mercoledì 6 giugno 2007

Juri (13^a parte)

GELOSIA

Juri come ogni giovedì andò al corso, ma questa volta riponeva in se molta più tensione del solito... Probabilmente lì avrebbe rivisto Maria e non sapeva che comportamento lei avrebbe tenuto nei suoi confronti. Dopo tutto erano tre giorni che non si parlavano, su cinque che si conoscevano, voleva dire più del cinquanta per cento... Tanto? Dipende dai punti di vista, noi ne abbiamo solo uno: quello di un ometto timido che in due giorni si era avvicinato ad una ragazza come non aveva fatto mai in ventisette anni.
Quel giorno Maria andò al corso e Juri la vide quasi subito. Cercò subito di avvicinarsi e di incrociare il suo sguardo, ma quando questi si incrociarono, Maria lo salutò molto freddamente, Juri si fermò un paio di secondi, come per cercare qualcosa, ma lei non fece caso a questo e continuò a parlare con un altro ragazza del corso. Questo comportamento fece imbestialire Juri che si sedette al suo solito posto in prima fila. Riponeva in se un nervosismo e una rabbia che non riuscivano a farlo stare fermo nel suo regno in prima fila, voleva girarsi e vedere cosa stava facendo Maria, voleva parlarle e dirle che vicino a lei si sentiva l'uomo più fortunato dell'universo, ma come al solito, il suo orgoglio glielo impediva, non voleva darle questa soddisfazione.
Quando il professore entrò in aula, Juri capì subito che non sarebbe riuscito a seguire la lezione, quindi si alzò e, con molta calma e senza girarsi verso Maria, se ne andò. Il suo sguardo negato alla ragazza lo fecero inorgogliosire. Fuori dall'aula cominciò a camminare a passo spedito, ripetendo più volte e a denti stretti la solita frase: “Questa è la gelosia”.
Nei giorni a seguire Juri si barricò in casa, non voleva vedere nessuno. Gli amici si preoccupavano molto del suo stato psichico, ma lui si negava anche a loro. La nonna ogni volta che telefonava sentiva che il nipote era strano, ma lui riuscii ad ingannare anche lei. Ogni notte era uguale alle altre: pensava solo a lei, ma tutti i sentimenti che era riuscito a provare in quei giorni si trasformarono solo in rabbia. Rabbia per la vita, rabbia per le persone che lo hanno messo al mondo, rabbia per gli amici, rabbia per le donne. Juri era tornato ad essere l’uomo più sfigato della terra... Più di una volta in quelle notti insonni fece scendere la mano e più di una volta questo non servì a farlo addormentare. Juri provava una grande insoddisfazione per come era andata a finire quell'amore mai iniziato.


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