lunedì 20 settembre 2010

Intervista a Sergio Marchionne

Oggi con i potenti mezzi a mia disposizione sono riuscito con un'astuta mossa padronale a strappare un'intervista ad uno degli uomini più importanti d'Italia, uno dei più amati e odiati, che fa parlare di lui nel bene e nel male. Insomma, sto parlando dell'italo-abruzzese-canadese-svizzero Sergio Marchionne.

Buongiorno Dottor Marchionne. Innanzitutto la ringrazio per avermi concesso un'intervista. Come mai un blog e no una grossa testata nazionale?
Un blog perché credo nella forza della rete, ma più precisamente perché lei si è attaccato ai miei pantaloni e sta continuando a fare l'intervista da lì sotto.

Iniziamo con qualche nota biografica. Lei è abruzzese di nascita, poi la sua famiglia si è trasferita in Canada, dove ha iniziato la sua carriera. Ha lavorato in Svizzera prima del suo rientro in Italia alla guida della Fiat. Come definirebbe queste sue esperienze?
Purtroppo il mercato del lavoro è questo. Un precario come me non può permettersi di stare a casa e quindi sono sempre con le valigie di cartone in giro per il mondo.

Precario?
Sì, precario. Mica lei ha l'esclusiva? Senza contare che io non avrei voluto fare questo lavoro! Io volevo una vita tranquilla in Abruzzo a governare le pecore e fare formaggio Infatti, quando mi hanno detto che c'erano gli Agnelli che mi cercavano, io pensavo ad altro. Ed eccomi qui odiato da tutti!


Odiato, lei ha aperto uno scontro con i sindacati.
Sono cattivoni! Io dico facciamo questo e loro subito contro di me, io dico facciamo quello e loro no, ce l'hanno con me perché non gli sto simpatico. Ma cosa ho fatto di male io! Sempre a minacciare scioperi! E sciopero di qua e sciopero di là e sciopero di su e sciopero di giù! Io quando ero piccolo e lustravo le scarpe agli angoli delle strade mica potevo fare sciopero!

Un modo per protestare lo devono avere.
Ma che protestare! Devono ringraziare che hanno lavoro!

Si vabbé, ora torniamo a quando i braccianti venivo assoldati nelle piazze del paese in base alle esigenze del padrone!
Mmmh... Interessante...

Lei è molto amato dai politici, imprenditori, regine, fante, cavallo e re, ma molto poco dai lavoratori. Secondo lei perché?
Ce l'hanno con me perché io sono coraggioso! Ma poi li ha visti i lavoratori? Con i loro occhi spiritati e quel loro sorriso maligno! Non hanno nemmeno mezza tessera del golf club.

Coraggioso?
Sì, io con coraggio porto avanti una battaglia giusta per aumentare l'esiguo patrimonio della famiglia Agnelli. Contro i poteri occulti degli operai!

Con tutto il rispetto, Dottor Marchionne, ma non mi sembra tanto coraggiosa una battaglia tra lei che ha dietro i poteri forti dell'economia e gente che prende massimo 1500 euro al mese.
Lei sottovaluta la forza di quei occhi spiritati e di quel sorriso maligno, lei non li ha mai visti con i cartelli attaccati al collo ed i fischietti! Sono tremendi! Possono farti andare di traverso il brunch al golf club sotto casa!

Scusi, Dottor Marchionne, ma se ti tolgono il pane e i diritti, penso che sia giusto protestare.
Non è giusto, io gli sto facendo un favore. Poi diciamolo coi sindacati italiani non si può parlare non hanno la visione del futuro e della globalizzazione. Sono molto meglio quelli sloveni, polacchi, etc...

Questo me lo sono sempre chiesto, in cosa sono meglio i sindacati di quella parte del mondo?
Innanzitutto hanno una visione completa dell'economia e poi hanno capito che l'azienda è amica e che... mmm... la visione dell'insieme quantistico... Vabbé tagliamo la testa al toro, si accontentano di una paga molto più bassa di voi avidi italiani.

E grazie! C'è un costo della vita diverso!
Costo della vita? Cos'è?

I prezzi dei beni e servizi essenziali.
Ah! Quel costo della vita! Effettivamente il golf club ha aumentato la tessera, ma tanto, al massimo, tengo a casa un precario ed il problema è risolto.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ueue appena ti scolli da quel pantalone prendi visione che la verita' del terzo millennio e' questa

""Ma che protestare!""
Devono ringraziare
che hanno lavoro

e' il nuovo slogan per tutte
le contrattazioni aziendali


ma sarebbero in tanti a dover andar per agnelli ma quelli
a 4 zampe forse litaglia si rialzerebbe da quella posizione

salutoni all'altissimo e bellissimo aitante blogersgiornalistico
latempesta

Tanuccio ha detto...

Che dire, si prosegue la vita in maniera supina...

Cristina ha detto...

Ma bentornato! Mi sei mancato tantizimo.
;-)

Tanuccio ha detto...

Chi? Marchionne?