martedì 5 agosto 2008

Tempi duri per i geni

Esterno giorno: Spiaggia deserta.

Tanuccio passeggia per la spiaggia e trova un “gratta e vinci”. Lo gratta e all’improvviso dal biglietto esce un genio!

Genio: Grazie! Mi hai liberato!
Tanuccio: E cosa ci facevi lì?
G: Sono un genio. Ero imprigionato nel “gratta e vinci” e tu grattandolo mi hai liberato!
T: Nel gratta e vinci? Ma non era una lampada?
G: Sì, hai ragione… Ma abbiamo cambiato la flotta aziendale.
T: La flotta aziendale?
G: Lascia perdere, è stata una decisione dell’ufficio acquisti. Posso dirti che prima, nella lampada, si stava meglio. Avevamo spazio, potevamo invitare amici e avevamo addirittura un bagno con bidet!
T: …
G: Qui stiamo stretti e posso dirti che il luogo di lavoro non è neanche a norma della 626.
T: …
G: Ma passiamo a noi! Lo sai che per contratto hai diritto a un desiderio!
T: Uno? Ma non erano tre!
G: seee ai tempi della lira, adesso per politiche aziendali possiamo esaudire solo ad un desiderio. E ti pregerei di muoverti, perché il tempo è denaro e l’azienda non mi paga manco gli straordinari.
T: Non ti paga gli straordinari?
G: No, mi paga per desiderio esaudito. Una volta, quando erano tre poteva andare bene, ma adesso ci hanno fregato. Facciamo una fatica ad arrivare alla fine del mese.
T: Ok, non voglio farti perdere altro tempo, adesso ti dico il desiderio.
G: Non desiderare la pace nel mondo! E’ un desiderio che non aumenta i consumi ed andremo contro l’accordo con il governo.
T: …
G: Dai muoviti! Che stasera ho un appuntamento con la fata turchina!
T: Vabbé! Allora desidero un contratto a tempo indeterminato in un’azienda che mi rispetti, mi premi per il mio lavoro e che mi paghi bene!
G: …
T: come mai quella faccia?
G: Che cosa hai detto che vuoi?
T: Un contratto a tempo indeterminato in un’azienda..
G: Ho capito! Era una domanda scenica!
T: …
G: Tu allora vuoi un contratto a tempo indeterminato?
T: Sì!
G: In un’azienda che ti rispetti?
T: Sì!
G: che ti premi per il tuo lavoro?
T: Sì!
G: E CHE TI PAGHI BENE!?!?!?
T: SI!

G: Ma ti pare che se avessi potuto fare questo starei qui! Dentro un gratta e vinci!
T: …
G: Ma non hai rispetto per me!
T: …
G: Ma lo sai che io sono precario? Lo sai che sono assunto tramite agenzia! Manco i buoni mensa ho! Manco la tredicesima, la liquidazione! Non ho ferie pagate! ANZI NON HO FERIE!!
T: …
G: E tu, cosa vuoi? Un contratto a tempo indeterminato!
T: Sì…
G: Ma perché non fai come tutti che se ne sbattono del lavoro e mi chiedono i miliardi! Arriva questo, fresco fresco e mi chiede di fare i miracoli! Ma io so genio, mica sò politico! Che cazzo di raccomandazione posso darti!
T: …
G: Ma lo sai che l’altro anno sono stato malato e per poco non mi licenziavano! Ho dovuto rinunciare al 20% del mio stipendio, per poter essere riassunto! E quei giorni! Col cazzo che me li hanno pagati!
T: Scusa… Non pensavo…
G: Tutti così dicono! Ma io non volevo fare questo mestiere! Mio padre mi ha costretto a studiare! “Ti devi prendere l’abilitazione a genio, perché senza pezzo di carta cosa fai”, adesso quel pezzo di carta sta a prendere polvere a casa dei miei!
T: …
G: Io volevo fare il tornitore! Il fresatore! Il saldatore! Come i miei amici! Adesso avrei avuto una moglie e un sacco di soldi per poter andare in vacanza dove volevo! Senza tutte ‘ste responsabilità e con più capelli in testa! No! Io invece dovevo studiare! Mi sono perso tutta la mia adolescenza e la mia giovinezza appresso ai libri! E tutto per che cosa? Per dare un contratto a tempo indeterminato a un tizio curioso che doveva raccogliere un gratta e vinci!

Esterno notte: Spiaggia desolata.

Il genio continua a lamentarsi, incurante della festa nello chalet a pochi metri di distanza.
Tanuccio ha abbordato un gruppo di turiste tedesche preparando pizza e suonando il mandolino.

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