giovedì 19 giugno 2008

Supermercato (2^ parte)

La prima parte qui.


Entrò in casa affannato e felice, lanciò gli snack sul tavolo di cucina, rallentò il passo mano a mano che il cuore accelerava i battiti. Spalancò la porta della camera spingendola con un piede.
La teneva in braccio come una sposa, la adagiò sul letto, non più il disperato giaciglio a una piazza e mezzo, ma un immenso lettone appoggiato alla parete che si era fatta di vetro per far entrare la notte. La finestra si era socchiusa, entravano profumi eccitanti e vitali.
Si distese accanto a lei e mentre la accarezzava con lo sguardo imparò l’Amore.
Tremò di passione, il corpo percorso da brividi caldi, gli occhi lucidi, riusciva a stento a controllare il battito del suo cuore e a respirare. Con un gesto lentissimo le sfiorò con la punta delle dita il viso, poi la nuca, dove trovò una fessura. La riconobbe, era la stessa dei carrelli per la spesa, la percorse, seguì il filo che pendeva fino a tastare un gettone. Guidato dall’istinto, lo inserì delicatamente dentro la fessura. L’angelo biondo si animò e ansimando gli si fece ancora più vicino, fino a sfiorarlo con la pelle calda e morbida. Sopraffatto dal piacere di quella sensazione sconosciuta e devastante la baciò sulla bocca. Le loro labbra premevano le une sulle altre e poi si staccavano lentamente fino a sfiorarsi soltanto.
I loro corpi abbracciati ondeggiavano come i flutti che lambiscono la terra e ne restano travolti, mentre il mare fu percorso da una tempesta con onde altissime mai vista prima di quella notte e il vento soffiò più forte spingendo le tende che volteggiarono danzando.
Diventarono un solo essere e tutte le cellule dei loro corpi cominciarono a chiamarsi l’un l’altra per nome.
Durò un tempo senza tempo, poi restarono immobili, l’uno tra le braccia dell’altro.

Tommaso Delinghi era il responsabile della sicurezza del supermercato, stava seduto nel suo ufficio con un viso preoccupato. Dal giro mattutino le commesse del negozio Fashion donna lo avevano informato della mancanza di un manichino. Da quando si occupava della sicurezza di quel supermercato, non era sparito mai niente e questo lo turbava. Non gli importava che per la responsabile del negozio quello fosse un ammanco di poco conto, nel suo supermercato questo non doveva accadere.
Era sempre inflessibile verso il taccheggio e ogni volta che beccava una persona a sgraffignare nel suo supermercato gli faceva passare i guai, chiamando sempre le forze dell’ordine. Ogni extracomunitario che entrava era sorvegliato a vista da lui, tramite l’ingente numero di telecamere che aveva fatto installare, rinunciando anche ad una parte del suo stipendio. Nessuno sfuggiva al suo occhio.
Passò buona parte della mattina ad interrogare le guardie giurate assegnate al controllo notturno, ma loro non avevano visto nulla. Li congedò con disprezzo, convinto com’era che queste persone non avessero fatto il loro dovere. Si rammaricò che le telecamere all’interno del supermercato non prevedevano una registrazione notturna, aveva espressamente chiesto le telecamere con registrazione, ma dalla sede centrale fecero finta di non capire.
Si recò per l’ennesima volta sul luogo del reato in cerca di prove, ma le uniche cose che trovò erano delle splendide magliette a metà prezzo. "No nel mio negozio", continuava a ripetere tra se e se.
Finita l’ennesima ispezione uscì dal supermercato, si accese una sigaretta e mentre fumava ripeteva tra se e se: "tanto ti prendo". Ad un tratto alzò lo sguardo verso il palazzo adiacente al supermercato e fu allora che vide una ciocca di capelli biondi che sbucava da una finestra dell’ultimo piano. Riconobbe subito i capelli: erano quelli del manichino mancante. Buttò la sigaretta e si recò di corsa nel suo ufficio ad escogitare il modo per entrare in quell’appartamento, senza creare imbarazzi alla direzione del supermercato.

Continua...

In contemporanea con Omnia Munda Mundis.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Semplicemente straordinario.
Non vedo l'ora di leggere il seguito...

Complimenti a te e a cri.

Un sorriso senza mercato
Mister X di COmicomix

Cristina ha detto...

Bravi, bravi, continuate così :-))))

Tanuccio ha detto...

@comicomix

Sempre troppo buono... :D

@cristina

Non so se l'altra continua così, visto che è uscita di senno.. :D