Altro gran colpo del vostro blog preferito che con un'astuta mossa terrona è riuscito a strappare un'intervista ad uno dei "politici" più discussi degli ultimi tempi, sto parlando dell'ultra ripetente Bossi jr, mica cazzi!
L'incotro è fissato alla casa del popolo padano di qualche paese sperduto della Brianza che il mio navigatore neanche riconosce e dopo aver chiesto indicazioni ad un maiale e a tre mucche che protestavano per le quote latte ed aver sbagliato strada un paio di volte per causa della nebbia, mi trovo davanti ad un edifico a forma di sole delle Alpi, con la statua di bossi che fa il segno del dito medio.
Buongiorno signor Bossi, innanzi tutto volevo scusarmi per il ritardo, non è mia abitudine arrivare tardi agli appuntamenti, ma le mucche da queste parti parlano una lingua a me incomprensibile.
Non si preoccupi, lo so che voi terroni perdete tempo a suonare il mandolino e mangiare pizza.
Le chiedo scusa signor Bossi, ma io non so suonare e poi la pizza la mangiate anche qui.
Sempre a piangere soldi dal nord voi terroni! E intanto il popolo padano soffre la fame!
Vabbé, lasciamo perdere e cominciamo con l'intervista. Ha suscitato una grande polemica la sua candidatura, nonostante il suo percorso di studi, diciamo poco brillante. I maligni dicono che la sua è una candidatura di "famiglia".
I soliti terroni!
Scusi, ma questa non è una risposta, penso che un politico, sia solo a livello regionale dovrebbe dare una spiegazione. Altrimenti la meritocrazia, da voi tanto decantata, va a farsi un giro!
....
Allora signor Bossi, qui i lettori del blog vogliono una risposta!
La vuol sapere la verità?
Sono qui per la verità!
In realtà io manco lo volevo fare il politico! Volevo continuare a studiare!
Ma se è stato bocciato tre volte alla maturità?
Quello l'ho fatto corrompendo i miei insegnanti, non potevo permettermi di dire a mio padre che io volevo continuare a studiare e fare una materia umanistica.
Materia umanistica?
Sì, io ho sensibilità artistica, mi piace la cultura e mi sono sempre appassionato alla letteratura. Pensa che in italiano prendevo 10, ma poi andavo da mio padre e cancellavo lo zero...
Ma scusi, perché ha tenuto nascosta questa sua passione alla sua famiglia.
Quando ero piccolo, ogni volta che mi padre mi vedeva con una matita e un album da disegno, con un libro mi dava giù botte e mi diceva che se volevo fare qualcosa nella vita dovevo lavorare. Era terribile ogni volta che ai colloqui insegnanti professori dovevo andare dalla professoressa di italiano...
Ma non ha provato a trovare un soccorso fuori dalla sua famiglia?
I miei amici non appena gli facevo notare un affresco, uno stile architettonico mi picchiavano più di mio padre e mi chiamavano culattone. Pensi che una volta che gli ho spiegato la storia di un palazzo e mi sono passati sopra con i motorini!
E poi, come è arrivato a diventare quello che è oggi.
Dopo le ennesime randellate a casa e fuori, mi venne l'idea di sembrare ignorante e rozzo per essere accettato, così cominciai a sbagliare i compiti, a prendere i tre e a scarabocchiare i palazzi storici scrivendo "fuori i terroni dalla Padania". Da un lato mi piangeva il cuore quando facevo queste cose, dall'altro le cose cominciarono a migliorare. Venni accettato a casa, non ero più costretto a mangiare nella ciotola del cane, e venni accettato dagli amici e dalle ragazze.
Ma volevo fare di più, volevo arrivare in alto nel breve tempo possibile, così ebbi l'idea di farmi bocciare alla maturità, per far capire a mio padre che ero veramente cambiato e quanto gli dissi che volevo entrare in politica, lui mi rispose: "figliolo, dammi una prova che sei cambiato, fatti bocciare un'altra volta!".
Un'ultima domanda. E' pentito di aver abbandonato la sua passione per la politica?
Lei conosce qualcuno laureato in lauree umanistiche?
Sì.
Cosa fanno?
Se non sono disoccupati, si fanno il culo precario per quattro soldi per lavorare nel proprio campo di studio... Ho capito non è pentito.
1 commento:
hahahaha
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