martedì 10 aprile 2007

Customer care (ci tengo al consumatore) per una nota azienda di carte di credito

MILANO, 10/04/07

La gente normale ricomincia a lavorare dopo il ponte pasquale, io ricomincio a colloquiare. Dovrebbero darmi un posto come ricercatore... ricercatore del lavoro.
Appuntamento a mezzogiorno, per questo nuovo duello con gli addetti alle risorse umane. Alle 9,09, prendo il treno da Parma (prendo quello che parte prima per poter risparmiare). Alle 10,45 sono a Milano e mentre sto in stazione ricevo una telefonato dalla mia "padrona" da Londra... Che coppia di laureati sfigati, io in giacca e cravatta in giro per l'Italia a chiedere lavoro, lei in Inghilterra a fare la sguattera.
A mezzogiorno meno dieci sono davanti alla porta di una nota azienda di lavoro interinale, con la mia colt automatica e la mia stella di sceriffo che brilla riflessa dalla luce del sole. Lì mi accoglie un'aliena delle risorse umane, oramai li riconosco da subito questi esseri.
Mi presento: "Salve, sonoSordo, sono qui per un colloquio"
La tipa mi risponde: "con chi aveva appuntamento?"
Io: "mi prende alla sprovvista, è già troppo se sono arrivato fin qui. Comunque era per il ruolo di Customer care per la... dico un nome di carta di credito a caso"
L'aliena annuisce, mi da un foglio da compilare e mi sbatte in un ufficio-sgabuzzino.
Dopo 10 minuti entrano due persone: un signore con la barbetta e l'aliena di prima. Il mio primo pensiero va al libro di Koestler, Buio a mezzogiorno, quando il protagonista veniva interrogato dai funzionari del regime.
Ci presentiamo ed in questo frangente mi ricordo che la Calamity Jane delle risorse umane era la stessa persona con cui avevo parlato al telefono per fissare l'appuntamento e di cui non mi ricordavo il nome. Prima figura di merda.
"Lei si presenta per la figura di customer care per questa nota azienda di carte di credito", mi fa il barbetta.... Seconda figura di merda, avevo detto prima un'azienda concorrente. Forse adesso ho fatto la terza figura di merda e qualcuno mi dirà che tanto non cambia niente tra carte di credito e che sono le stesse pugnette.... Scusate ragazzi, ma a me mi basta il BancoPosta...
Dopo questo promettente inizio avevo voglia di alzarmi ed andarmene. Ma avete mai visto Clint Eastwood rinunciare ad un duello a mezzogiorno?
Comincia l'aliena, spiegandomi cos'è sta divisione sales, marketing & event di questa nota azienda di lavoro interinale buttandomi in faccia la solita pappardella imparata a memoria... Parla veloce ed è talmente tanto logorroica che dopo 5 secondi perdo l'attenzione e quindi, mie cari lettori, non posso spiegarvi cosa cazzo fa sta divisione. Ad un certo punto l'aliena comincia a tirare fuori, uno dopo l'altro, una serie di termini inglesi, che mi finiscono e mi mandano al tappeto (mentre scrivo questo post ho ancora il mal di testa)...
Finita la tortura della terminologia inglese, tocca al Buffalo Bill della nota azienda di lavoro interinale. Prima parla di se, dicendo che è uno che è partito dal basso, che prima faceva associare i negozi, poi è salito di ruolo, diventando team leader (capo squadra) ed adesso è project manager (gestore del progetto). E nei loro discorsi logorroici entrambi si impettivano a dismisura, ed io pensavo solo ad uscire da quella stanzetta.
Finito di tessersi le lodi, arriva il momento di spiegarmi in cosa consiste il lavoro... FINALMENTE!!!!
Praticamente si tratta di girare i negozi associati a questa nota azienda di carte di credito e vedere se la carta è realmente accettata, come è accettata (con scazzo o con entusiasmo?), se il marchio è in vista e se ci sono problemi con i clienti. Il lavoro è a progetto, con durata di cinque mesi, con il solito fisso da fame e la parte variabile legata agli obiettivi, cioè 17 negozi al giorno, che equivalgono a più di 300 al mese... conoscerò un mare di gente.
Chiedo se c'è la possibilità di poter continuare a fare il mio lavoro finesettimale e fare questo contemporaneamente. Il tipo mi fa: "certamente, l'importante è che raggiungi l'obiettivo."
Traduco per chi non fosse avvezzo a questo tipo di linguaggio: "Fai quello che cazzo vuoi, tanto se non arrivi a 17 visite al giorno, noi non ti paghiamo o ti paghiamo di meno"
Il Barbetta mi congeda dicendomi che mi farà sicuramente sapere, qualunque sia l'esito del colloquio... Calamity Jane sta per proferire anche lei alcune parole, ma io la zittisco facendole vedere il ferro! Congedo entrambi e scappo via...
Arrivo alla stazione di Milano con lo stimolo di andare al bagno... Allora decido di fare un'azione no-global e vado a cagare al bagno della mcdonald...

1 commento:

Anonimo ha detto...

Complimenti, mi ha fatto proprio ridere leggere le tue disavventure, riesci sempre a rendere nel migliore dei modi le tue figure di merda :-p, quando ti servirà qualcuno che ti spieghi come ottenere anche un lavoro oltre al colloquio, chiamami pure, mi trovi al mediaworld sezione Tv e hi-fi...ti racconterò di come iniziai un tempo la mia carriera di fronte a un forno...

Giancarlo anche detto Checca Isterica