mercoledì 6 agosto 2008

La repubblica delle cordate


Parliamo chiaro, quando il nano di Arcore, in tempi sospettosissimi, durante la campagna elettorale, parlava di cordata di imprenditori italiani disposti ad acquistare quel carrozzone statale che è Alitalia, tutti hanno storto il naso. Mò arriva “la cordata”! Io per primo, da attento analista economico-politico ho dato la mia opinione prettamente tecnica: “Questo sta sparando una grossa cazzata!”

Neanche lui ci credeva a quello che diceva, pareva più che altro il bimbo che quando distrugge una cosa con occhi furbi e con fare monello dice: “Non sono stato io!”
Ma gli italiani lo hanno creduto, hanno votato in massa il nano e lo hanno fatto tornare a Palazzo Chigi a fare i porci comodi suoi. “L’Italia non può non avere una compagnia di bandiera” – dicevano tutti. La bandiera forse è rimasta, ma l’asta è quella che fa tutto.
Le spiegazioni che posso darmi di quest’inculata generale, possono essere tante, ma sicuramente non è quella che l’italiano credeva alla “cordata”, siamo seri, ancora non siamo arrivati a questo livello di deficienza…
Allora perché l’italiano ha creduto alla grossa palla del nano e soprattutto perché l’italiano, dopo il piano di risanamento farsesco che prevede 7000 esuberi, contro i 2500 di Air France continua ad avere fiducia in quello che dice lui?
Saranno i TG che dopo aver demonizzato l’entrata di Air France, hanno quasi ignorano questo schifo? Saremo noi che pur di vedere i soldati in strada faremo fare al nano quello che vuole lui? No, nessuno di questo. La vera ragione è che ci stanno sul culo i francesi. Diciamolo, noi questi che fanno i formaggi molli non li possiamo vedere, d’altronde i campioni del mondo siamo noi e all’europeo li abbiamo buttati fuori noi, perché mai loro ci devono prendere la nostra compagnia di bandiera? Perché devono essere più bravi di noi a volare?
A conti fatti sono stati più bravi di noi, 2500 è sicuramente molto meno di 7000 e “la cordata” che si è nascosta subito dietro a Don Silvio da Arcore continua a non esserci, ed il fatto che si nasconda dietro al nano ci fa capire com’è facile l’ipotesi che “la cordata” non sia mai esistita. Tanto c’è l’indulto, tanto ci sono i militari e i rumeni non fanno più paura: “Puzza via rumeno!”
Io che ho uno spirito imprenditoriale, al contrario degli italiani che hanno preferito votare Berlusconi perché c’era “la cordata”, penso che se un francese viene a prendere ad esempio un caffé al mio bar (che tra l’altro non ho) e questo caffé fa cagare e se mi va bene lo devo buttare e mi offre 50 centesimi, sì ci perdo 50 centesimi del prezzo originale, ma glielo vendo e zitto mi prendo i soldi, anche se il francese mi sta sul culo e anche se, vista la loro incapacità di capire la differenza tra un caffé buono e uno cattivo, riesco a farglielo passare per un buon affare! Non aspetto che mi arrivi una cordata di italiani a prenderlo e specie se me lo dice un nano che si vuole fare bello davanti agli altri avventori del bar per farsi cedere il posto migliore per la visione della partitissima di campionato, che in un bar è tempo sospetto.
Ci siamo scoperti un popolo, oltre che di santi, poeti e navigatori, anche di aviatori e tutto questo perché ci stanno sul culo i francesi. Ora Berlusconi ce lo mette nel culo e noi sorridiamo e aspettiamo di sapere se quel tale vip è andata a letto con quell’attrice francese, che sinceramente ci sta sul culo, ma tanto lì non arriverà “la cordata”, perché le elezioni sono finite e la repubblica delle banane, delle cordate e delle bugie in campagna elettore è più forte che mai.

L’immagine è stata gentilmente rubata a MenteCritica

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