venerdì 3 agosto 2007

Parma - Foggia


E così è arrivato il momento di partire. Domani mattina (o forse oggi per chi legge) si caricherà la macchina e via verso casa! Mentre voi sarete comodi davanti al PC, io sarò in coda lungo l'adriatico... Vi lascio con questa storia che ho scritto alcuni anni fa (dove ero un po' più cattivo e molto sarcastico... O forse il contrario?) e che raccontava gli strani personaggi che ho incontrato nei miei continui peregrinaggi in treno da Parma a Foggia.... Sarà una strana sensazione aggiornare questo blog da San Giovanni Rotondo, ma i tasti del computer sono gli stessi anche là no? Ci si sente fra qualche giorno con le mie prime sensazioni del ritorno a casa. CIAO!!!!


Parma - Foggia

Mi trovo nella stazione di Parma ed aspetto il treno che mi porterà a casa. Non m’interessa se arriverà in ritardo, come normalmente succede, l'importante è che arrivi a casa, ed io ho fatto un patto con il padreterno: rivedere la mia terra. Non credo che questo patto sia valido, visto che la controparte non c'è.
Certe cose ti stupiscono! E' veramente strano, quando accade si è sempre come dei bambini: io ero lì, immerso nei miei pensieri, quando accade l'impossibile: il treno è in orario! A volte succede …poche, ma succede.
Prima di salire aspetto che la gente si sfoghi contro questo povero treno e salga. Tanto ho il posto prenotato: il 17.... Cominciamo bene...
C'è gente nel treno, ma non tantissima: meglio così, sentirò meno stronzate. Entro nello scompartimento e non dico neanche buon giorno, questa è la parte che preferisco di me: quella scorbutica. Credo che la gente, quando viaggio, mi scambia per l'anticristo... Probabilmente lo sono.
Lo scompartimento è pieno ed io sono seduto vicino al finestrino: bello posso vedere il panorama che conosco a memoria. Comincio a studiare le persone che dividono lo scompartimento con me: di fronte ho un bambino che gioca con un videogioco rumorosissimo, prima di arrivare a Foggia un calcio in faccia non glielo leverà nessuno... Hanno ragione quelle persone che affermano che i videogiochi sono troppo violenti... Alla destra dell’ameba c'è una donna di mezza età probabilmente la mamma dello zombi, se si curasse non sarebbe brutta, oddio neanche bella. Così com'è mi pare una chiavica. Nella mia fila ci sono un uomo e una donna di mezza età, sembrano sposati ed innamorati. A vederli mi viene da vomitare, quasi - quasi lo faccio addosso al bambino. Nell'ultimo posto rimasto c'è un signore con i capelli bianchi ed abbronzato che sembra un incrocio tra Steve Martin e Marcello Lippi, è inutile dire che ha preso la parte brutta dei due.
Mentre mi sto godendo il panorama, nel corridoio un bambino grida e i miei pensieri volano: MA PERCHE' CERTA GENTE FA I FIGLI! CAZZO, VOLETE DEI PUPETTI MA NON RINCOGLIONITELI CON I VIDEOGIOCHI E SOPRATTUTTO NON FATELI DIVENTARE DEI PAPPALARDO IN ERBA!
Martin-Lippi chiude la porta dicendo: "La vivacità dei bambini è fantastica". La mamma del bimbo controbatte dicendogli che quella non è vivacità, quella è maleducazione e che suo figlio pur essendo vivace è educato. SIGNORA, SUO FIGLIO E' DA QUANDO SONO SALITO CHE ROMPE I COGLIONI E POI NON E' VIVACE: E' RINCOGLIONITO!
"sì, si vede che suo figlio è un bravo bimbo", dice il signore innamorato stringendo la mano della moglie. SI’, SCOMMETTO CHE QUELLO E' UNO DI QUEI BIMBI CHE SI METTE DAVANTI ALLA TV PER NON FAR ROMPERE I COGLIONI: UN'AMEBA CHE MANGIA E CAGA COME UN BAMBINO!
"Sa", dice la signora innamorata "anche noi avremo un figlio". FRANKESTEIN JUNIOR. "Stiamo andando in Albania a prenderne uno". AH, QUINDI IN ALBANIA CI SONO I SALDI? GIA' ME L’IMMAGINO: BIMBI SUGLI SCAFFALI CON I CARTELLINI DEI PREZZI APPESI AL COLLO. PROBABILMENTE C'E' ANCHE LA DIFFERENZA TRA MARCA COMMERCIALE E MARCA NAZIONALE... "Vorrei che mio figlio fosse come il suo". AIUTO! CI ASPETTA UN'ITALIA PIENA DI ZOMBIE!
La mamma, fiera dello scimpanzé, dice: "sa, il padre non è potuto venire con noi e gli ha detto di badare a me, perché lui è uomo. Quindi adesso si sente responsabile". CHE CULO! QUASI - QUASI LO FACCIAMO DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.
Quindi, la signora innamorata, rivolgendosi al koala con un tono amorevole gli dice: "veramente?". DAI, BUTTALE IL VIDEOGIOCO IN FACCIA! DAI, FALLE VEDERE LA TUA MATURITA': MANDALA A FANCULO! L’ornitorinco non mi legge nel pensiero e timidamente risponde: "". CHE PALLE, HAI PERSO L'OCCASIONE DELLA TUA VITA...
Sembra che questo discorso penoso stia finendo. Nessuno dice più niente, ma nell'aria si sente qualcosa; si sente che qualcosa accadrà. Infatti, vedo l'uomo innamorato palpitare. NO, L'UOMO INNAMORATO NO! Eccolo che apre bocca: "da bambini è facile farli rigare dritti, ma il problema sorge quando crescono.. e se cominciano a frequentare brutte compagnie?". SI’, HAI RAGIONE. SE MIO FIGLIO COMINCIASSE A FREQUENTARE GENTE BIGOTTA CHE LA COSA PIU' DIVERTENTE CHE FA E' SUONARE LE CANZONI DI CHIESA E SE UN GIORNO MI DICESSE CHE NON BEVE, CHE NON HA MAI FATTO USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI E CHE SI VUOLE FARE PRETE, LO CHIUDEREI IN STANZA E GLI FAREI ASCOLTARE TUTTI I CD DI JIMMI HENDRIX E SE NON DOVESSE CAMBIARE IDEA, LO MANDEREI IN COMUNITA'. BRAVO VECCHIO INNAMORATO, HAI RAGIONE!
La mamma annuisce e ribatte: "sì, ma è molto difficile individuare cattive compagnie". SALVE, SONO UNA CATTIVA COMPAGNIA. PORTI SUO FIGLIO DA ME!
Così, la signora innamorata, con voce sottile, come se non volesse essere sentita, dice: "eh, ma questi giovani d'oggi...". AIUTO!
Gli occhi di Martin-Lippi si illuminano. STA PER SCOPPIARE LO SENTO! CHIAMATE GLI ARTIFICIERI! "", dice Martin-Lippi "io sono professore da vent'anni, e le posso assicurare che la maleducazione che c'è oggi non c'era venti anni fa". E' SCOPPIATO...
Adesso tutti vogliono entrare nel discorso. Incomincia lo stillicidio!
Parte la mamma: "si, è veramente uno schifo. E' sotto gli occhi di tutti quello che fanno". SCUSATE?
L'uomo innamorato, dopo una breve occhiata di assenso con la moglie, dice: "troppa comodità!". GUARDATEMI.
"I genitori", ribatte Martin-Lippi "papà mi compri il motorino, e glielo comprano; papà mi compri quell'altro, e glielo comprano. E poi si drogano". CAZZOCENTRA!
"Madonna come ha ragione", risponde la mamma. CI SONO, GUARDATEMI.
"Ci vorrebbe una guerra" rincara Martin-Lippi. CAZZO, MA NON VI RENDETE CONTO. GUARDATEMI! NON SONO UN FANTASMA!
Quando incrocio il volto dell'uomo innamorato e lo vedo fremere d’impazienza, mi rendo conto che vuole dire qualcosa d’importante. Quindi prende tutte le sue energie e dice: "io li manderei tutti nel terzo mondo per fargli vedere cos'è la fame!". CAZZO, MA NON VI RENDETE CONTO CHE SONO UN GIOVANE D’OGGI! UN PO' DI RISPETTO! ALMENO ASPETTATE CHE VADA IN BAGNO! QUESTI VECCHI MODERNI NON HANNO RISPETTO PER ME...
Il treno galoppa, così arriviamo ad Ancona in compagnia di migliaia di di luoghi comuni e con il porco che continua a rompere i coglioni con quel videogioco. Ho la sensazione che il suo cervello sia collegato con l'arnese che c'ha in mano... Chissà che effetto avrà il mio 41 sulla sua faccia da coyote?
Martin-Lippi apre la porta perché c'è puzza. PROBABILMENTE E’ LA PUZZA DEL CERVELLO DEL CIUAUA CHE VA IN FUMO. Strano, si sente veramente puzza di fumo. VAI, IL CERVELLO DEL MORTO VIVENTE VA IN FUMO! ADESSO SI SQUAGLIA! Peccato, è solo fumo di sigarette. La puzza la sente anche Martin-Lippi che si affaccia nel corridoio e grida alle persone che stanno fumando "non si può fumare qui!", poi sbatte la porta e dice: "quando c'era Mussolini questo non succedeva!!!" ECCO, E' ARRIVATO IL SALVATORE DELLA PATRIA. GIA' ME L’IMMAGINO MUSSOLINI CHE SALE IN TUTTI I TRENI E FA SPEGNERE LA SIGARETTA A CHI STA FUMANDO. CERTA GENTE PENSA CHE QUANDO C'ERA MUSSOLINI L'ITALIA ERA COME LA SVIZZERA. IO SO SOLO CHE QUANDO C'ERA IL FASCIO SI PORTAVANO GLI EBREI NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO E GLI ITALIANI MORIVANO IN GUERRA. UNA GUERRA VOLUTA DA COLUI CHE SPEGNEVA LE SIGARETTE NEI TRENI.
Stufo di sentire stronzate esco dallo scompartimento per andare nel corridoio, all'improvviso mi sfreccia davanti il bambino di prima che corre ed urla contemporaneamente. SPERO CHE CADA, ANZI, LA PROSSIMA VOLTA CHE PASSA GLI FACCIO LO SGAMBETTO. Guardo fuori dal finestrino. Il mare: il più bello spettacolo del mondo dopo una bella ragazza.
Noto con quanta velocità mi passano le vite delle persone. Probabilmente tutti quei bambini che ho visto, da grande saranno le solite teste di cazzo che useranno la macchina del papà per andare a non fare niente chissà dove.... Spero che non siano selvaggi o rincoglioniti come i due bambini che stanno in questa carrozza: ma, purtroppo, in giro ne vedo solo di due tipi. Il mio orecchio, allenato dai tanti viaggi, ormai è un radar, percepisce tutto e questo infallibile radar scova una conversazione tra due ragazzo. Lui è un culturista, lei non è bellissima, ma attraente al punto tale da attirare l'attenzione di lui. Si vede lontano un miglio che ci sta provando. Il culturista è messo in una posizione strana: posizione che gli permette di mettere in risalto il suo bicipite. CAZZO, SE LO INDURISCE ANCORA SCOPPIA! Comincio a percepire i loro discorsi, parla solo lui, le dice che va in palestra tutti i giorni. DUE BRACCIA TOLTE ALL'AGRICOLTURA... Lei non sembra affascinata da ciò che dice, in ogni modo ci sta.
"La mia è una filosofia di vita" dice lui. CAZZO, ABBIAMO ARISTOTELE. BELLA FILOSOFIA LA SUA: LAVORA TUTTO IL GIORNO, POI VA SUBITO IN PALESTRA PER FARSI VEDERE DA GENTE OTTUSA COME LUI, NON PENSA NEANCHE ALL'UCCELLO PERCHE' NON LO PUO' POTENZIARE. POI MANGIA IN BIANCO E NON BEVE. SI RITROVERA' VECCHIO E COGLIONE, PERCHE' L'UNICA VOLTA CHE TIENE IN ESERCIZIO IL CERVELLO E' QUANDO VEDE I FILM DI STALLONE. "Leggo molto" dice lui. SI’, TOPOLINO.
Finalmente apre bocca la ragazza: "non capisco il perché di questo culto del fisico". OH! FINALMENTE UNA PERSONA INTELLIGENTE SU QUESTO TRENO. Il bambino sfreccia un'altra volta davanti a me. CAZZO, MI HA PRESO ALLA SPROVVISTA!
Il culturista è sconvolto e riesce a dire solo: "voi esseri normali non capite niente". CAZZO CAPISCI TU! CHE TIENI IL CERVELLO SOLO PERCHE' E' UN PESO E LO PUOI SOLLEVARE! Aristotele è contrariato e non dice più una parola, la ragazza vincente entra nello scompartimento. Il bambino mi sfreccia ancora davanti e poi cade, da solo. CHE PECCATO, L'AVREI VOLUTO FAR CADERE IO... Così il bimbo selvaggio corre piangendo dal padre. SPERO CHE IL PADRE LO PICCHI. Il padre lo picchia. EVVIVA!
Rientro nello scompartimento con l'intenzione di dormire, almeno non sento le stronzate che sparano i miei compagni di viaggio. Sento che il sonno mi sta prendendo, mi prende, eccolo! Arriva! Ma la mia quiete è turbata da una parola: sballo.
Riprendo i sensi e vedo Martin-Lippi che agitato dice: "cosa vuol dire sballo? Perché questa gente si sballa?". PROBABILMENTE PER NON DIVENTARE TESTE DI CAZZO COME TE. "le comunità pullulano di gente che vuole disintossicarsi. E lo Stato non fa niente!". NO, LO STATO FA QUALCOSA: FINANZIA LE ORGANIZZAZIONI MAFIOSE CHE DISTRIBUISCONO LA DROGA.
"E' tutta colpa della televisione!" ribatte l'uomo innamorato. AIUTO!
La mamma entra nel discorso dicendo: "troppa violenza!". TU NON PARLARE, CHE DROGHI LO SCARAFAGGIO PORTANDOLO AL RINCOGLIONIMENTO.
"Uno schifo", ribatte Martin-Lippi, "non si può essere sicuri neanche dei telegiornali!". SI, VA BE'! A QUESTO PUNTO NEI TG PARLIAMO FACCIAMO SOLO GOSSIP... MA NON LO FANNO GIA'? "I film che fanno in TV..." rincara Martin-Lippi "...e i ragazzi prendono esempio!". QUESTO E' COME DIRE CHE I QUIZ AUMENTANO IL GIOCO D'AZZARDO E I VARIETA' LE TESTE DI CAZZO ...PENSANDOCI BENE SULLA SECONDA ...UN PO' DI RAGIONE.
La signora innamorata entra con prepotenza nel discorso dicendo: "io la TV la guardo solo perché non c'é nient'altro da fare". SCOPA SE VUOI PASSARE IL TEMPO.
"Io la guardo per noia" dice la mamma. TU T’ANNOI PERCHE' L’APE MAIA NON TI FA VEDERE I FILM PORNO CON TUO MARITO.
"Noi a casa abbiamo tre televisori" dice Martin-Lippi "ma stanno sempre spente". CAZZO, UN INVESTITORE. DOVE SONO ANDATI A FINIRE TUTTI QUEI MILIONI DI COGLIONI CHE NON PERDONO MAI UN PROGRAMMA IN PRIMA SERATA? DOVE SONO? C'E' NESSUNO? AIUTO, SONO SOLO IN QUESTO MONDO!
"Io preferivo la TV di una volta" dice l'uomo innamorato "con tutti quei bravi presentatori" si ferma un attimo per pensare e comincia l'elenco: "Pippo Baudo". C'E' ANCORA. "Mike Buongiorno". C'E' ANCORA. "Corrado". E' MORTO, SE NO CI SAREBBE PURE LUI.
E' tornato il silenzio, forse hanno finito di sparare cazzate. Si sente solo il rumore del videogioco e fra qualche istante si sentirà anche il 41 sulla faccia del lombrico.
Ma ad un certo punto, il silenzio viene rotto dall'uomo innamorato che come un fulmine a ciel sereno dice: "si stava meglio quando si stava peggio". NOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Colpito e affondato continuo il viaggio, il treno è arrivato a Termoli e l'impazienza di tornare a casa mi sta prendendo. Nello scompartimento c'è silenzio, a parte il videogioco del tossico. E' incredibile come queste ultime ore di viaggio siano le più dure. Mi giro e mi rigiro nel mio sedile. A questo punto sarebbe meglio fermarsi per fare un bagno e dopo due ore ripartire. Aspetto la Puglia, aspetto la Capitanata, aspetto il Gargano. Cerco qualsiasi cosa per distrarmi e per fortuna mi telefona mia madre. Solite domande: Dove stai? Ti sei seduto? Quando arrivi, ti faccio trovare da mangiare? La mamma è un animale prevedibile.
Calmo e impaziente aspetto l'arrivo a casa e preparo il 41 sulla faccia di quell’essere unicellulare. Ma il mio bellicoso progetto viene fermato dal controllore, che entra nello scompartimento e chiede i biglietti con un tono incazzoso. Questi controllori possono concorrere a miss simpatia e vincere in scioltezza, sembra che le ferrovie non gli pagano, anzi, sembra che dietro di loro ci sia il signor FS con una frusta in mano. La donna innamorata gli chiede a che ora arriva il treno a Bari, il controllore le risponde col tono più gentile che può avere un controllore, vale a dire gridando, che arriverà alle 18. E così, mentre il controllore fa il suo lavoro, controlla, il bimbo selvaggio gli sfreccia vicino. Quindi il tutore dell'ordine nel tre con un tono rabbioso dice: "Prendete quel bambino! Non si può correre in corridoio!". Così il padre lo prende e lo picchia. SE FA SMETTERE DI GIOCARE IL FORMICHIERE LO FACCIO SANTO. Ma il mio eroe se ne va senza salutare e, soprattutto, senza fermare la lontra. ANCHE LUI E’ UN ESSERE NORMALE. Martin-Lippi, disgustato dal suo comportamento, dice: "Avete visto che scorbutico? Ma se c'era Mussolini...". SEE... SE C'ERA MUSSOLINI L'AUMENTAVA LO STIPENDIO... Gli altri, forse stanchi di fare conversazione, annuiscono e tornano a farsi i fatti loro. Lo scorfano spegne il videogioco... OH... FINALMENTE! Ma lo riaccende appena si accorge che non ha nient'altro da fare. L'ODIO!!!
Ormai Foggia è vicina, abbiamo appena passato San Severo. Comincio a portar giù i miei bagagli ed esco dallo scompartimento. Il topo di fogna spegne il videogioco ed esce anche lui dallo scompartimento. ADESSO HO UN'ARMA PIU' POTENTE: UNA VALIGIA... QUASI - QUASI. Prima di entrare nella stazione di Foggia il treno si ferma per dare la precedenza ad un altro treno che definirlo "trenino del Far West" è offensivo per il medioevo. Il treno entra in stazione, si ferma ed io scendo dribblando le persone che vogliono salire. Comincio a sentire l'odore di casa... E' una sensazione fantastica...Tra poco ritornerò dalle mie colline...

12 commenti:

Mariolina ha detto...

LUPEEEE... ALLORA SNIFF SNIFF..SA DI BUONO EH, L'ODORE DI CASETTA TUA, VERO??

Mariolina ha detto...

...A proposito...ahahah..esilarante la telecronaca del viaggio! Mi pareva di essere lì! A Bruno Pizzul'glie fai un baffo, guagliò!

Unknown ha detto...

IL viaggio in treno incattivisce :-)

Anonimo ha detto...

Ciao Lupo, fa buone vacanze, salutami il Gargano tutto e non ti divertire troppo... sennò quando torni a casetta tua so dolori!!!

Anonimo ha detto...

azz solo il pensiero dell'aria
de casa ti fa diventare ti fa diventare lupo cattivo
ma ti confesso che i viaggi in treno sono il massimo spunto per un racconto ( anche orror :-p


ma no non invidiosa diciamo che una capatina la su quella spiaggetta isolata me la farei volentieri all'istant :-)

Anonimo ha detto...

C'è chi torna e c'è chi parte. Buone vacanze!
s.

Unknown ha detto...

Splendido racconto: sei stato più antipatico di un dito nel c...! Così si fa!

Tanuccio ha detto...

@mariolna 1: Odore di campi di grano, odore di pomodori, odore di ulivi, odore di mandorle, odore di vento che viene dal nord, odore di boschi, odore di mare... Tutto assieme...
@mariolina 2: e non hai sentito la mia imitazione dal vivo... :-)
@s.b.: Sai che non ci avevo mai pensato? Mi incattivisce tanto il viaggio in treno...
@luigi: io ancora non riesco a capire quale sia casa mia...
@tempestasfrebbata: Dopo assassinio sull'Orient Express, ci sarà assassinio sulla tratta adriatica!
@s.: Ben tornata!!!! Poi passerò sul tuo blog per vedere leggere il tuo resoconto delle vacanze messicane...
@Albe: Perché hai provato quel tipo di antipatia? :-)
Comunicazione di servizio per l'Eco Di Dionisio: Hai ricevuto la mia mail? Cosa ne pensi dell'idea?

Cima ha detto...

Spero che l'aria di casa ti abbia fatto dimenticare il doloroso viaggio...

A.I.U.T.O.
P.S. il piccerillo, sette anni appena compiuti, già mi ha detto che sto sempre davanti al computer e non capisco niente. Ma poi mi bacia e mi dice che mi vuole bene...

Tanuccio ha detto...

@cima: Il problema non è il viaggio, ma l'insofferenza che mi crea il treno...
P.s.Il piccerillo, già capisce l'immane tragedia sociologica che è il PC o, forse, vuole stare più tempo col padre...

Anonimo ha detto...

ciao ho letto per caso il tuo racconto sei un mito!!!!!

Fantastico....divertente *.* complimenti! ma che ci fai a parma?l'uni?

vienimi a trovare nel mio blog!!!!

Tanuccio ha detto...

@winter angel

Grazie per i complimenti :)

A Parma sono prigioniero di una setta satanica che dopo avermi costretto a studiare per una università inutile, mi costringe a fare lavori senza senso ma pagati.