giovedì 20 settembre 2007

Agente immobiliare per una agenzia di franchising immobiliare

PARMA, 20/09/2007

Ricomincio a carburare con i colloqui e in settimana mi è arrivata la solita telefonata dalla signorina aliena che mi annunciava di una visita di controllo presso un'agenzia immobiliare.
A dir il vero non ho mai pensato alle agenzie immobiliari come ad un mio sbocco professionale, però la ricerca di casa nei mesi scorsi, mi ha suggerito l'idea. Perché non provarci? Certo non è un buon periodo per il mercato immobiliare, ma la casa è uno dei pochi beni sicuri. Così rimasi con l'idea che si poteva fare.
L'occasione è arrivata con Monster, che mi proponeva un'offerta di agente immobiliare senza esperienza e da formare, così ecco che oggi vi racconto questo colloquio.
Mentre mi preparo, noto che, in tenuta professionale, faccio la mia porca figura. Già sono bello di mio (non accetto commenti da conoscenti per questa mia affermazione), ma in giacca e cravatta...
Arrivo con un leggero ritardo in sede aziendale, ma fortunatamente nessuno ci fa caso, mi presento e dico che sono lì per un colloquio. Mi danno una scheda chilometrica da compilare che mi fa perdere un buon quarto d'ora.
Mentre compilo ordinatamente l'inutile scheda arriva una telefonata che mi desta un po': "No, la figlia del signor X è dentro a colloquio"... Sarà raccomandazione? Qualcuno avrà parlato della figlia del signor X a questi? Ed io? Io cosa ci faccio qui? Che senso ha compilare questa chilometrica scheda? Lascio perdere le domande, pensando che probabilmente se ci fosse stata una signorina raccomandata, figlia del signor X, l'agenzia avrebbe evitato di fare colloqui... Almeno spero.
Lascio i miei dubbi a momenti peggiori e m'immergo nella discussione di due impiegati dell'agenzia che avevano un gravissimo problema cosmico su come combaciare la loro pausa con quella di un proprietario che solo in quel momento poteva fargli vedere la casa. E mentre con complicati calcoli matematici cerco di sciogliere il dilemma, vengo destato dalla tipica aliena delle Risorse Umane, bionda, sorridente e cordiale: odiosa come tutte!
Mi dice di seguirla ed io non le guardo manco il culo (assurdo, non è da me). Mi lascio trasportare in una cameretta in fondo all'agenzia, dove mi accoglie il signor non ricordo come si chiama con una cravatta a fiorellini al limite dell'indecente...
Mi siedo e mi dice che possiamo darci del tu, cosa che mi mette in imbarazzo, perché tipo formale...
Incomincia la vivisezione: parla di te... Io non sono un gran oratore, specie se devo parlare di me... Gli volevo dire che ho un blog e che stasera avrei raccontato di lui; della sua cravatta orrenda del suo strano modo di mordere la matita e sporcarsi con le briciole di quest'ultima le sue labbra; della signorina delle Risorse Umane che fa sempre le stesse domande; che fra 5 anni non so ancora come mi vedo e se scriverò ancora su questo blog, che fra 10 anni spero di non raccontare più un colloquio; che se mi domanda adesso qual'è il mio obiettivo, viene da se che ti rispondo: trovare lavoro. Ma ho preferito raccontargli dei miei studi, dell'attuale esperienza lavorativa. Volevo anche dirgli che il mio sogno sin da piccolo era piazzare case, ma ho preferito essere me stesso.
Finito di parlare della mia insignificante vita (visto che non ho ancora avuto alcuna apparizione televisiva) arriva il domandone! Quello che ti spiazza, quello che ogni colloquio ne ha uno in mezzo a tante banalità: "Se avessi una bacchetta magica, quale lavoro ti piacerebbe fare?" Caro signore che gestisce l'immobile, se avessi avuto una bacchetta magica, ti pare che mi sarei messo a lavorare? Ma siamo seri! Mi sarei recato alla prima ricevitoria, avrei giocato al superenalotto, mi sarei sintonizzato su RAI2 la sera alle otto e con la mia bacchetta magica che mi costringe a lavorare avrei fatto uscire i miei numeri... Ma che domande! Ma poi arriva la seconda domanda spiazzante: "cosa fai per ottenere questo tuo sogno?" Oggettivamente niente, ho lavorato per quasi due anni nel settore dei giochi a premi e da allora ho un rigetto...
Esco con la convinzione che tanto male non sono andato e mi dirigo al bar accanto a prendere un caffè, dopo mezzo minuto entra anche il signore delle case e mi chiede se mi poteva offrire il caffè.
Probabilmente da lui non avrò un lavoro, ma almeno un caffè l'ho scroccato...


Complimenti vivissimi a Sonia che almeno lei ce l'ha fatta!!!

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Dovuti ringraziementi e sentiti in bocca al lupo!
Per la cronaca il mio domandone è stato: "Sai giocare a biliardino (o bigliardino)?" Ecco devo dire che ho dichiarato di saper tenere i punti benissimo. Però pare che la risposta abbia funzionato!
sonia

Anonimo ha detto...

Che gente... (non so se parlo di loro che fanno certe domande o di te che non le hai guardato il culo...) ;-)

sdn ha detto...

Intanto, in culo alla balena. Ricordo che i colloquio che più mi hanno divertito, sono stati quelli a cui sono andato avendo già un lavoro. Rifiutandomi di compilare schede del cazzo e facendo il cacazziretto.

"Come mai lei desidera lavorare per noi?"

"no, guardi, io non desidero lavorare per voi, siete una società fra le tante a cui ho mandato il mio CV. Visto che mi avete contattato, che offrite?"

E' una figata, perché li spiazzi di brutto. Cioè, quando capiscono che non permetti loro di avere il coltello dalla parte del manico per fai capire bene il culo ce l'hai al caldo, smettono di fare gli stronzetti con le domande furbine.

Tanuccio ha detto...

@sonia

Si vede che è scattata una solidarietà tra tenitori di punti :-)

@cima

Non è da me non guardare il culo, sto invecchiando :-(

@rumenta

Speriamo che non caghi

E' la risposta che avrei voluto dare sempre io, ma purtroppo me la tengo per me...

Comunque se troverò un lavoro stabile, questo giochetto lo faccio pure io :D

Anonimo ha detto...

evabbhe mettiamola cusi'
un caffe' scroccato un caffe' risparmiato
ma si fra 10 anni manco ti ricorderai che ti domandavano ma forse ricorderai quello che devi domandare :-p
un saluto

Anonimo ha detto...

E' passato qualche anno, ormai...
ma ricordo queste cose con un orrido sorriso.
Orrido perchè le situazioni, le figure, le domande, erano più o meno le stesse...
Sorriso perchè, ora che ho un lavoro "stabile" (per così dire) e che tutto sommato non mi dispiace, posso riderci su...
Un sorriso in bocca al lupo
Mister X di Comicomix

Tanuccio ha detto...

@virginia

Spero proprio di non andare dall'altra parte, metti caso che incontrassi uno che racconta il colloquio sul suo blog? Naaa!

@comicomix

Quando ti va bene è così, io in questi mesi che ho lavorato non ho più pensato a colloquio, curriculum e domande inutili... Adesso mi viene l'ansia...
Comunque sono ottimista, anzi ci rido su anch'io

Anonimo ha detto...

Meglio ancora quando ti chiedono:
-"Lei che stipendio si darebbe??"
-"....Oh Gesù! e me lo chiede??" ;)
Buona fine settimana Lupo :)

Anonimo ha detto...

Però che colloquio strano...mi riferisco in particolare alla domanda della bacchetta magica, hai ragione è una domanda veramente scema.
Comunque...ahi, tocchi un tema attuale per me: sto dando il mio Cv a destra e a manca e aspetto... comunque ho avuto la dritta di non dare a vadere che ho bisogno, anche perché è vero, in fondo ora un lavoro ce l'ho quindi vado in giro relativamente rilassata.
Dài, il caffè te l'ha offerto, secondo me è buon segno. In bocca al Lupo (?) (si può dire a un lupo?) ;)

Tanuccio ha detto...

@missi

Io rispondo con un generico 1.000/1.500, ma in genere vorrei dire che 3.000 mi bastano ;-)

@blue rose

Non bisogna far vedere che hai bisogno però bisogna far vedere che t'interessa il lavoro... Praticamente non ci capisci niente...
Si può dire in bocca al lupo e anche in bocca al lupo sordo... :-)