mercoledì 27 giugno 2007

Juri (18^a parte)

IMMENSA FELICITA’.

Nella penombra della sua casa, Juri stava in silenzio sul divano a pensare alla sua situazione, quando venne ridestato dallo squillo di un telefono. Andò all'ingresso, verso l'apparecchio, alzò la cornetta e disse: “pronto?
Pronto Juri, sono Maria.
Cosa vuoi?
Ti devo parlare… Mi sono lasciato con Francesco.
"Come?" Juri era stupito da questa notizia.
"Non voglio spiegartelo via telefono" disse Maria, "vediamoci al parco"
Sì, va bene, ci vediamo al parco.” Disse Juri sempre più stupito.
Spiegarvi adesso il sentimento del nostro eroe mi risulta molto difficile. Da una parte era preoccupato dalla conversazione a cui aveva appena partecipato, dall’altra era felice. Felice che la ragazza che amava era ancora libera dal giogo degli altri uomini, se lo sentiva, adesso veniva il suo turno. Era convinto che da adesso la sua strana relazione con Maria doveva andare in porto. Juri aveva ben in chiaro una cosa: era innamorato di lei e la voleva. Voleva recuperare il tempo perduto. I suoi pensieri si tramutarono in una guida molto aggressiva da parte del nostro ometto, voleva arrivare subito a destinazione per abbracciare Maria e recuperare il tempo perduto.
Al parco Maria sembrava più bella di come se la ricordava e Juri aveva in se un'immensa felicità. Voleva baciarla, ma si limitò solo a salutarla.
Ciao”, disse Maria che cominciò subito a piangere.
Juri l’abbracciò e le disse: “come ti senti?
Male…” rispose Maria singhiozzando.
Spiegami cosa è successo.” Juri sembrava l'uomo più sicuro della terra, una persona a cui gli si poteva anche affidare le redini di una nazione.
Credevo che Francesco fosse migliore come ragazzo, ma mi sbagliavo.” Questa frase fu il preludio della storia che Maria raccontò a Juri.
La ragazza vedeva in Francesco una specie di figura paterna. Infatti, a detta di Maria, l’unico uomo che ha veramente amato era il padre, ma Francesco si rivelò subito egocentrico e geloso, caratteristiche che lei non sopporta in un uomo. Così spiegò a Juri del perché delle sue numerose visite a casa sua. Ma quando Juri gli chiese il perché non lo aveva mollato prima, lei rispose che non voleva farlo soffrire. “Sono strane queste donne”, pensò.
Juri e Maria passarono tutto la giornata assieme, ma lui non ebbe il coraggio di confessare il suo amore. Più volte era sul punto di dirle ti amo, ma più volte non gli uscì nessun suono dalla sua bocca... Era come bloccato... Bloccato dalla timidezza...
Questa sua indecisione, gli fece nascere un sol pensiero: "devo studiare un piano". Così passo tutta la notte a girarsi e rigirarsi nel suo letto a farsi venire una buona idea per confessare a Maria l’inconfessabile. Non fece neanche scendere giù la mano per la preoccupazione.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Forza Juri !!

Tanuccio ha detto...

@ s.b.

Juri ha anche i tifosi... Si vede che gioca in casa.. :)