mercoledì 7 novembre 2007

ISS pro (1^a parte)

Sempre per la serie "racconti a quttro mani alternati", pubblico la prima parte del racconto scritto assieme a l'ingegner Peppino, vice direttore dell'Eco di Dionisio.
La parola con cui bisognava fare riferimento per iniziare il racconto era ISS pro (il gioco della playstation), come la prima storia colorerò le due parti diversamente, in modo di distingure i due autori/cazzeggiatori. Buon divertimento.


“Vaffanculo!” – urlò forte. Per la decima volta cercò di far partire quella dannata playstation e quel maledetto “ISS Pro”, ma non ci fu verso… Avrebbe voluto continuare quel torneo, la Master League, con la sua squadra del cuore che militava, mestamente, in serie C; l’aveva dotata dei più grandi campioni di sempre per potersi giocare, dopo esser riuscito a giungere nella massima serie, Campionato e Champions League al tempo stesso, ma… quella dannata consolle non ne volle proprio sapere.
Diede un pugno sul muro, e cacciò un terribile urlo per il dolore: quasi non sentì più la mano destra… Quel dannato gioco decise che non avrebbe funzionato, decise che la sua formazione non doveva giocarsi quei prestigiosi trofei contro le migliori squadre del mondo. Visto l’andazzo, si vide costretto ad uscire, anche se non avrebbe voluto. Era stufo. Stufo del solito bar, stufo dei soliti amici, stufo del solito “cazzeggio” bevereccio… tutto ciò che avrebbe voluto fare quella sera era rimanere in casa a veder trionfare la sua squadra. Invece, niente. Nemmeno la tele, requisita dai suoi genitori per vedere la moglie di un noto calciatore tentare di diventare famosa in un’isola deserta al largo del Pacifico.
Uscito di casa senza neppure salutare la famiglia, si diresse verso quello che sapeva essere l’unico bar del paese, dove (di sicuro) gli amici stavano parlando di donne che, a memoria d’uomo non si erano mai viste in quel locale; a parte forse Cettina, la moglie del titolare della cui appartenenza al sesso femminile, però, un po’ tutti dubitavano.
Svoltato l’angolo, una folata di vento gelido si fece strada verso l’interno del suo giubbotto appena un po’ aperto, penetrandogli fin dentro nelle ossa e costringendolo, con una smorfia di disappunto, a fargli voltare la testa verso il lato sinistro della strada. Proprio in quel momento vide per la prima volta un nuovo bar di cui non conosceva l’esistenza e che per lui poteva essere lì da un giorno come da un anno. Decise che era ora di provare un posto nuovo e vi si diresse risoluto, deciso a dare una svolta alla sua vita.
Una volta dentro, una bellissima ragazza dalla fisionomia latina lo accoglieva da dietro il bancone; lui strabuzzò gli occhi come avesse visto d’improvviso la luce dopo ore in una stanza buia e mentre era lì, immobile sulla soglia della porta con lo sguardo tra l’ebete e l’incredulo, la donna accennò un sorriso: d’improvviso avvertì come una vampata di calore, talmente forte da fargli dimenticare il gelo provato pochi istanti prima. Tolti allora il giubbotto e la sciarpa con un unico gesto, si appollaiò ad uno degli sgabelli vicino al bancone. “Ciao! Sei nuova di qui? Che bel posticino… cosa mi puoi portare da bere?” disse sforzandosi di mantenere l’aria dell’uomo sicuro di sé. ”Come ti chiami?” le chiese con un sorriso a sessantaquattro denti da far invidia ai testimonial dei dentifrici. “Mi chiamo Lola e son spagnola, per imparare l’italiano vado a scuola…”. Una filastrocca per bambini: che sciocchezza aver immaginato una risposta del genere. “Me chiamo Marisol” fu la risposta vera, ma nella sua voce gli parve d’udire qualcosa di mascolino: il sorriso, mantenuto sino a quel momento, gli si bloccò sul viso quasi fosse una paresi.

In contemporanea con L'Eco Di Dionisio

9 commenti:

Franca ha detto...

Chi lascia la strada vecchia per la nuova...

Anonimo ha detto...

Colpo di scenaaaaa

Un sorriso attonito
Mister X di Comicomix

Anonimo ha detto...

Certe volte a far domande si fa fortuna... ;)
Buon pomeriggio Lupo :)

Unknown ha detto...

Tanazzo mi raccomando di darci dentro con la NOSTRA storia, che sarà pubblicata il mese prossimo, dopo la conclusione dell'attuale. E ricordo agli amici bloggers di farci sapere cosa pensano su quanto letto.
CHUAO!
--
Il Direttore (IR)Responsabile

Cristina ha detto...

Bravi!

La mia cugina è parigina...

ps: tutti la pensavano così, ma quei dati erano rimbalzati da una parte all'altra del pianeta, non c'era stata emittente che non li avesse trasmessi e anche replicati, ma...

ps del ps: scherzo!

Buon divertimento!

Un bacio fraterno!

Crì

Mamma Simona ha detto...

Finale col botto, eh? Carino, però.

Mary ha detto...

spero ti piaccia la rivista, se vuoi partecipare naturalmente ben volentieri!

Tanuccio ha detto...

@franca

sa quel che lascia e non sa quel che trova

@comicomix

...e la storia continua

@missi

e certe volte si incontra Marisol

@albe

Il solito direttore: si parte da una mera collaborazione e poi arrivano le pretese

@cristina

Cos'è vuoi farmela conoscere?

@simona

Però la storia continua... :)

@arte

ci penso, mi piace sempre partecipare

Unknown ha detto...

se non avanzassi pretese non sarei il direttore...

(e se peppino non avanzasse ALTRE pretese, non sarebbe il mio degno vice...)

:-))))))))))))))))))))))