martedì 24 aprile 2007

Cinque libri

Sono le due di notte, riprendo il possesso del computer, dopo che il mio coinquilino me lo ha sequestrato per due ore, e cosa ti vedo? Vittima designata! Porca miseria sono inguagliato!
MrCima mi ha passato un meme: i cinque libri della tua vita. A dir la verità, nella mia vastissima ignoranza non sapevo cos'era un meme, ma poi ho capito: è una specie di catena di Sant'Antonio (mi passerete il termine). E così, alle due di notte, incomincio a scegliere i libri: mi avvicino alla libreria e rivedo vecchi amici che mi hanno fatto compagnia, così mi viene voglia di rileggerli tutti, ma sul mio comodino, da febbraio, c'è la biografia di Carlo Magno che devo finire, ma che non riesco a finire...
In allegato vi propongo cinque libricini che avrò letto sicuramente più di cinque volte, a parte il libro di Marquèz che l'ho comprato solo l'anno scorso.

Tiziano Sclavi - Non è successo niente
Un telefono che suona. E' nero, di vecchio tipo, ma questo non ci fa capire in che epoca siamo, che non ci sono più epoce.
Dellamorte è sotto la doccia e non lo sente. Gnaghi, che ha appena finito di costruire il teschio di plastica fosforescente, risponde e dice:
"Gna."
Il telefono dice:
"Buongiorno a lei. Sono del centro informazioni. Posso darle qualche informazione?"

Romanzo volutamente sgrammaticato (un po' come i miei post), una bellissima autobiografia dell'autore di Dylan Dog, dove racconta lo Sclavi fumettista e lo Sclavi romanziere, che poi sono le stesse persone, ma con problemi diversi.
Oltre alle storie dei due protagonisti (Tom e Choan), nel romanzo sono raccontate un'altra serie di storie dove i personaggi risultano anche più instabili dei protagonisti.
Il libro si legge tutto di un fiato ed è l'esempio di come si fa un autobiografia senza annoiare chi sta leggendo.

Gabriel Garcìa Màrquez - Cent'anni di solitudine.
Molti anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione, il colonnello Aureliano Buendia si sarebbe ricordato di quel remoto pomeriggio in cui suo padre lo aveva condotto a conoscere il ghiaccio. Macondo era allora un villaggio di venti case di argilla e di canna selvatica costruito sulla riva del fiume selle acque diafane che rovinano per un letto di pietre levigate, bianche ed enormi come uova preistoriche.

Marquez racconta la saga familiare dei Buenda dove in cent'anni si alternano i José Arcadio (gli estroversi) e gli Aureliani (gli introversi).
Cosa dire di un libro di cui è stato detto tutto? Secondo me nel microcosmo che è Macondo (il paese fondato dai Buenda), è un po' racchiusa la nascita, l'evoluzione e la distruzione del mondo.
Il libro è bellissimo e se non lo avete ancora letto, alzate il culo dal computer e procuratevelo...

Robert M. Pirsing - Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta.
Senza togliere la mano dalla manopola sinistra vedo dal mio orologio che sono le otto e mezza. Il vento, anche a cento all'ora, è caldo e umido. Chissà come sarà nel pomeriggio, se già alle otto e mezza c'è tanta afa.
Nel vento ci sono gli odori pungenti degli acquitrini ai margini della strada. Ci troviamo nella zona delle Pianure Centrali, piena di pantani, ideali per la caccia alle anitre; veniamo dal Minneapolis e andiamo a nord-ovest, verso i due Dakota.

Me lo prestò mio cugino che, pur avendolo comprato, si scocciava a leggerlo. Il libro è ancora in mio possesso e non ho assolutamente intenzione di restituirglielo.
Nel romanzo si intrecciano tre libri: un romanzo On the road, dove il protagonista gira parte dell'america a cavallo della sua moto assieme a suo figlio; Un manuale zen sulla manutenzione della motocicletta; la storia di Fedro e della sua ricerca della qualità, che lo porterà alla pazzia.
Di difficile lettura ma riesce lo stesso a tenerti incollato alla carta.

Carlo Levi - Cristo si è fermato a Eboli.
Sono passati molti anni, pieni di guerra, e di quello che si usa chiamare la Storia. Spinto qua e là alla ventura, non ho potuto finora mantenere la promessa fatta, lasciandoli, ai miei contadini, di tornare fra loro, e non so davvero se e quando potrò mai mantenerla. Ma, chiuso in una stanza, e in un mondo chiuso, mi è grato riandare con la memoria a quell'altro mondo, serrato nel dolore e negli usi, negato alla Storia e allo Stato, eternamente paziente; a quella mia terra senza conforto e dolcezza, dove il contadino vive, nella miseria e nella lontananza, la sua immobile civiltà, su un suolo arido, nella presenza della morte.

Il romanzo racconta l'esperienza d'esilio dell'autore in Basilicata.
Nella Basilicata raccontata da Levi, ho riconosciuto il meridione, con le sue gelosie, i suoi problemi ma anche i suoi pregi.
Trovo questo libro, poetico e veriterio e me ne innamoro sempre di più ad ogni lettura.

Enrico Noviello - Andrea Sacco suona e canta (storia di un suonatore e cantatore di Carpino)
A Carpino si cantano i sonetti.
La principale funzione sociale dei sonetti cantati era anticamente quella di "portare la serenata".
Di Serenate, Andrea Sacco non se ne perdeva una: se lo venivano a chiamare i compagni, scendeva immediatamente con la battente, qualsiasi cosa stesse facendo, da giovane come quando era più in là con gli anni.

Nel periodo dell'informatizzazione, ecco un libro che riprende la storia orale. Il Noviello non si limita a raccontare l'artista, ma scende in profondità, facendoci conoscere l'uomo tramite un'intervista molto informale. Il risultato che ne esce è uno spaccato di quella cultura contadina, una volta egemone nel meridione, ma che adesso va scomparendo.
Tra gli anziani cantori di Carpino, Andrea Sacco è l'unico con cui non ho avuto il piacere di parlare e discutere di musica, ma questo libro me lo rende vivo, e mi fa sempre più affezionare a questo vecchietto che ci ha lasciati un anno fa.
Giusto perché sono buono, vi metto anche uno spezzone:
Me vurria truà 'n ciéle me trove
me trove dinte a n'orte di vijole
ma pe crijanza non ne tocche une
j'éje fatte a lite pe lu sole
ije vuléve cuntà li stelle a une a une
li stelle non ce contene a une a une
ce contene a centenaja de meliune

Adesso devo infettare anch'io cinque blogger con questo meme... Questo mi è difficile, visto che sono blogger da pochi mesi e non sono "inserito", ma non mi scoraggio ed invito anch'io 5 blogger, di cui uno non conosco e uno non so se partecipa visto che il suo blog parla di altro, ma io ci provo.
Ecco i nomi della lista (non è obbligatorio partecipare, ma io mi sono svegliato presto per farlo):
Albe - Direttore (ir)responsabile dell'Eco di Dionisio
Ipokuto
Djobi, così torna a scrivere nel suo blog.
Uto88
Piero de "La cazzetta della sera"

10 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao, sono uto88.grazie per aver pensato a me! lo farò con piacere, devo solo riprendere possesso del mio pc, o meglio della mia connessione visto che libero ha pensato bene di staccarmela senza preavviso. spero ci risentiremo presto ;)

Tanuccio ha detto...

Riprendi possesso della connessione, nel frattempo io riprendo possesso delle mia facoltà mentali...

Proverbio zen: Haje jettate lu marrecone inde lu puzze e t'aja 'ngappate 'n'capa.

Grazie per la collaborazione.

Anonimo ha detto...

Mi piace il tuo blog...
mi riporti indietro di 15 anni e mi fai tornare in mente la filosofia che è dentro ogni figlio del Gargano (parlo come mio nonno!!).

Un saluto e un consiglio, leggi il libro di Matteo Salvatore "La luna aggira il mondo e voi dormite" poeta e cantastorie di Apricena

Tanuccio ha detto...

Grazie per i complimenti! Matteo Salvatore lo conosco e lo considero un grande! Il libro non l'ho letto, però non lo cercherò.
Non conoscevo manco il sito, pur avendo fatto, nel periodo in cui ero in tesi, una ricerca completa sul Gargano.
Adesso l'ho metto tra i siti consigliati.

Tanuccio ha detto...

Errata corrige
Il libro non l'ho letto però lo cercherò. Sorry

Anonimo ha detto...

Bei libri, complimenti!
Cent'anni di solitudine stavo per citarlo anch'io, anche se rmi pare di ricordare che gli Aureliani fossero gli introversi, come dici tu.
Cristo si è fermato a Eboli pure mi piacque molto, anche se dovetti leggerlo per studio in quarta ginnasio.
Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta non riuscii a finirlo, ma prima o poi...
Tiziano Sclavi: lo conosco solo tramite Dylan Dog (letto poco, purtroppo, ma ero già nella fase postcomics) e mi sembra una gran bella penna e una personalità intrigante. Lo aggiungo nella lista "me l'aggia accatta' ma po' chissà quann' m'o leggo..."
Andrea Sacco, lo indovinerai, non lo conoscevo affatto...
Buona serata.

A.I.U.T.O.

Tanuccio ha detto...

Non ricordo bene chi erano gli introversi e gli estroversi, adesso mi fai venire il dubbio... Purtroppo l'ho letto solo una volta questo libro, quindi non l'ho ricordavo bene... Poi la mia memoria... Dovrò rileggerlo!
Andrea Sacco era un mio pallino, visto che sono un appassionato di musica popolare in generale e delle tarantelle di Carpino in particolare... Leggi la mia sezione: Cantori di Carpino e scoprirai una bellissima poetica popolare.

Anonimo ha detto...

Ringrazio compare Tanuccio per la citazione del mio blog, se tutto va bene, questo fine settimana aggiungo una recensione, grazie per gli stimoli che mi dai.
Una richiesta: qualcuno sa se esiste una versione on-line de "Il Pirgiano"?

GVP

Tanuccio ha detto...

Mi sa che la versione on line de "Il Pirgiano" non c'è. Ogni tanto appare qualche articolo su sangiovannirotondonet.it
P.s. Se vuoi ti accatto un vibratore...

Tanuccio ha detto...

P.p.s. Per stimolarti di più...