Anche altre cose "leggere" fanno venire fame...

Unknown ha detto...

Ho capito: la risposta che cerco la trovo nella stessa domanda...

Tanuccio ha detto...

Se fumi sì...